Ripercorre tutta la vicenda di Fabio Tollis e Chiara Marino i 2 giovani metallari presumibilmente scomparsi, apparsi anche a “Chi l’ ha visto” e si scopri in seguito anche grazie al’ ostinazione Michele Tollis (padre di Fabio), dell’ omicidio che si era consumato nei boschi lombardi.
Il libro è gustosissimo dall’ inizio alla fine, a volte, visti i risvolti “paranormali” della vicenda sembra di leggere un romanzo horror vero e proprio tante sono le assurdità e le anomalie dei personaggi.
In copertina “Le bestie di satana” che terranno compagnia per tutta la lettura.
E’ una storia che mi ha colpito molto, sono uno di quelli che metton su le magliette degli Irons.
Abito a 5 KM da dove è successo il fattaccio e può darsi che qui tipi li abbia veramente incontrati.
In realtà il loro caso è da psicologi, per capire i condizionamenti umani. Nel metal di satanico non c’è niente
mai stato SWAT, piuttosto ho frequentato negozi di dischi, oltre che i concerti, ma devo dire che non sono mai entrato in intimità con nessuno, dato che la scena black non mi è mai interessata, ed è quella che va da queste parti (e anche molto meno del punk padano). Cosa curiosa, uno dei miei amici di cognome fa Volpe, ma è solo un caso di omonimia.
Ora, che nel metal di satanico non ci sia niente ho i miei dubbi… mi sembra risaputo ed appurato che la tendenza “Satanista”, intesa come chiari e limpidi inni al signore del male, siano molto più frequenti nei gruppi metal. Basta leggere i loro testi, i titoli delle canzoni oppure ascoltare qualchuna delle loro interview… non si fanno certo problemi ad esternarlo. Poi che anche nei testi dei Beatles, piuttosto che degli Stones, siano presenti velati messaggi riconducibili a satana (il più delle volte subliminali), questo è un’altro par di maniche tutto da dimostrare.
Il problema di fondo è che nel nostro vasto mondo ci sono delle emerite teste di cazzo (o meglio, degli psicolabili) che quegli inni li prendono sul serio e li mettono purtroppo in pratica. L’unica speranza è che questi bastardi il suo satana lo incontrino davvero, sotto forma di un gruppo di magrebini dal testosterone a mille che sicuramente gli farà compagnia nella cella dove finiranno… il loro inferno comincerà sicuramente da li!!!
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JP
Nel metal di satanico non c’è niente. Quei testi sono delle fantasie per ridere. Prendiamo il gruppo metal per ececllenza, gli Iron Maiden. La paura viene sempre rappresentata in modo grottesco per esorcizzarla, e da lì i riferimenti esoterici e alle credenze popolari.
In quei delitti la musica non centrava niente e lo ha dichiarato anche uno dei carnefici. Le loro menti sono state distorte da uso di cocaina e anfetamine; i loro erano giochi da branco, se ne sono fatti tanti da ragazzi. Ma la musica era solo sottofondo, la follia c’era già la dentro.
Notare il primo post sul libro datato 06/06…ne manca uno però.
Non sapevo dell’esistenza di questo libro, mi piacerebbe leggerlo, magari lo piglio e lo aggiungo alla pila di libri sul comodino ancora da leggere, in sto periodo col lavoro e gli stravizzi notturnio ho una autonomia di lettura di 10 minuti prima che mi si chiudano gli occhi
Io ci sono stato varie volte quando ero molto più giovine, e più raramente negli ultimi anni, ma non essendo un frequentatore abituale i tipi non mi pare di averli mai visti… cmq un mio amico, lui si aficionado del pub, mi ha detto di averne conosciuti un paio, e che si capiva da subito che erano delle teste di cazzo…
Letto molti msi fa. Inquietante e deprimente. Secondo me, di realmente satanico, nel gruppo, c’era poco: c’era follia, menti tarate, squallore, desolazione e soprattutto stati alterati di coscienza e cervelli in pappa per droga e alcol.
E’ quello che Massimo Introvigne definisce “satanismo acido”.Son più pericolosi dei satanisti veri(i quali difficilmente si spingono a simili eccessi criminali),fuori di testa della peggior specie.
