IL CONCETTO UNIVOCO DI VERSIONE INTEGRALE

NOTA di SWAT
segue da:
http://www.gentedirispetto.com/phpBB2/viewtopic.php?t=2418

UNCUT avere vent’anni?! Bè veramente c’è una terza versione nella quale ci sono scene con alcune diffenze, che non sono presenti nei due dischi RARO… :evil:

Per quanto riguarda LA BESTIA UCCIDE, ho fatto un dvd prendendo il film da una bella vhs originale widescreen e “incollandoci” le sequenze mancanti prese dal dvd americano originale. Così ce l’ho completo io e la RARO no!.. :evil:

E che dire del MOSTRO E’ IN TAVOLA? A parte che mancano nella versione RARO alcune brevi sequenze ma trascurabili, perchè hanno riversato il film in 1.85:1 invece che nel formato corretto originale 2.35:1 ?!? E hanno messo negli extra le versioni girate differentemente per i vari mercati internazionali delle stesse identiche scene? Io mi sono fatto un bel dvd come al solito da fonti originali in mio possesso e così io ce l’ho completo e la RARO no! … :evil:

RARO RARO ti voglio bene, però certe volte ti perdi in un bicchiere d’acqua, oppure sono più bravo io?! (risate generali… )

Ciao 8) e grazie comunque di esistere!

P.S. Dimenticavo… La scusa della scelta di versioni internazionali o francesi o altro, non regge. La versione del film è una sola, quella INTEGRALE, poi esistono le varie versioni di ogni nazione dovuta ai tagli imposti dalle censure locali. Ma la versione INTEGRALE è l’unica vera e originale.
Discorso diverso per quei film “rimaneggiati” per motivi di lucro dal produttore, vedi il caso LISA E IL DIAVOLO/LA CASA DELL’ESORCISMO. In quel caso è stata ottima e giusta la “separazione” in quanto trattasi effettivamente di due film diciamo “differenti”.

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Il tuo discorso sulle versioni integrali mi pare scricchioli un po’,nel suo assolutismo.Come considerare la director’s cut de L’Esorcista,allora?E i porno girati appositamente in due versioni,soft e hard?Semmai vale il discorso di Johnnyb,ossia inserire scene assenti dalla versione italiana fra gli extra.
Comunque la faccenda del Mostro in tavola… non la sapevo.Un DVD da evitare,allora?

>La versione del film è una sola, quella INTEGRALE, poi esistono le varie versioni di ogni nazione dovuta ai tagli imposti dalle censure locali. Ma la versione INTEGRALE è l’unica vera e originale.

Sono discorsi come questi, sbagliati e dissennati, oltre che superficiali, che ostacolano la filologia e la serietà degli studi dedicati al cinema di genere.

L’idea di una versione integrale univoca, costituìta dalla somma di tutto il girato esistente, è un’idea buona sola per i gonzi. Un’idea da combattere con tutte le forze. L’unica flebile speranza è che non tutte le nuove leve di appassionati ragionino con questa stupidità.

Bè mi spiace deluderti ma non sono una nuova leva visto che vedo film da oramai trenta anni, sia al cinema che in tv che in cassetta. Probabile che non abbia compreso bene il significato di quello che volevo intendere.
Non parlo di “collage” di tutto il girato esistente, ma del lungometraggio finale e conclusivo, dato successivamente ai vari paesi e quindi alle varie censure che, secondo i propri usi e costumi ne hanno fatto censure consone. Questo ha fatto nascere dello stesso film una versione italiana, una francese, una tedesca, una americana e via discorrendo. Qual’è la versione integrale se non la pellicola finale prodotta dal regista prima del passaggio alle varie censure?
E’ questo un discorso superficiale oppure è superficiale non approfondirlo questo discorso? :wink:

Per rispondere a Tuchulcha invece:
E’ chiaro che esistano poi delle casiste differenti. Come hai giustamente sottolineato, che dire delle Director’s cut?
Bé il discorso è differente perché normalmente non è stata colpa della censura il “taglio” (tra virgolette) del film, ma magari per motivi di budget o di “moda” o chissà perché. Di fatto all’epoca alla censura è stato dato quel film NON director’s cut e pertanto ERA integrale. Che poi dopo venti anni si tiri fuori del materiale che per vari motivi non era stato “assemblato” il discorso è diverso.
Il discorso poi degli inserti hard nei film, anche qua dipende. Gli inserti facevano parte del copione originale o sono stati inseriti successivamente e magari girati ex novo appositamente, per un mero discorso di “moda”?
Ci sono film che ERANO hard in origine e che la censura ha fatto diventare soft (quindi la versione integrale è la hard).
Ci sono film che ERANO soft ma con aggiunti (quindi fuori copione) inserti hard con attori che hanno fatto parte del film stesso (quindi la versione integrale è la soft).
Ci sono film che ERANO soft ma con aggiunti (quindi fuori copione) inserti hard con attori che NON hanno fatto parte del film stesso (quindi la versione integrale è la soft).
Ci sono film che ERANO soft ma con aggiunti (quindi fuori copione) inserti hard provenienti da altri film addirittura (quindi la versione integrale è la soft).

Il discorso non è affatto semplice. Una cosa è certa: La versione integrale è quella sfornata all’epoca dal regista (e che rispecchia il copione) prima che passasse alle varie censure locali.

Senza rancore 8)

Ciao

Ultima cosa, giusto per chiarire:

AVERE VENT’ANNI: Le scene non presenti sul dvd RARO non sono degli insert ma fanno parte della pellicola originale integrale. Probabile la Raro ne abbia una censurata.

LA BESTIA UCCIDE: Le scene d’amore e il bacio saffico non sono degli insert ma fanno parte della pellicola originale integrale. Probabile la Raro ne abbia una censurata.

IL MOSTRO E’ IN TAVOLA: A parte la mancanza di pochi fotogrammi, quindi cosa trascurabile, qua è sballato proprio il formato video! Di questo film poi alcune scene sono state girate dal regista in due versioni differenti, sapendo già che la censura italiana gliele avrebbe stroncate. Esempio:
Scena in camera da letto con la donna seduta sul ciglio del letto.
Per l’Italia: entra l’uomo vestito e si stende sul letto abbracciandola;
Per l’estero: entra l’uomo completamente nudo con vista anche sul pene e si stende sul letto abbracciandola.

E’ chiaro che per il regista la versione integrale della scena è quella con l’uomo nudo, ma per evitare che nel film fosse del tutto eliminata, ha avuto la bella idea di girarla anche pudica così almeno da garantirne l’integrità rispetto al copione semmai la censura facesse opposizioni (cosa che infatti ha fatto, vedi vhs “Azzurra” dell’epoca).
Si spera che tale scena pudica venga inserita negli extra, proprio per far comprendere al meglio i problemi vissuti all’epoca con la censura.

Ciao :slight_smile:

Si vede - senza offesa - che non hai molta familiarità storica con la materia. Non è che esistesse una copia integrale (l’archetipo assoluto) mandata alle varie censure. Questa è una caricatura, una tua invenzione.

In realtà, come sanno (quasi) tutti, è già la produzione ad approntare versioni diverse per i diversi mercati, indipendentemente dai tagli effettuati in sede locale. NON ESISTE UNA VERSIONE INTEGRALE UNIVOCA. IL CONCETTO UNIVOCO DI VERSIONE INTEGRALE E’ UNA FANTASIA. L’ho ripetuto diecimila volte e lo ripeterò fino alla nausea.


>Una cosa è certa: La versione integrale è quella sfornata all’epoca dal regista (e che rispecchia il copione) prima che passasse alle varie censure locali.

Questa è addirittura un’affermazione comica.

E sulla base di quale copione? :smiley:
Se il copione lo prevede allora FA parte del film, se il copione non lo prevede allora NON FA parte del film, quindi sono delle aggiunte/modifiche da considerare solo per il contesto storico che hanno. Queste versioni di film andrebbero etichettate come “integrali + inserti”, spesso hard.
Opure i casi che citi sono ad esempio quelli avuti con LISA E IL DIAVOLO/LA CASA DELL’ESORCISMO. In questo caso furono girate addirittura scene (in america), richiamando alcuni attori, a posteriori la conclusione del film originale. Infatti è giusto, come si fa, considerare i due film come due film a se, “differenti”. Ma nella stragrande maggiornaza dei casi non ci troviamo in questa casistica.
Porto un esempio ulteriore, e non italiano, così da far comprendere che il problema della censura non era solo italiano.
Spagna. “Il castello dalle porte di fuoco”.
Bene, anche in questo film, come nel “mostro in tavola”, il regista ha voluto appositamente girare due versioni della stessa scena, una casta e una meno casta, sempre per prevenire i tagli della censura (che ci sono stati e in abbondanza). Esempio:
Una donna esce dalla vasca e prende l’asciugamano:

  • una versione non fa vedere nudi;
  • un’altra versione si vede chiaramente la nudità.
    Da notare che non si tratta della stessa scena ma tagliata, ma bensì di due riprese differenti, infatti i movimenti della donna sono visibilmente differenti.
    La scena però era importante che ci fosse nel film. Non per le immagini, ma per il contenuto audio! Si dicevano cose importanti che dovevano essere ascoltate dallo spettatore. Quindi per evitare il pericolo della censura video è stato girato anche in versione casta.

Poi il film è arrivato anche in Italia… Invito chi fosse interessato a visionare questo film, di evitare assolutamente il film censurato dalla nostra censura, poiché elimina passi fondamentali del film che rende incomprensibile tutto. Fortunatamente il doppiaggio fu eseguito prima della consegna alla censura e così oggi abbiamo fortunatamente una versione integrale in lingua italiana. Però spesso ci si imbatte nella censurata…

Bisogna comprendere una cosa: Le differenti versioni non sono state create dalla produzione, ma dalla censura!
Le “versioni” create dalle produzioni sono INSERTI che non hanno nulla a che fare con la sceneggiatura del copione e pertanto non vanno considerati. Li possiamo/dobbiamo considerare solo per il valore storico (lo hanno) che li lega indissolubilmente alla pellicola originale e chiamarle “integrali + inserti”.

Ad esempio:
“La nipote”, è integrale il dvd uscito da poco (anzi, nemmeno perchè mancherebbero un paio di scene, cosa ammessa anche dal realizzatore del dvd, evidentemente onesto). Esiste poi una versione hard. Queste scene aggiuntive furono girate a posteriori, non erano presenti nella sceneggiatura, e furono inseriti nel film. Bene, questo film con inserti hard NON DEVE essere etichettato integrale, nemmeno “integrale + inserti hard” perchè per inserire queste scene hard hanno eliminato parte del film quindi alla fine è un pastrocchio senza senso. Questa versione è stata realizzata dalla produzione.

“Emanuelle in America”, è integrale il dvd che presenta scene hard ed è legittimo in quanto erano presenti nella sceneggiatura, sono state girate dal regista durante le riprese e montate nella pellicola finale e definitiva.
Questa versione è stata realizzata dal regista.
Poi sono intervenute le varie censure e così sono nate le varie versioni “nazionali”.

Una cosa è certa… tra censure varie e produzioni non si sa chi abbia fatto più danni, ma comunque i maggiori tagli e versioni le ha create la censura. Quelle create dalle produzioni sono facilmente riscontrabili in quanto sono nella maggioranza dei casi “inserti hard” o come in LISA dei rimaneggiamenti clamorosi, e famosi.

Ciao

Comunque, non vorrei dire fesserie (ne dico tante giusto? :slight_smile: ), ma mi sembra che alla fine diciamo la stessa cosa. Diamo giusto un “peso” differente alla censura e alla produzione sulla maternità delle versioni.

Ciao

Per quanto riguarda la versione RARO del Mostro è in tavola, leggendo i vari dubbi espressi, io personalmente comunque consiglio l’acquisto per chi non l’avesse. E’ un DVD ben fatto, restaurato alla perfezione con una luminosità eccezionale. E’ integrale. C’è solo la pecca che è un 1.85:1 anziché 2.35:1, ma sincerametne quanti dvd escono che non hanno il formato cinematografico originario? Una marea, eppure li compriamo ugualmente.
Peccato solo per tanto lavoro di ristrutturazione con questa pecca.
Come anche per alcuni dvd che usciranno a breve, che saranno in formato fullscreen addirittura! Comunque meno male che escono e li comprerò senz’altro per quanto mi riguarda.

Ciao

No, le cose nel cinema non andavano affatto come le immagini tu. Non c’è una virgola che sia condivisibile in tutto quello che scrivi.

Il copione? Ma lo sai che almeno un terzo dei film di genere italiani venivano girati senza sceneggiatura, o comunque inventandola e modificandola di giorno in giorno? Il copione in molti casi non conta un cazzo, non si sa neanche cosa sia, nei film poenoerotici quasi sempre non c’era nemmeno.

La censura? Ma lo sai come funzionava il passaggio in censura o no? In ogni paese veniva sottoposta la versione definitiva destinata al mercato locale, già doppiata o sottotitolata in loco. Le doppie versioni sono a monte della censura, sono un’altra cosa.

Gli esempi che fai sono tutti impropri e sbagliati. Il caso di “Lisa e il diavolo” non rientra nella nostra casistica (si tratta di un rimaneggiamento ex-novo a posteriori), “Il castello dalle porte di fuoco” è uno dei tanti esempi di film prodotti in doppia versione (il regista e il copione lasciali stare, forse sul set non c’era né l’uno né l’altro), su “La nipote” non è vero quello che dici (alcune sequenze hard sono originali, ad esempio), di “Emanuelle in America” idem (la versione integrale italiana è quella soft, uscita in Italia, quella hard non è stata ovviamente mai presentata in censura).

Ma insomma, è tutto il tuo discorso che non funziona, perché probabilmente non conosci le cose. Studia un po’ la materia, poi magari se ne riparla. Adesso magari ti rispondono altri forumisti. Io chiudo qui. Niente di personale, ovviamente.

E aggiungo che a pieno diritto io posso sostenere che le nuove versioni italiane dei film di Warhol non sono integrali, perché manca il doppiaggio originale. Paradossale? Mica tanto. Come vedi le cose sono molto più complesse e sfumate di come pensi tu.

Stavo per far notare io dell’importanza relativa del copione nel cinema (soprattutto di genere) di allora…

L’importanza del copione non è soltanto relativa,in alcuni casi è addirittura nulla.Gli horror di Fulci nascevano spesso da trattamenti di poche pagine,paradossalmente si verificava non la cancellazione ma l’aggiunta di scene assenti dalla sceneggiatura!
Quanto al mito di una versione intregrale univoca,non posso che dar ragione ad Andrea.Qual’è la versione integrale di Emanuelle in America,di grazia?Massaccesi girò alcune scene più forti appositamente per il mercato estero,non avrebbero dovuto figurare nella versione italiana.Pensate che perfino nella versione hard edita in cassetta dalla Number One mancava un dettaglio andrologico(sì,proprio il primo piano di un cazzo)presente invece nella censuratissima versione televisiva passata sulle reti Mediaset.Magari adesso l’hanno reintegrata nella versione DVD della Storm;ma,ripeto,è un’altra edizione ancora rispetto ad altre circolate in sala.David Brandon ha perso il conto delle versioni di Caligola,la storia mai raccontata proiettate nei cinema di tutto il mondo;come cacchio si fa a parlare di final cut?Figuriamoci,Massaccesi girava i film in due versioni già calcolando che gli avrebbero eliminato le scene più forti in sede censura,così il film sarebbe quantomeno uscito.E’ giustissimo domandarsi se il passaggio televisivo di un film presenti tagli di censura rispetto alla versione circolata in sala,ed è umano porsi la domanda:“è integrale?”.Ma a patto di non considerare un valore assoluto il concetto di integrità,altrimenti il discorso si complica.

Ecco, con questa posizione di Tuchulca sono interamente d’accordo.

Anche i grandi registi come Truffaut e Fellini facevano recitare gli attori con numeri o frasi senza senso, per poi aggiungere l’audio in sala di doppiaggio. Come dire, le due facce della stessa medaglia, ovvero il cinema.

Per me la cosiddetta “versione integrale” è quella che è passata in prima visione nelle sale, anche se è molto riduttivo parlare in questi termini dato che non sono sempre i registi a metter le mani sui film, ma molte volte anche i produttori impogono scelte non condivise dai registi.

TI QUOTO ALLA GRANDE!
Hai detto una verità immensa e cioè che il regista già sapeva che alcune parti non sarebbero circolate in Italia causa la censura e quindi le girava comunque ma sapendo già che sarebbero state viste solo all’estero. Magari non sapeva dove, se in francia, germania, spagna o america, ma da qualche parte sicuramente la censura sarebbe stata più magnanima.
Ora ti domando una cosa: Se massaccesi avesse saputo che la censura italiana avrebbe permesso la visione di tali scene, pensi che non le avrebbe girate anche per il mercato italiano?
Io sostengo che le varie versione (per inciso, è vero che ci sono varie versioni, non sto sostenendo il contrario, chiariamoci), dettate dai produttori/registi o chi volete voi, sono per la stragrande maggiornaza dei casi nate per causa della censura, perchè sennò spiegatemi voi che interesse avrebbe un produttore a distribuire un film cut in italia, se non appunto per i problemi della censura.
E’ vero anche che spesso si “inventava” al momento la scena, ma se poi è andata a finire solo al mercato internazionale, non è stata una scelta della produzione per motivi di mercato, ma perché sapevano che la censura italiana non l’avrebbe fatta passare e così solo all’estero si consegnava il positivo contenente quella scena. IO produttore consegno all’estero tutta la versione integrale, così IO almeno il mio lavoro l’ho fatto come si deve, poi saranno le varie censure locali a determinare quale versione andrà in sala. Ed è per questo che di vari film abbiamo quella francese che ha delle scene in più ma anche delle scene in meno presenti in quella americana che ha sua volta è mancante di quelle francesi. E’ comico pensare che i produttori distribuissero varie versioni, una per la francia, una per la germania, una per la spagna, una per l’america etc etc. E chi glielo faceva tutto sto lavoro, e perché? Per loro era più comodo consegnare il film completo e poi… FATE VOI!
Per il mercato italiano invece è differente, conoscendo bene la censura, come avete sottolineato, certe scene non gliele consegnavano proprio. Ma non perchè non le volevano nel film! Altrimenti non le avrebbero messe nemmeno per l’estero.
Discorso diverso sono gli inserti hard post produzione, spesso girati anche all’insaputa del regista.

Ciao

P.S. si è vero, per il mostro è in tavola la raro non ha nemmeno messo il doppio audio italiano relativo alle due versioni audio del film, uno pacato e l’altro molto più volgare e spinto. Cose che capitano…

Allora…

  1. Il Castello: Non sto parlando delle due versioni spagnola e italiana, ma dei due film in lingua italiana circolanti in Italia. Non sono due versioni differenti! In Italia giunse una sola versione! Quella con il nudo completo e con le scene integre. Quello è il film che è andato in censura. Dalla censura uscì il film che tutti conosciamo, proiettato in sala e da dove poi hanno fatto la storica vhs “Magum 3B”, e cioé quella senza il nudo e con gli innumerevoli tagli. Altro che due versioni! La seconda versione l’ha “creata” la censura!
    Per inciso la versione andata in censura spagnola è la stessa identica andata in censura italiana. Quindi quella che abbiamo noi è integrale come quella spagnola. Parlo dei film pre-censura ovviamente.

  2. La Nipote: Mi risulta, ma potrei sbagliarmi, che nessuna sequenza hard sia originale. Da non cadere in errore sul fatto che le scene hard abbiamo interpreti presenti nel film vero e proprio. E’ stata una strategia fatta dal produttore per far credere appunto che fossero state girate durante le riprese e che facessero parte integrante della pellicola. Non mi risulta sia così. So che proposero ad alcuni del cast, sotto lauto compenso, dopo svariate settimane, di girare queste scene ulteriori, all’insaputa chiaramente dei protagonisti principali del film. Tutto ciò porto all’epoca carte bollate e tribunali da parte di attori “puliti” che si ritrovarono invischiati in un film porno a loro insaputa.
    Per inciso il misfatto si ritrova nuovamente oggi in tribunale per l’indelicatezza fatta da Sky mesi or sono, riproponendo su Happy Channel quel film con gli inserti hard.

  3. Emmanuelle: Verissimo che la versione hard non è stata presentata in censura italiana. Questo non significa che D’Amato non volesse girare per il film quelle scene hard. Infatti lo ha fatto. E non è certo stato un regista che si è fatto tanti scrupoli in tal senso, visto che ha fatto anche hard veri e propri. Lui ha dato alla censura italiana quello che sapeva che poteva dare e cioè il film CUT delle scene hard. Scene girate in America chiaramente. Chiaramente perchè in Italia per legge era, ed è tutt’ora, proibito girare film pornografici. E infatti nella stragrande maggioranza dei film le scene hard o gli inserti hard venivano girati all’estero in Francia o America principalmente. Certo, più di uno è stato girato in Italia, rischiando.
    Quindi ricapitolando possiamo dire, correggetemi, che:
    la versione integrale italiana è: quella soft;
    la verisone integrale americana è: quella hard;
    la versione pensata, voluta e girata da D’Amato è: quella hard.

Io personalmente preferisco vedere la versione del regista, cioè quella hard, ma questa è una cosa personale, come tanti altri invece preferiscono considerare la versione italiana. Siamo liberi di farlo. E meno male direi.

Aiutoooo, quante fesserie che mi tocca leggere in una volta sola… Ma ti prego, continua a postare, è troppo divertente.
La versione “americana”: ahahahahah.
“Scene girate in America chiaramente”: uahuahuahuah.

Figurati è un stato un piacere :smiley:
E quindi la Raro, Nocturno, Neo Publishing, AYP, LF, Anchor Bay, etc etc, che dopo faticose ricerche hanno e stanno continuando a far uscire le “versione integrali”, e ne sanno molto più di me e voi messi insieme, visto che le ricerche spesso e volentieri le hanno fatto andando a scovare reperti sulle censure, incontri con registi, attori e produttori, ebbene sono dunque dei falsi clamorosi, perché a detta vostra le versioni “integrali” sono utopie, non esistono, e quindi le dovrebbero chiamare “versioni alternative”. Va bene, continuiamo allora a vedere “l’orgia dei morti” CUT e “paura nella città dei morti viventi” senza la trapanazione del cervello e così via discorrendo per tutti quei film dichiarati dalle varie case “integrali”.
Io continuerò personalmente a vedere la versione integrale, ops pardon, la versione alternativa del “castello dalle porte di fuoco”, voi vedetevi la “Magnum 3B”. Se volete e non l’avete ve la presto, venderla no perché ci tengo.

Io ora però mi sto annoiando, anche perché nessuno ancora mi ha postato esempi concreti relativi al quesito “integrale/alternativo”, magari potrei cominciare a ridere anch’io… :smiley: e con me anche tutte quelle case che stanno facendo un lavoro egregio ed enorme per tirar fuori le edizioni “integrali” e non “alternative” di quel periodo d’oro del cinema italiano che ho avuto il piacere di viverlo allora e non ora.

Ma che stai cincischiando?