Capita anche a me di rimanere molto suggestionato da pellicole tipo Zeder (senza parlare di quando ascoltano il nastro del pittore ne “la casa dalle finestre che ridono”…) mentre al contrario mi esalto con i vari morti viventi o gli Evil Dead…mi viene voglia di mitragliare tutto ciò che si muove con un colorito in volto che cangia dal verde all’azzurro…
Riflettendoci, ho molta più paura dell’ambientazione provinciale, del pazzo scatenato che uccide per il gusto di farlo (mi dico…cazzo potrei essere ucciso anch’io!) e di tutta una serie di simbologie che mi riportano bambino o delle quali ignoro il significato ma le ritengo misteriosamente minacciose…
Anch’io mi esalto con zombacci e frattaglie.Infatti il film di O’ Bannon è un caso unico,ancora adesso non mi spiego come sia riuscito a spaventarmi.
L’Esorcista ho trovato il coraggio per vederlo ormai in maggiore età (sono del 69), mentre Profondo Rosso lo vidi in un cinema di seconda visione (quando ancora c’erano) popolato da tipi che apostrofavano in continuazione i protagonisti con battute d’avanspettacolo facendomelo diventare una specie di macchietta, solo in seguito, quando lo vidi da solo, realizzai che capolavoro del terrore è quel film. Inutile dire che ebbi sonni agitatissimi.
Ma il vero mio cruccio di quand’ero fanciullo era Lo Squalo, ne ero talmente terrorizzato che il solo vedere la locandina mi faceva scappare a gambe levate…sta cosa me la sono portata dietro per qualche anno e addirittura avevo smesso di fare il bagno in mare per un breve periodo. Da psicanalisi.
La visione di Jaws ha tolto a parecchi la voglia di tuffarsi.Spielberg è stato davvero abile a sfruttare la paura inconscia per tutto ciò che si nasconde sotto la superficie del mare.A me gli horror subacquei piacciono da matti,ma paura zero.
Beh per dirti, de Lo Squalo ne ho rivisto un pezzo poche sere fa, e ne ho sorriso…
Straquoto il concetto di SJ, le ambientazioni più “normali” sono maggiormente inquietanti proprio per quella normalità che te le fa sentire più possibili…mamma mia la registrazione della casa dalle finestre che ridono…cosa mi hai fatto tornare in mente…bbbbbbrrrrrrrrr…
Confesso che questo è un post che avrei voluto aprire io, non riesco quasi più a guardare nessun film dell’orrore, o perchè non mi piacciono più o perchè me fanno veramente paura.
:oops: :oops: Per esempio “Non aprite quella porta” non credo riuscirei a guardarlo da solo, anzi ne sono sicuro.
Idem per il primo Nightmare, ovviamente in versione integrale, quello con la scena tremenda dove Kruger trascina la povera Tina per tutto il soffitto se non ricordo male, alla tv nei mitici anni '80 era stata tagliata, e quando la vidi a 15 anni la prima volta integrale mi fece veramente paura, non so se riuscirei a guardarla adesso. Sarebbe una bella sfida con me stesso.
Neanche la scena del film "La cosa " di Carpenter, quella dove gli esce dalla pancia(la cosa non Carpenter), riuscirei a sostenere, insomma ho paura !:oops:
Io ricordo abbastanza il fastidio che dava gli anni appena successivi alla sua uscita. Personalmente il lato ironico tendeva a spiccare poco, mentre fuoriusciva maggiormente il resto, dallo zombie legato sul tavolo allo zombie scuro nello scantinato. Tanto che mi fece più impressione di Zombi di Romero, che avevo visto più giovane e con meno impressione.
In generale non mi colpiscono più gli horror o i thriller liminanti quei territori. E’ anche rara la sensazione nervosa, dovuta più ad uno scatto “fisico”, ma è quella che più facilmente capita. Insomma, se compare qualcosa all’improvviso posso anche “scattare”, ma tutto finisce lì nei due secondi. Difficile che rimanga una sensazione oltre la visione stessa. Da un certo punto di vista sono quindi un pessimo spettatore per gli horror, perchè riesco a godermi veramente solo quelli che nascondono idee che vanno al di là del semplice spettacolo. E la cosa mi sembra un piccolo tradimento nei confronti di questo genere.
Al contrario:io trovo che il vero horror,quello genuino,sia l’unico capace di trasmettere impressioni e idee che esulano dalla semplice efficacia spettacolare.Film come The Grudge ti fanno spiccare un bel salto sulla sedia,ma finisce lì;Romero e Cronenberg magari non te la faranno far sotto dalla paura,ma quel che vogliono dire i loro copioni ti colpisce,ti lascia addosso un senso di disagio che va molto aldilà della pelle d’oca a buon mercato.Oppure ci sono le vie di mezzo,come Suspiria;è un film dove quel che ti rimane non è tanto la strizza(sebbene sia perfettamente in grado di trasmetterla)quanto l’incredibile talento visionario del regista,capace di riempire lo schermo con trovate che ti aggrediscono e deliziano,da quanto sono originali.
Ricordo ancora la prima volta che vidi un pezzo di zombi di Romero, 11 anni, giravo i canali e c’era Ken Foree che giocava a tennis sul tetto del magazzino, e già lì ero terrorizzato, poi l’ inquadratura cambiò su di un gruppetto di zombacci verdi… cambio di canale ISTANTANEO… me lo feci raccontare il giorno dopo da una mia compagna di classe… :oops: :lol:
Ora è uno dei miei film preferiti in assoluto.
Dunque se devo essere onesto, l’ultimo film che mi ha spaventato (e costretto a dormire con la luce accesa) è stato The ring (quello ameregano).
In assoluto cmq la pellicola che mi ha più terrorizzato (perchè la vidi da piccolo) è il mulino delle donne di pietra…
Al secondo posto metto l’episodio di … (non mi ricordo il titolo originale, al tempo fu presentato come “7 storie per non dormire”), dove a un pupazzetto africano viene tolta la collana e questo si anima cercando di uccidere la protagonista, che alla fine si sbarazza del mostriciattolo infilandolo nel forno, senonché…
Mi hanno disturbato parecchio anche Maniac di Lusting e Magic di Attenborough.
Visto il tema del secondo film, credo di avere una fobia dei pupazzi…
L’episodio col feticcio africano appartiene al classico Trilogia del terrore,di Dan Curtis.
A Drughè, mannaggia a te e ar pupazzo che m’hai fatto ricordà…tzè…tzè… Sembrava na cacata eppoi nun c’ho dormito…
Al contrario:io trovo che il vero horror,quello genuino,sia l’unico capace di trasmettere impressioni e idee che esulano dalla semplice efficacia spettacolare.Film come The Grudge ti fanno spiccare un bel salto sulla sedia,ma finisce lì;Romero e Cronenberg magari non te la faranno far sotto dalla paura,ma quel che vogliono dire i loro copioni ti colpisce,ti lascia addosso un senso di disagio che va molto aldilà della pelle d’oca a buon mercato.Oppure ci sono le vie di mezzo,come Suspiria;è un film dove quel che ti rimane non è tanto la strizza(sebbene sia perfettamente in grado di trasmetterla)quanto l’incredibile talento visionario del regista,capace di riempire lo schermo con trovate che ti aggrediscono e deliziano,da quanto sono originali.[/quote]
Non so. Suppongo che tu conosca come molti kinghiani e King stesso accolsero Shining di Kubrick, giudicandolo un tradimento dell’horror perchè troppo intelletuale, troppo pensato, ecc. Ecco, io considero eccessivo il loro punto di vista, ma allo stesso tempo quasi veritiero. L’idea per me, nell’horror, è un di più, che arricchisce la visione e da al film uno status superiore (se è una idea, estetica o concettuale, valida), ma appunto è un di più. L’horror dovrebbe riuscire ad essere il più delle volte un genere quasi istintuale, fatto di inconscio e di nervi, di strabuzzamenti e di digrignamenti.
Ricordo ancora la prima volta che vidi un pezzo di zombi di Romero, 11 anni, giravo i canali e c’era Ken Foree che giocava a tennis sul tetto del magazzino, e già lì ero terrorizzato, poi l’ inquadratura cambiò su di un gruppetto di zombacci verdi… cambio di canale ISTANTANEO… me lo feci raccontare il giorno dopo da una mia compagna di classe… :oops: :lol:
Ora è uno dei miei film preferiti in assoluto.[/quote]
Questa è una di quelle cose curiose che capitano con i bambini: ognuno ha il proprio “punto sensibile”. Io vidi Zombi a circa 7-8 anni e mi divertii. Lo vidi quasi come un film avventuroso, con tutta la parte degli zombie nel centro commerciale che mi fece ridere. Invece, come detto, il film di O’Bannon mi lasciò sempre, quand’ero ragazzino, un certo disagio.
Oggi, naturalmente, Zombi lo considero un capolavoro, mentre l’altro un buon film horror, simpatico e divertente, ma mi piace anche conservare il ricordo del modo in cui li consideravo allora.
Assolutamente terrificante, nei ricordi di allora (e mi sa che è da allora che non lo rivedo), anche perchè avevo una antipatia propositata per la Black e la cosa non aiutava di certo.
A me ogni tanto capita, tengo il piedi e mani sempre sul letto di proposito ;)[/quote]
Idem, un consiglio di Stephen King.
La scena di La Casa dalle Finestre… in cui il prete rivela la sua identità mi terrorizza tuttora.
Eppure le scene del bambino che gira per i corridoi col triciclo a mio avviso sono da antologia dell’horror.
…cazzo le gemelline di shining! Altro trauma infantile