@King_Ghidorah io invece non ricordo affatto di aver mai visto questo video né sentito questo pezzo… circa let’s all chant, più che puntare la torcia fondale su GBR, intendevo puntarla sul video, abbastanza ossessivo - in realtà quello che passava a getto continuo nelle private era questo:
tornando a bomba sui filmici incontri ravvicinati di un certo tipo, sarei anzitutto per dare alla rai quel che è della rai, dato che i miei primi capodanni filmici li devo ad almeno due cicli trasmessi dalla rete nazionale:
uno horror che in prima serata mandò in onda nella stretta morsa del ragno e in prima tv la casa dalle finestre che ridono (che vidi in b/n nella casa al mare - non ricordo purtroppo gli altri titoli del ciclo)
e uno sulla violenza metropolitana nel cinema anni 70 chiamato l’urlo della città, ideato e condotto dal benemerito ghezzi, cui devo i felicissimi appuntamenti con
-ispettore callaghan il caso scorpio è tuo
-i nuovi centurioni
-new york ore tre l’ora dei vigliacchi
-distretto 13
-quel pomeriggio di un giorno da cani
l’ultimo film del ciclo avrebbe dovuto essere panico a needle park, del quale ghezzi rifiutò all’ultimo secondo la messa in onda, perché dai piani alti gli imposero di trasmetterlo tagliato (ancora la mammì era un concetto astratto). ghezzi scelse come fuori programma tutt’altro film, purtroppo non ricordo quale. tutte discrete bombette se si avevano tra i 6 e i 9 anni…
menzione d’onore alla settimana atomica commemorativa del quarantenario di hiroshima, che vide sfilare per la prima e ultima volta in tv il traumatico ipotesi: sopravvivenza
focalizzandomi su quel paradiso musulmano che erano le private:
tra i miei primi ricordi choc annovero le streghe nere , intercettato (con un catodico b/n) in seconda serata su Tele Costa Smeralda (anni dopo affiliatasi a italia1). mi impressionò a tal punto che finito il primo tempo, mio padre cambiò canale dirottando su la domenica sportiva ; ex equo c’è bug insetto di fuoco, intercettato su Videolina alle 15 attorno ai 7-8 anni (un colpo basso per me entomofobo - mesi e mesi passati a controllare armadi cassetti e letto prima di addormentarmi convinto che esistessero davvero blatte cacalava)
su bibisì, poi associatasi a EuroTv, la pentolaccia. nei pomeriggi estivi ci potevi stanare cose incredibili, ritrasmesse allo sfinimento agli orari più impensati: macchie solari, la polizia è sconfitta, le godzillate, la vittima designata, chi giace nella culla della zia ruth?, il mistero della bambola della testa mozzata, autopsia di un mostro, la valle del minotauro, il giorno del cobra, la tua vita per mio figlio, un tranquillo weekend di terrore, oltre allo psicotronico telefilm sci-fi project u.f.o., sorta di antesignano di x-files mai più riaccalappiato da allora.
alla neonata videolina devo le segenti bottarelle
-il trailer della prima tv non ufficiale tentacoli, che presentava l’unica scena gore presente nel film (l’omino barbuto che emerge in superficie col volto maciullato e un occhio fuori orbita) mandato in moviola e freeze frame mentre la voice over ammoniva tentacoli! un film che vi avvolgerà di paura!. trasmesso a rotazione continua, generò tra i cinni un hype non indifferente: cosa buffa fu che il film venne mandato in onda senza quella scena. e ancora la Mammì era di là da venire…
-cyclone di cardona fu un altro film che mi traumatizzò al punto che per qualche anno non volli sentire ragioni di viaggiare in aereo.
- a tema marino, ricordo anche l’ultimo squalo e più ancora pericolo negli abissi di vailati, che mi suggestionò e disturbò parecchio.
-più avanti negli anni ultime grida dalla savana e savana violenta, entrambi trasmessi passata la mezzanotte ma comunque tagliuzzati assai. era tarda primavera 1988 e ormai la mammì teneva tristemente banco.
parlando di trailer, a garantirmi un discreto cagotto, quella villa accanto al cimitero, intercettato dopo cena (per fortuna non ero solo); ma mi ha lasciato a pelle particolarmente accapponata quello di spiaggia di sangue. non mostrava chissà quali scene orripilanti ma terminava con un urlo agghiacciante che mi pietrificava. mi allontanavo dalla tv senza nemmeno spegnere con le orecchie tappate ogni volta. e veniva trasmesso all’interno di pomeriggio con five! (per inciso, un film che visto a 20 anni m’ha fatto sentir ridere tutti i polli d’europa e oggi mi piscerei in faccia per aver temuto così tanto il trailer)
quello ricorsivo di spetters mi erudì su scurrilità che non si sentivano volare nemmeno a scuola
il trailer più tormentone di tutti fu quello di dolce e selvaggio, forse il trailer più ritrasmesso in un mese e mezzo da eurotv, praticamente beneficiava di un passaggio ogni due blocchi di spot pubblicitari.e in termini di mondos, trasmettevano all’ora di pranzo quello di africa dolce e selvaggia. effetti che neanche la weight-watcher e la dottoressa tirone…
toto-weirdness: nella casa al mare captavo tutte le emittenti del nord africa e della turchia anche meglio della rai o delle tv locali: i maccosa? si sprecavano. non solo per l’assurdità dei film e dei telefilm che trasmettevano; anche gli spot, i cartoni e i tg erano di un poverume ineffabile. vedere three stooges in arabo non aveva prezzo. ed erano davvero stranianti i monoscopi coi muezzin fino alle 17.
a vincere il mondo per sempre la mitica e incredibilissima videocagliari, di breve ma intensa vita, che tra la fine del 1986 e il 1989 trasmetteva praticamente le vhs noleggiate in un omonimo store di vhs chiamato video magazine cagliari: i titoli trasmessi ogni 2x3 a ogni ora del giorno erano davvero paurosi. tra i titoli che più ricordo: spasm, stupro selvaggio, virus, base artica zebra, ultimo rifugio antartide, endgame, ultimo mondo cannibale, africa ama, magia nuda, sos i mostri uccidono ancora, copkiller, miracoloni, philadelphia security, profonde tenebre, la settima donna, noi e l’amore (intercettato alle 2 di notte, il maccosa più grosso della mia preadolescenza)… la cosa ultratop è che, al pari di certe emissioni radiofondiche, potevi richiederne la messa in onda per telefono…!! una sorta di tele+ ante litteram cui la gdf fece chiudere prematuramente i battenti.
negli anni 90 mi sono molto scollato dall’antenna e li ricordo perliopiù legati alle soddisfazioni datemi da italia 7 centromarche, quando rincasando ebbro o cannato (o ambedue) a notte inoltrata beccavo cose che facevano panetto di nettare a sé, tipo la guerra di stryker o kung-fu movies indescrivibili per quanto erano scalcinati.
le ultime gioie nell’anima me le ha date la partenopea tele A più , sulla quale captai una versione surrealmente rimontata e ipermonca de il miele del diavolo ridotta a 55’, interrotta da patafisici (ciao, Renato!) spot con pippo franco di mobilifici e società di cremazione chiamate, nomen omen, esente…
ecco, una sottocartella a parte la meriterebbero gli incredibilissimi spot di queste interregionali, che talvolta raggiungevano livelli di helzapoppin che nemmeno radio maria.