Fuga di Cervelli (Paolo Ruffini, 2013)

Anno: 2013.
Regia: Paolo Ruffini.
Cast: Paolo Ruffini, Luca Peracino, Olga Kent, Frank Matano, Andrea Pisani, Guglielmo Scilla, Biagio Izzo, Marco Messeri, Claudia Campolongo.
Musiche: Claudia Campolongo e Max Pezzali.

Ebbene, un film divertente, semplice e allegro.

Ho visto il film per Paolo Ruffini che ho apprezzato nelle diverse edizioni di “Stracult” e in alcuni film di Carlo Vanzina e Neri Parenti (invece, paradossalmente, non mi piace molto “Colorado” per il mio umorismo un po’ antico) e per la colonna sonora.

Il film è molto interessante perché è un esempio di cinema demenziale (tra le altre cose Paolo Ruffini aveva già interpretato il protagonista in “Cacao”, poi non uscito) e in un periodo in cui nel cinema italiano ci sono film d’autore o commedie brillanti, ci sta bene.
La formula è semplice, i cinque protagonisti sono affiatati e l’atmosfera è molto surreale come se non ci fosse una motivazione logica nella battute (“Winnie dei Pooh”, per esempio) il che è molto divertente. Il modello a cui però si sembra guardare sono un gruppo comico francese degli anni 70 da me personalmente molto apprezzato, ovvero i 5 Matti (in realtà 4), ma è ovvio che c’è molto umorismo giovanile per chi segue molti dei componenti del cast.

I due più in parte del gruppo sono sicuramente Paolo Ruffini e Frank Matano, esilarante in alcune scene. Mentre gli altri li seguono allegoricamente in un’ottima recitazione corale.
La scena più divertente, per me, è quella dell’esame all’università di Frank Matano.

Sono presenti anche alcune partecipazioni di Biagio Izzo e Marco Messeri, mentre Diego Abatantuono fa un cammeo (non accreditato).

Eccellente la colonna sonora con la canzone “Ragazzo Inadeguato” di Max Pezzali e le musiche originali della bravissima Claudia Campolongo.

Un buon film, da vedere spensierati.

Basta il manifesto: un gruppo di imbecilli che, in CINQUE, messi assieme non fanno MEZZO cervello. E non mi riferisco ai personaggi, ma a coloro che li interpretano, Ruffini e quel cerebroleso di Matano in testa. Cinema italiano? No grazie…ho smesso!!
P.S. Oltretutto, rifacimento di un film spagnolo! Non riusciamo nemmeno a fare le puttanate da soli, dobbiamo scopiazzarle dagli stranieri…

ottimo lassativo!

Ma a sto punto siamo arrivati? Dissento completamente, questo nemmeno si può definire cinepanettone è semplicemente “pura basura”. Situazioni trite e ritrite, gag e recitazione inesistenti se fossimo su wikipedia si potrebbe tranquillamente affermare che soffre di “recentismo”. Anatema perpetuo.

Tutto vero. Del resto, ci si può aspettare qualcosa di diverso da uno come Ruffini? Basta guardarlo…

Una delle pochissime volte in cui non sono d’accordo con la recensione di Mario, che è sempre un piacere leggere, il film è davvero brutto, i cinque interpreti non li ho trovati per nulla affiatati anzi la loro “amicizia” mi è davvero sembrata molto tirata, nell’insieme l’ho trovato di una comicità davvero sgradevole e anche Matano che almeno su Youtube mi era simpatico qui non fa davvero ridere.

Ma quando appare Abatantuono? io sinceramente l’ho visto solo nel backstage.

Almeno si può dire che qualcosa la sbaglio pure io! :smiley:
Beh, mi fa anche piacere, perché non mi piace scrivere cose perfette, quindi trovo giuste le considerazioni anche negative su ciò che scrivo.
Io l’ho trovato abbastanza divertente (ovviamente io faccio il paragone con la media dei nuovi comici recenti al cinema, come Pio e Amedeo… sicuramente “Fuga di Cervelli” è un po’ più accorto) e con qualche gag funzionale.

Diego Abatantuono compare nell’ultimissima scena: nell’inquadratura finale in campo lungo, si intravede Diego Abatantuono che cammina. Si tratta di un cammeo.

Non ho visto il film, ma sinceramente non me ne sento attratta, oltre al fatto che Ruffini mi è poco simpatico. Certo è che film così invece che sensibilizzare su un problema, lo banalizzano e parecchio. “Smetto quando voglio”, quello sì, è tragicomico (più tragico che comico)

Per carità, a chi piaciucchia ci sta pure, ognuno la pensa come vuole. A me non solo non fa ridere, ma dà proprio fastidio, semplicemente ignobile, odioso, terribile, da vergognarsi di essere italiani. Merda tipo questa o i soliti idioti si permette che esca al cinema, e i ragazzetti di oggi lo vanno a vedere perché so quelli che vedono su iutùbb, quindi dev’esse bello pefforza perché c’hanno un sacco di visualizzazioni, oggi è così che si decide quali film fare. Le generazioni di oggi crescono guardando e idolatrando questi film, ragazzetti lobotomizzati da facebook, smartphone e calcio che da grandi vogliono fa i calciatori, uomini e donne o il grande fratello… mi spaventa troppo sta cosa. Sti film per me sono il male. Sono il simbolo della decadenza culturale italiana, non solo al cinema ma in tutte le arti. Sono il manifesto di tutto quello che secondo me deve essere buttato nella spazzatura, perché sta roba fa solo ed esclusivamente danni.

Quoto l’intervento di Tony. Pare quasi che gliel’abbia dettato io…

Ho visto 10 minuti di questo film su Sky.
Terrificante.
Personaggi antipaticissimi e gag che oggettivamente NON POSSONO far ridere. Voglio dire, a chi può far ridere uno che giocando a pallone esulta e sbatte la testa contro il palo della porta? Eppure questa gag (oddio, “gag”…) viene mostrata come se fosse una bomba.
E poi è terribile Ruffini che ripete ad nauseam i suoi tormentoni che non fanno ridere (“Abbestia” e “Stocazzo”, roba sublime proprio).

Cinema davvero inutile e orribile, mi sembra davvero stupido giustificarlo dicendo che è cinema leggero ed è fatto per distrarsi.
Ci si può distrarre con una leggerezza non lesiva della propria intelligenza.
Con tutto il rispetto per chi esalta roba simile devo dire che, per i miei gusti e i miei parametri, questo mi sembra un divertimento per subumani (ripeto, senza offesa alcuna).
Poi però vedo che la gente comunque è andata a vederlo lo stesso al cinema e a qualcuno è pure piaciuto. Buon per loro, resta il fatto che per me è un dato deprimente.

E, per intenderci, rispetto a questa roba i film di Zalone sembrano quelli dei Fratelli Marx.

Già come con Tony, anche stavolta quoto al 100%. Non è certo snobismo: anch’io apprezzo vari esempi di comicità “scema”, tipo certi Pierini o certe commediole “scollacciate” anni '70. Ma qui con Ruffini siamo davvero SOTTOzero, come idea di comicità E di cinema: pure io sono incappato nel film (si fa per dire. .), su Mediaset Premium. E proprio durante la gag (parola grossa. .) ambientata all’obitorio: una cosa orrenda, vergognosa, e che NON fa ridere manco per nulla. Dice bene Brass: Zalone (non un genio, ma sicuramente bravo e scaltro) al confronto è Groucho…
P.S. Ma Frank Matano da chi è raccomandato? Un tipo simile, nemmeno a spalare merda lo manderei. .

ma il vero regista del film chi è ?

Visto che è toscano pure lui, e altrettanto registicamente incapace, forse Neri Parenti. .

Guido Chiesa.

quindi li ha “diretti” lui sia il primo che il secondo ? poveraccio come si è dovuto svendere

http://guidochiesa.net/2013/nov/21/ruffini-totti-colorado-fuga-di-cervelli-chiesa/

(…) La questione potrebbe essere liquidata in tre parole: pecunia non olet. Dato che sono tre anni che non giro film e tengo famiglia, avevo bisogno di soldi. Mi hanno offerto questo e l’ho preso. Ma non è così, o almeno non solo.

Beh è stato onesto. Nulla da dire.

Letto. Da una parte ammiro la schiettezza di Chiesa, dall’altra mi vergogno per lui. Sì, pecunia non olet (e ve lo dice uno MOLTO venale), ma c’è un limite. Se il cinema italiano, o quel poco che resta, è messo così, è anche a causa di comportamenti simili. Il resto è silenzio. .

Visto ieri sera concordo con le opinioni precedenti c’e’ veramente poco da salvare attori inesperti, storia scontata, comicita’ demenzialmente forzata unico pro che il film non annoia e sono riuscito ad arrivare alla fine, ma comunque resta un prodotto al di sotto le aspettative.