con estrema riconoscenza annoto tutto e vado subito alla ricerca.
Ma rand rover si trova in rete???
Aggiungo anche marina e il suo cinema. Piatti sporchi e riprese “a cazzo di cane” con la camera a mano.
eccome. se hai problemi a trovarlo scrivimi che te lo passo.
ho provato a scorrerlo a balzelloni con anteprime e in linea di massima mi è sembrato un po’ troppo hard per i miei gusti. però poi incappo in cose polsellian-bergonzelliane come questa
e mi torna la sgnappa!!
però ecco pensavo che l’hard fosse molto più laterale. quando poi sono incappato nella fellatio equina ho rischiato di sbrattare sul monitor…
Cinemerit Coop. Merit, come le sigarette.
Il Sacco si improvvisa anche paroliere con il suo classico stile “sperimentaldadaisticocialtrone” nella canzuncella portante del film dal titolo “Sapore di jeans” (sic!) cantata fra l’altro con mia incredibile sorpresa dalla grande Edda dell’Orso, abituale vocalist delle colonne sonore di Ennio Morricone.
Il titolo esatto è Pelle e jeans, e viene qui riciclata dal precedente film di Sacco, Sensi caldi.
Volevi dire per caso “Rand rover”?
Ragazzi, qui mi date tutti del rimbambito…
Sensi caldi (1980), il precedente film di Sacco. Rand rover è ancora prima (1978).
È scandaloso che non fecero mai il 45 giri!
A me piace come canzone. La voce della cantante è molto sensuale, nonostante l’accozzaglia di versi di Sacco.
Servirebbe il 45 giri, così come quello di muscolo rosso
Infatti è una canzone molto bella. Gli autori della musica sono Paolo Gatti e Alfonso Zenga. L’avevo anche messa in mp3 per ascoltarla spesso.
Quello di MR esiste, ma non è mai stato pubblicato in Italia. Solo in Spagna e Francia.
Salvatore Carrara invece afferma che la signorina fu portata sui set proprio da Pieri. A chi credere?
a me non è dispiaciuto, anzi le scene hard sono tra le migliori girate da Sacco secondo me, ma esiste una versione meno tagliuzzata? quella trovata si ferma 1 ora e 11 minuti
non posso ancora dare un parere d’insieme, ma per l’anteprima finora fatta, di scene hard per i miei gusti ce ne sono un po’ troppe. pensavo ce ne fossero solo due o tre in mezzo a una storia drammatica con regia e montaggio deliranti
ma della locandina giapponese vogliamo parlarne?