I padroni della città (Fernando Di Leo, 1976)

Non accreditata ma già presente su pollanet: http://www.pollanetsquad.it/scheda.php?sez=attore&cod=2843

Il primo a identificarla è stato il libro Luce rossa. Che tra l’altro ormai è saccheggiato in rete…

Non penso che fosse tanto difficile identificarla. Visto che in questo topic nessuno ne parlava, ho pensato di contribuire con queste immagini. Il massimo che ho fatto è stato controllare se fosse accreditata o meno, non sono andato a spulciare tutto il web per stanare chi avesse il primato del riconoscimento.

Pellicola deliziosa, un ottimo cast lungo un chilometro di cui avete già ampiamente decantato le qualità, belle le musiche, insomma, ogni tot mesi non resisto e devo rivedermelo. E, riallacciandomi a quanto scritto a suo tempo da Steed, dopo aver letto che nel film c’è anche nello pazzafini, non riesco però mai ad identificarlo, dove compare? Spezzo anche un’arancia :smiley: a favore di “annelore”, ragazza di bellicapelli/cerulli, decisamente graziosa ma non sono riuscito a sapere il nome dell’attrice. Interessante anche una contraddizione, se vogliamo. All’appuntamento tra Luigi cerchio/purdom e peppe/pulcrano il primo si presenta su una seicento scassata, il secondo con una ben più “ricca” mercedes, a rigor di logica sarebbe dovuto essere il contrario.

Nello Pazzafini sta qua, minuto 00:54:12

Presumo che Purdom si sia presentato con una utilitaria per non dare nell’occhio, visto che ufficialmente risultava che fosse partito per una destinazione sconosciuta. Mentre il suo vice, avendo preso il suo posto, si sia preso di diritto la macchina più “appariscente”.

Ma invece, come chiedeva anche matte, riguardo la ragazza di bellicapelli si sa niente? Nessuno è riuscito ancora a identificarla?

Di chi parli? Non ricordo…


Non credo. Il GRANDE BOSS Davide Pucili ne parlò sul defunto (nonché obsoleto) forum di Nocturno quasi dieci anni fa, ben prima che uscisse il vostro libro.

Opium, grazie per la foto e per la spiegazione sulle macchine (era un’idea a cui avevo pensato). Per Renato: ad inizio film baer va in una baraccopoli a prendere i soldi da bellicapelli alias Fernando cerulli e trova costui con in casa (vabbè, casa si fa per dire) “annelore”, discretissima topetta. C’è anche la battuta “Ah, annelore, a tutte l’ore” e bellicapelli fa “si, ma con me” e baer rimane spiazzato (ettecredo, è come vedere gisele bundchen con me :smiley: ). Poi andando via affronta quattro tipacci mandatigli incontro, alla sua puma, da bellicapelli per farlo mazzuolare.

Ah ho capito, dici questa qua:

Non ne ho idea.

Esatto, bravo Renà, è costei (che poi magari ha fatto una comparsata solo in questo film).

A distanza di otto anni: Michele Gammino :smiley:

Vado forse controcorrente, ma non penso che il film - visto nel bluetto Rarovideo - sia il miglior Di Leo fuori dalla trilogia classica. Anzi.

E’ un film solido, ma poco interessante. I 2 protagonisti sono 2 pesci lessi: Baer secondo il regista era stato salvato al doppiaggio, che però è spesso appiccicato in modo maldestro. Caprioli è un grandissimo, ma le sue battute sono comunque modeste.

Troppe scazzottate, senza contare che il boss di Edmund Purdom è davvero ridicolo: attore fuori parte, tra l’altro.

E la presunta gnocca del film? Una tizia crucca davvero improponibile, scelta immagino per dovere di coproduzione.

Una cosa bizzarra: durante l’inseguimento finale tra auto e moto nel mattatoio, uno degli scagnozzi dello Sfregiato spata diversi colpi di pistola attraverso il parabrezza dell’auto, senza che il vetro si rompa. Piccoli dettagli, forse, ma che fanno sor-ridere.

Lo pensavo anche io ma guardando bene la scena si nota che la mano con la pistola sono fuori dalla macchina quindi è giusto che non sforacchi il parabrezza (stai parlando del duo sulla giulia, vero?).

Oddìo, posso anche aver visto male ma mi pare di aver notato che in certi momenti spara proprio attraverso il vetro, la pistola è dentro il finestrino. Magari poi agevolo un paio di screenshot, visto che ho anche il vecchio dvd Rarovideo.

E ora, per la storica rubrica Renato aveva ragione e Matte torto, siamo lieti di mostrare un fotogramma che taglia la testa al toro:

Ed invece, io che sono duro, ostinato e testadicazzo :smiley: , ti confermo che nonostante sia visivamente ingannevole, il braccio con la pistola sono fuori dal finestrino (il braccio è teso e se fosse dentro l’arma batterebbe fisicamente contro il parabrezza) anche se si ha la sensazione di cui parli. A parte tutto, potrei sbagliarmi ovviamente.

E poi ci pensa Napoli a non saper sparare… :smiley:

Per me stai vaneggiando, ma lasciamo che sia una persona terza a dirimere la questione.

Chiamo come primo testimone Fabrizio Piludu.

Sono sicuro che l’abbia detto Corrado qualche commento fa e io concordo pienamente: questo film è degno della scrittura di Elmore Leonard. Questo gusto per lo stemperare i toni con degli intermezzi ironici, il macchiettismo di certi personaggi si incastona perfettamente nel solco della tradizione di un certo tipo di poliziesco. Rimane a mio avviso uno dei punti più alti di Di Leo, alle spalle della Quadrilogia del Milieu (si , io inserisco anche il Poliziotto è marcio).

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Concordo con Renato, il film è davvero poca cosa, lo salva Di Leo con qualche trovata, e Caprioli che è bravo a fare il personaggio che fa, ma la deriva alla Bud e Terence mi lascia molto perplesso. E’ evidente che lo hanno fatto davvero con 4 soldi e purtroppo quei 4 soldi vale. Si salva la buona sequenza iniziale al ralenty e l’inseguimento di corsa, il resto procede senza sussulti (almeno per me) fino all’ovvio finale.

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reprise estiva 1980

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