I Quattro Dell'apocalisse (Lucio Fulci, 1975)

Forse l’uncut, di questo film, non esiste.:frowning:

Basterebbe che mandassero in onda lo stesso master che mandò multivision qualche annetto fa…ovviamente senza i sottotitoli in francese:D ma aspettiamo di vedere che cosa proporrà rete 4.

Proporrà, come fa da anni, la solita versione supertagliata.

Ne sono convinto anch’io…:frowning:

La notte che verrà.

Scusate l’ignoranza ma la versione di ieri notte su rete 4 aveva i titoli di testa in inglese ( a parte il titolo) è comunque la stessa che ha sempre mandato in onda mediaset ?

Mi sono accorto ora che non avevo riportato il commento del libretto dell’edizione Fabbri. Eccolo: «…Ispirandosi ai personaggi disegnati da Francis Brett Harte nella serie di racconti pubblicata nel 1868 con il titolo di “The luck of roaring camp”, la sceneggiatura di Ennio De Concini accompagna il viaggio quasi iniziatico di un gruppo di disperati attraverso un mondo che sembra rovesciato. In questo film Lucio Fulci forza in maniera inusitata i codici del western all’italiana portandoli fino al limite più estremo. Ne I quattro dell’Apocalisse la violenza è violenza e basta. È anonima come il cappuccio dei giustizieri che massacrano un intero paese per ripulirlo dai peccatori, è feroce come la mano che scuoia vivo un uomo per farlo soffrire di più, è folle come il ghigno di Chaco. Non è mai bella, neppure quando serve alla vendetta. Nessuno dei protagonisti è un pistolero. I quattro fuggiti dall’Apocalisse di Salt Flat sono pacifici abitatori del sottobosco dell’umanità e tre di loro non sanno neppure imbracciare un arma. Il loro persecutore Chaco spara per il gusto di ammazzare e lo fa a tradimento, mai in duello. I codici del western all’italiana prevedono che il duello, mettendo uno di fronte all’altro i contendenti, finisca per rappresentare una sorta di riequilibrio dell’ordine sconvolto dalla violenza, indipendentemente dalle ragioni, dalla qualità e dalle armi di ciascuno. Ne I quattro dell’Apocalisse questo momento non c’è mai neanche quando viene ucciso Chaco. La vendetta si compie e basta. Niente duello. Stubby non riconosce alcuna dignità al suo rivale. Non c’è sollievo nella fine del nemico, solo la consapevolezza di una profonda solitudine che il regista, con mano geniale, fa riempire dal cane randagio unitosi a lui poco prima dei titoli di coda… …I quattro dell’Apocalisse ha la struttura di un road movie e i colori acidi con le immagini spesso sfuocate ai bordi sono tipici della produzione psichedelica dei primi anni Settanta. La musica è in sintonia con la scelta stilistica così come la caratterizzazione dei personaggi. Lo stesso Chaco, nonostante la sua efferatezza ha in sempre testa una fascia colorata che non avrebbe sfigurato a Woodstock. Per la caratterizzazione della figura del maligno vagabondo che si compiace della sua natura sadica e crudele, Tomas Milian sostenne di essersi ispirato a Charles Manson, il capo della setta dei “Figli di Satana” all’epoca all’onore delle cronache per aver torturato e massacrato, tra gli altri, l’attrice Sharon Tate incinta. All’uscita nelle sale venne il film vietato ai minori di 18 anni per la crudezza di alcune scene. La produzione decise allora di correre ai ripari alcuni tagli censori ottenendo così l’abbassamento del limite ai 14 anni…»

Chi l’ha stilato ha assimilato ed elaborato in modo intelligente il capitolo del “Terrorista”.

> Chi l’ha stilato ha assimilato ed elaborato in modo intelligente il capitolo del “Terrorista”.

Evidentemente la grande lezione di Michele Lacalamita non è stata dimenticata.

…e quindi, ribadiscesi, ciò è ulteriore riprova che chissà dov’è (se vi è) la versione uncut…:confused:

…capitolo tra i più belli (ed a mio avviso ,tra i più sentiti) di quelli che, del tuo libro a salterello, ho letto sino ad ora…:wink:

…senz’alcun dubbio ;):rolleyes::-p

…dalla presenza delle scene più truci e/o particolari, più volte castrate dalla censura e da te ampiamente menzionate nel tuo ottimo “Il terrorista…” che peraltro ho letto per intero quest’estate, mi sa che il dvd Fabbri è uncut (ci sono tra le altre, infatti, sia la scena del nudo al cimitero che la tortura con scuoiamento dello sceriffo):wink:
ottime immagini, singolarmente, per il resto permangono i tre difetti fondamentali di Fulci (rilevati anche, vedi predetto libro, dalla critica del tempo): artigianalità nell’ensamble con mancanza di tecnica avanzata nelle riprese, lacune di post produzione e carenze di sceneggiature…
…difetti che, notoriamente, nuocciono all’assieme dei film del regista regalando singoli bei momenti e genialità varie ma fallaci nella traduzione in atto e nel montaggio definitivo delle pellicole con e senza censure…:rolleyes:

A me questo film non è piaciuto. Ha davvero poco a che fare con lo spaghetti western. Ritmo lento, poca azione: al loro posto un poco interessante tentativo di approfondimento dei personaggi, sviluppato durante il loro viaggio, che non approda a nulla. Mi riuscirebbe difficile scriverne la trama. Durante la visione mi sono spesso annoiato.
Da notare la presenza nel cast di Michael J. Pollard, a me noto per la sua partecipazione ad un episodio di Star Trek (Miri).

Strano il Destino di questo Film: magri incassi al botteghino, come del resto “Sette note in nero”, ma è diventato un Cult ed un Must per la critica e per gli appassionati…
…una volta tanto, però, dobbiamo riconoscere una cosa: la Fabbri, in economica ed in edicola, ha fatto un dvd impeccabile ed uncut…
…unica uscita in Italia, ad oggi, peraltro…:wink: :wave:

Lunedì 11 AGOSTO su Iris alle 19:05

Per il ciclo
“I MITICI 60” - IL GRANDE WEST

Per me uno dei migliori Fulci, un western dagli sviluppi inediti e visivamente meraviglioso ( merito anche del grande Salvati).

SPOILER

Indimenticabile la lunga sequenza del parto nella città innevata e abitata da soli uomini

FINE SPOILER

quando uscì il dvd Fabbri con Oggi non riuscii a recuperarlo, fortunatamente il buon Ivan mitigò la tristezza con un dvd-r dal master Ab, dono che ricambiai non ricordo con cosa.

oggi, finalmente, ho preso il Fabbri originale.
segnalo infatti a coloro che avevano perso quest’edizione che è nuovamente uscita con la Gazzetta dello Sport.
ha una sovracopertina cartonata (dettaglio insperabile per un’uscita da edicola).

il master è sempre il solito, quindi buono ma letterbox non anamorfico.

il solito forse per la Fabbri, dato che il dvd AB è anamorfico oltre che zeppo di extra.

boh titoli di testa in inglese… quale altro master potrebbero aver preso?
:confused:

cmq, l’ho controllato su una tv 16/9 (io solitamente uso una tv vecchio tipo) e impostando lo schermo su, appunto, 16/9 l’immagine aderisce senza creare nessun problema… alla fin fine non è un dvd malvagio;)

Io consiglio di prendere il dvd americano (della Blue Undergrond, che dovrebbe essere identico a quello della AB): su Amazon si trova a 12-13 euro (spese di spedizione comprese), è in region 0 (quindi si vede anche sui comuni lettori) e come extra (trailer e interviste varie) e confezione è sicuramente superiore a qualsiasi edizione da edicola.

anche su Thrauma il dvd BU è in offerta;)
cmq, concordo su quanto detto in merito agli extra, sulla confezione invece no. ho visto entrambe e credo di preferire la confezione Fabbri (di questa uscita, non della prima) -per quanto l’affermazione sembra un’eresia anche a me eh eh

cmq, ieri ho visto l’edizione in questione e l’ho trovata ottima. per 9,90 dvd consigliabilissimo;)