Sicuramente sapere che dietro alla pellicola c’è IL divulgatore scientifico, ne influenza non poco la re-visione, è obiettivamente tutto analizzato con metodo, il bunker ha un criterio logico, così come il suo impiego e la psicologia degli annessi occupanti, credo sia il modo giusto per apprezzarlo, adesso non vorrei esagerare a dirvi di guardarlo come una puntata di Quark ma godetene il lato tecnico/documentaristico, che dal basso della mia esperienza in ambito non è affatto campato per aria.
Film tardivo che nonostante l’ambizione internazionale con un cast da Colossal-Disaster-Movie, non è riuscito a scalare l’olimpo cinematografico.
Curiosa la colonna sonora sfacciatamente riciclata di Morricone, soprattutto col main theme de La Cosa, però è usata bene e bisogna ammattere che funziona.
Lasta but not least, la multinazionale che commissiona il bunker si chiama… HAVEMAYER, concidenza?