Hanno ucciso un altro bandito (Guglielmo Garroni, 1976)

Se non erro venne doppiato anche in Zingara e forse anche in altri musicarelli. Comunque tanti altri attori sono stati doppiati mentre erano in auge, e se Pippo Franco avesse avuto un’altra voce (premetto che non ho visto il film) probabilmente avrebbe reso molto meglio.

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No no, in ZINGARA recita con la sua voce. Il fatto è che come tutti gli attori brillanti o comici non lo potevi doppiare. Altrimenti che senso avrebbe essere tali. Sono riusciti a doppiare attori come Raimondo Vianello e Walter Chiari. Che poi non ti piaccia la voce di questo o di quell’attore è un altro discorso, ma qui in Italia ci si è un po’ troppo fissati con i doppiatori; sembra che sappiano recitare solo loro. Prendete il caso di Maurizio Merli: veniva dall’Accademia d’Arte Drammatica, eppure per cinque film almeno s’è ritrovato una voce che tutto sommato neanche gli era congeniale visto che lui aveva una tonalità decisamente più alta. I Beatles erano pessimi attori (soprattutto Harrison) eppure in Gran Bretagna nessuno ha pensato mai di doppiarli. Elvis uguale. Ho inoltre sempre creduto che Claudio Villa non sarebbe mai dovuto essere doppiato perché sentirlo sarebbe stato molto più divertente che con le voci perfette dei doppiatori per quanto Riccardo Cucciolla cercò di dargli un’intonazione abbastanza credibile, mentre ascoltarlo con la voce di Pino Locchi è qualche cosa che va veramente ascoltata per rendersi conto di come a volte le voci vedevano date letteralmente, per dirla alla René Ferretti, a cazzo di cane. Un altro attore che io non avrei mai doppiato perché la sua voce era il 50% del suo modo di recitare era Franco Fabrizi. Poi c’è il caso delle doppiatrici di una volta con il loro cazzo di birignao. Ma le attrici americane non recitavano così, quella era una fissazione tutta italiana. Ma così vado veramente fuori tema. Concludo dicendo che mi è stato detto da più persone che molto spesso attori italiani validi venivano doppiati soltanto per far lavorare i doppiatori e questa non è una bella cosa.

p.s.: penso che uno dei peggiori doppiaggi che siano mai stati fatti su un attore italiano è quello ai danni di Enzo Cannavale in ROMA BENE in cui non solo lo fanno parlare con dialetto veneto ma addirittura gli danno un cognome veneto: Tognon. Lui che non aveva un aspetto napoletano, ma cumano addirittura. Ma a Carlo Lizzani come venne in mente un’idea del genere?

Non è vero. Se non sbaglio Alvaro Vitali in qualche film, dei primi tempi erotici, venne doppiato. E questo è un esempio.

Con tutto il bene che voglio a Merli e lo si può facilmente intuire, credo che la voce di Locchi lo elevava, cioè dava al suo personaggio una carica ancora più credibile. Quando si doppiava da solo, per quel che mi riguarda, non era la stessa cosa. Oppure Bud Spencer, sì non era un comico nel senso stretto va bene, però senza la voce di Glauco Onorato non era minimamente la stessa cosa.
Per cui Pippo Franco poteva benissimo essere doppiato con cadenza sarda. E se poi un comico non può essere doppiato allora non potrebbe neanche recitare un ruolo drammatico

Vabbè io la penso così. Non pretendo che altri mi diano per forza ragione perciò è meglio chiudere qui il discorso che comunque è completamente fuori tema rispetto al film stesso.

Ho comunque visto che si tratterebbe di una produzione americana. Il cast è quasi totalmente italiano, qualcuno è a conoscenza di qualche particolare in più?

Sì come no, la Metro Goldwyn Mayer…
So anch’io che così è scritto sul documento del V.C., ma c’è da dubitarne.

Io dico che venivano doppiati perché erano perlopiù inascoltabili. Vedi Merli e Claudio Villa, che hai citato tu.

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E comunque: Pippo Franco popolarissimo nel 1973? :thinking:

E si! Aveva già fatto diverse cose al cinema (tra cui l’Ubalda) e in tv (tra cui DOVE STA ZAZA’). Senza considerare che aveva già inciso due album (LE CANZONI DI PIPPO FRANCO, Arc 1967 o 68 e, soprattutto, CARA KIRI, Ricordi 1971). Se lo scelsero come attore protagonista evidentemente una certa popolarità doveva pur averla.

Mario Bianchi ha scelto Calogero Caruana come protagonista di Provincia violenta, ma non per questo ho dedotto che fosse famoso, se non all’interno della sua cerchia famigliare.

Comunque è chiaro che Pippo Franco fosse già noto nel 1973, ma certamente non abbastanza da non considerare nemmeno l’ipotesi di doppiarlo come se fosse reato di lesa maestà, dai. Fu una scelta come un’altra, e basta.

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Buongiorno Sara,
sto seguendo da paracchio tempo questa storia interessante su questo film e sono molto lieto di apprendere che finalmente il restauro e’ riuscito.
Vorrei chiedere se fosse possibile metterlo su DVD magari in una edizione limitata.
Sono molto curioso di vederlo essendo di Palau,mi piacerebbe tantissimo poterne avere una copia.
Cordiali saluti,
Marco

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Mi associo alle richiesta

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Io spero che esca, invece, in una bella edizione ufficiale per recuperare i costi e il tempo perduto nelle ricerche o rendere giustizia ad un film - bello o brutto non so - che comunque a livello sociologico o puramente cinematografico ha una sua precisa collocazione. Chi sa, magari qualche label estera che ha sempre un occhio di riguardo verso il nostro cinema…

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Mi pare che la strada della label estera sia l’unica speranza!

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