Enigma rosso (Alberto Negrin, 1978)

come detto più volte è una questione di diritti. se esco con un dvd con lo stesso codice regionale di un’altra nazione non posso mettere l’idioma di quella nazione se possiedo i diritti esclusivamente per la mia nazione e non pure quelli dell’altra. se una etichetta europea esce con un dvd con lingua italiana vuol dire che ha pure la copertura diritti per l’italia, cosa abbastanza rara. molto più semplice chiedere i diritti per un periodo limitato e per un territorio limitato: la nazione in cui si vuole uscire col dvd

in uscita a febbraio per CineKult!
ottimo!!!:rolleyes:

Tra gli extra c’è un’intervista al regista Alberto Negrin.

Il dvd Cinekult:

Audio ITA 2.0
Sottotitoli ITA
Video 2.35:1 16/9
Durata 1h20m26s
Extra Trailer, 9 trailers Cinekult, “Anelli concentrici di paura” intervista al regista (30min)

ottimo. Per caso, se lo hai visto, hai notato se manca qualcosa oppure no? Giusto per curiosità

Il film non l’ho mai visto quindi anche vedendo la versione dvd non so poi dirti se ci sono tagli rispetto alla versione VHS,tv o altro

Comunque c’è scritto “Versione integrale”

Visto stasera. Buon master anamorfico, come giallo vale davvero poco. Sceneggiatura debole, non basta la pur abile regia di Negrin a cavar sangue da una rapa. Bravo Testi nel rendere il personaggio del commissario decisamente sopra le righe; altra cosa a non convincermi la resa spettacolare degli omicidi, rispetto ad altri thrilling in cui c’era lo zampino di Dallamano mi pare ci si trattenga un po’ pur non mancando le consuete morbosità che caratterizzano i suoi script. L’intervista a Negrin un po’ così, sul film in questione aneddoti interessanti non ce ne sono anche perchè è evidente che non se lo ricorda granchè; poi divaga su tematiche come la critica ingenerosa dell’epoca e la censura, cose di cui onestamente m’importa una sega. Preso da Fnac Torino a 9,90 eurozzi, come rapporto spesa/qualità direi che ci può stare.

Il mux dalla copia spagnola dura 1:21:13 non ho pero’ fatto confronti

sono d’accordo con Tuchulcha, film veramente loffio e privo di motivi di interesse
roba stravista, prodotta da un regista che non è certo un mago (vedere intervista degli extra per averne riprova, con tutto il rispetto)

di buono c’è la qualità del dvd Cinekult

No, beh, il regista è valido, almeno nei lavori televisivi; lo sceneggiato lungo il fiume e sull’acqua è tra i migliori della RAI del periodo. Del film in questione credo non gli fregasse molto, data la sua natura derivativa e le estreme difficoltà con cui l’ha realizzato.

A me non è dispiaciuto del tutto questa specie di fratello povero di Solange, sarà perchè mi piace parecchio Fabio Testi, certo il ritmo è basso ed i due colpi di scena principali non mi hanno entusiasmato molto, però nel complesso l’ho guardato volentieri senza annoiarmi.
Dvd molto buono della cinekult.

A me fa morire Testi quando, nel commentare gli elogi della direttrice sulla tradizione dell’istituto che manda avanti, sbotta “è stata uccisa con un cazzo grosso così!” :smiley:

Stasera me lo sono visto a ruota dopo passi di morte perduti nel buio (ebbene si, nottata gialla :smiley: ). E, cosa per me rarissima, ho capito presto chi erano i due colpevoli, uno serio e l’altra ovviamente più infantile . Nel complesso l’ho trovato un buon giallo da vedere con alcune domande/curiosità: la prima è banale, ma l’attrice che impersona la piccola con i capelli rossi è la stessa che interpreta la sorellina del prete/porel in non si sevizia un Paperino? E poi, avete notato che il furgone contro cui finisce la moto di Max, il prof porcone, dopo l’urto se ne scappa beatamente pur non avendo colpe ? Infine, come già scrittol’aborto clandestino era già stato sfruttato in solange ma anche in a tutte le auto della polizia

Effettivamente il film doveva concludere la trilogia delle studentesse e dell’aborto e per giunta l’avrebbe dovuto dirigere Dallamano.
Hai visto bene, la bambina è proprio Fausta Avelli (Non si sevizia un paperino, 7 note in nero) la quale rimanda un pò ad un’altre icona redhead del thriller all’italiana: Nicoletta Elmi.
Un giallo in definitiva senza troppe pretese, che sembra un remake di Cosa avette fatto a Solange, che al sottoscritto non dispiace affatto; secondo me il risultato sarebbe stato diverso se il film l’avesse diretto Dallamano.
Ti consiglio di dare un’occhiata all’intervista ad Alberto Negrin, contenuta negli extra dell’ottimo dvd edito dalla Cinekult, rivela aneddoti interessanti, specialmente per quanto concerne il finale…

Grazie per la conferma. Il dvd che ho è il cinekult, oggi mi guardo l’intervista allora. Per altro, tornando al film, si può notare che qui la polizia alla fine “non ha le mani legate” dall’alto visto che il commissario di salvosi permette di fare ciò che vuole senza essere trattenuto dai superiori, andando ben sopra le righe

Secoli fa (credo fosse il 2004) parlai con Fausta Avelli per chiederle un’intervista sulla sua carriera di attrice bambina ma mi disse che non era interessata a ricordare quel periodo. Peccato.

Eh si, ne sarebbe potuto venir fuori qualcosa di interessante, chissà perché non ha piacere a parlarne. Ah, dimenticavo, uno dei motivi per cuiho scoperto “presto” che la bimba era colpevole (a modo suo) è che quando veniva inquadrato l’occhio si vedeva che era un occhio giovane da bambino


by Code Red

Guardando il film ho notato che la colonna sonora l’ho sentita in un altro film però non ricordo quale. Sbaglio oppure è così?

Si può essere più bastardi dell’ispettore Cliff?