Dopo il topic sui film che ci hanno fatto più piangere, arriva il turno di quelli che ci hanno fatto più innervosire/incazzare -che non è necessariamente un male- (spero non esista già qualcosa di simile ma non ho trovato nulla con il search :oops: )
Non concordo, il film non fa passare per eroe un delinquente, fa solo vedere che uno nella pratica della sua follia è lucido mentre l’altro nella sua lucidità è un folle bastardo.
Eppoi io parteggio sempre per il cattivo, il buono può vincere o perdere il cattivo no.
Grande Doberman.
In generale poi a me fanno incazzare i film che devono per forza finire o essere fatti finire bene.
Funny games citato da tutti mi lascia l’amaro in bocca ma non mi fa incazzare, nella realtà i bastardi omicidi la fanno franca sapete?
E molto più spesso di quanto pensiamo o pensiate.
Proprio all’interno di Funny games c’è una scena che invece mi ha fatto parecchi incazzare che è quella del rewind, ma dai che cazzo di scelta cinematografica è?
a me un film fa incazzare solo quando è brutto e lo considero tale anche quando il regista fa lo sboretti credendosi chissà chi oppure piazza scorrettamente colpi sotto la cintura (che nel mio caso è cmq bassissima)
la mia lista sarebbe quindi lunghissima e non la comincio neanche
ma chiedo a edie perchè ha inserito untold story che è uno dei miei film preferiti!
I film che ho citato mi piacciono tutti moltissimo e sono tra i miei preferiti. Per ‘far incazzare’ non intendo un sentimento di repulsione e di sdegno per film talmente brutti, insulsi e stupidi che non hanno ragione di esistere (come Violent Shit IMHO), ma un sentimento di rabbia, di disagio, di impotenza davanti a violenze per lo più psicologiche, spesso esasperate dall’estrema lentezza dell’azione (ad esempio Audition e Funny Games hanno colpito nel segno).
E’ proprio quella che fa incazzare inopinatamente quasi tutti.
Un appunto però lo devo fare. Appena un regista tenta di sabotare gli ingranaggi di un film o di frantumare la gabbia formale di un’opera, subito si fa una petitio principii e ci si incazza di conseguenza. Se un cineasta lavora sulla teoria, anche con espedienti parossistici o iperbolici, non è che ci si debba per forza incazzare…o almeno si spera che dopo una fase di incazzatura intervenga il momento della comprensione. Perché ho paura che con Haneke chi si incazza solamente si perda molto del suo approccio teorico al cinema, e della sua poetica.