I ragazzi della notte

Salve, vi ricordate di questo film? E’ un mio personale culto totale, con la regia di Jerry Calà risale credo intorno al 95-96 o giù di li.
Lo vidi una sola volta su Italia 1 e me ne innamorai, che io sappia poi non è più passato in tv, ma potrei benissimo sbagliarmi, sicuramente mai più però in prima serata.
E’ un film completamente infarcito di tutti i luoghi comuni sulle discoteche e sul mondo della notte in generale, ha battute da brivido e chi possiede Stracult di Marco Giusti può controllare, li ne sono riportate alcune.
C’è un cast ultra-trash-televisivo mi ricordo oltre a Calà, anche Walter Nudo, la mitica Alessia Merz e una che faceva un programma per bamibini negli anni 90 tale “Go-cart” se non sbaglio.
Spero che qualcuno di voi l’abbia visto, è veramente un must, lo trovo parallelamente un film molto anni ‘80, nel senso che ricorda un po’ le atmosfere di film come “Sposerò Simon LeBon” e le varie scopiazzature (non in sesno negativo) italiane del “Tempo delle mele” negli anni '80, ovviamente con tutte le dovute differenze di epoca.
A voi!

Minchia!:slight_smile: :slight_smile: :slight_smile: :slight_smile:
Proprio l’altro giorno lo stavo comprando in DVD a 7.90 al mediaworld…
è del 1995 se non sbaglio, c’era un bello speciale su “TV Sorrisi e canzoni”(che all’epoca faveca la rubrica “Cineracconto”, altamente spoilerante)

Era reclamizzato,se ben ricordo con uno spot in cui Jerry sbucando da un M3 Cabrio (o simile auto da sborrata istantanea) GRIDAVA “Ragazzi, andateci pure in discoteca, ma prima…guardatevi questo film!”

C’era uno degli “amici” del bar di “Fratelli d’Italia”(quello con la faccia butterata che fa, se non erro, il gestore della disco…)

Nel cast c’è anche uno dei veri buttafuori di quella discoteca in cui è stato girato il film(di cui però adesso non ricordo il nome)

Naturalmente una presenza allucinante di figa di ogni foggia…

La tipa di “Go-cart” era Maria Monsè…chissà che fine ha fatto?!

ti quoto in pieno,ho la vhs originale comunque è passato 3-4 anni fa’ su italia uno verso le 23

Il film è stato girato nella discoteca gestita da un Grande Regista (così definito da un celebre guitto televisivo).

Chi è(Il regista,non il guitto)?

Un regista mascherato…

Citazione:

“Ti vedono ballare sul cubo e sei subito una puttana”

Fu un mio tormentone dell’ epoca :smiley:

PS:Ok alle battute di Franco, ma basta con sto seguito di 10 post ogni volta, BASTA.

Ti confondi, non c’è in DVD.
I guerrieri della notte forse?

Sono contento che altri come me apprezzino questo film. A memoria vorrei citare un’altro paio di battute del film del tipo:

“La tipa ha imposto il preserva”
oppure

“Che cosa hai li, un giocatore di subbuteo?” (una ragazza riferito se non sbaglio a un ragazzo particolarmente eccitato).

E la mia preferita:
“Tu non vuoi una ragazza, vuoi un cd di Baglioni”.

Mi sono ricordato anche che nel film compare come attrice Victoria, una delle anoressiche di MTV, qui ovviamente più paffutella e ovviamente più umana. E’ probabile che non se lo ricordi neanche lei.
Comunque Walter Nudo aveva i capelli lunghi ed era un truzzo totale.
Devo recuperare questo film.

Guarda non vorrei sbagliarmi ma è proprio “I Ragazzi della Notte”…Tra qualche ora passo dal MW…controllo mejo e poi te faccio sapè…

Se te sei sbajato te li faccio beve tutti.

Come me chiamo io?

Ma è quella che diceva “A me Ambra me fà na pippa!” ?
Bruttarella anzichenò.

Si si, è proprio lei, battuta mitica anche questa!

Appena tornato dal MW.
Lo ho Preso a 7.90
DVD “Ragazzi della Notte” , della SMI (Sound Music International)
Stase se riesco t posto la foto…

Ecco Le Prove;)
Er Divvuddì ce sta, ce sta…:wink:

(Flash di mmerda!)

Il Film è stato girato a Desenzano Del Garda(BS)
Le Disco sono 3: principale location il Genux(Ora Dehor) , Mazoom-Le Plaisir e Sesto Senso(se non sbaglio è davvero il locale di Puccio Gallo.
Nel film compare anche Alessandro(Mery x sempre) Di Sanso…:confused:
Alessia Mertz è stupenda, carinissima anche l’anoressica di MTV, la preferivo 11 anni fa…
Inoltre c’è Fabione Testi nella parte del padre di "Schizzo"e gli lascia in mano una mostruosa Maserati Shamal rossa (con scena finale in controsterzo da paura incorporata)
Presenti anche Staffelli(sbruffonissimo) e Sergio Vastano.
E Jerry è sempre Jerry…La faccia che fa quando chiede alla ragazzina (quella di go kart) quanti anni ha il padre e lei risponde "39"è da star male…
Un film davvero piacevole, inoltre moltissime scene hanno risvolti molto profondi e possono dare un grosso spunto di riflessione sul mondo del divertimento notturno , dei giovani e delle discoteche…in particolare

Il delirio di un vecchio coi capelli lunghi bianchi che parlava della discoteca come delle orge dionisiache che preludono alla caduta di un impero(è successo in Grecia, a Roma, è successo in America e …adesso succede qui) mi ha mandato sotto…

Chapeau a BMW, pernacchia pubblica a svat…:-p

Biemva, ce ne sono altre copie? No, perché a questo punto urge che le tu le reperisca per i forumisti distanti…:smiley:

LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE ENTRATE!!! (in questo thread :-p)

Siamo, difatti, innanzi alla SUMMA PHILOSOPHIAE del trash italiano, un classico dei classici che andrebbe visionato mandando a memoria le battute e prendendo appunti possibilmente in compagnia di Don Mazzi alla vs sx e Crepet appollaiato sulla vs dx; come dite? è più piacevole una martellata data con forza nei coglioni? :smiley: aspettate di leggere la trama…

TRAMA: Una troupe televisiva gira uno “special” nelle discoteche sul lago di Garda dove, oltre all’attore Jerry Calà, approdano gruppi di giovani di varia provenienza: Schizzo, di Bolzano, che approfitta di un’avventura sentimentale del padre, per coglierlo di sorpresa, e carpirgli la chiave della sua lussuosa automobile; Chicco, uno studente liceale, che si lascia irretire da una ragazza sfrontata; Patrizia e Annamaria, desiderose d’interrompere per una volta la loro monotona vita di lavoratrici di provincia; Jerry, attore di successo, vistosamente “premiato” da un gruppo di fan e ossessionato da Adrenalina, uno spregiudicato manager che vuole irretirlo con Samantha, una svampita minorenne; Beppe, addetto alle pubbliche relazioni, che dopo aver procurato all’amica russa Irina un posto di “cubista” le affida il fratello Dario giunto dalla città e che poi deve salvare dalle sollecitazioni del transessuale Giovanna; due giovani, Fabio e Sonia, che portano all’ospedale il loro amico Mirko per sottrarlo dalla spirale della droga; un giovane stravagante che lascia per una parte della notte la discoteca per correre ad assistere un’amica in coma.
La “notte brava” di un gruppo di ragazzi, ognuno con i suoi problemi e le sue vicende alle spalle, orbita intorno al mondo delle discoteche. Ci sono i provinciali, i bulletti, i bravi ragazzi, gli spostati. Tra balli, amori, amicizie, premiazioni, corse in macchina e qualche spinello, ricovero in ospedale compreso :lobster:

Si era intuito che Jerry Calà dopo la prova autorale di Chicken Park (do you remember: if you like this movie, we recommend psychiatric help) non avesse esaurito tutto quello che aveva da dire così s’improvvisa regista e sociologo: vorrebbe farci capire i problemi (arcinoti) della gioventù, il ruolo della discoteca come fuga da un reale crudele, la necessità di capire questi ragazzi e di aiutarli e invece finì per confezionare un film che divise e disorientò i suoi fans che si aspettavano libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi e invece si ritrovarono tra le mani rispettivamente:

Fabio Testi (nel ruolo impegnato di Schizzo’s father),
Enzo Braschi (ex-paninaro giocava in questo film come fuori quota),
Sergio Vastano (dimostrò al mondo intiero che gli anni trascorsi alla Bocconi non furono vani),
Puccio Gallo (non credo cha abbia bisogno di presentazioni: prima fu puccio poi fu briatore),
Samantha De Grenet (senz’altro preimpianti),
Alessia Merz (prezzemolina di professione),
Dario Cassini (in molti ancora oggi lo preferiscono a ballantini),
Maria Monsè (tv dei ragazzi rulez),
Alessandra Di Sanzo (se non sapete chi è potrei anche decidere di non rivolgervi più la parola),
Francesca Rettondini (ultimo avvistamento noto su 100vetrine),
e Jerry medesimo nel ruolo di Jerry ovvio…
UNICA ASSENZA DI RILIEVO RIMANE QUELLA DI GABRIELE PAOLINI :frowning:

E LA CRITICA DIRETE VOI COME LA PRESE?
dopotutto non andò così malaccio leggete qua:

  • Inutile dire che l’ambizione è spropositata. Calà non è Robert Altman, i suoi personaggi non hanno rilievo e gli interpreti che Dio li perdoni. Nella notte brava si succedono rozze seduzioni, amori al gabinetto, tirate di marijuana, spaccio di droga, crisi da ricovero, coma da incidente d’auto. " tutto un prendersi ed un lasciarsi, un rincorrersi da una discoteca all’altra, baci e botte che si protraggono fino all’alba quando si fa cin-cin col cappuccino. Sul tormentone di un’inchiesta televisiva (domande stupide e risposte in bianco e nero), qualcuno proclama che le sabatine sono il sintomo di un declino dell’occidente, qualcun altro fa la morale. Purtroppo lo spettacolo offre solo la deludente effervescenza dell’effimero. (La Stampa, Alessandra Levantesi, 27/11/95)
  • Il guaio è che Ragazzi della notte non riesce a costruire un minimo di storia, sia pure “micro”. Con l’aggravante di un gergo giovanilistico (il tipo sessualmente freddo è “Capitan Findus”, una bella ragazza è “ravanabile”) che sarà magari iperrealista, ma filtrato dal quarantenne Calà suona proprio artefatto. (La Repubblica, Roberto Nepoti, 1/12/95)
  • Il pezzo migliore di Ragazzi della notte è quello autoironico di Calà nel ruolo di se stesso impegnato a liberarsi di una esuberante sedicenne che vuole fare l’attrice (quando finiscono al letto lui si addormenta). Per il resto si tratta di un film di rara monotonia, piattezza e sciatteria, dove lo spaccato generazionale è privo di qualsiasi incisività. In quanto all’osservazione comportamentale e la rappresentazione dei rituali giovanili, l’attore e il suo sceneggiatore devono andare a scuola dagli americani. (Il Mattino, Alberto Castellano, 2/12/95)
  • Ognuno dice le ovvietà della sceneggiatura di Calà e Capone, da ritaglio di statistiche: ma non si forma mai un racconto, non c’è mai un’emozione, non ci si affeziona ad alcuno. Perché non fare un vero documentario? Con l’alba, spunta sulla dolce vita un po’ di moralismo, le situazioni più o meno si accomodano e un garzone bravo ragazzo dimostra che non tutto è perduto. I paradisi sono di provincia, la musica, l’auto, la cocaina; il pericolo è lavorare; il problema dell’aborto viene risolto ripetendo tre volte la parolina con due zeta, la più diffusa in Italia. Imperano la musica e le luci psichedeliche. Il cast è tutto paratelevisivo, ma di seconda serata: carne e carini, ma di allevamento, con l’espressione stroboscopica. (Corriere della Sera, Maurizio Porro, 26/11/95)

N.B. sarebbero veramente troppi gli aneddoti a proposito di questa pellicola, ne avrei da raccontare a bizzzeffe (1 anche personale :tuchulcha) ma il post già così è troppo lungo :swat: