Tra l’altro al poster ha collaborato anche il “nostro” Federico Mancosu:
Dalla Magliana al film di Tarantino
Web star romana conquista Hollywood
Federico Mancosu contatta il regista su Facebook e la locandina con il titolo Django unchained viene scelta
Franco Nero ci racconta Django Unchained: «Quando DiCaprio rimase senza voce»
Lo storico Django dello spaghetti western di Corbucci, svela il dietro le quinte del film di Tarantino
Stessa identica impressione, visto così sembra più la versione ad alto budget di “Doc West” di Giulio Base che il nuovo film di Tarantino. Per essere un trailer è incredibilmente moscio, tutto lindo e pulitino, mah. Molto bella comunque l’intervista a Francone Nero.
Abbiate fede,o miscredenti,giacchè di certo zio Quentin ci ha riservato “il meglio” (del film) per il futuro.Personalmente,mi bastano e avanzano le facce di Waltz e di un Di Caprio alfine carognone, per renderlo imperdibile.Appuntamento a gennaio,in sala…
P.S.Nell’uso degli spazi innevati,sembra “Corvo rosso non avrai il mio scalpo”.Di Caprio sorseggia il cocktail dal cocco come Telly Savalas in “Città violenta”,film molto caro al Quentin. E a 2’ e 18" del trailer,c’è il Django ORIGINALE,yeah!A proposito di cast:Sacha Baron Cohen e Kurt Russell,inizialmente previsti,non ci saranno.
comunque chi si aspetta un omaggio allo spaghetti western resterà secondo me piuttosto deluso, stavolta Quentin ha attinto dal repertorio tricolore solo le colonne sonore (in qualche caso anche in maniera discutibile).
però insomma volevo dire una cosa in via preventiva
leggo in giro che Django unchained non c’entra nulla con gli spaghetti western (me lo auguro perchè non mi piacciono per niente) così come The unglorious basterds poco c’entrava se non niente con l’altro, ma anche leggevo in giro che lo spettatore italico medio sarebbe un pò provincialotto nell’andare a cercare a tutti i costi citazioni dagli originali, etc.
da un lato magari è anche vero
dall’altro però è vero pure che degli ultimi due film di tarantino (sempre quantomeno a livello di spettatore italico medio) non si è saputo praticamente niente in fase di lavorazione se non il titolo
adesso senza rientrare nel tormentone di mecojoni e sticazzi va detto che Ingloriuos bastards/bastardi senza gloria è un titolo che non spacca il culo ai passeri ma di più, soprattutto per sviluppare un certo tipo di film di guerra, anzi sfido chiunque a trovarne uno migliore a prescindere dalla qualità del film
però Django? poteva essere pure Sartana, Trinità o Ciakmull per quello che mi riguarda
per quanto detto prima, se ti metti a fare un film di cui praticamente si sa solo che prendi il titolo (manco da dire così strepitoso) da un filmaccio italiano dei tempi d’oro, per forza che poi la gente va al cinema e si mette a cercare citazioni pure che non ce ne stanno
Non posso che sottoscrivere, più che un omaggio allo spaghetti western siamo più dalle parti di Wild Wild West con Will Smith, tante citazioni qua e là ma alla fine è un film americano per (afro)americani. Sono rimasto molto deluso.
Anzi, questo video di southpark, esprime alla perfezione la mia opinione:
La mia domanda è: se il film avesse avuto al suo interno citazioni dirette ai vari Django (non basta che il protagonista si chiami Django e che la musica sui titoli di testa sia il main theme del film di Corbucci?) Sartana o chi per essi, visto che mi pare sia uno dei difetti imputati al film, sarebbe stato un film migliore? Ovviamente non posso averne la certezza ma ne dubito.
Esattamente! Quindi mi chiedo perchè chi ha visto IB aspettandosi una specie di remake del film di Castellari e si è trovato di fronte ad un film che invece poco c’entrava col “Maledetto Treno” si aspettasse da DU una specie di copia-carbone dei vari Spaghetti Western, mi sembra che Tarantino avesse già messo i paletti a questo col suo film precedente no? Va bene la citazione nel titolo perchè fa cool, va bene chiamare Django il protagonista ma poi il film lo faccio come dico io.
Personalmente a me il film è piaciuto e molto, non è un capolavoro ma è un gran bel film. Chi ama il western in sè non ne rimarrà deluso visto che il film rispetta ampiamente tutti i paradigmi del genere: i cattivi son sadici come nella migliore tradizione, il protagonista viene rappresentato come un vero e proprio angelo della morte, la storia viene raccontata come una sorta di tragedia greca suddivisa in atti, insomma la struttura e le caratteristiche principali del genere vengono ampiamente rispettate e al contempo integrate dalla cifra stilistica di Tarantino con lunghe scene di dialogo - sempre eccellenti - flashback e (iper)violenza nelle sparatorie. Questo IMHO fa di Django Unchained un western d’autore nonchè puro Cinema.
Ma queste magari son considerazioni che lo spettatore “medio” non fa e allora a lui che rimane? Un film che nonostante duri quasi 3 ore (sia benedetta la pausa a metà film, stava per scoppiarmi la vescica! :D) non pesa mai neanche un attimo e che si avvale di ottime interpretazioni (Di Caprio, Jackson e Walz su tutti), belle sparatorie, buoni momenti di humour - strepitosa in merito la sequenza/presa per il culo del Ku Klux Clan con la storia dei cappucci (che possono rimandare vagamente alla scena iniziale del fulciano I Quattro Dell’Apocalisse)dai quali non vedono niente che si avvale degli ottimi Don Johnson e Jonah Hill, una grande cura delle immagini e una favolosa colonna sonora nonchè una storia di razzismo magari sempliciotta ma di facile comprensione.
In definitiva it’s only entertainment, ma entertainment d’autore.
It’s entertainment, già, e buono. Non un capolavoro, non un omaggio agli Spaghetti western, ma lo si era già capito, non uno dei suoi film migliori, ma cista.
Ecco, nonostante il film passi bene, una trentina di minuti in meno non avrebbero guastato.