Diamanti che scottano aka Diamond Connection ( Sergio Bergonzelli 1985)

qualcuno mi sa’ dire che canale e’ questo ? c’e un picchio sul logo :slight_smile:

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E’ www.tvcentromarche.it

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C’avevo il poster turco trovato su una bancarellina a Istanbul.
Kunt Tulgar sosteneva che il film in realtà era diretto da un turco (nonricordochi) secondo il modus operandi di Bergonzelli in Turchia in quegli anni. Però son solo ricordi frammentari di diversi anni fa, non mi viene in mente altri dettagli utili

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grazie!! bello il logo!! :slight_smile:

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Mi crolla un mito (e una rece) siete sicuri che non si tratti di un girato al 100% del Bergonza?

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Mah, qui in Turchia sostengono che il film è 100% turco, perlomeno la versione locale.

Poi bisogna tenere conto di due fatti:

  1. In Turchia anche se un regista turco ha girato giusto 1 meteo di pellicola per il film, allora tale film è assolutamente e completamente turco

  2. La storia me la racconto’ il regista/produttore/attore Kunt Tulgar e bene o male qualcosa del cinema anni 70-80 la sa, visto che a vari livelli ha lavorato anche in “coproduzioni” (ufficiali e non, occulte o meno) con l’Italia e con i vari Crea, Bergonzelli, Zurli, per i quali - eccetto Zurli - non ha proprio bellissime parole. Il fatto è che poi quel cialtrone ignobile di Ali Murat Guven, pseudo giornalista, pseudo collezionista, pseudo studioso, pseudo regista e pseudo editore di vecchi film turchi in DVD ha confermato la cosa. E questo, conoscendo il tipo, vale quanto aver un sacchetto di sale in mezzo al deserto come unico mezzo per dissetarsi

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Ah sì, vedo ora che la versione turca originale è proprio quella di Kunt Tulgar. Questo mi ricorda un discorso che mi fece all’epoca dicendo che Bergonzelli, che veniva spesso in Turchia ed aveva rapporti con egli, gli chiese di acquistare il girato e rimontarlo con nuove scene aggiuntive per il mercato italiano. Su questo film nacque un certo rapporto di lavoro tra il regista turco e gli italiani che andò ben presto a puttane quando anche Gianni Crea cercò di fare lo stesso e si risolse tutto in in disastro coi suoi due “Liberate Emanuela” e “Avventura in oriente”, sempre partendo da un altro film di Tulgar, “Gizli Kuvvet”, se non ricordo male. Ma questa è un’altra storia.

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Quindi, ricapitolando, le scene che ha diretto effettivamente Bergonzelli., a parte quelle in Svizzera, rimangono un mistero. Come un mistero rimane il coonvolgimento, se non di Gordon Mitchell, avvezzo a tali ciofeche, quello di Barbara Bouchet.

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Non ricordo la storia. Ma penso che buona parte del film sia farina turca, comprese le scene con Gordon Mitchell e Barbara Bouchet. Ma, ripeto, bisognerebbe comparare le due versioni.

Questa è indubbiamente la versione turca, a cominciare dai primitivi effetti speciali tipici del nostro Kunt Tulgar e dal fatto che tutti i crediti tecnici riconducano ad una versione esclusivamente turca:

.https://youtu.be/gQWALS_UhzU?si=0A22knUYxwx2nLuC

È probabile, visti i crediti iniziali (una coproduzione Turchia-Italia-Svizzera) che Bergonzelli si sia limitato a riadattare il film per il mercato italiano girando scene un po’ più digeribili per il nostro palato. Qui nel link, tra effetti speciali, fotografia, recitazione ecc ecc mi par che sia 100% Turkish delight

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Se a qualcuno interessa, mi permetto di riportare ciò che ho scritto in altra sede:

Questa coproduzione italo-turca è stata girata
in fasi diverse tra Istanbul e Ginevra: le riprese originarie
si sono svolte in Turchia nel corso del 1983,
con il film diretto inizialmente da Bergonzelli con
l’assistenza dal regista locale Kunt Tulgar. Nel corso
della seconda settimana di riprese il cineasta
italiano è stato estromesso a causa dei ritardi accumulati
nel piano di lavorazione. Il film è stato
completato da Tulgar in Turchia (dove è stato distribuito
con il titolo Beklenmeyen Randevü), mentre
più tardi Bergonzelli ha girato in Svizzera alcune
sequenze integrative per la versione italiana.
Quest’ultima è andata al montaggio solo nella tarda
estate 1985, come informa una notizia autopromozionale
pubblicata all’epoca sulla stampa di
categoria (…). La stessa
fonte data le riprese del film, divenuto ufficialmente
di produzione svizzera, tra l’estate 1984 e
l’estate 1985 (il visto di censura italiano reca la data
del 17 luglio 1986).

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eh, mi fido dei tuoi dati. Io vado a memoria con quanto mi ricordo delle conversazioni con Kunt Tulgar all’epoca, circa 10 anni fa, anno più, anno meno (anzi, ad essere preciso non ricordo neanche quanti anni fa erano: fu il periodo in cui lui e il suo socio Ali Murat Guven cercarono di ritirare su il progetto della Onar Film greca annunciando le ristampe di svariati cult turchi in DVD, a cominciare da diversi film di Kunt Tulgar stesso e il tutto si arenò con l’uscita del primo DVD-r e la conseguente scomparsa di Murat Guven stesso che si era sputtanato davanti a tutti i collezionisti di cinema turco di mezzo mondo).

Più che altro ricordo della “fregatura” che gli dette Gianni Crea che si accordò per utilizzare parte di un suo film per inserirlo in un progetto di Crea Stesso (forse “Liberate Emanuela”, dei due che poi Crea cercò di portare a termine) e a sua insaputa il regista italiano invece provò a tirarci fuori anche un altro film (l’inedito o mai completato “Avventura in oriente”: adesso non ricordo se era questo il progetto fatto alle spalle di Tulgar o il summezionato film sulla Orlandi) che portò all’incazzatura del cineasta turco e ad una certa diffidenza, da allora in poi, nei confronti dei registi italiani ritenuti troppo arruffoni ed incapaci di tener fede agli accordi presi.

Detto, questo, di Diamond Connection mi raccontò la storia e il suo rapporto con Bergonzelli ma, veramente, non mi ricordo quasi niente. A parte che Tulgar non aveva un bel ricordo neanche di lui, seppur meglio di quello con Gianni Crea, ritenuto un vero farabutto (mai cercare di fregare un levantino!) . Tu, @A_N , tu di Diamond Connection hai anche la versione italiana per confrontarla con quel link da Youtube di cui sopra?

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tu di Diamond Connection hai anche la versione italiana per confrontarla con quel link da Youtube di cui sopra?

Dovrei avere una copia della versione italiana ancora su vhs, ma purtroppo imballata in qualche scatolone di cartone. E inoltre il film turco che hai linkato risulta (almeno a me) “non accessibile in Italia”.

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ah, accidenti… non lo sapevo che c’era questa restrizione. Piu tardi a casa, guardo se c’è verso scaricarlo in qualche modo e ri-uploadarlo su YT per tutti

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Mi pare tu abbia scritto una cosa del genere anche in relazione ad alcuni hard che Bergonzelli avrebbe dovuto girare in Grecia, terra dalla quale, si legge, pare sia stato cacciato a pedate. Evidentemente il nostro, sia pur in buona fede, non doveva essere un mostro di organizzazione…evidentemente quando si produceva tutto da solo con le sue sgangherate factories (tipo Cinedecima) transeat ma quando doveva rendere conto del suo operato erano “piselli da evacuare”…

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In Grecia non lo so, ma da tutte le storie che ho letto e mi han raccontato in Turchia, anche un solo giorno di ritardo son soldi che partono e le produzioni - a meno che non siano dei mega colossi come era Turker Inanoglu, non si potevano permettere di sgarrare neanche per un sol giorno o due.
Da quanto mi raccontavano e da quanto, comunque, si legge in giro, i registi e le produzioni turche dovevano veramente lavorare a catena di montaggio proprio perchè i guadagni su ogni film erano così esigui (non tanto per l’insuccesso o meno del film, ma proprio per i salari e i guadagni offerti dalle produzioni) che finito un film il lunedì, il martedì dovevano cominciarne subito un altro per portare a casa i soldi per comprarsi - magari dopo una ventina di film - una casa o una macchina.

Se si pensa che Levent Cakir, l’attore di Zagor, fino ai primi anni 2000 viveva in povertà assoluta e solo grazie ai contributi spontanei dei fans, si immagina facilmente che il cinema turco portava soldi solo all’unico vero magnate della cinematografia turca, Turker Inanoglu (di cui domani vado a vedere il museo del cinema): tutti gli altri lo facevano per passione ed amore del cinema ma difficilmente riuscivano a guadagnare abbastanza per mettere insieme il pranzo con la cena

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A Bastardnasum: se al museo del cinema di Inanoglu ci sono dépliant o brochures, prendile… :grin:

A Moonlightrosso: sì esatto, ottima memoria :smirk:. Il regista Efstratiadis raccontava la stessa cosa di Bergonzelli (allontanato dal set perché troppo lento - mentre Bergonzelli parlava di “divergenze con la produzione”). Il film era L’amante ambiziosa con Ajita Wilson.

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ci andai diversi anni fa l’ultima volta. Vediamo. Ma provo a battere anche i negozi di antiquariato, che una volta trovai il pressbok di 4 o 8 pagine di “Il piccolo testimone dell’Orient Express” (o era Kucuk Kovboy?) di Guido Zurli, tra l’altro anche in italiano ed inglese

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Very interesting. Tra l’altro Cowboy Kid aveva anche una coproduzione italiana ufficiosa, ma pare proprio che non esista doppiato in italiano…

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qui è quasi un cult… ho trovato anche i poster (sia originali che ristampe anastatiche) che le cartoline che riproducono le lobby card. Beh, d’altra parte c’era il figliolo di Turker Inanoglu stesso come protagonista… giocavano facile ed in casa :smiley:

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Ragazzi siete una vera miniera di informazioni. Purtroppo i prodotti provenienti dal Bosforo circolarono in quantità veramente esigua nel nostro Paese.

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