I giochi olimpici del sesso - Gelobt sei, was hart macht (Rolf Thiele, 1972)

il film vive di un’equazione incredibilmente weird e fantametastorica: magna grecia più germania = hitlerjugend a.C., a partire dai titoli di testa che eleggono la riefensthal a madrina del film

il rimaneggiamento dell’edizione nostrana immerge l’opera nell’ammoniaca del decamerotico (uscì da noi nel 79 con un metraggio di un bel pezzetto inferiore a quello segnalato da imdb, e credo sia tra le tante del nord-europa che cercarono di imporsi come primo timido singulto hardcore), con un plot che anticipa di 10 e passa anni (e nel profilmico, di due millenni) il canovaccio de cicciolina e moana ai mondiali, e si muove gagliardo tra sbaciucchiate rimacce da ricreazione dell’asilo e paraboccaccesche e sboccacciate supertrivialità da far sembrare i jeux de mots del commento di mondo cane 2000 un poema di keats.

il tutto condito da repentine derapate visive che fanno una scappata (con ruzzoloni ridoliniani al seguito) in zona salomé di bene o ante-caligola, che è vedi caso del medesimo anno in cui è stato ripescato thiele. tali aspetti traversi sono poi quel certo non so che che salva il disco da estrazione a metà per giocarci a frisbee col cane.

non bastasse ciò, a un film alemanno ambientato nel 746 a.C. è stato in parte applicato uno sgarruppato doppiaggio di stretta matrice partenopea, il che la dice astronomica sull’attendibilità dell’adattamento ai dialoghi (al 99,9% orchestrati a braccio senza minimamente prendersi la briga di far tradurre quelli della traccia originale) e apre interrogativi sul senso finale generale dell’opera a monte. cose che assicurano totale deliquio appannaggio del weirdseeker.

purtroppo il riversamento in mio possesso è tutto un fuori synchr da far uscir scemo ghezzi (donne che parlano con voci maschili, maschi che cianciano con voci femminili, bocche che parlano a vuoto, frasi metà coperte metà no) e se questo lag (che costituisce qualunque ne sia la causa un grande valore catastrofico aggiunto) sia dovuto al reverse da vhs a dvd o a master originario e incuria del parco-doppiatori non è facile stabilirlo.

una psicotronica disgrazia filmica simile farà fare tantissimo di capriole a chi ama il cinema venuto fuori per un accidenti via l’altro.

da qualche parte dovrei anche avere il castissimo flanetto. coming soon.

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