Deliria (Michele Soavi, 1987)

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antiporriani di ferro, sbalordite: stavolta il nostro ha gradito assai!

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Non sono meravigliato. Ricordo appunto che il film venne apprezzato più dai critici, anche non appassionati del genere, che non dal pubblico. E rimane un’opera prima sorprendente, di tutto rispetto… :heart::ok_hand::kiss:

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Ad aprile,esce pure un br italiano. Alleluja…:smiling_imp:

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In linea di massima, aveva ricevuto un sacco di recensioni positive da noi (pure Ciak lo elogiava). Tempo fa, uno che ci aveva lavorato (il nome non lo dico, per ovvie ragioni) mi aveva confidato che Massaccesi aveva unto un po’ di ruote per farlo pubblicizzare in modo adeguato…

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Facile battuta: se Massaccesi avesse fatto lo stesso con un po’ di film suoi, avrebbe avuto una carriera migliore…:grin::smiling_imp::crazy_face:
P.S. Forse nemmeno lui,si rendeva conto della effettiva qualità del film di Soavi. Eppure, ben 37(!!) anni dopo,siamo ancora qui a elogiarlo…:heart::heart::wink::cocktail:

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No, no: apprezzava moltissimo il lavoro di Soavi, anche se davanti la soddisfazione di dirglielo non gliel’avrebbe data mai (lo raccontava proprio Michele, in un’intervista pubblicata da Nocturno). Mi risulta che ci fosse rimasto male per il fatto che dopo, Soavi non tornò a lavorare con lui perché proiettato verso altre cose (praticamente lo accusava di tirarsela troppo, di essersi scordato degli amici eccetera). Comunque, era soddisfatto di Deliria e rammento un’intervista in cui Aristide dichiarava che in Italia erano imbecilli a snobbarlo, valutando quant’era piaciuto all’estero.

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Il problema era pure di ordine economico: si fece finanziare “La chiesa” dai Cecchi Gori. Che gli diedero un budget adeguato. Massaccesi buonanima, non poteva certo permetterselo…:expressionless:

Ma sì, non per snobbare il buon vecchio Aristide ma i budget della Filmirage quelli erano. Poi in realtà mi raccontavano che pure sul set de La Chiesa si andava al risparmio ma indubbiamente qualche soldino in più c’era… Deliria era perfetto come low budget già a partire dalle locations, che girare tutto in un teatro di posa faceva risparmiare di brutto (e infatti il copione di Montefiori partiva da quell’idea).

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Ma guarda che, al di là dei soldi spesi, mi piace sicuramente più “Deliria” che non “La chiesa”. Tipica situazione, volendo,“alla Mario Bava”": ho un tot di soldi, ho un tot di scenografie a disposizione. Devo adeguarmi. Devo fare il meglio che posso. E vivaddio,il giovane Soavi “il meglio” lo fece eccome…:cocktail::v::slightly_smiling_face:

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In verità, Soavi sforava anche con Deliria. Ma Aristide era contento del risultato, indi una tantum si adattò a spendere qualche svanzica in più (cosa che non si sognava di fare con altre produzioni sue).

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Da quel che ricordo, era una questione più di tempistica, anziché di soldi spesi. Soavi ci teneva a fare il suo primo film, con cura. E a ragione, come sappiamo e vediamo…:v::heart:

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Alla fine, fu anche questione di soldi fidati. Massaccesi avrebbe voluto spendere meno, Soavi si impuntò molto per poterlo girare come voleva lui. Lo raccontava lui stesso, nella già menzionata intervista nocturniana.

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Allora. Il br Dynit ha solo l’audio italiano, e il formato video è 1,33 (open matte? Ingiustificato, peraltro). Note positive: titoli di testa e di coda in italiano, ottima qualità visiva (analoga al br Shameless). Un po’ di extra, tanto per gradire. Globalmente, se amate il film, prendete un’edizione hd estera…:expressionless:

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da una foto in rete vedo sulle note di copertina: durata del film 87 minuti, quindi o il bluray è a 25 fps oppure hanno pubblicato la versione italiana che è tagliata rispetto a quella uscita all’estero di 90 minuti. Certo 3 minuti di taglio mi sembrano troppi (in Italia era uscito con qualche sforbiciata nelle scene degli omicidi per abbassare o annullare il divieto). Ora non riuscirei più a vedere la versione italiana perché i tagli erano molto evidenti (soprattutto la scena dell’omicidio nel camerino in cui può sembrare che il montatore fosse impazzito…) Assurdo comunque che fanno uscire ancora queste edizioni ad cazzum… Meno male che ho un mux in HD (oltre chiaramente il DVD della Alan Young meritorio di aver presentato per la prima volta in Italia la versione integrale!).
PS: taccio sul formato video che è sbagliato senza se e senza ma e quindi automaticamente questa edizione è da evitare…

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No, sulla durata c’è un semplice errore. Il br dura 90’, quindi è la corretta velocità 24 fps. Almeno quello,eh…:smirk:

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ok, peccato veramente per il formato sbagliato. Lo avrei preso per i titoli di testa in italiano…

Confermato che la Dynit ha usato un master open matte. Scemi. Per non usare espressioni più forti,e volgari…:broken_heart:

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Qualità assolutamente ottima quella del Blu-ray Rustblade: master lindo, immagini molto nitide, colori equilibrati ed una sottilissima, quasi impercettibile, grana a suggerire l’effetto cinematografico.
Aspect ratio in 1.33:1, audio solo in italiano e sottotitoli assenti.
Audio in italiano migliorabile: chiaro e potente, ma in alcuni dialoghi/battute risulta basso al punto da rendere alcune battute (specialmente quelle pronunciate da David Brandon) poco intelliggibili.

Tra gli extra: una (purtroppo) brevissima intervista a Michele Soavi, intervista a Simon Boswell ed un paio di approfondimenti/interviste a Federico Frusciante.

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Francamente il formato in open matte non mi ha disturbato affatto (sarà perché mi ricorda le carte vecchie vhs, sarà perché recupera porzioni di immagine sopra e sotto).
Il film dura 90 minuti.

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