Brian Sweeney Fitzgerald, chiamato Fitzcarraldo dai nativi peruviani impossibilitati a pronunciare il suo nome anglosassone, è un immigrato europeo, che come tanti all’ epoca si reca in Amazzonia a cercare fortuna in pieno boom del cauciù, ha la fortuna, ha una bella moglie e diverse attività in sospeso, una fabbrica di ghiaccio e una ferrovia a fondo cieco, ossessionato fino alla pazzia dal teatro dell’ opera di Manaos e dal Caruso sogna un teatro tutto suo nella città di Iquitos, ma ci vogliono soldi, non ne ha abbastanza e sotto consiglio della moglie interpretata da una sorridente Claudia Cardinale decide di dedicarsi anche lui alla raccolta del cauciù, mercato che crede saturo fino a quando un Signore della Gomma locale non gli mostra su una mappa una ricca zona isolata dalle rapide di un fiume, il problema è raggiungerla…
Capolavoro, non si può dire altro, film ambientato in uno dei luoghi e dei momenti assurdamente più ricchi della storia dell’umanità, durante il boom della gomma, lì i signori della gomma fecero cifre talmente esagerate da fare impallidire gli attuali sceicchi arabi, nel film vediamo un cavallo che beve champagne, ma all’epoca c’era gente che ne comprava casse intere per farci il bagno al cavallo, persone che mandavano i panni a lavare in Europa perché l’ acqua era migliore, ma il simbolo di questa sfrenata ricchezza è il teatro dell’opera di Manaos, costruito interamente in Italia e portato pezzo per pezzo nel cuore dell’Amazzonia pezzo per pezzo a bordo di canoe e barconi è indubbiamente da qui che parte tutta la storia.
Interpretazione assoluta di Kinski, incredibilmente a suo agio anche nei momenti di lucidità del suo personaggio, non si è abituati a vederlo sorridente a vederlo sereno o addirittura accondiscendente e a volte in disagio con le donne.
Fitzcarraldo e Herzog viaggiano di pari passo, una storia nella storia, due sognatori, due ossessionati, il primo dall’opera, il secondo dalla realizzazione del film stesso, delle mille difficoltà di dirigere in un ambiente ostile e di girare scene al limite della scienza e della tecnica, chiaramente parlo della nave, che fu realmente fatta valicare il ripido pendio tra gli alberi, grazie a buldozzer e il sistema di argani che si vede effettivamente del film, per non parlare delle scene nelle rapide.
Un impresa epica, un film completato in ben 4 anni!
Come ogni film del turbolento duo Herzog & Kinski, c’è tanto da dire e da raccontare, su tutte il fatto che il ruolo di Fitzcarraldo era inizialmente di Jason Robards affiancato da un “telespalla” interpretato da un improbabile Mick Jagger(!!!), durante la prima metà delle riprese Robards si ammalò di un irrimediabile caghello e fu costretto ad abbandonare il set, e assieme a lui il superfluo personaggio Sancho Panzesco dei Rolling Stones, che per ragioni musicarelle sciolse il contratto (in seguito il suo personaggio fu eliminato). Herzog evocò il suo fido Kinski e fece distruggere quasi tutto il girato precedente, alcuni metri di pellicola si sono salvati, ve li propongo qui di seguito:
Il ruolo del capitano della nave invece fu offerto al nostro amico Mario Adorf, che declinò spaventato dal girare le scene sulle rapide.
Ci sarebbe da parlare ore e ore di questo film.
La copia che ho visto è sempre RHV, trailer e commentò di Herzog.