Di Leo: film riusciti e meno riusciti

hanno una trama molto differente ma ricordono entrambi i film western di leone…
si distaccano abbastanza anche dagli scritti di scerbanenco. io credo che di leo abbia fatto parecchi film feccia e non mi sento di dire che so tutti capolavori perchè amo il cinema di genere. la mala ordina è uno dei film che piu’ gli è riuscito. nonostante il protagonista sia un pappone lo spettatore non puo’ fare a meno di tifare per lui e il fatto che (pur se manovrato) riesce a metterla nel sacco da solo a persone che fanno parte di un tipo di criminalita’ organizzatissima rende sto film unico. la scena dell’inseguimento per me è la piu’ bella in assoluto. superiore anche all’inseguimento di bullit o di roma violenta
come al solito anche questo film ci sono degli attori che recitano o sono doppiati con accenti troppo marcati e quindi poco credibili…cosa che raramente ho riscontrato nei film di lenzi o di altri registi.

guardai anch’io i film di di leo a uori orario. c’era quell’ignorante di ghezzi che prima del film non s’è risparmiato di dire cazzate. ricordo una frase tipo:
ho guardato e riguardato questi film ma non ci ho trovato niente di buono(come per voler dire tarantino è ignorante). l’unica cosa buona è la milano di inzio film (milano calibro 9) con la piazza ricoperta di colombi… per poi lasciarsi andare a discorsi poetici e senza senso.
non arrivare a capire la perfezione con la quale sia stato rappesentato il noir significa solo una cosa: è ignorante!

affermazione abbastanza estrema.
è vero che la filmografia del regista in questione abbia alti e bassi… vette indiscutibili, anzi: “Cinema con la C maiuscola”, e film poco o per nulla riusciti… ma da qui a tirare in ballo la feccia… mi sembra un pò eccessivo.
per me eh…
una domanda: quali sarebbero questi “film feccia”, secondo te?
un film non riuscito è secondo te un “film feccia”?

domando tanto per capire eh, nessuna polemica.

non credo. ignorare non significa “non capire”. e il fatto che Ghezzi non ami molto il cinema dileiano non fa di lui un “ignorante”.
avrà certamente gusti e opinioni condivisibili o non condivisibili… sarà anche un personaggio che sta simpatico o drasticamente sulle balle, ma non credo possano esserci dubbi sulla sua cultura cinematografica (e non solo).
proprio nessun dubbio;)

fose l’unico film bruttino che mi è capitato di di leo è stato Avere Vent’anni, ma gli si può perdonare su…

giusto ieri, con un amico, ho visto per la prima volta Killer Vs Killer… questo sì un film difficilmente difendibile.

il mio post precedente evidenziava il termine “film feccia”… che per me ha un valore più estremo -e forse anche abbastanza spocchioso- di “film brutto”.

cioè a me Killer Vs Killers non è piaciuto per niente… nel mezzo c’è un siparietto musicale anni 80 da spararsi nei cosiddetti… per non dire di altro; ma non lo giudicherei mai un “film feccia”… poi magari il problema è solo terminologico ed io sto attribuendo valori troppo forti al termine “feccia”.
:wink:

I film feccia sono altri… E poi credo fermamente che a parte quelli da voi citati (Killer vs. Killers e Razza Violenta) a cui aggiungo almeno altri 2 titoli (Colpo In Canna e Vacanze per un Massacro) non riusciti , ma non per questo film feccia… tutti gli altri film del regista pugliese sono dei grandi film, Avere Vent’anni compreso! Di Leo 4 ever.

Per me tra i meno riusciti campeggia Madness per motivi ampiamente trattati con liberAnomalia nel topic apposito! Ti ricordi che casino? :slight_smile:

Ovviamente, qui dentro si tratta di parlare dei suoi film “a mano armata” più o meno riusciti…

Il Di Leo che conosco io ha fatto solo capolavori…:smiley: forse c’è un caso di omonimia…:smiley:

Scherzi a parte, anche il peggior Di Leo ha sempre degli spunti interessanti, di Di Leo bisogna tenere tutto…averne.

Per me uno dei migliori film “A mano armata” di sempre è proprio Il Poliziotto è Marcio di Di Leo, questo mi lascia pensare che se Di Leo avrebbe fatto qualche vero poliziesco in più (lui si è sempre discostato dall’essere etichettato con questo genere…la frase della mia firma e sua…disse proprio ALL’ITALIANO) non avrebbe avuto nulla da invidiare ai vari Lenzi e Castellari.

Qui si parla del Melville italiano!

La Trilogia del Milieu, I ragazzi del massacro, Il poliziotto è marcio…

Killer vs Killer è indifendibile.

Fernando Di Leo è il re del noir cinematografico italiano.

Ma infatti non ha nulla da invidiare a loro.
Casomai il contrario, pur essendo impossibile il paragone.
Qui si parla di arte cinematografica, nel caso di Lenzi e Castellari di cinema commerciale.

Killer vs killer ha il suo perchè, somiglia ad un romanzo di Leonard come struttura, manca totalmente di incisività registica, ergo era svogliato Di Leo nel girarlo.

ieri insieme al mio amico abbiamo discusso parecchio di questo film…

son d’accordo con te nel dire che cmq abbia un suo perché… e di certo non manca qualche trovata interessante.

ma concorderai sul fatto che certe cose sono davvero imbarazzanti.
una su tutte, per esempio:

la tizia che saltella nuda per distrarre le guardie!!!

dai… non credevo ai miei occhi eh eh eh

poi ok… per valutarlo pienamente bisogna certamente considerare i problemi produttivi che il film ha avuto e che hanno stravolto l’idea originale… perché è vero che, cmq, la storia non è affatto male…

per rendermelo un tantino più simpatico mi sarebbe bastato almeno uno score migliore… ma anche su quel fronte… beh…

Io infatti volevo appunto dire che Di Leo rispetto a questi altri registi viaggia su binari diversi,lui è il Re del noir all’italiana…ma titoli come Il Poliziotto è Marcio, La città sconvolta, che volendo sono appunto piu “commerciali” io li trovo comunque molto belli…quindi pensavo che se avesse diretto più polizieschi allo stato puro, con la genialità che aveva, chissa che film stupendi sarebbero venuti fuori.Il paragone non si pone, per me Di Leo è stato un maestro del noir come Castellari dell’action all’italiana.

Indubbiamente Di Leo era un grande artigiano, con una padronanza del mezzo cinematografico notevole; son d’accordo con quanti sottolineano che lo si riscontra anche nei suoi film peggiori. Detto questo, va ricordato che robe brutte nella sua carriera ne ha fatte, per sua stessa ammissione (definiva la seconda parte della propria carriera “cialtronesca”). Madness e Colpo in canna (per restare nell’ambito “a mano armata”) erano dei discreti cessi, divertenti quanto volete ma insomma…

Il poliziotto è marcio di commerciale non ha nulla, è uno dei suoi noir più coraggiosi e contestati. D’accordo su la città sconvolta…, girato sulla scia dei vari polizzziottesco-vigilantisti del periodo.

Mah, il film a mio avviso è stupendo (non per niente Merenda dice che è il suo film migliore) però si discosta un po dagli altri film di Di Leo…certo ad essere coraggioso lo è eccome calcolando che è del 1974 e tratta il tema della corruzione (cosa che solo Damiani credo aveva fatto) però come tutti i film prodotti da Juso credo che sia stato fatto su commissione come lo stesso La città sconvoltà anch’esso per me stupendo, sopratutto la seconda parte e assolutamente da urlo.Per quanto riguarda gli altri film io Madness lo trovo un piccolo gioiello mentre Colpo in canna lo trovo davvero sciatto e inutile.

Sono d’accordo. Accostare anche solo per un attimo la feccia a Di Leo è una bestemmia. C’è qualche film un po’ sottotono (Killer vs. killers e Colpo in canna) ma ce ne sono alcuni MEMORABILI.

Di Leo andava particolarmente orgoglioso del Poliziotto è marcio, che giustamente considerava innovativo nell’ambito del poliziesco/noir italiano (e a ben vedere non si discostava molto dalla trilogia della mala per tematiche e stile). Madness era per sua stessa ammissione brutto, poi ovviamente se ti piace entriamo nell’ambito dei gusti personali.

Il problema della filmografia di Fernando Di Leo, è, a mio modo di vedere, che ad un certo punto della sua carriera, il Maestro cominciò ad abbracciare una certa sciatteria.
Mi spiego, la cura, il lirismo e la poesia vennero a decadere, l’illusione dell’arte cominciò a far posto alla meccanicità commerciale e produttiva.
Insomma, Di Leo non era capace di fare film commerciali, popolari.
Di Leo, era un uomo di poesia, non di prosa.

condivido parola per parola.

fermo restando che io sono del gruppo di quelli che amano anche Madness… amore che ho argomentato nel topic specifico:)

Secondo me il discorso è anche un altro. Di Leo si è ritrovato, come altri registi, ad affrontare la crisi economica del nostro cinema, per cui i mezzi e gli attori a sua disposizione sono diventati scarsi, e i suoi film sono peggiorati.
Non credo che non fosse capace di fare film popolari, ma semplicemente era scoraggiato dal fatto che fosse finito a vedersi offrire film e produzioni sempre più mediocri.