I Quattro Dell'apocalisse (Lucio Fulci, 1975)

ho comprato, ieri il dvd stranamente uscito con la collana della gazzetta dello sport…
immagino che la maggior parte degli acquirenti l’abbia gettato dall finestra, grandioso film :wink:

Perchè avrebbero dovuto gettarlo dalla finestra?

perche’ sai l’utente medio della gazzetta dello sport,che cultura cinematografica puo’ avere :wink:

Non può che essere così visto che si tratta di un collage di racconti - tra loro scollegati - dello scrittore americano Francis Bret Harte.

In ogni caso penso che sia De Concini sia Fulci abbiano fatto un buon lavoro.

Il film infatti l’ho visto con crescente interesse aspettando quasi con ansia le inquadrature successive.

Solo l’episodio della prostituta che partorisce nel villaggio di soli minatori - dal racconto The Roaring Camp - mi è sembrato un po’ troppo stucchevole, ma poi il film si riprende con un gran finale!.

Nota: il racconto su citato ha una chiusura ancor più triste.Luck - il bambinello così chiamato perchè portasse fortuna - viene spazzato via da un’alluvione e con lui l’intero villaggio con le sue speranze e i suoi sogni

Colonna sonora da urlo!!!

qualcuno è in grado di confermare o smentire queste informazioni sul doppio dvd Laser Paradise?
Thrauma lo da in offerta a 7 euro… e per un doppio sarebbe un bel prezzo… ma solo se le info riportate sopra fossero smentite.

thanx;)

in onda martedi 11/8 alle 9:50 su IRIS

Qui dice che è in 1.85.

Comunque meglio la versione x-rated (recensione http://www.dvd-forum.at/10747/dvd_review_detail.htm)

Sono nuovo del forum ma vorrei dire la mia personalissima opinione su questo film (ho l’edizione Anchor Bay): mi ha sempre dato l’impressione di essere una sorta di “occasione mancata” - da parte di Fulci - di compiere un capolavoro…

Le potenzialità c’erano tutte o quasi (esterni, scenografie, costumi e tutta l’esperienza tecnica del regista + collaboratori), purtroppo il film tradisce un po’ le attese, si perde in certi “provincialismi” (consentitemi questo termine) di molto cinema di genere italiano del periodo e infatti non ebbe molto successo e non credo fosse dovuto al fatto che nel 1975 l’era del western fosse tramontata in quanto un bel film rimane tale a prescindere dal genere e dall’epoca, vedi “Unforgiven” di Eastwood, giusto per fare un esempio.

Anche a me non ha fatto impazzire ed è un peccato perchè le potenzialità cerano tutte:l’inizio della pellicola è violento e davvero intrigante…
Ma la storia ,a mio avviso,perde fascino da quando sparisce Milian e certi pezzi del film(vedi la nascita del bambino) che palle…:oops:

E dire che mi aspettavo un capolavoro:confused:

Il dvd francese Wildside di questo bellissimo film di Fulci…
Lingue:Italiano,Francese,Inglese - Sottotitoli: Francese - Durata:1h44m- Audio:2.0 - Video 1.85:1 16/9
Contenuti speciali:intervista di Fabio Testi e Roberto Sbarigia,trailer.

Visto ieri…forse mi fucilerete, ma a me non è piaciuto! L’ho trovato troppo lento, stucchevole ed esagerato in molte scene…sembrava più un drammone sentimentale e sull’amicizia con inserita un po’ di violenza gratuita che non un western all’italiana. Sinceramente salvo solo l’interpretazione del grande Tomas, le scene dove c’è lui accendono il film e la scena finale della vendetta è molto bella e godibile. Ammetto che è stato fatto un bel lavoro psicologico sui personaggi, ma forse si è calcato un po’ troppo la mano…

Eh beh, sai…si sta’ parlando pur sempre di Lucio Fulci! Sempre eccessivo e provocatorio! :wink:

Rivisto ieri sera in double-bill con Shangai Joe di Caiano. Fabio Testi è la star che mi piace di meno in questi film, ma tanto qui c’è MITO MILIAN che se li mangia tutti per quanto è bastardo e spettacolare. Look “mansoniano” e violenza facile, nonostante non abia un ruolo enorme, diventa il personaggio più significativo del film. Comunque gran regia fulciana, gran ritmo. Le musiche, solitamente esaltate, non mi sembrano così memorabili.

Io non ti fucilo! :smiley:
Sono d’accordo con te: è un film al quale - IMHO - vengono attribuiti meriti eccessivi a causa di alcune scene violente ormai mitizzate. Ma la gestione del film da parte di Lucione Fulci è, per quanto mi riguarda, davvero irritante. A parte la scelta sbagliata del formato cinematografico (un western di quel tipo DEVE essere presentato in 2,35:1), ci sono diversi momenti in cui lo stile registico appare più che discutibile. Il film senza le (tutto sommato) poche scene con Tomas Milian, sarebbe del tutto insignificante e tirato per le lunghe.

Peccato perché le premesse per fare bene c’erano tutte. Occasione sprecata.

Non sono d’accordo. Con “Matalo” e “Giarrettiera Colt” lo ritengo uno dei tre western più visionari e psichedelici dell’intera cinematografia. Adoro la sua lentezza. Naturalmente capisco il tuo ragionamento ma non è il mio

Purtroppo, non ho mai visto i film che citi, dunque, non posso fare confronti e/o similitudini tra i tre, però, dal mio punto di vista, I quattro dell’Apocalisse è stato prodotto con intenti differenti rispetto, ad esempio, al film di Canevari: mi sembra che si pensasse più ad un western di stampo classico con delle scene forti e “moderne”. Il soggetto ricorda molto da vicino quello del leggendario The Stagecoach, con tre dei quattro personaggi principali praticamente identici (una prostituta redenta, un gambler e un alcoolizzato). Il problema maggiore di questo film trovo sia proprio la gestione di Fulci (assieme alla seconda unità) che non sfrutta al meglio le enormi potenzialità dei mezzi a disposizione (ambienti, costumi fedeli a quelli dell’epoca, numero consistente di comparse e maestranze, etc.).
Gia detto riguardo al aspect ratio sbagliato, così come sbagliati e bruttissimi sono i titoli di testa per non parlare delle musiche, più adatti ad una comica stile Franchi e Ingrassìa che a un western completamente privo di umorismo come questo.

E’ da un bel po’ che non lo vedo, ma ricordo alcuni caratteristi totalmente inadatti al genere western (Adolfo Lastretti), delle lungaggini terrificanti, dialoghi che lasciano il tempo che trovano, momenti di una inutilità totale o scene - ad essere buoni - poco riuscite (disastrosa quella tra Testi e Pollard a causa del… dopobarba scolato! La rissa termina con una risataccia stile Boldi & Teocoli). Il resto è costituito (non sempre, per fortuna) da primi piani quando ci vorrebbero dei totali o dei campi lunghi, movimenti di mdp superflui e stacchi incomprensibili con pochissimi raccordi.

Fulci era un buon regista, lo difendo sempre, ma in questo caso - secondo me - non ha fatto un buon lavoro ed è stato salvato “in calcio d’angolo” dalla partecipazione di Tomas Milian.

ero da MW e ho visto un nuovo disco italiano dei 4 dell’Apocalisse… uscito da pochissimo, per Mustang, zero extra ma formato anamorfico, non come il disco da edicola che era letterbox.
qualcuno lo ha preso? mi interesserebbe sapere com’è la qualità di questo master.
il prezzo è popolare (7.90) ma ho già il disco americano BU e quello italiano da edicola… se questa nuova edizione fosse buona davvero, magari la prenderei giusto per avere un master anamorfico in PAL… :confused:

La Mustang sta tirando fuori edizioni in dvd dei master televisivi Mediaset (Mazzabubù, L’uccello migratore). Scommetterei più di un euro che sia andata così anche per questo film. Non ricordo se il master Mediaset del film di Fulci è uncut, magari nelle pagine precedenti qualcuno lo avrà scritto. Ricordo solo che aveva i titoli di testa e coda in italiano.

si infatti è quello che suppongo anche io, infatti non l’ho preso.
anche perché spero esca al più presto in bd sto film.
però mi allettava in quanto anamorfico… se poi però uno deve ritrovarsi un disco stile Mazzabubu’, che è pure interlacciato… meglio non cadere in tentazione eh eh