Django Unchained (Quentin Tarantino, 2012)

Visto ieri. In sostanza, quoto parecchie cose dette dal buon Freudstein. Capolavoro no, grandissimo film sicuramente, alterna momenti obiettivamente spassosissimi (la scena “dei cappucci”) ad altri tesissimi (la cena a casa Candie), ha un ottimo protagonista e due “comprimari” straordinari come Waltz (a cui credo Quentin “cucia addosso” i film. E gli diano un altro Oscar, DANKE!) e Di Caprio (vergognosamente ignorato dall’Academy, misteri della vita…). Molta violenza e molto sangue (le pallottole fan male!), ma a modo suo meno “fantasioso” e storicamente “disinvolto” rispetto a “Bastardi…”, per intenderci. Imperdibile per cinefili e tarantinofili, insomma, ma anche gli spettatori medi troveranno soddisfazioni e motivi di interesse. Ovviamente, tornerò a rivederlo al più presto…
P.S. Ancora due note: plauso al doppiaggio, specie per Foxx (con la voce di Pino Insegno) e Waltz (come in “Bastardi…”, doppiato con cura e impegno da Stefano Benassi). E tiratina d’orecchie a Quentin: una decina di minuti, specie nel prefinale durante la suddetta cena, si potevano tranquillamente potare, il film ne guadagnerebbe.

visto ieri sera

nonostante sia lungo da svenire e causa sala piena zeppa mi è toccato guardarlo in seconda fila col rischio che mi staccasse il collo, mi è piaciuto assai

mi verrebbe da dire che più che un film alla tarantino è un film che ci si può aspettare da tarantino, concordo con i commenti precedenti, divertente e a suo modo easy, facile da seguire e da gustarsi molto di più dei bastardi senza gloria che per me è stata una mezza palla, perfino nel suo ovvio delirio una storia se non realistica quantomeno ragionevole

molto bravi tutti gli attori e anche l’evoluzione dei personaggi nel corso del film, musiche non eccezionali però belle

comunque nel suo solito breve cammeo ho visto tarantino che è diventato veramente un cesso, mamma mia oh

Vero vero vero: Tarantino è un vero panzone mollacchione, pare un Bud Spencer SANS barba. I dati esatti non li so, ma “a naso”, parlando con amici che son andati a vederlo (in sale PIENE di gente), credo che il film pure da noi stia incassando proprio bene…

appena visto. io dico: ce ne fossero di film così! non credo che ci si possa lamentare. io sarò di parte e sarò anche un ultrà di tarantino (per cui, a torto o a ragione, credo che chi lo critichi lo faccia solo per farsi notare) però dopo un suo film esco sempre appagato al 100% sia che is tratti di un film leggero alla death proof sia di un film più impegnato, come questo.
non starò a ripetere gli elogi al film che sono già stati detti nei post precedenti. concordo con voi. non so se sia un capolavoro, ho bisogno di più distanza. i film di tarantino dopo una prima visione vanno sminuzzati, rivisti, rigoduti con calma. penso che su questo si possa concordare. 3 cose vorrei dire però: 1. il pezzo comico degli incappucciati mi è sembrato un po’ troppo tirato per le lunghe. 2. il pezzo di elisa e morricone non mi piace. l’ho sentito intero alla radio ed è stato un supplizio, per fortuna nel film se ne sente un piccolo pezzo. non è che se morricone ha fatto la storia della musica debba comporre ogni volta un capolavoro… qua ha ricilato un arpeggio dai suoi vecchi western e elisa io proprio non la sfango, gusti miei. 3. credo che non molte volte al cinema o in tv si sia vista la crudeltà con cui venivano trattati gli schiavi. ho l’impressione che tutti se pensiamo alla schiavitù pensiamo ai campi di cotone, alle catene e al massimo a qualche frustata ma scene come lo sbranamento coi cani e la lotta tra “mandinghi” non si erano mai viste. ecco, credo che questo film, rivolgendosi agli americani soprattutto, gli dica che i loro antenati non è che fossero meglio dei nazisti, anzi… magari mi sbaglio, magari esistono film anche più crudi e realistici che non conosco ma insomma credo che il messaggio che esce da questo film sia abbastanza forte.

Il pezzo di Morricone con Elisa non fa impazzire neanche me.

Divertentissimo, non un capolavoro ma un bel filmone solido di sano intrattenimento popolare assolutamente non stupido (perla rara oggi) che gioca in allegria come un bambino con i suoi giocattoli con Django, Mandingo, gli slavery-exploitation di Mario Pinzauti, Taxi Driver, Sweet Sweetback’s Baadaaasss Song e Il Grande Silenzio. Attori ottimi dal primo all’ultimo, soprattutto Waltz che si dimostra un gigante in un ruolo alla Franco Nero di Vamos a matar companeros e finalmente Jackson recita in un bel film, che diamine! Il primo grande film del 2013. Per fare il cinema del futuro si deve tornare per forza al passato.

andando a memoria (ovviamente mia) il primo film che parlò di schiavitù se vogliamo in termini moderni, rompendo certi schemi un pò retorici e quasi romantici fu Radici, anche se era una serie tv

volendo essere un pò provocatorio, mi verrebbe da dire che tarantino affronta l’argomento con molto tatto e rispetto pur nel generale contesto di rifiuto di quello che una volta si diceva politicamente corretto

volendo essere molto provocatorio chisà che non sia ora di ricominciare a chiamarli negri e trattarli come persone, piuttosto che chiamarli di colore e trattarli come razza inferiore o peggio ancora come categoria sfortunata da proteggere come altre

Non raggiungerà di sicuro i livelli di PULP FICTION e KILL BILL, o se vogliamo restare nei nostri de IL BUONO IL BRUTTO IL CATTIVO o IL GRANDE SILENZIO, ma sicuramente è un gran film e mi è venuta una gran voglia di rivedelo subito!
E’ vero che si è lasciato un pò troppo prendere la mano e poteva sforbiciare un altro pò, immagino quanti km di pellicola abbia già escluso, a proposito ma secondo voi:

l’unica femmina della banda dei buzzurri che si vede solo imbavagliata, avrà avuto una sua mini-storia che alla fine Tarantino ha dovuto tagliare?
Perché farla vedere imbavagliata e in un altro momento, in casa, dilungarsi su di lei??

Comunque al di là del film, la sensazione che ho avuto vedendo la sala piena per vedere un Western è impagabile!

Assolutamente infatti mi sa che in settimana me lo rivedrò molto volentieri!

Quando sono andato io la sala era semivuota (giovedì pomeriggio alle 15.20) però vedere persone di almeno 60 anni di età fare il biglietto per il film e goderselo alla grande durante la visione è stato esaltante, perchè loro sono la generazione che il Django di Corbucci magari se lo son visto nel classico cinemetto di seconda visione quando avevano 20 anni o giù di li. DEVO vederlo assolutamente con mio padre e vedere come reagisce alla visione. Comunque questo è uno dei punti di forza del cinema di Tarantino perchè con film come Django Unchained riesce ad esaltare sia l’adolescente, che si ritrova a vedere un genere di film che in sala non ha praticamente mai visto, che l’anziano che con questo genere di film c’è cresciuto.

Visto ieri pomeriggio concordo sui giudizi fin qui espressi non un capolavoro ma un ottimo film.
Mi ha emozionato il cameo di Franco Nero ancora in fomissima , bravi comunque tutti gli attori , meravigliose le musiche be’ che aggiungere…una goduria per lo spettatore da vedere e rivedere nonostante la lunghezza della pellicola.

Io sono ansiosissimo di vederlo. Se la mia ragazza mi paga il cinema ci vado mercoledi. Non vedo l’ora!

Avevo “annusato” bene: nei primi 4 giorni di programmazione da noi, ben 3 milioni 454mila euro d’incasso! ADELANTE così, Quentin…

Rivedendo il film ieri pomeriggio, ho notato una cosa: la canzone di Elisa ha in pratica le stesse note del tema per zufolo di “C’era una volta in America” (e i due film hanno pure un attore in comune: James Russo!). Il vecchio Morricone non si sforza troppa, e ricicla sè stesso…

Non sarebbe una novità: l’ha sempre fatto e implicitamente lo ammette quando dice, abbastanza spesso nelle interviste in cui si parla di plagi in generale, che le note alla fin fine solo solo sette e quindi le combinazioni ormai sono praticamente esaurite :smiley:

La storia delle sette note -che poi sarebbero dodici - è un po’ na mezza scusa, ma del resto a quasi 85 anni e 500 colonne sonore sulle spalle ormai Morricone può fare quello che vuole. Ci sono compositori di colonne sonore molto più giovani e molto più plagioni, tipo James Horner.

Il pezzo non piace molto neanche a me, primo perché Elisa proprio non la reggo, ma anche perché l’arrangiamento è un po’ sindacale. Arpeggione asportato pari pari da Per Un Pugno Di Dollari e elegante tappetone di Hammond che però non cambia di una virgola fino alla fine. Insomma qua Ennio nostro ha rispolverato il preset “western” e buona così.
Sul “tornerai tornerò ricorderai ricorderò” del finale mi viene voglia di imbracciare un fucile a pompa, ma quello è l’effetto della voce che come dicevo non sopporto.

Sono andato al cinema senza aspettarmi troppo, non perché non avessi fiducia in Tarantino (a me l’autore piace, non appartengo alla categoria di recente formazione degli anti - ogni cosa che ha successo genere i suoi anti di riferimento), ma perché mi pareva in fase calante. Unglorious Basterds è un film molto carino, ma non geniale, mentre i due Kill Bill li ho sopportati a malapena, una goduria visiva ma anche tanto manierismo ed un vuoto imbarazzante (il secondo capitolo in particolare). Nel mezzo c’erano le “ospitate” di Sin City e GrindHouse, dei balocchi e poco più. Django insomma si preannunciava come il vero nuovo film di peso di Tarantino, il metro per misurare lo stato di forma dell’imbolsito regista del Tennessee. Ed è tanta roba!

Epica, violenza e comicità fuse inestricabilmente l’una con l’altra. Le violenze sui “negri” sono disturbanti, sequenze forti ed intense, che fanno comprendere più di molti altri film “impegnati” quanto lo schiavismo ed il razzismo nell’America dei campi di cotone siano stati poco meno del Nazionalsocialismo e dei suoi lager. Tarantino fa intuire il rimando più volte; arriva, implicito. Leonardo DiCaprio a mio parere gigantegga, il suo Calvin Candie ruba la scena a tutti nella parte ambientata a Candieland. Notevole anche il ruolo che il povero Samuel L. Jackson si carica sulle spalle…un po’ come prendere Margherita Buy e farle fare Emanuelle con Joe D’Amato. Gustosissimo l’allusivo scambio di battute tra Franco Nero e Jamie Foxx.

Colonna sonora citazionista quanto il film; capisco che l’associazione “Django di colore = musica rap” fosse facile, ovvia e prevedibile, ma proprio per questo mi sarei forse aspettato da Tarantino che la evitasse, anche perché - parere personale - con i paesaggi di frontiera del West il rap ci sta come la Nutella sugli gnocchi al gorgonzola. Ok, non perdete tempo a riesumare titoli come Posse o Wild Wild West, frega zero, del rap ne avrei fatto a meno. Stop. :slight_smile:

Mi piace citare la resa dei conti a Candieland, minuti di azione e piombo ai massimi livelli. Riguardo alla scena che percula il Ku Klux Klan, l’ho trovata buffa ma non divertentissima, troppo macchiettistica e tirata per le lunghe. Più importante per ciò che significa, che per la sua reale valenza comica. Come detto in precedenza invece, le sequenze che trattano le violenze e le umiliazioni inferte agli schiavi sono di una estrema severità e crudeltà (purtroppo realistica). Splendidi gli scorci fotografici che di tanto in tanto Tarantino infila dentro, le montagne innevate, i tramonti, le grandi pianure.

bel film ci mancherebbe, e per dare un giudizio definitivo vorrei guardarmelo un’altra volta, ma così a caldo mi viene da collocarlo fra i peggiori film di Tarantino, inferiore perfino a Death Proof, che nel suo piccolo era comunque un film tarantiniano, mentre questo mi è parso prima di tutto roba da intrattenimento per il grande pubblico, e QT un po’ appannato su tutti i fronti che erano stati i suoi cavalli di battaglia, dai dialoghi (vabè quello da un po’) a -soprattutto- quella capacità di sorprenderti con genialate imprevedibili, qui del tutto assenti

quanto al cast:
Jamie Foxx inconsistente, il suo personaggio mi è sembrato veramente poca cosa, e considerato che era il protagonista non si può essere soddisfatti
Waltz mah… un Landa 2, anche qua che ne è della capacità di QT di sorprenderti con ruoli incredibili ad attori impensabili?
Di Caprio mi sta sulle palle come attore ma qui straccia tutti, da quando c’è lui il film svolta e prende quota
Samuel Jackson grande

ps: l’ho poi visto doppiato quindi mi sarò perso un sacco di roba e il giudizio non può che essere approssimativo

Visto la settimana scorsa il Western-Nigga di Tarantino!.
Piaciuto. Tre belle ore di film che imho scorrono via come se niente fosse sebbene numerose persone con cui ho parlato abbiano lamentato un eccessiva durata del film e pochi momenti d’azione.
Cast leggendario con due grandissimi personaggi protagonisti impersonati alla grande da Foxx (Grandissimo attore anche se mai eccessivamente sotto le luci della ribalta, e va benissimo così) e Waltz. E poi un bastardissimo di Caprio, un ottimo e divertente capo schiavo vecchio rincoglionito L. Jackson e tutta una schiera di ottimi attori, caratteristi e mestieranti, spero di ricordarmeli tutti : Remar , Don Johnson , Walton Goggins , Michael Parks , M.C. Gainey …
Molto belle anche le musiche con le track di apertura e chiusura omaggio tarantiniano allo spaghetti western e un bel mix su cui si riconosce Elisa con la sua Ancora Qui.
Ambientazioni, costumi ed arredi perfetti.
Divertente.
Bravo Tarantino. Cinema.

Gran film, anche se non privo di difetti.
Christoph Waltz che fa la parodia buona di Hans Landa non mi è piaciuto per niente.

Non dico che ogni volta si debbano fare dei capolavori di trasformazione come nel caso di Jules Winnfield/Ordell Robbie/Stephen, ma neanche riproporre lo stesso stie di recitazione pari pari.

Tutti gli altri bravissimi, a partire dal sempre sottovalutato Leonardo Di Caprio, che poveretto non è colpa sua se ha quella faccia, ma è un ottimo attore. Anche Franco Nero, mi è sembrato riduttivo definirlo un cameo, c’è poco ma ha il suo perché

Impatto visivo emozionante, con alcuni dettagli di grande impatto (es: il bianco dei cespugli di cotone schizzato di sangue)

La colonna sonora è un capitolo a parte. Come prevedevo la scelta delle citazioni dagli spaghetti western è banalissima. Meglio la scelta (indipendentemente dal fatto che Elisa piaccia o no) di far fare a Morricone qualcosa di originale reinterpretato in chiave moderna. Non mi sono per niente dispiaciuti invece gli inserimenti Rap, ma è chiaro che non poteva reggerci tutto il film. Però cazzo, sei nel sud degli states, qualcosa di meglio di riciclare (per la terza volta) lo stesso stile musicale ci poteva anche uscire fuori.

Per il resto il film sarà anche “poco tarantiniano” ma questa carenza è ampiamente compensata dalla storia di grande intensità e spessore morale.

ma nella versione americana originale mettono questa canzone in italiano??