I’m a cyborg, but that’s ok (Park Chan-wook, 2006)

Così strano che ha lasciato spiazzato pure me.
Alterna momenti totalmente surreali e sconnessi con la realtà (se non quella interna alla psiche dei protagonisti) con altri molto lirici ed emotivamente toccanti.
Delle parti hanno sfondo sociale ed altre sono totalmente folli ed exploitation.
Non so dire quanto mi sia piaciuto in una scala da uno a dieci, anche se sicuramente la valutazione è ampiamente positiva.

Cosa ne pensate di questo film?

ah io non riuscii a vederlo e rappresentò il momento di distacco con questo regista che adoravo
sono passati tanti anni e ricordo solo una sensazione respingente

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Sicuramente rispetto alla trilogia della vendetta e a JSA (altro non ho visto di precedente) con questo film il regista voleva uscire da un genere e da un sistema di codici prestabilito (per quanto poi Park Chan-wook codici e convenzioni di genere li rivolti sempre come calzini) per avere la possibilità di svisare a tutto tondo, sperimentando a 360° le infinite possibilità del cinema.
Forse è proprio questa la chiave, sperimentare, un film sperimentatore, d’avanguardia quasi. Mi piacerebbe sapere cosa ne scrisse il buon @MILANOODIA nel suo libro (che ahimé non ho)!

@robby perché non gli concedi una seconda possibilità alla luce delle aspettative che non rischi più che vengano tradite (in quanto già bruciate a suo tempo)? :crazy_face:

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sì se lo merita
certo a suo tempo venendo dalla trilogia della vendetta (più il corto di Three extremes che per quanto inferiore era un po’ di quella famiglia) fu uno shock che adesso non si ripeterebbe :smiley:

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Ciao!

Anche io ebbi un po’ di disaffezione verso il regista dopo con questo e il successivo “Thirst” (ma con “The Handmaid” ha recuperato alla grandissima!).

Sinceramente lo ricordo pochissimo, a parte i titoli di testa (che mi parvero meravigliosi).

Ciao!
C.

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Si, titoli di testa davvero molto curati, ricordano quelli di altri film tipo Delicatessen, in cui i nomi della troupe sono integrati negli ambienti ripresi dalla MdP

Ciao!

In generale credo si possa criticare tutto di questo regista tranne la cura che ci mette nella confezione; per me - da questo punto di vista - il migliore resta quello del prete vampiro. Forse solo il primo della trilogia della vendetta (e forse JSA? Che ricordo a malapena ma mi piacque) è meno -come dire- “pulito” nell’aspetto, ma secondo me è anche voluto visto la vicenda che racconta.

Non ho mai visto “Stoker”, com’e’?

Ciao!
C.

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