Hogar - Dov'è la tua Casa (D. & A. Pastor, 2020)

Barcelona, present day, Javier Munoz un art director dal passato glorioso ormai avezzo a uno stile di vita che fa girare la lira a livelli vorticosi, ha una bella moglie, un figlio che ricorda il buon Aristide di “Cornetti alla Crema”, una bmw top di gamma e soprattutto una bellissima casa nel miglior quartiere, all’ultimo piano di un palazzo con un panorama mozzafiato.
Le cose belle finiscono, Javier non trova più un lavoro retribuito in maniera proporzionale al suo stile di vita ed è costretto a gettare la spugna, il primo step sarà il trasloco, la parte più difficile, abbandonerà veramente il suo passato?

La generosa ondata iberica che ha sommerso il rossonero dello streaming è sempre più piacevole, un altro film torbido e malsano che ci farà venire voglia di scrollare lo sporco di dosso toccando i tendini più sensibili dello spettatore, davvero bravo e disturbante Gutiérez, un bel thrillerino confezionato come si deve, bei momenti di tensione, la downward spiral di un uomo depresso e arrivista, assolutamente consigliato.

Sì, bello nonostante qualche piccola forzatura che però non disturba.

Mi ha dato da pensare il fatto che una situazione mi abbia davvero messo a disagio.

Parlo ovviamente delle pedorichieste del giardiniere.

Starò invecchiando io ma è stata una cosa che mi ha davvero disgustato.

Interessante comunque come la Spagna continui a produrre validissimi film di genere (che spesso finiscono su Netflix) che, con un po’ di coraggio, sarebbe possibilissimo produrre anche in Italia.