I padroni della città (Fernando Di Leo, 1976)

Qualcuno sa chi doppia Harry Bauer nel film?
Thanks.

Rivisto questa sera nel dvd Rarovideo… sono abbastanza d’accordo con Pollanet… I padroni della città resta probabilmente il migliore Di Leo tra i Di Leo più “divertiti”… anche se non arriverei a dire come scerba che è il Di Leo migliore in assoluto dopo la trilogia… forse perché ci sono alcune cosettine che a tratti sporcano un film per certi versi costruito in maniera impeccabile… ad esempio il personaggio di Caprioli (qui bravissimo come al solito) è appesantito da qualche battuta di troppo… alcune scazzottate, come dicevano alcuni nei post precedenti, sono troppo alla Bud & Terence… e il “samba” della scena finale, con Caprioli che agita le lattine di Coca Cola come delle maracas, è quasi imbarazzante, anche a livello musicale.

Passati in rassegna i difetti vorrei però sottolineare anche i meriti del film, ossia la scelta azzeccata (benché sulla carta azzardata) degli attori protagonisti, sia il tedesco Harry Baer (che sembra a tutti gli effetti un delinquente romano) sia Al Cliver (romanaccio per davvero che sembra uno scandinavo glaciale, pronto a vendicarsi del torto subito da piccolo per mano dello sfregiato Palance,anche grazie - se non erro - alla scelta di farlo doppiare dalla stessa voce di Brett Sinclair/Roger Moore, ossia da Cesare Barbetti) che il resto del cast (Palance e Caprioli su tutti) e dei caratteristi impiegati (sebbene Pazzafini si veda solo per un attimo sullo sfondo e Bruno Di Luia venga sempre atterrato come un fuscello dagli scagnozzi dello sfregiato :D)
Nel complesso direi che la provinciale malavita romana pre-banda della Magliana viene dipinta - come afferma anche lo stesso Di Leo negli extra del dvd - in maniera abbastanza fedele. Ottima anche la fotografia di Enrico Menczer, la musica di Bacalov (tranne il samba finale) e la scelta delle varie location. Ben fatte le acrobazie e, per ultimo, azzeccatissime alcune battute, degne di un film di Verdone dei tempi belli.

In conclusione direi che è un buonissimo film che non arriva all’ottimo solo per qualche difettuccio che affiora qua e là.

Buono e non ottimo anche il dvd Raro, che pur sfoggiando il pregevole master restaurato per la presentazione veneziana (a tratti sembra di assistere ad un film girato ieri!), risulta alquanto penalizzato dall’incomprensibile scelta di riversare il film sul dvd in formato letterbox ottimizzato per tv 4:3. Come extra solamente un breve documentario (15 min) con spezzoni di interviste ad Al Cliver, al montatore e al mastro d’armi realizzate per l’occasione a cui viene aggiunto il recupero di spezzoni tratti da precedenti interviste a Di Leo. Curioso l’aneddoto sulle emorroidi di Baer durante la lavorazione del film: con tutti quei salti e movimenti imposti da Di Leo al personaggio dal ui interpretato girare questo film deve essere stata una tortura per il buon Harry :smiley:

Ultima curiosità: nonostante l’immancabile scena dileiana di “ballo sul cubo”, stavolta l’attrice più bella tra quelle presenti nella pellicola non è quella che si vede di più (ossia la bionda tedesca Gisela Hahn) ma la brunetta che sta a casa di “bellicapelli”. Ho cercato di capire chi fosse ma neanche sul sito della Pollanet Squad è segnalata :confused:
Ad ogni modo posto qui sotto un fotogramma in cui appare, chissà mai che qualche forumista non conosca il suo nome.

Dimenticavo: sia questo film che Il grande racket di Castellari sono usciti nel 1976… ma quale dei due è uscito prima? Perché ho trovato delle assonanze tra i due film, su tutti la scena dell’imboscata finale all’interno del mattatoio, non troppo dissimile per certi versi da quella nella fabbrica girata da Castellari

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È uscito prima quello di Castellari. O comunque il suo visto censura precede di 3 mesi quello del film di Di Leo.
Non ho sottomano però le date delle prime proiezioni pubbliche.

Conoscere le date delle prime proiezioni potrebbe fornire qualche indizio in più… come anche sapere in quali mesi sono stati girati rispettivamente i due film…

Nel frattempo ho recuperato un altro fotogramma con l’attrice di cui parlavo sopra: qui si vede decisamente meglio il suo volto… sebbene anche il resto costituisca una visione assai gradevole :smiley:

Prima proiezione pubblica:

Il Grande Racket: 12 agosto 1976
I Padroni della Città: 3 dicembre 1976

Ottimo!
Quindi, almeno a rigor di logica, direi che il film di Castellari è stato sicuramente girato prima, presumibilmente nell’inverno/primavera del 1976, vista la data ferragostana della prima proiezione pubblica… mentre il film di Di Leo probabilmente è stato girato in piena estate o al massimo a settembre/ottobre… il che potrebbe anche far pensare ad un’ipotetica “influenza” del primo film sul secondo… cmq ovviamente si tratta di una mia congettura derivata da qualche sensazione di deja vu sorta durante la visione del film di Di Leo… ma magari sono l’unico che l’ha avuta

Questa volta non ci sono 300.000 dollari in ballo, basta qualche milione per far scoppiare un casino. E’ la malavita ‘‘da pidocchi’’ di questo divertente, solare e brioso film del maestro pugliese (non mancano però momenti di violenza). L’atmosfera borgatara e le bische fanno da sfondo a questa storia di bassa malavita dipinta in maniera reale. Ottimo Baer, credibilissimo nella parte di un simpaticissimo delinquentello romano, Cliver col viso glabro sembra scandinavo e si aggira in stato catatonico per tutto il film, peccato. Palance sempre notevole, apprezzabile anche Edmund Purdom, più che discreta stavolta la prova di Enzo Pulcrano. Sempre un piacere vedere Vittorio Caprioli, e oltretutto ha dei dialoghi memorabili. Il riferimento al capolavoro di Castellari per il finale mi sembra solo una coincidenza, in quanti film c’è l’assedio finale che porta alla sconfitta dei nemici, cominciando dai western? Probabilmente il miglior film del Di Leo seconda fase (1976-1985), sopra a Diamanti sporchi di sangue. Entrato subito a far parte dei miei noir preferiti, bravo Fernando come sempre.

Ho notato una scena dove sono visibili delle cicatrici abbastanza profonde sulle braccia di Enzo Pulcrano. Sono decine e tutte parallele. Qualcuno sa da dove derivano?

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ma quindi, se ho letto bene, il blu ray de I Padroni sarà letterbox!!!:confused:

Così pare… Leggendo la recensione c’è scritto che è un transfer non anamorfico.
Probabilmente hanno croppato gli screenshots di dvd e blu ray per il confronto.

All three of the films are presented in new AVC encoded 1080p high definition widescreen transfers, including Rulers Of The City which was issued by Raro on DVD in a disappointing 1.85.1 non-anamorphic widescreen transfer for some reason. Rulers Of The City still looks the weakest of the three films and it sports some noise throughout but it’s quite noticeably improved over the DVD release and its fans will appreciate the upgrade in quality here.

Fonte: http://www.rockshockpop.com/forums/content.php?2139-Fernando-Di-Leo-Crime-Collection-The-(Blu-ray

Scusa Giorgio, ma dove lo hai letto che è letterboxed? Su dvdbeaver non ho trovato nulla in proposito.

Like the Raro Italy disc, Raro/eOne’s DVD of RULERS OF THE CITY is the only non-anamorphic widescreen transfer in the set.

http://www.dvdbeaver.com/film3/dvd_reviews53/fernando_di_leo_crime_collection.htm

quella però è la parte della recensione in cui parla del cofanetto dvd, nel quale “I padroni della città” è effettivamente letterboxed 4:3 come nell’edizione dvd nostrana… credo che il bd sia anamorfico, altrimenti non avrebbe proprio senso…

[SIZE=2][FONT=Arial,Helvetica,Geneva,Swiss,SunSans-Regular][FONT=Arial,Helvetica,Geneva,Swiss,SunSans-Regular][SIZE=2][FONT=Arial,Helvetica,Geneva,Swiss,SunSans-Regular][SIZE=4]ON THE DVD: [/SIZE][/FONT][/FONT][/SIZE][/SIZE][/FONT][SIZE=2][FONT=Arial,Helvetica,Geneva,Swiss,SunSans-Regular][FONT=Arial,Helvetica,Geneva,Swiss,SunSans-Regular][SIZE=2][SIZE=2][FONT=Arial,Helvetica,Geneva,Swiss,SunSans-Regular][SIZE=2][FONT=Arial,Helvetica,Geneva,Swiss,SunSans-Regular]Like the Raro Italy disc, Raro/eOne’s DVD of RULERS OF THE CITY is the only non-anamorphic widescreen transfer in the set.[/FONT][/SIZE][/SIZE][/FONT][/FONT][/SIZE][/SIZE][/FONT]

[SIZE=2][FONT=Arial,Helvetica,Geneva,Swiss,SunSans-Regular][FONT=Arial,Helvetica,Geneva,Swiss,SunSans-Regular][SIZE=2][SIZE=2][FONT=Arial,Helvetica,Geneva,Swiss,SunSans-Regular]la frase “on the dvd” prima dei due punti credo chiarisca ogni dubbio a riguardo[/SIZE][/FONT][/FONT][/SIZE][/SIZE][/FONT]

Ouch, è vero, chiedo venia. :oops:

Comunque sarebbe stato il primo blu ray letterbox del quale mi sarebbe capitato di sentir parlare, era un’eventualità alquanto improbabile…
Questi blu ray non mi sembrano particolarmente esaltanti ma da qui a fare un blu ray letterbox ce ne corre…

ah, ok, quindi avevo capito male… :oops:
effettivamente sarebbe stata una cosa da primato.

cmq, tanto per tornare a discutere: domani vi faccio sapere se il bd americano è o non è anamorfico.
no lo dico giusto perché sul retro del box, mentre per gli altri dischi c’è scritto 16/9 1.85:1 etc etc… per I Padroni sta scritto: 4/3 1.85:1.
spero tanto che si tratti di un errore della fascetta.

altrimenti sarebbe davvero il primo bd letterbox della storia (salvo che mi sia sfuggita qualche altra “lodevole” uscita).

no no ok e´ un errore della fascetta. master corretto:) tra l’altro pur non essendo il massimo e´ decisamente migliore rispetto al dvd.

Iniezioni endovena di eroina: Enzo Pulcrano era un tossicomane.

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Una domanda… ho appena preso il cofanetto BR della Raro USA, e il master de I Padroni della Città non mi pare così eccellente, anzi… non ho ancora visto tutto il film, ma dagli spezzoni che ho guardato mi pare ci sia un fastidioso “effetto nebbia” su tutta la pellicola. E’ normale?

Sono ignorante in materia e non mastico terminologia tecnica, forse è quella che normalmente si definisce “grana”? Comunque ne ho vista parecchia. Non possedendo il dvd Raro non posso fare paragoni con il master precedente, ma rispetto agli altri 3 BR del cofanetto a me pare quello messo peggio.

Ho alfine rivisto tutto il film e quell’effetto di grana, per quanto presente, non è fastidioso come mi era parso in un primo momento.

Del film… beh, è già stato detto tutto nelle pagine precedenti, è sempre stato uno dei miei Di Leo preferiti e secondo me come buon quarto dopo l’eccezionale trilogia ci sta benissimo.

Una non accreditata Dirce Funari: