Film che vi hanno realmente spaventato

semplicemente impressionante…Avati sul libro di Bruschini, Operazione paura, disse di essersi ispirato a un fatto realmente accadutogli da ragazzino al suo paese…quando dissotterrarono il parroco, scoprirono che era una donna…

le mie paure cinematografiche sono legate in modo particolare a Belfagor, lo sceneggiato con Juliette Greco…rivisto ora non mi fa nessun effetto, ma allora…

Ve lo ricordate “la notte dei cartoni” io non dormii ed ebbi gli incubi per delle notti con l’ episodio dell’ arpia!

Drugo me ne ha passato una copia ma ancora non ho avuto il coraggio di visionare :oops:

[quote=“Caltiki”]

semplicemente impressionante…Avati sul libro di Bruschini, Operazione paura, disse di essersi ispirato a un fatto realmente accadutogli da ragazzino al suo paese…quando dissotterrarono il parroco, scoprirono che era una donna…[/quote]

Lo riconferma anche negli extra del DVD.

[quote=“SWAT”]

…cazzo le gemelline di shining! Altro trauma infantile :D[/quote]

Kubrick si ispirò ad una foto di Diane Arbus, grandissima fotografa americana che fotografava il “dark side of the USA”:

http://www.temple.edu/photo/photographers/arbus/arbus.htm

Ecco le originali, se possibile ancora più terrorizzanti:

ma vafanculo almayer… mi è venuto un colpo con sta foto :x … :lol:

[quote=“Caltiki”]

semplicemente impressionante…Avati sul libro di Bruschini, Operazione paura, disse di essersi ispirato a un fatto realmente accadutogli da ragazzino al suo paese…quando dissotterrarono il parroco, scoprirono che era una donna…

le mie paure cinematografiche sono legate in modo particolare a Belfagor, lo sceneggiato con Juliette Greco…rivisto ora non mi fa nessun effetto, ma allora…[/quote]

Ma se io mi cagavo addosso quando nella sigla de “La Baronessa di Carini” si vedeva l’impronta della mano insanguinata sul muro…

Tutte le sue foto sono inquietanti, riesce veramente a tirar fuori il lato oscuro dai suoi soggetti. Apparentemente sono foto normali, ma c’è qualcosa di strano, di storto, di malsano, che mette inquietudine.

:smiley: :smiley: impressionabile eh? eheheh…insomma, dovresti passare a un altro genere, che so, ai Disney…lì vai tranquillo :slight_smile:

[quote=“Caltiki”]

:smiley: :smiley: impressionabile eh? eheheh…insomma, dovresti passare a un altro genere, che so, ai Disney…lì vai tranquillo :)[/quote]

Sì bravo…visto che ci siamo dico questa poi verrò allontanato dal forum per ignominia…durante la trasformazione della vecchia di Biancaneve in strega sono scappato fuori dal cinema…sì ma ero piccolo cazzo…

Tutte le sue foto sono inquietanti, riesce veramente a tirar fuori il lato oscuro dai suoi soggetti. Apparentemente sono foto normali, ma c’è qualcosa di strano, di storto, di malsano, che mette inquietudine.[/quote]

Per dire:

beh, allora sei proprio senza speranze… ahahah

Al contrario:io trovo che il vero horror,quello genuino,sia l’unico capace di trasmettere impressioni e idee che esulano dalla semplice efficacia spettacolare.Film come The Grudge ti fanno spiccare un bel salto sulla sedia,ma finisce lì;Romero e Cronenberg magari non te la faranno far sotto dalla paura,ma quel che vogliono dire i loro copioni ti colpisce,ti lascia addosso un senso di disagio che va molto aldilà della pelle d’oca a buon mercato.Oppure ci sono le vie di mezzo,come Suspiria;è un film dove quel che ti rimane non è tanto la strizza(sebbene sia perfettamente in grado di trasmetterla)quanto l’incredibile talento visionario del regista,capace di riempire lo schermo con trovate che ti aggrediscono e deliziano,da quanto sono originali.[/quote]

Non so. Suppongo che tu conosca come molti kinghiani e King stesso accolsero Shining di Kubrick, giudicandolo un tradimento dell’horror perchè troppo intelletuale, troppo pensato, ecc. Ecco, io considero eccessivo il loro punto di vista, ma allo stesso tempo quasi veritiero. L’idea per me, nell’horror, è un di più, che arricchisce la visione e da al film uno status superiore (se è una idea, estetica o concettuale, valida), ma appunto è un di più. L’horror dovrebbe riuscire ad essere il più delle volte un genere quasi istintuale, fatto di inconscio e di nervi, di strabuzzamenti e di digrignamenti.[/quote]
Per me il problema della trasposizione cinematografica di Shining non è l’eccesso d’intellettualismo;semmai è proprio l’opposto.Le trovate migliori del film sono quelle più marcatamente kubrickiane:il labirinto di siepi,Nicholson con lo sguardo perso nel vuoto,la stessa frase ossessiva battuta a macchina da Jack,la donna che si trasforma in vecchia putrida fra le braccia di Nicholson,la foto nell’enigmatico finale…invece ci sono tante altre cose che volgarizzano l’insieme,che sembrano messe lì tanto per ricordarci(come se ce ne fosse bisogno)che stiamo guardando un horror.La spiegazione iniziale sulla genesi dell’Overlook(nel libro non dicono affatto che sia stato costruito su un antico cimitero indiano,fa troppo Amityville Horror),i corridoi inondati di sangue,Jack che fin dalle prime immagini del film ostenta lo sguardo da pazzoide(quanto più complesso è il personaggio del romanzo!),il piccolo Danny che parla col suo dito,gli spettri mutilati che scherniscono Wendy…nel libro giustamente non c’erano,e infatti fa molto più paura della pellicola di Kubrick.L’horror può inquietare e vantarsi di una costruzione intellettuale contemporaneamente,come dimostrano robe tipo la Corta notte delle bambole di vetro,Il Profumo della signora in nero,Night of The Eagle…Il Giro di vite di Henry James ha terrorizzato tanti lettori,ma è più di una semplice storia di fantasmi.Idem con patate per i migliori racconti neri di Poe,Leiber e De Maupassant.

Semplicemente a me (come a molti) spaventa in un film horror, l’elemento straniante. Quindi bambini, pupazzi, clown, musiche infantili…

Questo spiega la diversa mentalità e l’ approcio con le paure ancestrali delle singole persone, io con l’esorcista mi cacai sotto, con Zeder pure, ha dei momenti altissimi, vabbeh l’ occhio nel triangolo.
Mentre invece col ritorno dei morti viventi mi sono esaltato.[/quote]
Caro Swat ti confermo che ad oggi il film che più mi ha fatto paura è L’esorcista il quale ha instillato in me la perenne paura della faccia di Linda Blair devastata dal demonio, cazzo anche ieri sera me la sono immaginata!
E pensa che sono solo in casa per un mese mannaggia!

A me ogni tanto capita, tengo il piedi e mani sempre sul letto di proposito ;)[/quote]

Idem, un consiglio di Stephen King.[/quote]
Ieri notte avevo una mano sul bordo del letto e mi è presa una inquietudine da non dormirci, cazzo mi sono dovuto spostare al centro esatto del letto!
Aiutoooooooooo sono solo per un mese intero!

nonostante i miei 27 anni devo ammettere che ci sono dei film che mai mi sognerei di visionare da solo, pena riempirmi i pantaloni di materia fecale , nello specifico:

-l’esorcista (non ho più avuto il coraggio di guardarlo)
-suspiria

e voi? avete delle pellicole che nonostante la vostra maggiore età non visionereste mai nella solitudine della vostra stanzetta??? :smiley:

Oppure siete tutti dei John Wayne without any fear? :swat:

Io li ho sempre guardati da solo…

Si si, anche io non ho problemi a vedere da solo qualsiasi cosa…rigorosamente al buio e in silenzio, con la luce della luna che fa capolino dalla finestrella della mia mansarda.

Gli horror van gustati in solitudine,se no a metà visione ti vien voglia di sgozzare il rompipalle di turno che per far vedere che non ha paura funesta la proiezione con battutine stronze.Comunque no,un film che non abbia il coraggio di visionare non c’è mai stato,anzi:più han fama di essere crepaspaventi più ho voglia di recuperarli.Spesso la delusione è dietro l’angolo,ahimè…

io, ciclicamente, con “Profondo Rosso” me la faccio, a tratti, nelle braghe…o meglio è sempre stato l’unico film che mi tormenta anche in sogno dopo la visione…