I Quattro Dell'apocalisse (Lucio Fulci, 1975)

L’ho registrato una notte su Italia1…non so che versione sia. Ci sono dei momenti “crudi” il che mi fa pensare che non sia censurato…
Ho scritto “capolavoro” perché così è stato definito in un post di questo Thread…
Un’ esempio di sequenza risibile è quando Stubby se la prende con Clem per essersi bevuto una bottiglietta di profumo(se non ricordo male). Lo maltratta, lo umilia e lo percuote ma tempo 5 secondi e di nuovo regna la fratellanza nel gruppo…si ride, si scherza e partono le sequenze musicali dove regna la fratellanza. schizzofrenia narrativa? Tuttosommato il film non mi ha fatto una brutta impressione ma lo trovo comunque rinunciabile

Fidati,il master Mediaset è cut.Comunque la scena da te citata a me non pare schizofrenica o risibile,anzi:denota meglio il carattere di questi strampalati personaggi,costretti a condividere le loro esperienze pur essendo diversissimi fra loro.E le scene “allegre” sono tanto più efficaci se consideri l’orrore e la violenza che seguiranno.Per me è un gran film,ma ovviamente non voglio convincere nessuno,ognuno ha il diritto di giudicare un film come crede.

io sarò pazzo, ma per me è il miglior western italiano, nonchè uno dei migliori Fulci.
Forse perchè non è un western ma un road movie con dei protagonisti che potevano essere inseriti in qualsiasi periodo storico ed avere sempre dignità di personaggio.
…quanto è nato il bambino ho pure pianto.
e gli attori del film sono attori veri (cosa che a Fulci non capitava spesso nei 70)
peccato per la Frederick un viso dolce e deciso.
l’ho registrato un pò di tempo fa su Italia1.
Mi dite cosa c’e’ di cut nel Master Mediaset?

Ripassa stanotte alle 2.55 su italia 1 ma avete già ampiamente chiarito che mediaset utilizza una copia tagliata…

vista la genesi distributiva del film, direi tagliata ma uncut

In che senso,scusa?Io possiedo un master che include tutte le scene più efferate eliminate dalla versione Mediaset…

e poi cosa significa “tagliata, ma uncut”???
è un lieve ossimoro, o no???

si: perchè il film uscì nelle sale cinematografiche in due versioni e nella seconda erano state tagliate un paio di sequenze presenti invece nel master tv Mediaset.

E’ impazzito Johnnyb, non c’è alcun dubbio. :smiley:

Com’era già avvenuto in Tempo di massacro,vuoi dire?Devo rileggermi la scheda nel Terrorista dei generi,'sta cosa m’era sfuggita.

Il film uscì nella sale VM 18 nella versione pubblicata in dvd all’estero, poi fu presto ripresentato in censura, chiedendo ed ottenendo l’abbassamento del divieto ai minori di 14 anni a patto di effettuare alcuni tagli censori, diventando la versione cinematografica definitiva del film. Alcuni di questi tagli sono presenti nella versione trasmessa da Mediaset: da qui la mia provocatoria definizione, che rimanda a quante siano o possano essere le versioni di un film e che quando si definisce un film cut o uncut sia spesso necessario puntualizzare rispetto a che cosa.

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Cari amici del forum, confidando nella vostra ottima conoscenza circa le uscite in dvd dei nostri film preferiti, avrei un quesito da porvi…dato che sono prossimo all’acquisto del film sopracitato, potreste consigliarmi qual’è la versione migliore dal punto di vista audio/video e contenuti speciali? Ho visto che ce ne sono diverse (soprattutto tedesche), ma con caratteristiche molto simili. Ringraziandovi anticipatamente, vi saluto cordialmente. by il SAGGIATORE

Io ho quella AB ed è ottima.

Parentesi: per quanto riguarda il master, se ancora non fosse chiaro ai più, molte label si limitano a masterizzare quello già editato da altri, scegliendo spesso (ma non sempre) il master migliore. Sono a conoscenza di una miriade di casi simili.
Mi diverto un sacco, poi, leggere i sedicenti superesperti del digitalino che disquisiscono nei forum sulle differenze nella compressione, nei colori…

Anch’io :wink:

Il riferimento è x caso alle edizioni Ermitage?

Ieri ho finalmente visionato il film sulla ottima versione Anchor Bay…che dire…?Questo film mi ha entusiasmato parecchio…allora, di certo si tratta di un western fuori tema rispetto ai percorsi tradizionali, ma Fulci è stato in grado di creare un film così coinvolgente, a tratti commovente, da non poter fare a meno di annoverarlo (almeno a mio giudizio), tra i migliori film western di sempre…Lynne Frederick (è stata moglie di Peter Sellers) è di una dolcezza disarmante, ma anche il nostro buon vecchio Testi recita davvero in modo notevole…il momento + toccante dell’intero film è certamente la scena in cui la Frederick perde la vita partorendo…oltre ad essere un momento davvero toccante, Testi mostra di possedere un talento recitativo alquanto evidente nelle espressioni del volto commosso…La musica poi, by Bixio, Frizzi, Tempera è una tra le + belle di sempre con brani azzeccatissimi tipo Movin’on oppure Stay together, che costituiscono un accompagnamento dolcissimo, poetico e a tratti crepuscolare nel binomio audio/video (ad esempio una delle scene girate nel deserto al tramonto). Inutile dire che Milian, nei panni di Chaco, è sopra di tutti…talento ineguagliabile, espressioni facciali convulse, nervose ed invase dai tic alla Milano odia; Chaco è sicuramente il personaggio meglio caratterizzato, con quel suo abbigliamento particolare e la sua fascia molto hippy, ma non per questo umano…La sua cattiveria ed il suo sadismo sono a livelli altissimi, ma vorrei far notare una piccolo parallelismo con il personaggio di Giulio Sacchi nella scena finale di Milano Odia:nella scena conclusiva del film di Lenzi, infatti, Sacchi cerca di sfuggire al suo appuntamento con la morte cercando di temporeggiare con parole meschine che nascondono la sua reale natura omicida ma, come succede anche nei Quattro dell’Apocalisse, la sua posizione è in netto svantaggio rispetto a quella del suo giustiziere (Milian/Silva & Milian/Testi); nella scena conclusiva dei Quattro, invece,Chaco, seppur in una netta situazione di svantaggio dettata dal suo ferimento, non cerca di nascondere la sua natura malvagia e quasi invoca il colpo di grazia provocando Stubby facendogli vedere una collana che apparteneva alla Frederick a cui aveva usato violenza in una delle scene + sconvolgenti del film . La differenza tra i 2 personaggi, a mio parere, risiede perciò proprio in questo: Giulio Sacchi è il male puro, autentico, dai connotati luciferini, poichè subdolo e bugiardo, mentre Chaco è il male violento, istintivo, sadico e carnale, che non ha bisogno di nascondere la sua natura poichè accetta integralmente la sua condizione, compiacendosene…indimenticabili sono anche il villaggio innevato abitato da soli uomini (chiaro rimando al Grande Silenzio di Corbucci), ed il villaggio fantasma (atmosfera alla Keoma), che riescono a trasmettere il primo, la sterilità del genere, ma con la speranza della rinascita, con la venuta al mondo del piccolo Lucky) ed il secondo, l’atmosfera dismessa dell’intero filone…ora come ora, forse anche perchè sono preso dall’euforia del momento e da un forte entusiasmo narrativo, è il mio film western preferito…forse proprio perchè non si tratta di un vero e proprio western, ma qualcosa di +…Grazie per l’attenzione e scusate se mi sono dilungato un pò…alla prossima by il Saggiatore

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Beh come avrete gia’ capito dal mio nick, e chiaro che questo e’ uno dei miei western preferiti, per me e’ eccezionale, Fabio Testi mi e’ piaciuto cosi’ tanto che mi ha spinto a ricercare altri suoi film, cosi’ come naturalmente Thomas Milian.
Non capisco perche’ qui in Italia non si renda giustizia ad un regista geniale come Fulci.
Infine trovo ridicolo poi,che per potere visionare i nostri spaghetti western bisogna andare ad acquistare delle edizioni straniere, questo me lo sono fatto comprare da un mio amico negli Stati Uniti.(Anchorbay)

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Non sono d’accordo. Fulci può piacere o non piacere, ma quasi tutti - detrattori compresi - gli riconoscono una vena autoriale e un cinema comunque distintivo e spesso interessante. Inoltre è, senza dubbio, uno dei registi “popolari” di cui in Italia si è più parlato negli ultimi anni.

Certo sono daccordo con te sul puo’ piacere oppure no, ma questo non da’ il diritto a certi pseudo critici di massacrarlo, spesso le valutazioni sui suoi film sono state esagerate in senso negativo.

Stavo spulciando un pò nel mio armadio quando salta fuori un Nocturno del '96 con una bella e lunga intervista (Pulici ,Gomarasca) a Fabio Testi.

Domanda: A i quattro dell’apocalisse e a Lucio Fulci quali memorie colleghi?
Testi:Quelle di un bellissimo film,un western violento,cupo molto strano e quelle di un regista tanto bravo - un tecnico formidabile - quanto assolutamente spietato con gli attori.A Lucio piaceva punzecchiare gli attori forse percheè li odiava…la sua prima moglie era fuggita con un attore.
Fece lo stesso anche con me ne i Quattro…:dovevo girare una scena,un esterno in mezzo alla neve e lui mi lasciava lì,per un tempo interminabile, al freddo,senza dirmi assolutamente nulla,senza girare…probabilmente pensava o sperava che mi sarei incazzato; io invece non reagii,non feci niente e alla fine siamo diventati amici.

I Quattro… lo facemmo veramente con poco,ma aveva dei passaggi che penso solo Lucio potesse realizzare in quel modo:la sequenza del nero nudo sotto la pioggia nella città abbandonata in mezzo alle tombe perchè sente le voci, e la vendetta finale! …il mio personaggio era quello di un baro elegante, mite, uno non abituato alla violenza,almeno finchè le circostanze non lo costringono.

Domanda:Thomas Milian come fù come collega?
Testi: Assolutamente un buon collega,c’era un rapporto di amicizia tra noi,sì ecco,…a volte lui è un pò vago, eccessivo crede di avere l’anima di James Dean dentro di sè, ma è un atteggiamento più che altro.

Riguardo all’attore di colore (Harry Baird) ho letto o forse è nell’intervista del dvd dell’Anchor bay, che Fulci proprio non lo sopportava, infatti lo lasciava girovagare a caso sul set, fino a farlo uscire dal film definitivamente lasciandolo nella città abbandonata.