Federico Frusciante

Come ho già scritto ho apprezzato abbastanza le sue recensioni, la cultura cinematografica nel complesso è evidente che c’è. È ovvio che ho cercato di scorporarle, le recensioni, dai discorsi politici che poco devono avere a che vedere con un film (salvo rare eccezioni). Poi va da sè che un suo giudizio non debba essere preso come oro colato, un film che a lui è piaciuto a me può non piacere e viceversa, però in prima battuta ho trovato interessanti diverse cose che ha detto/citato.

Esattamente il tono che assume, fidati. Lo ha fatto col reboot di Spider-Man, come dicevo sopra: manco il tempo di conoscerlo e già m’aveva sbranato il cazzo, per usare parole sue.

Devo dire che, andando avanti a vedere sue recensioni, aumentano le volte in cui non solo sono in disaccordo, ma rimango infastidito dal tono sprezzante e squisitamente idelogico/politico delle sue disamine. Oltre al fatto che un po’ tutto il mondo non capisce un ca**o a parte lui. Confermo che in molte occasioni, soprattutto sui suoi cavalli di battaglia (Fulci, Bava, etc.), propone analisi interessanti e stimolanti, ma procede sempre per smerdamento di qualcun altro.
Ho notato anche l’assurda cricca di discepoli che su FB lo interpella praticamente su qualsiasi cosa (manca poco gli chiedono pure che calzini devono abbinare con i pantaloni), con domande alle quali lui risponde a monosillabi. Spero ci sia dell’ironia che non ho colto in tutto ciò.

Come al solito in questi casi quello che dà fastidio sono le esagerazioni. Ascoltare il parere su un film da parte di un tizio che ne avrà visti più di quanti io voglia mai vederne in vita mia può essere interessante, però poi scattano la presunzione, l’idolatria, gli atteggiamenti dei cortigiani e allora passo.
Inoltre, la prima volta che ho ascoltato un paio di sue recensioni mi trovavo abbastanza d’accordo ma già alla terza e quarta il livello delle minchiate - anche al netto degli atteggiamenti fanatici - per me era oltre il livello di guardia.
Per esempio, parlando di Carpenter e The Thing a un certo punto trancia un giudizio sulla colonna sonora dicendo in sostanza che la partecipazione di Morricone fu inutile, dato che le sue musiche sono identiche a quelle che avrebbe potuto scrivere lo stesso Carpenter (leggi “c’è il dum-dum del sintetizzatore”). Ora, a parte il fatto che lo stile compositivo di Morricone è del tutto diverso e molto più complesso dell’altro anche nei brani completamente elettronici, c’è il fatto che buona parte dello score di The Thing è scritto per orchestra da camera, cosa che Carpenter non sarebbe stato in grado di fare.
O ancora, parlando mi pare di Bava e di Terrore nello Spazio, se ne esce con “è pieno di piani sequenza”, che io onestamente non ricordo. Più probabile che sia uno sfondone, e che intendesse dire “soggettive”.
Sono solo esempi di errori su cui uno passerebbe senza problemi, non fosse per il solito atteggiamento messianico da Bibbia del Cinema, e ce ne sono tanti altri.
Poi personalmente mi danno fastidio le ostentazioni dialettali, di qualunque regione e città siano (fatti salvi i capisaldi come il Dogui :)).

abbiamo fatto il salto di qualità, adesso è candidato per le elezioni comunali con una lista civica chiamata Buongiorno Livorno (area Tsipras). N. 14.

“Buongiorno un cazzo!” (cit.)

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Piccolo OT, vedo che nella lista ci sono anche il caluri e il pagani, noti vignettisti tra gli altri del vernacoliere.

Sì, Caluri ha illustrato Don Zauker fra l’altro. E ha collaborato con la Bonelli per uno dei Dylan Dog Color Fest.

Ti quoto e mi stupisco che ci siano seri appassionati di cinema che lo reputino fondamentale.
Gli riconosco una verve ruspante che può anche coinvolgere, immagino che come videotecaro abbia la sua dignità, ma sinceramente quando lo sento parlare di Fulci o di altri registi di genere non trovo una, dico una, notizia che non si sia già letta altrove, su Nocturno, su Cine '70, sui vari libri sull’argomento. Anche le sue riflessioni sul cinema mi sembrano banalotte.

Altro discorso invece per i suoi sodali Licaoni. Un gruppo di ragazzi molto in gamba e modesti, per quanto il loro genere di lavori non sia nelle mie corde di spettatore.

Oggi, allo sfogo su FB del Frusciante riguardo ai tanti che, a suo dire, lo perculerebbero online, uno ha risposto testuale “riapriamo i gulag”. Non che la cosa abbia una qualche importanza, però non riesco a capacitarmi di come la “fan base” di Frusciante sia sostanzialmente arrivata ad essere equiparabile a quella di Justin Biberon. Gente che non osa pronunciarsi nemmeno sul filmino della comunione del figlio senza che prima Il Critico abbia proferito parola…

Io scopro solo adesso chi sia, ma si lamenta che lo prendono tutti per il culo perchè scrive male.
Ecco la prima cosa che ho letto, postata da lui tipo mezz’ora fa:
" penso che i suoi film fino a le conseguenze dell’amore fosser, notevoli, ma penso anche che da this must si sia perso nella strada delle tecnica ed abbia perso ogni tipo di vera counicazione artisitca"

Più sotto interviene un soldato a difenderlo:
“Federì ma fottitene, non li pensare a quei quattro frustrati fascisti pezzenti e mongoloidi”
Che classe!

Beh, ad ognuno la propria platea, mi verrebbe da scrivere…

Ma basta, non lo pensate, dai…

Bof, tempo fa ha commentato un mio post su uno status di Domiziano Cristopharo sottolineando quanto non si trovasse d’accordo. La mia serafica risposta è stata “cazzi tuoi”; giuro che non volevo percularlo ma se le cerca proprio.

da giorni oramai va avanti su facebook un florilegio di commenti al seguente post (evidentemente provocatorio) di Pulici: “Perdonate l’ignoranza crassa, ma chi cazzo è sto Frusciante?” Si va da chi lo appella dispregiativamente come “youtuber” videotecaro che si atteggia a critico e recensore senza avere la patente di giornalista regolarmente iscritto all’albo (e quindi non titolato ad intervistare George Romero come invece accadrà), a chi gli donerebbe un rene solo per incrociare il suo sguardo una volta nella vita. I livelli di fandom che si sono sprigionati a corollario delle parole di Pulici sono roba da grillismo e scie kimike. Frusciante (“che ne sa a pacchi”) è un paladino della gggente!!1!11 che si erge contro le cricche, le lobby, la mafia, i grigi e gli Illuminati. Power to the people, no woman no cry, prima qui era tutta campagna, the pen is on the table.

Internet ha completamente fuso il cervello a tutti, ragazzi. Io so un po’ di anni che lo dico, ormai, non mi sorprende più. Stare ore e ore davanti al computer a discutere di ste stronzate… Il problema (della televisione prima e) di internet (poi) è che se uno sta nello schermo a dire qualcosa viene idolatrato come se fosse chissà chi, solo perché sta lì. “Siccome ci sta allora quello che dice è sicuramente giusto e io mi sbagliavo.” Quando invece dovrebbero ascoltare e considerare oggettivamente quello che dice ed essere o meno d’accordo, ma perché sono LORO che la pensano così. Non perché lo dice lui/lei. Da quando è arrivato internet apriti cielo! Tutti possono dire il cazzo che vogliono quando vogliono, tutti fanno un video salendo in cattedra e la situazione degenera. Così un tizio che magari non sa un cazzo (non mi riferisco a frusciante né a nessuno in particolare) dice un sacco di stronzate e la massa lo segue come l’asino segue la carota, generando merda su merda. La libertà di espressione è una cosa meravigliosa e da questo punto di vista ben venga internet, youtube, facebook ecc… c’è tanta gente brava e talentuosa che fa dei bei video con dei bei contenuti e che usa la testa, ma se la gente non accende un attimo il cervello e non comincia a farsi un bell’esame di coscienza non so dove cazzo andremo a finire… anche se, secondo me, ormai, il danno è fatto, purtroppo. Internet (e la televisione prima) mette su un piedistallo. Il problema è che molti non sono degni di starci sopra, ecco. Però ci stanno lo stesso. E diventano delle star non si sa perché.

Detto questo, io frusciante continuo a seguirlo con piacere (come altri), perché mi piace ascoltare le opinioni di altre persone su argomenti che mi interessano, a prescindere dal fatto che le condivida o non le condivida e neanche considerando i fan boy, ovviamente. Lo considero un tizio come me che c’ha una videoteca, c’ha le sue vedute e che parla di cinema come ne parleremmo noi mangiando una pizza, magari, generando una sana discussione. E basta. Non come un santone che sa tutto e a cui devo fare l’inchino se passa! Non scherziamo. Poi capisco che non possa piacere a tutti. Ci sta. Allora non lo guardate e basta! Sia chiaro, non è che lo voglia difendere, considero solo le cose. Poi a me, sinceramente, non frega un cazzo se sia titolato o meno ad intervistare romero. Solo perché non è iscritto all’albo non può farlo? Ha tolto il posto a qualcuno che invece lo è? Gli danno dei soldi? L’intervista apparirà su una rivista? Non voglio fare polemica né (ripeto) lo voglio difendere, sto solo chiedendo, perché non avendo niente a che fare con facebook non sono informato e non so niente della faccenda.

si vola basso. Nemmeno per le interviste di Barbara d’Urso mi pare di aver visto locandine del genere.

Questo delirio che impazza da ieri è davvero allucinante, con incredibili eccessi da parte di entrambe le fazioni.

Vedo entusiasmi tipo popopopo campioni del mondo #vinciamonoi!!!1UNO per un fatto di una normalità devastante, ossia che Frusciante farà 15 (Q U I N D I C I) minuti di intervista a Romero per poi mettere il video su youtube. Minchia oh, proprio una roba dopo la quale nulla sarà più come prima, eh… Che senso ha tutto questo clamore?

Ma nessuno ha mai sentito parlare delle junket interviews? Quelle interviste concesse da attori, registi o musicisti che hanno un film o un disco in promozione e che vengono effettuate una dopo l’altra da una serie di giornalisti di testate diverse che si alternano tipo catena di montaggio senza che l’intervistato si muova dalla sua poltrona… E tutti hanno 10/15 minuti al massimo per fare le proprie domande da montare poi nel proprio servizio. Una cosa normalissima, che si è sempre fatta e che sempre si farà…
E questa cosa di Lucca sarà verosimilmente così:ci saranno delle persone accreditate che, dopo la masterclass, faranno delle brevi interviste a Romero (perché non credo proprio che Frusciante sarà l’unico). E quindi? Che c’è di così clamoroso?

A me Frusciante non piace neanche un po’ ma non vedo nessun problema nel fatto che intervisti Romero, anzi.
Sicuramente è una cosa a cui teneva tanto e mi fa davvero piacere per lui (so bene cosa vuol dire trovarsi al cospetto di qualcuno per il quale si nutre un’ammirazione particolare) ma davvero non capisco questi isterismi di massa, sia da parte di chi si indigna per il fatto che Frusciante abbia quest’opportunità (ma siete scemi?) che da parte di chi esulta come fosse l’evento del secolo…

La fan base di Frusciante è davvero sconsolante e composta in buona parte da invasati ma gli hater (anzi, gli “indignados”) che considerano questa cosa come un affronto ai grandi professionisti della critica (che poi bisognerebbe chi siano questi mostri sacri) non sono da meno, anzi, forse sono pure peggio.

Che poi mi chiedo dov’erano tutti questi puristi quando Paolo Ruffini faceva le sue interviste (di merda) al suo festival livornese trattando la gente come fenomeni da baraccone (come fece con Rino Di Silvestro) o comunque mostrandosi decisamente inadeguato (tipo con Jess Franco)

In ogni caso la cosa che trovo più inquietante in questa storia è che si faccia tutto questo casino perché c’è Romero a Lucca dimenticandosi completamente che l’altro grande ospite internazionale del festival è Friedkin, uno a cui Romero, con rispetto parlando, non allaccia nemmeno le scarpe.

Appunto, detto questo, Pulici ha ragione.

francamente non vedo che problema ci sia se un Vlogger ha un accredito per incontrare un regista. Ormai il presente e il futuro e’ quello, le videorecensioni sul e del tubo, non le rivistucole agonizzanti che aumentano di prezzo e diminuiscono di contenuti, ne’ i FB che diventano surrogati dei forum dove il massimo della discussione e’ mettere un mi piace o un commentino veloce dal telefonino mentre sei alla fermata dell’autobus.
Ormai questi mezzi sono obsoleti ,come gli scribacchini-giornalai che si barricano nelle loro torri d’avorio, e che per quanto mi riguarda potrebbero rimanerci a marcire
Se il sito di nocturno facesse anche solo la meta’ degli iscritti di questo frusciante o se il giornalino vendesse anche solo un decimo di copie delle visualizzazioni di uno dei suoi video, credo che la redazione di nocturno tutta dovrebbe accendere molti ceri a molti santi
Probabilmente dietro a questa caduta di stile c’e’ la solita invidia.
Ma pensassero piuttosto a risollevare quel poco che gli e’ rimasto dalle macerie di anni di scelte assolutamente fallimentari