Gran Torino

@Steed :Questa è la Gran Torino Sport del’72 “protagonista”

Visto ieri sera e mi è piaciuto tantissimo. Storia semplice ma mai scontata. Personaggi ben rappresentati, in primis l’anziano ma inossidabile Walt Kowalski , interpretato da un Clint Eastwood favoloso. Il film scorre poi via piacevolmente , il personaggio di Walt è spassosissimo specie nella parte iniziale dove è più burbero e ruvido. Fantastica poi la sua voce rauca. Mi hanno divertito molto i siparietti dal barbiere e le minacce ai ragazzi/teppisti. Il finale mi ha un pò trovato dispiaciuto (avrei preferito una vendetta-tremenda vendetta portata sanguinosamente a termine dal vecchio giustiziere) ma tutto sommato ci sta e “redime” in toto il personaggio.
Bellissimi i messaggi che sa mandare e tutta la questione dele cose perdute e future di cui parla agentespeciale, delle quali il film è colmo.
Ancora una volta dopo Changeling Clint fa centro, e sventra il bersaglio.
Bella, Clint!

Capolavoro. Senza se e senza ma.
Eastwood continua a sfornare capolavori da regista, uno dopo l’altro…
E poi, che grande attore !

Bellissimo…mi ha davvero toccato il cuore.

Ero andato galvanizzato da tutte ste baggianate che giravano in rete su un presunto ritorno di “dirty harry” e il film mi ha spiazzato completamente.
Le rughe di Clint sembrano scolpite per il personaggio di Walt: un duro, disilluso, chiuso in se stesso e con un terribile segreto nel cuore.
Ma anche un uomo disperatamente solo, che cela dietro la faccia di pietra dei turbamenti esistenziale che attanagliano tutti quando si preannuncia il viale del tramonto.

Un finale generosissimo in cui davvero si resta completamente travolti dall’evolversi della storia, nella sua cruda lucida spietatezza ed ineluttabilità.
Un duello bellissimo, drammatico tra i migliori cui Eastwood abbia mai preso parte. Chi ha visto il film potrà apprezzare questa citazione, che anche se credo non fosse nelle intenzioni del regista pare calzare a pennello. (ma forse visto il sottofondo religioso che permea il film quanto casuale?)

“(…)e trattienti quivi qualche tempo, finché il furore del tuo fratello sia passato,finché l´ira del tuo fratello si sia stornata da te ed egli abbia dimenticato quello che tu gli hai fatto; e allora io manderò a farti ricondurre di la.” GENESI 27

Inizio…

GRAN TORINO

Ecco sì.

Le rughe del cinema.

GRAN TORINO

Lo intitolo così. Sì. “Le rughe del cinema”.

GRAN TORINO

C’è quella fronte aggrottata. Gli occhi piccoli, due fessure di lama acquose. Quelle sopracciglia spelacchiate che marcano il sospetto, una diffidenza sempre desta. Cancelli elettrici comandati a distanza. Per tenere fuori gli estranei. Lo straniero. Il nuovo. E Dio pure.

GRAN TORINO

Un vecchio. Rognoso, grinzoso. Piglia tutti a calci in culo lui. Subito all’attacco. Sputa su tutto. Rogna su tutto.

GRAN TORINO

No trespassing.

GRAN TORINO

L’America?

GRAN TORINO

Forse. Ma per quali americani?

GRAN TORINO

Il protagonista è un polacco. Il suo barbiere italiano. I suoi vicini, gialli dal nome strano. Le teppe son culi negri. O son culi messicani. Il capo cantiere è un irlandese. Ma forse la sua cagna, la cagna del protagonista, quella è americana. O anzi credo. Credo di sì. I suoi figli ed i suoi nipoti, quelli sì che sono americani però. E non son buoni nemmeno per la parte dei cattivi. Eastwood ne fa i più inutili di tutti. Sanguisughe di minchia per cazzo moscio. Gente indolente vuota di tutto. Piena di niente. Americani che girano su auto mandorlate. Dal Sol Levante. Bella porcheria.

GRAN TORINO

Quel ferro ha un gran bel nome. Un nome importante.

GRAN TORINO

E’ Lei l’America. Santa. Buona. Bella. Di valore.

GRAN TORINO

L’America che fu.

GRAN TORINO

L’America che mi ci aggrappo.

GRAN TORINO

Quell’America che pure i gialli si voglion fottere dal garage. Quell’America di cui tutti comprendono la forza.

GRAN TORINO

Ma si va tutti in mona.

GRAN TORINO

Il film pare una confessione strappata al protagonista. Dal protagonista stesso. Una confessione conquistata con la forza della pazienza. Uno specchio piazzato lì davanti. E Clint ci passa davanti veloce. Vergognandosene. Che lui con Dio ci aveva mai perso tempo. Che lui, con Dio, mica che ci aveva mai succhiato dalla stessa tazza, lui.

GRAN TORINO

Una confessione, sì. Ma ce ne vuole di miccia per cavarla fuori. E per cavarla fuori da un’anima così, un’anima repubblicana di un lungagnone piglia-a-calci-in-culo-tutti-quanti, ce ne vuole eccome!

GRAN TORINO

Ma in mezzo a quelle rughe, in mezzo a quel passaggio a nord-ovest per anime perse, fra le pieghe di quella cicoria d’uomo lì, ecco che ci sta pure spazio pei ricordi. L’iconografia. Il Mito.

GRAN TORINO

Quell’uomo. Quella mossa.

GRAN TORINO

Quella pistola a canna lunga. Quello sguardo senza ritorno.

GRAN TORINO

Ed è sicuro che a molti gli è venuto duro assai. Duro assai quando ha estratto il ferro, la canna telescopica baciata dal noto ghigno di Carogna.

GRAN TORINO

Ma il film marcia tutto in mezzo a quelle rughe. Ed è in mezzo a quelle rughe che bisogna guardare. E’ lì che ci sta l’America.

GRAN TORINO

L’America che sarà ma che già è. Per chi se ne vuole accorgere.

GRAN TORINO

E il film finisce proprio come era cominciato.

GRAN TORINO

Dentro ad una cassa.

GRAN TORINO

La chiusura del cerchio. Ma anche tanto coraggio. Vi ci sareste mai messi voi?

GRAN TORINO

E le rughe del cinema ve lo siete mandato giù tutto quanto. Buono dite voi. E vi passate la lingua sugli ultimi rimasugli di sapore. Buono…

GRAN TORINO

Ma quello che avete trangugiato a gran sorsate, ora lo sapete, era solo l’ultima, era solo la prima confessione di quel tignoso, lungagnone, piscia-gialli, sputa-duro, levati-dalle-palle-finocchietto, che a voi piace così tanto.

GRAN TORINO

E tu, spettatore, solo quel suo prete ciula. Ventisettenne e vergine, che di morte ne sapeva un cazzo.

GRAN TORINO

Un gran dritto quel Legno dell’Est pisciato dai corvi, neh? S’è diretto la sua confessione, grandissimo farabutto!, pigliandosi pure in prestito un bel mucchio di pretini ciula. Buci di culo e pelo rosso.

GRAN TORINO

E che ne direbbe John Whayne, eh?

Ti direbbe che si chiama John WAYNE! :smiley:

Credo che, questioni nominalistiche a parte,la citazione wayniana nel bel post di Marcello sia quanto mai azzeccata.Sarebbe infatti molto interessante confrontare Gran Torino con The Shootist di Don Siegel,ultima prova del grande attore americano.

Intanto saluto tutti,visto che questo é il mio primo post da quando mi sono iscritto,anche se pochi leggeranno la sezione Gran Torino,poi passo a rispondere e dissentire da Marcello.
Anche se mi hai fatto venire in mente “Il Pistolero”,il film di Eastwood rimane molto bello,a dispetto delle somiglianze che si possono individuare.
E diciamo pure che il cinema di Hollywood adesso non ha un briciolo di originalità,e,se ci si “ispira” senza scoppiazzare a man bassa (vedere Venerdì 13 e Psycho),trovo che sia comunque una cosa apprezzabile,dal punto di vista dell’idea.
Io,oltretutto,non sono obiettivo,ma di parte,perché adoro Clint,però una critica così negativa non l’avevo mai sentita…:frowning:
Concordo invece in pieno con gli altri che lo hanno trovato emozionante,soprattutto perché era da un pezzo che non piangevo al cinema,veramente tanto…:frowning:

Il confronto di Gran Torino con The Shootist è un’idea mia,non credo che Marcello si riferisse a questo film specifico citando Wayne,anche se potrei sbagliarmi.Questo però non toglie valore e forza al film di Eastwood,che ripeto,a mio parere,rimane la miglior pellicola di questa stagione.

Allora per quel punto siamo d’accordo,però Marcello é stato molto duro,perché in mezzo a tutta la robaccia che ci hanno propinato ultimamente,insieme a Ponyo di Miyazaki,é stata la pellicola più bella…giàggià…

Non voglio fare l’avvocato difensore di Marcello,che sicuramente non ne ha bisogno,ma credo che il suo post,come al solito originale ed immaginifico,non volesse dare un giudizio negativo del film.Alla fine la sua definizione della pellicola di Eastwood come film-confessione non si discosta molto dall’idea di film-testamento che avevo espresso nel mio primo post relativo all’argomento.

Ok,la smetto con Marcello,infatti il post era molto originale…:wink:

Però mi interesserebbe approfindire l’argomento “film-testamento” : potresti spiegarmi le tue ragioni? son curioso…

Credo di aver espresso abbastanza chiaramente l’idea di film-testamento nel mio primo post di questo topic.Comunque il concetto è quello di una pellicola nella quale l’autore fa una summa dei suoi temi più cari,della sua concezione del mondo,della sua visione della vita,lasciandola in eredità ai suoi fan ed estimatori come il personaggio di Eastwood fa nel film con la cosa per lui più preziosala Gran Torino del titolo, simbolo di un’America che fu e che non c’è più.

Allora,praticamente,quello che diventerò io con la mia Giulia:D:D

Grazie della spiegazione e scusa,non avevo letto tutti i post…:oops:

Visto anch’io Domenica sera in aereo, non so se ci sia molto da aggiungere dopo quanto già scritto, tra Agente e Marcello. E io che dal trailer mi aspettavo una mezza boiata col giustiziere in stampelle che ancora fa il mazzo a tutti. E invece. Che lezione di stile. Assolutamente da vedere.

Veramente bello.
Nel finale ho esaurito una scatola di fazzoletti ma mi è piaciuto assai.
Ci sono delle chicche imperdibili e lui più invecchia, più mi affascina.

Ma la sigla finale sapete dirmi di chi è?

Brava Yulai,siamo stati in 2,allora,ad aver pianto…:(:smiley:

Per la colonna sonora ti posto il link che ho trovato poc’anzi :

http://www.musicwebitalia.it/cinema/colonne-sonore/colonna-sonora-gran-torino/

ciao

Sua, del Clint.

Beh che dire, recuperato ieri in dvd… mi piacerebbe fare il pappo della situazione e dire che è un film di merda, ma ovviamente non lo posso fare… Gran film davvero, non riesco a trovargli un difetto nemmeno a rifletterci sopra. Classico, intelligente, pieno di una rabbia giusta se non addirittura sacrosanta.

Immagino che i vecchi stronzi tipo Morandini, Fofi ed ospizio cantante non l’abbiano definito un film fascista o reazionario, giusto? Ah ah ah

visto da poco…poesia in cinema, uno dei migliori film degli ultimi dieci anni. avete già detto tutto…

mi associo anche io bellissimo, giusta dose di ironia, giusta dose di violenza, giusta dose di comicita’, insomma Clint e’ sempre un grande :wink: