I vostri ricordi più belli a riguardo delle tv private...

Miriadi di ricordi si affastellano sulle visioni da tv private, se devo sceglierne uno mi vengono a mente le maratone dei film classici di Fantascienza su ReteCapri al sabato sulla fine degli anni 70, nottate fino alle 6 di mattina con gli occhi gonfi di sonno a vedere pellicole che all’epoca erano rarissime e che tutt’oggi le ricordo come se le avessi sognate.

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l’estate scorsa mi sono trovato al mare con amici di amici, uno di questi faceva il conduttore di tg sulle tv private, soprattutto di sport, e come spesso accade, almeno dalle mie parti, le tv private se le era girate un pò tutte

nonostante la mia passione per lo sport mi sembrava una faccia conosciuta, ma quando mi ritrovo uno fuori contesto è difficile metterlo a fuoco

fatto sta che quando ci ho iniziato a parlare e questo ha scoperto che sull’argomento stavo ferrato e interessato abbiamo passato la giornata a parlare amabilmente e mi voleva pure invitare a cena per proseguire

il tema principale è stato che TVQ, la prima storica tv privata di Pescara, ha chiuso i battenti definitivamente circa un anno fa, e io ho il chiodo fisso da allora del loro archivio se esiste ancora (ma credo di sì) con gli ultimi 40 anni di storia di questa città e di questa regione, con tutti ma credo tutti i suoi abitanti che almeno una volta sono finiti dentro una qualsiasi delle loro trasmissioni, che quantomeno all’inizio erano totalmente autoprodotte (fatto salvo il solito elenco di film mandati in onda senza il minimo straccio di licenza probabilmente pure da vhs con tanto di sovraimpressioni sopra)

il punto è questo secondo il mio parere, l’enorme quantità di cose autoprodotte dalle tv private, rigorosamente col frontman col microfono, quello con la telecamera e l’aiutante con il videoregistratore coi nastri a tracolla, che consentivano di essere ovunque e prima di tutti gli altri a documentare ciò che è successo per decenni senza filtri e senza trucchi, dagli spot artigianali alle trasmissioni di pseudovarietà che nelle zone dove arrivava il segnale avevano un seguito pazzesco, per arrivare ai peggiori casi di cronaca di cui esistono testimonianza filmate solo grazie alle tv private

due esempi per tutti di questo la strage alla stazione di Bologna, dove una troupe di una tv privata bolognese arrivò che la nuvola di fumo, polvere e detriti era ancora fittissima per arrivare al ritrovamento del corpo di Moro, la cui versione ‘uncut’ resta una delle cose più agghiaccianti e incredibili che io abbia mai visto

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Confermo il seguito dei programmi di varietà. Sulla sopracitata Telelibera Battipaglia passava un varietà in cui la faceva da padrona una comica/ cantante campana molto nota, Lucia Cassini. Aveva recitato anche i film di ambientazione partenopea con i divi di allora (Merola, D’Angelo, Zappulla eccetera) e compariva nelle trasmissioni RAI. Credo abbia chiuso da anni quest’emittente, avevo trovato qualcosa su internet…

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Ecco qua:

Io peraltro abitava proprio in Via Napoli, a due passi dalla stazione televisiva. Un mio amico che ci bazzicava ogni tanto chiedeva di mettere qualche film horror del loro catalogo che m’interessava recuperare. Seguitissime le dirette delle partite della Battipagliese, orgoglio calcistico locale. Quanta nostalgia…

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ps. L’editore Caprino che l’aveva rilevata era pure un amico di famiglia. Abitava nel nostro stesso palazzo, nostalgia canaglia con lacrimuccia bis. :heart:

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Ricordo perfettamente tutto quello che ha citato @mister.steed e provo ad aggiungere qualcosa di mio.

Prima di tutto ricordo vivamente la scoperta del mondo delle TV private. Ero al parco a giocare a pallone quando un amico ci disse che c’era la possibilità di vedere altri canali oltre il primo ed il secondo (il terzo ancora non c’era). Andai quindi a casa e smanettando con la manopolona dell’UHF scoprii PTS, Teleroma 56 (tutt’ora esistente) e GBR. Fra antenne archeologiche e segnali non devastanti, molto spesso le immagini erano coperte da nebbia (almeno all’inizio) ma a me sembrava di essere entrato nel paese dei balocchi.

Il primo film extra RAI che entrò in casa mia i miei m’impedirono di vederlo: Il Martello Macchiato di Sangue. I film venivano dati a manetta per cui ti veniva facile impararli a memoria. Per dire, con i miei amici ripetevamo in continuazione le battute de Il brigadiere Pasquale Zagaria Ama la Mamma e la Polizia. A volte lo spettacolo era un po’ traumatico per me povero virgulto. Mi ricordo che passarono in pomeridiana Flavia la Monaca Musulmana che proprio una passeggiata non è.
Un altro film che associo alle TV private è Tommy di Ken Russel che credo che abbia il record di film da me visto più volte in assoluto.

Ma le private non erano solo film. Su GBR scoprii l’esistenza dei video musicali. L’emittente li montava in sequenza e li mandava in continuazione ma di fatto erano pochi per cui anche qui l’effetto loop era fortissimo. Ho davanti agli occhi l’esplosivo video di I Want you dei Kiss, mai visto nulla del genere. Sempre GBR è stata quella che propose le prime trasmissioni erotiche con Soft Melody scatenando gare di onanismo tra gli adolescenti dell’epoca.

Teleroma 56 (edita dal Partito Radicale…) si distingueva invece per le trasmissioni calcistiche. Da lì vengono Michele Plastino ed il suo fido Sandro Piccinini. Facevano la telecronaca delle cassette di calcio internazionale come se fossero in diretta!

Bei tempi davvero anche se con il senno di poi furono la causa della morte delle seconde visioni e delle sale parrocchiali, cioè del cinema del popolo.

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vero. molto prima di videomusic (che all’inizio era tantissima crema e non solo per i video: live d’antan metà 80’s di skiantos e cccp mai più rivisti neanche intubati!!), le private mandarono in avanscoperta fior di strisce di videoclip, perlopiù per colmare i non pochi buchi di palinsesto (a tal pro, come dimenticare le onnipresenti strisce de La linea di cavandoli?): di questi anarchici assaggi di mtv ante litteram ricordo soprattutto videotormentoni quali video games di ronnie james (che non so perché passavano soprattutto a tarda notte), moscow discow dei telex, babooshka di kate bush, goodbye tonight dei wings, japanese boy, ring my bell, do you think I’m sexy, casinò dei passengers, cuba e questa:

la cui ricerca mi ha fatto uscire pazzo per trent’anni buoni.

chi ricorda le prime due annate di superclassifica show su telemilano, quando ancora non c’era il supertelegattone ma un drago simil-eliot chiamato discolaccio?

un discorso a parte lo meriterebbero le sigle di inizio-fine trasmissioni, che per darsi un tono epico spesso si avvalevano di signori pezzi: per esempio quella de la voce sarda si è per anni fregiata di venus rapsody dei rockets (la sigla iniziale era davvero choc, conteneva un parto in diretta intercalato da fenicotteri in volo)

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Che mi hai ricordato! Il video con loro che mostravano le parole di fine verso su fogli bianchi.

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ahahah limortè, brutti come un debito contratto con la ndrangheta…!! il video (e anche il pezzo) mi mettevano non so perché a disagio. rivedendoli, a dire il vero, il perché un po’ lo so… ricordo che questa striscia aveva sempre come codino uno spot della defendi brothers.

a proposito di grande disagio: vogliamo parlare di uno spot terrificante sul favismo che tra l’81 e l’82 veniva mandato in onda ogni due per tre nelle emittenti sarde? consisteva di un semplice disegno di una favetta gigante con i denti da piranha e gli occhi spiritati che rincorreva una bambina. in sovrimpressione appariva una scritta che attestava il numero di bambini morti ogni anno per favismo, in sottofondo un canto sardo che ripeteva più o meno solo gangaranga garngarionga che faceva venire i bordoni anche più di quel disegno. ricordo che un pomeriggio riuscii a riprodurlo perfettamente disegnandolo dal vero e restai inchiodato davanti al disegno che non volevo buttare perché l’avevo riprodotto alla perfezione ma al tempo stesso mi faceva cagare in tutte e due le mani… @meskalamdug lo ricordi??

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Mai vista quella pubblicità, io guardavo le reti regionali nel periodo tra il 1990 ed il 1997, tanti filmoni che oggi sono introvabili.

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@meskalamdug beh data la forbice impossibile tu l’abbia vista (fu trasmessa solo in quell’anno e la ricorderesti anche solo per la lunghezza estenuante, durava minuti), così come ti sei perso lo spot sulla rosolia, sulla droga distribuita fuori dalle scuole (altro stuzzichino traumatico) e tutte le campagne anti-incendio dei primi 80, una delle quali disturbante non meno di quella del favismo: procura de moderare in sottofondo e tavolozze che, ci scommetto la vita, erano a opera del medesimo vignettista che creò la favetta-squalo - e per non farsi mancare niente, una voice over gelida da mondo movie a coronare il tutto. ne esistevano anche corrispettivi cartacei, pubblicati su l’unione sarda del 1981 e del 1983-84.

lasciati comunque dire che data la forbice che indichi, ti sei perso tantissima panna. dalla fine dei 70 a metà degli 80 le emittenti locali saltavano fuori come pop-corn, nascevano e morivano a mazzi di 12 nel giro di una settimana e la programmazione era puro far west. le gioie e le emozioni che hanno regalato la prima videolina, telesetar, tvc4mori, telecostasmeralda, bibisi, la voce sarda, teleoristano, cinquestelle hanno dell’ineffabile… ti sei perso pure la mitica videocagliari, che è stata purtroppo sigillata dalla gdr nel 1990 e che meriterebbe post a sé. così come un discorso laterale lo meriterebbero tutte le emittenti turche e nordafricane che si captavano (anche meglio della rai) se si aveva casa nella costa sud della sardegna…

@King_Ghidorah altro videoclip-tormentone delle locali era I wanna be your lover dei La Bionda (per anni, sull’onda del ricordo sfasato, l’ho cercata invano associandola ai Blondie), generalmente messo in testa o in coda a un contenitore di cartoni animati chiamato Marameo, la cui sigla animata era l’omonima canzone della Rotolo…
l’emittente che trasmetteva video game a tarda notte era solita, finiti i videoclip, dare erotici pornazzi o commedie sexy (ricordo l’insegnante all’una)

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Bei tempi quelli.
Avevamo pochi canali, ma ricchi di qualità
Oggi abbiamo 200 e passa canali(siamo sulla media di 200-250 su dvb-t) e nessuno di questi trasmette i rari films degli anni 80-90, specie thriller americani(ma ne abbiamo anche italiani discreti di quel periodo e ancora più introvabili).
Faccio un esempio: I pavoni, del 1994 non viene trasmesso da decenni(25 anni circa l’ultima apparizione su reti mediaset), si trova un rip su youtube di qualità oscena. Altri invece sono proprio spariti.

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beh pensandola insiemisticamente, non erano proprio pochi. passata la selezione naturale che di emittenti ne ha fatte secche un bel tot, a un certo punto in sardegna ci si è assestati su una ventina circa di reti locali. per un bambino cresciuto nei 70’s con le sole tre reti rai erano tutt’altro che poche (e che figata fotonica era trovarle casualmente smanettando con la rotella rossa?!). anche perché, ragionandola sempre da bambino, il polleggio era assoluto e supersonico, dato che l’80% della programmazione fu nei primi tempi costituito principalmente da cartoni animati di ogni sorta nazionalità ed epoca. ovunque girassi, e a qualsiasi ora (mattina inclusa) erano getti continui di hanna&barbera, robottoni, MGM, AAP., cavandoli, le prime orfane a ridosso di remi e candy candy… poi a dar man forte all’idea di telebengodi è soprggiunta la triplice rete 4 canale 5 e italia uno: un programma come pomeriggio con five faceva dimenticare -più ancora del successivo bim bum bam e di junior tv- che l’indomani avevi un’interrogazione decisiva di storia.

se poi eri un bambino bernoccolato dal cinema e dalla weirdness, il polleggio era duplice se non triplice, sia perché come tappabuchi palinsestuali c’erano strisce anica e isvema a strafottere (quelle della stubing duravano anche mezzoretta: mi svegliavo ogni domenica mattina alle 10 per audioregistrarle) e ti beccavi trailer bomba a orari impensabili (tipo africa dolce e selvaggia o lo squartatore di new york all’ora di pranzo), sia perché la programmazione toccava vertici di anarchia incredibili (in mezzo ai cartoni potevano capitarti mastectomie a cielo aperto alle 17 mentre merendavi) e da una certa questa vacatio legis ha toccato a spettro sempre più ampio il cinema, inizialmente relegato alla sola sfera notturna - da questo punto di vista, la stessa videolina non si regolava, dopopranzo trasmetteva cosette come bug insetto di fuoco o il mistero della bambola dalla testa mozzata. in tal senso campionessa fu bibisi, specie quando si affiliò alla mitica e mai abbastanza compianta euro tv. a metà mattina o nel primo pomeriggio ti si apriva un mondo: spaghetti-thriller, poliziotteschi, kaiju-eiga, inquisition-movies, horror ripetuti a rotazione continua anche per 15-20 giorni. e appro di rotazione continua: quanta gioia nell’anima diedero le prove tecniche di trasmissione in chiaro della primissima tele+?

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:open_mouth: :open_mouth: :open_mouth: :open_mouth: :open_mouth: :open_mouth:
follia!! recupera immantinente! è il polanski migliore di sempre!

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@meskalamdug se ne trovano anche copie in due diversi files - credo di buona qualità - nella stalla :wink:

@King_Ghidorah mi sono ricordato a scoppio ritardato che nelle prime private oltre a tutte quelle già messe in fila davano spessissimo anche questa:

ti torna?

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Assolutamente sì. Rimanendo sul tema uno dei primissimi video musicali passati su GBR non aveva però nulla a che fare con le hit parade dell’epoca a differenza di Let’s all chant.
Era talmente trash che mi è rimasto impresso per oltre quaranta anni. Qualcun altro ci si è mai imbattuto?

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La canzone in sé non sarebbe neanche male…
Certo che quei gonnellini/perizoma con le banane di plastica che NON coprono le natiche sono di certo la cosa più trash che si sia mai vista in tv in tutta la storia dell’etere!!!
:scream: :rofl:

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@King_Ghidorah io invece non ricordo affatto di aver mai visto questo video né sentito questo pezzo… circa let’s all chant, più che puntare la torcia fondale su GBR, intendevo puntarla sul video, abbastanza ossessivo - in realtà quello che passava a getto continuo nelle private era questo:

tornando a bomba sui filmici incontri ravvicinati di un certo tipo, sarei anzitutto per dare alla rai quel che è della rai, dato che i miei primi capodanni filmici li devo ad almeno due cicli trasmessi dalla rete nazionale:
uno horror che in prima serata mandò in onda nella stretta morsa del ragno e in prima tv la casa dalle finestre che ridono (che vidi in b/n nella casa al mare - non ricordo purtroppo gli altri titoli del ciclo)
e uno sulla violenza metropolitana nel cinema anni 70 chiamato l’urlo della città, ideato e condotto dal benemerito ghezzi, cui devo i felicissimi appuntamenti con
-ispettore callaghan il caso scorpio è tuo
-i nuovi centurioni
-new york ore tre l’ora dei vigliacchi
-distretto 13
-quel pomeriggio di un giorno da cani
l’ultimo film del ciclo avrebbe dovuto essere panico a needle park, del quale ghezzi rifiutò all’ultimo secondo la messa in onda, perché dai piani alti gli imposero di trasmetterlo tagliato (ancora la mammì era un concetto astratto). ghezzi scelse come fuori programma tutt’altro film, purtroppo non ricordo quale. tutte discrete bombette se si avevano tra i 6 e i 9 anni…

menzione d’onore alla settimana atomica commemorativa del quarantenario di hiroshima, che vide sfilare per la prima e ultima volta in tv il traumatico ipotesi: sopravvivenza

focalizzandomi su quel paradiso musulmano che erano le private:
tra i miei primi ricordi choc annovero le streghe nere , intercettato (con un catodico b/n) in seconda serata su Tele Costa Smeralda (anni dopo affiliatasi a italia1). mi impressionò a tal punto che finito il primo tempo, mio padre cambiò canale dirottando su la domenica sportiva ; ex equo c’è bug insetto di fuoco, intercettato su Videolina alle 15 attorno ai 7-8 anni (un colpo basso per me entomofobo - mesi e mesi passati a controllare armadi cassetti e letto prima di addormentarmi convinto che esistessero davvero blatte cacalava)

su bibisì, poi associatasi a EuroTv, la pentolaccia. nei pomeriggi estivi ci potevi stanare cose incredibili, ritrasmesse allo sfinimento agli orari più impensati: macchie solari, la polizia è sconfitta, le godzillate, la vittima designata, chi giace nella culla della zia ruth?, il mistero della bambola della testa mozzata, autopsia di un mostro, la valle del minotauro, il giorno del cobra, la tua vita per mio figlio, un tranquillo weekend di terrore, oltre allo psicotronico telefilm sci-fi project u.f.o., sorta di antesignano di x-files mai più riaccalappiato da allora.

alla neonata videolina devo le segenti bottarelle
-il trailer della prima tv non ufficiale tentacoli, che presentava l’unica scena gore presente nel film (l’omino barbuto che emerge in superficie col volto maciullato e un occhio fuori orbita) mandato in moviola e freeze frame mentre la voice over ammoniva tentacoli! un film che vi avvolgerà di paura!. trasmesso a rotazione continua, generò tra i cinni un hype non indifferente: cosa buffa fu che il film venne mandato in onda senza quella scena. e ancora la Mammì era di là da venire…
-cyclone di cardona fu un altro film che mi traumatizzò al punto che per qualche anno non volli sentire ragioni di viaggiare in aereo.

  • a tema marino, ricordo anche l’ultimo squalo e più ancora pericolo negli abissi di vailati, che mi suggestionò e disturbò parecchio.
    -più avanti negli anni ultime grida dalla savana e savana violenta, entrambi trasmessi passata la mezzanotte ma comunque tagliuzzati assai. era tarda primavera 1988 e ormai la mammì teneva tristemente banco.

parlando di trailer, a garantirmi un discreto cagotto, quella villa accanto al cimitero, intercettato dopo cena (per fortuna non ero solo); ma mi ha lasciato a pelle particolarmente accapponata quello di spiaggia di sangue. non mostrava chissà quali scene orripilanti ma terminava con un urlo agghiacciante che mi pietrificava. mi allontanavo dalla tv senza nemmeno spegnere con le orecchie tappate ogni volta. e veniva trasmesso all’interno di pomeriggio con five! (per inciso, un film che visto a 20 anni m’ha fatto sentir ridere tutti i polli d’europa e oggi mi piscerei in faccia per aver temuto così tanto il trailer)
quello ricorsivo di spetters mi erudì su scurrilità che non si sentivano volare nemmeno a scuola
il trailer più tormentone di tutti fu quello di dolce e selvaggio, forse il trailer più ritrasmesso in un mese e mezzo da eurotv, praticamente beneficiava di un passaggio ogni due blocchi di spot pubblicitari.e in termini di mondos, trasmettevano all’ora di pranzo quello di africa dolce e selvaggia. effetti che neanche la weight-watcher e la dottoressa tirone…

toto-weirdness: nella casa al mare captavo tutte le emittenti del nord africa e della turchia anche meglio della rai o delle tv locali: i maccosa? si sprecavano. non solo per l’assurdità dei film e dei telefilm che trasmettevano; anche gli spot, i cartoni e i tg erano di un poverume ineffabile. vedere three stooges in arabo non aveva prezzo. ed erano davvero stranianti i monoscopi coi muezzin fino alle 17.

a vincere il mondo per sempre la mitica e incredibilissima videocagliari, di breve ma intensa vita, che tra la fine del 1986 e il 1989 trasmetteva praticamente le vhs noleggiate in un omonimo store di vhs chiamato video magazine cagliari: i titoli trasmessi ogni 2x3 a ogni ora del giorno erano davvero paurosi. tra i titoli che più ricordo: spasm, stupro selvaggio, virus, base artica zebra, ultimo rifugio antartide, endgame, ultimo mondo cannibale, africa ama, magia nuda, sos i mostri uccidono ancora, copkiller, miracoloni, philadelphia security, profonde tenebre, la settima donna, noi e l’amore (intercettato alle 2 di notte, il maccosa più grosso della mia preadolescenza)… la cosa ultratop è che, al pari di certe emissioni radiofondiche, potevi richiederne la messa in onda per telefono…!! una sorta di tele+ ante litteram cui la gdf fece chiudere prematuramente i battenti.

negli anni 90 mi sono molto scollato dall’antenna e li ricordo perliopiù legati alle soddisfazioni datemi da italia 7 centromarche, quando rincasando ebbro o cannato (o ambedue) a notte inoltrata beccavo cose che facevano panetto di nettare a sé, tipo la guerra di stryker o kung-fu movies indescrivibili per quanto erano scalcinati.

le ultime gioie nell’anima me le ha date la partenopea tele A più , sulla quale captai una versione surrealmente rimontata e ipermonca de il miele del diavolo ridotta a 55’, interrotta da patafisici (ciao, Renato!) spot con pippo franco di mobilifici e società di cremazione chiamate, nomen omen, esente

ecco, una sottocartella a parte la meriterebbero gli incredibilissimi spot di queste interregionali, che talvolta raggiungevano livelli di helzapoppin che nemmeno radio maria.

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Visto che hai vissuto il periodo d’oro delle TV locali sarde, ricordi qualche film trasmesso da TVC 4 morì?? È stata un emittente molto rudimentale di cui non si sa quasi nulla, per ora non è saltato fuori neppure un frammento video.

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ricordo molto bene l’emittente in sé, perché precedette anche videolina. ne ricordo benissimo logo e monoscopio (pari a quello del partito sardo d’azione di allora), e che col tempo cambiò nome in canale 35. ma a parte la selva di cartoni animati e qualche spot non ho memorie su eventuali film, anche perché nei primi anni andava e veniva. mi ci vorrebbe una macchina del tempo per risponderti. per esempio non ti so dire quale privata mandasse in onda i pornazzi nel pomeriggio o dove beccai l’insegnante a tarda notte.
sicuramente setacciando vecchie annate de l’unione sarda o di guida tv e telesette, se ne dovrebbero trovare i palinsesti, anche se quelli delle private erano assai generici (quello di videocagliari per esempio era spesso riportato sull’unione, ma dati materiali e mezzi di programmazione, i titoli dei film non venivano riportati. c’erano solo orari e la parola film :smiley: ). la sola cosa che ricordo bene di emittenti locali di nicchia o delle prime emissioni di videolina è che a fine anni 70 primissimi 80 i film trasmessi erano spesso pellicole scrause e rovinatissime con fior di giunte che saltavano, prese chissà come e dove… della prima videolina ricordo molto bene i cartoni della warner bros tutta la mattina fino all’ora di pranzo, e le casette di donata, un programma assurdo di annunci di case in vendita e in affitto in sardegna con foto tipo l’intervallo rai degli immobili - e playboy di mezzanotte, che era una sorta di cappello sulle ventitrè sardo, un po’ più spinto.