sfrucugliando le schede su imdb non mi è riuscito di capire quale dei suoi film possa essere di quelli compresi tra il 1975 e il 1980. nessuno dei cast corrisponde a quello di questo flano. si tratta in quasi tutti i casi di film-inchiesta sul mondo della prostituzione o dell’hard, non saprei quanto autenticamente inchiesta e quanto effettivamente hard. secondo me è quasi certamente uno dei due exhibition, ma ripeto cast della locandina e schede imdb non combaciano. il flano è sicuramente dell’autunno 1981.
Noto che la produzione del film è a cura della Clap 7. Ora non so se sia un nome inventato di sana pianta dalla distribuzione italiana, ma il primo EXHIBITION era prodotto dalla Contrechamp. Il secondo EXHIBITION con Sylvia Bourdon venne criticato per alcune scene un po’ troppo forti che vedevano la protagonista (anche dominatrice) torturare, pare per davvero, un suo cliente comunque consenziente anche se Bourdon se la prese con Davy per averla, a suo dire, fatta ‘passare per una nazista’. Mentre Davy, di contro, si lamentò spesso sul set con la protagonista dicendole ‘niente sangue, è vietato!’.
Se fosse stato il primo quale migliore occasione per pubblicizzarlo come ‘finalmente in versione integrale’, mentre nel caso fosse il secondo non capisce perché cambiare il nome della protagonista e titolo. Ma va da se.
che se vai a vedere su imdb risulta essere di micheal caputo, vale a dire è stesso aka dato a jesus franco per le porno prigioniere. nemmen dirlo, anche il cast è tutto diverso rispetto alla locandina vacce a capì.
Ricordo che nei primissimi ottanta il compianto Scalamogna ingaggiò come corista, unitamente alla mulatta Melissa Chimenti, anche Marcella Petrelli all’epoca frequentatrice di parecchio hard nostrano dei primordi, ancorchè mai formalmente impegnata in scene esplicite, o almeno così si dice! Le due bellezze (la bianca e la nera) si possono ammirare nel brano in perfetto “pattume-dance” casereccio “Body to body” con un impareggiabile Scalamogna a imitazione ultratrash di Barry White.
Body to body è fighissima. La gente la balla volentieri. La sequenza “Blood & Honey” di Amanda Lear e “body to body” di Gepy&Gepy fa impazzire il dancefloor
Che si chiami trash o dadaismo involontario poco importa erano anni in cui la cialtroneria, senza darsi alcun limite al cattivo gusto, assurgeva a forma di sublimazione e forse anche a forma d’arte. Situazioni impensabili per la musica e più in generale per la cultura o sottocultura d’oggigiorno. Insomma solo allora Scalamogna poteva stare a Barry White come Tony Renis ai Bee Gees (vedetevi e ascoltatevi il suo “Disco Quando” con voce da castrato. Una delizia!
più che altro erano anni in cui vigeva il più assoluto menefottismo e si andava avanti testa alta a dispetto di tutto e di chiunque. di neo-dadaismo volontarissimo e assai raramente inconsapevole, quindi. fortune che di questi tempi possiamo giusto rievocare nostalgicamente.
Beh, dopo che uscì la splendida How deep is your love anche super gruppi come i Pooh o i New Trolls si piegarono alla moda incidendo rispettivamente Notte a sorpresa e Quella carezza della sera (prima i secondi e poi i primi, rispettivamente) i cui vocalizzi non potevano non essere ispirati ai fratelli Gibb.