I Ragazzi Della Roma Violenta (Renato Savino, 1976)

Sì, l’intervistatore è Rino Bolognesi non accreditato. Confermo che l’edizione in dvd è integrale…

Piuttosto, alzi la mano chi sapeva che Gino Milli, al secolo Luigi Miglietta, è zio di Mietta, la cantante… C’è anche una vaga somiglianza tra i due!

Ad ogni modo, non mi toccate sto filmaccio… E’ un cult personale. :D:tuchulcha:lobster:

Lo zio di Mietta?Wow!Ma oggi quanti anni avrà? Somiglianza…no,dai…ma qualcuno sa che fine abbia fatto?

Io proprio non me lo sarei mai immaginato.

Ma sì, il viso squadrato, un po’ le labbra, ghli occhi, l’espressione… Ci sta.

:Dfinalmente visto…
ovviamente è ispirato ai fatti del Circeo. Non è malaccio (a me è piaciuta quella specie di inchiesta all’inizio), le musiche però mi sono piaciute poco.
Ho trovato geniale il fatto della punizione fai da te e soprattutto…gli amplessi coi flipper…aahahh!:lobster:

Ho fatto una faticaccia ad arrivare fino alla fine, di un poveristico nel vero senso negativo del termine.

Inizio promettente con bella musica del grande Enrico Simonetti, ma poi? Un film davero pessimo, mal recitato, regia inesistente, baracconate varie. Davvero insulso

sinceramente pensavo peggio, una visione la merita
tra l’ambientazione, qualche scena azzeccata e le mille assurdità, ci si diverte secondo me :slight_smile:

Io l’ho rivisto a distanza di tempo proprio stasera e devo dire che non è che mi sia piaciuto piu’ di tanto, anzi… in alcuni momenti mi stavo addormentando… comunque lo si puo’ vedere tranquillamente basta che non si faccian paragoni con film tipo “I ragazzi del massacro”, come qualcuno incautamente mi aveva fatto… quell’altro ovviamente è un film nettamente superiore a questo!!! :confused:

//youtu.be/HEitOX96oI4

A volte il completismo esige sacrifici ed a questo mi sono sottoposto nel vedere questo film della serie “Roma nel titolo”. Credo che possa avere un senso solo se si è solleticati da certe scene di sadismo sulle donne che in verità a me danno un fastidio enorme. Si sprecano situazioni di ridicolo involontario con personaggi che parlano romanesco poco meglio di Celentano.
Non lo farei entrare neanche del settore dei poliziotteschi visto che di forze dell’ordine non c’è ombra (se si esclude un metronotte).
Calderone sconclusionato di situazioni prese a caso dalla cronaca del tempo, con cambi di registro che vanno dal drammatico andante al filone pierinesco.
Lo salvo solo per motivi nostalgici perchè la banda di Schizzo opera nel quartiere della mia gioventù ed è stato bello vedere addirittura alcuni palazzi ancora in costruzione.

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Di sto film ricordo solo che mi era sembrato una merda e poco più

Ma a guardare l’elenco dei forumisti che lo commentò sono sull’orlo della commozione

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1976 vs 2021

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Dimmi che è il palazzo dove abitavi!

No ma ci si affacciavano le mie finestre.

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Immaginavo che fosse scattato un effetto nostalghia di questo tipo!
Che bello avere un film che riprende la via dove abitavi! :grinning:
Questo è uno dei vantaggi di abitare a Roma!

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Da amante di sigle televisive nonché di colonne sonore. Il brano dei titoli di testa (naturalmente è strumentale) fu eseguito da Enrico Simonetti e fu ricicciato dal maestro 2 anni più tardi per la sigla dello show di Enzo Trapani L’amico della notte e fatto cantare da Gigliola Mezzochilo…pardon Cinquetti

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