Droga sterco di dio (Stelvio Massi, 1987)

Da tempo ne circolavano due versioni, una in spagnolo proveniente da una vhs sudamericana e una in greco (proveniente ovviamente da una vhs greca).

Ormai si erano perse le speranza di vedere questo tardo mondo movie nel nostro idioma, quando però un paio di anni fa è spuntata fuori da chissà dove una copia con doppiaggio italiano, dal titolo Crack l’insidia del 2000.

Il film è un pugno nello stomaco, tuttavia si eleva ben al di sopra delle altre produzioni del filone mondo realizzate dalla premiata ditta Crisanti-Massi: infatti non ci troviamo di fronte alle solite operazioni senza capo né coda che hanno come unico scopo quello di fare qualche soldo sfruttando la scopofilia dello spettatore grazie ad un’eticamente discutibile carrellata di abiezioni ed atrocità varie a base di violenza, morte e perversioni sessuali.
Droga sterco di dio ha al contrario una solida coerenza interna e le immagini mostrate, per quanto forti e brutali, risultano costantemente giustificate dalla trama e dalla finalità del film, che è quella di mostrare il fenomeno della droga a 360°, mettendone in luce soprattutto i lati sommersi e sconosciuti, che spesso sono anche i più amorali, abietti, violenti.

Non rivedo il film da almeno 15 anni ma penso che lo farò a breve; per ora lascio a chi è di visione più fresca il compito di raccontare nel dettaglio le sequenze che si susseguono, alcune così terribili che tuttavia le ricordo ancora chiaramente (i cadaveri - segnatamente anche di neonati - imbottiti di sacchetti di droga dai narcotrafficanti, i derelitti dipendenti dal crack coi corpi disfatti e la psiche devastata).

Lo ricordo come un film dal potente impatto, un’opera seria e autorevole in mezzo ad un mare di cialtronate che venivano prodotte nel periodo del canto del cigno del mondo movie.

Chissà se rivedendolo adesso il mio giudizio resterebbe lo stesso o se magari mi renderei conto di falsificazioni o esagerazioni.

Nei titoli di coda vengono riportati alcuni nomi noti del cinema italiano a cui però vengono attribuiti dei ruoli atipici: in particolare troviamo Pietro Regnoli “dell’Univerità di Roma” (???) come autore del commento e Mariangela Giordano come post-production manager… Saranno degli omonimi? Io non credo.

Il film uscì in sala in Italia?

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Non l’ho mai visto, ma il secondo titolo m’è più familiare del primo. Schramm, che dice il tuo archivio?

p.s.: Il neonato imbottito di pacchetti… Altro che A Serbian film :rage:

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I would have interest in seeing an Italian language version also if anyone has it.

Let’s not forget also there is still the mystery of the Gabriele Crisanti series(?) on VHS which had short episodes titled “La dea coca / La casa dei morti viventi” and likely feature the cocaine footage you mention (albeit repackaged/reused no doubt, along with scenes of Stelvio Massi’s)

I suspect these may be in a playlist on YouTube from Films&Clips but have so far been unable to contact themselves regarding it.

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sicuramente non a milano. l’ho cercato settimane addietro in largo e in lungo sul corriere invano, per poi avere conferma definitiva e categorica da andrea che non raggiunse la lombardia (unico mondo assente dalla programmazione lombarda assieme a uomo uomo uomo). circa la sua circuitazione in altre sale, nescio. andrebbero consultati messaggero e altre testate, ma secondo me da qualche parte ha sicuramente fatto capolino.

come già scritto altrove, le scene più toste di questo film sono poi state rimpastate. autocensurate ricorrendo a solarizzazioni, pixel e ipocrite bande nere, in mafia, che è forse l’unica cosa grossomodo seria che crisanti abbia scodellato. questo lo ricordo una poracciata drugsploitativa con alcune parentesi supertrash, né meno e né più di ciò che potevi aspettarti da crisanti.

sulle scene più pese e annessi accostamenti con spasojevic ne dissi già qui. riguardo quel passaggio vale la pena ricordare che in censura non beccò misteriosamente alcun divieto.

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@Schramm did you ever receive a response from the Films&Clips account regarding those movies on their playlist?

@Baron_Mynd no, they never replied…

Molti altri mondo non sono mai usciti né a Milano né a Roma. Per limitarci alla produzione post-1966, non hanno raggiunto le due città:

00/ciak operazione mondo
Che mondo… porca miseria!!!
La pelle degli altri (Nigeria in fiamme)
Tahiti sexy paradise
Il mondo si spoglia (e si traveste)
Io credo
Mi sento topo, oca, scimmia…
Siamo fatti così: aiuto!
Mondo ossesso

Sono usciti a Roma, ma non a Milano:
Prima e dopo l’amore… un grido d’allarme
Cannibali domani

E’ uscito a Milano, ma non a Roma:
Le facce della morte n°2 (italiano solo per quanto riguarda l’edizione manipolata da Polselli). Quest’ultimo è possibile abbia avuto un’uscita tardiva a Roma in qualche locale di seconda o terza visione non monitorato dall’Agis.

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questi prima volta che li sento

che uscirono anche a cagliari, ma non a milano. pazzesco.

mondo ossesso è tosta fargli cucù, ma da qualche parte è uscito senz’altro. forse in emilia o in piemonte?

@A_N le facce della morte 2 uscì in ritardo, rispetto ad altre città, anche a milano. ti rimando al topic.

Curioso che le distribuzioni rinunciassero ai due maggiori mercati italiani (Roma e Milano intendo). D’accordo che molti di questi prodotti erano più indirizzati alla provincia, però magari nelle seconde e terze visioni ci stavano tutte.

Cannibali domani aveva un manifesto bellissimo:

00/ciak operazione mondo è quello con Femi Benussi e Massimo Serato e già questo sarebbe meritevole di recupero.

Se leggi bene il mio post ho appunto scritto che è uscito a Milano ma non a Roma. :stuck_out_tongue_winking_eye:

ma l’ho letto bene. l’indicazione della tardiva uscita milanese faceva infatti riferimento alla possibile uscita tardiva a roma (che se c’è stata, andrebbe cercata nelle secche estive o nel settembre 83) :wink:

ah ok, adesso ci siamo capiti. :+1:

senza contare che si prestavano benissimo a coprire la programmazione estiva, anche se poi chi con 30 all’ombra ti andava a vedere scotese magari usciva dalla sala tirando li peggio morti

L’ultimo mondo italiano vero e proprio può essere considerato Sporco mondo sporca gente di Crisanti (1994), che però non è mai passato in censura ed è uscito solo in vhs.

che era poi per la quasi totalità del metraggio un composit-repechage ottenuto con stralci dei due tabù di marcellini e di cannibali domani, mondo cane oggi e mondo cane 2000. in un’altra vita crisanti l’avrei visto bene a fare il dj.

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Certi ‘mash-up’ visivi che levati… Arrivati al '94 per vedere certa roba bastava guardare un telegiornale qualsiasi.

no beh, non esagererei: cose come quelle che si vedono nei momenti peggiori dei mondo sopra citati non te le trovavi sicuramente nei servizi tg. tutt’al più nelle eveline di fuori orario, che eccedevano di gran lunga la shock value di questi prodotti. ma fatta qualche eccezione, per vedere quelle dovevi aspettare l’una e passa di notte.

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Appena accattata su eBay questa vhs che da sempre è stata un mio sogno proibito… :star_struck:

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Pensavo di aver risposto qui tempo fa - posso aggiungere che e uscito in VHS in Hong Kong. A gli inizi degli anni 90/meta anni 90 avevo una copia da una cassetta che aveva noleggiato da Chinatown a Londra. Ricordo bene la scena alla dogana, ma poco altro.

Audio era Cantonese - non so se si sentiva (un po) l’audio inglese sotto, ma mi pare di si - ma non sono 100% sicuro.

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Incredibile, alla fine ha avuto una distribuzione maggiore di quanto immaginavo!

Potrei mettermi a collezionare tutte le edizioni video come fece @SWAT col cacciatore di squali! :stuck_out_tongue_closed_eyes:

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