Anno: 1986
Regia: Cesare Ferrario Con: Bettina Giovannini, Lydia Mancinelli, Leonard Mann, Anna Orso, Francesca Muzio, Federico Pacifici, Alberto Di Stasio, Antonio Ballerio, Vittorio Capobianco, Gabriele Tinti Musiche: Paolo Rustichelli
Dunque, ho recentemente acquistato questa cassetta, tra l’altro ad un prezzo assai invitante (2.90€ e col 3X2 in un Blockbuster). Il film non m’attraeava granchè di suo, ma leggendo che la durata era di 94 minuti…
Poteva anche essere un refuso, ma il contatore, dal primo titolo di testa all’ ultimo, parlo esclusivamente del film, mi da la durata di 90’30". Dal momento che altrove m’e stato detto che la suddetta vhs contiene solo la versione da 86’, qui c’è qualcosa che non mi quadra…
Chi, x favore, può fare un po’ di chiarezza?
Bisognerebbe fare il confronto con il vecchio passaggio satellitare da Stream (che ahimè non possiedo più…) che ricordo comunque integrale e privo di interruzioni pubblicitarie e quindi ottimo come parametro…
Bah… non sarebbe la prima volta che quello che veniva proposto pesantemente tagliato in sala, poi era integro in video. Riguardo la fiducia sulla durata… beh, per 2.90€ (e col 3X2) si poteva fare, dai!
Il film, ad ogni modo, fa schifo!
Grazie a tutti e due!
il film in realtà durava 1 h e 50, ma a causa di polemiche e problemi giudiziari il regista cesare ferrario dovè tagliare (prima della distribuzione) una ventina di minuti.
quindi la versione uscita nelle sale e in vhs è a suo modo integrale.
Il film fù tagliato sopratutto nelle altre scene dei delitti del Mostro dove pare risultasse cruento e siccome i familiari delle vittime protestarono il film fù tagliato abbastanza.Ma fondamentalmente la versione uncut non e mai circolata?
se la versione che mandò in onda stream è di 90 minuti, allora il film non è mai circolato con le scene che il regista aveva dovuto tagliare. perchè l’edizione vhs è anch’essa di un’ora e mezza.
il film fu venduto alla fininvest, ma pare che non sia stato mai trasmesso dai canali del biscione.
ti consiglio tutti e due i film realizzati sul caso del mostro: l’assassino è ancora tra noi e il mostro di firenze. entrambi del 1986.
non voglio rovinarti la sorpresa, quindi ti posso solo dire alcune cose fondamentali: l’assassino è ancora tra noi segue lo stile di un thriller serrato, e affronta la vicenda cercando di indagare su “chi” poteva essere l’assassino.
il mostro di firenze, invece, analizza il caso in maniera più esplicita (anche perchè è tratto dall’omonimo libro di mario spezi del 1983): più che lo stile del thriller segue una narrazione di cronaca e investigativa. anche questo film pone interrogativi sul “chi”, ma cerca di esporre ipotesi soprattutto sul “movente”: il motivo, o i motivi, che spingevano il mostro ad uccidere in quel modo feroce.
non due capolavori ma di certo due film interessanti da seguire.
Il mostro di firenze
L’assassino è ancora tra noi
28° minuto (già Tramonti fiorentini o Quel violento desiderio)
Quest’ultimo, uscito solo in home video, ha perso per strada il riferimento alla cronaca, ma in base a quella era stato iniziato e non concluso, per poi essere integrato con scene aggiuntive a distanza di tempo, che per l’appunto lo allontanavano dall’idea iniziale.
c’era anche in preparazione un quarto film, che doveva essere diretto da daria nicolodi (la nicolodi aveva scritto la sceneggiatura assieme ad una collaboratrice). poi si è bloccato tutto.
furono smentite voci che parlavano di una regia firmata marco bellocchio e di una supervisivione firmata dario argento.
*a dario argento fu comunque chiesto, anche nel 2004, se era interessato a girare un film sul caso. ma argento ha mostrato il suo disinteresse.
adesso ci sono invece 2 progetti nuovi sul caso:
1-antonello grimaldi inizierà a realizzare da questo mese uno speciale sulla vicenda: 6 puntate da 45 minuti ciascuna che poi andranno in onda più in là su “fox crime” (gli esterni saranno girati a firenze e dintorni, gli interni a torino);
2-negli Usa verrà realizzato un film tratto dal libro di mario spezi “dolci colline di sangue”. dovrebbe produrlo tom cruise.
Credo che il piu accettabile dei 3 sia appunto quello di Cesare Ferrario che almeno si aggrappa alla narrazione di Mario Spezi, (anche se datata e non accertata) giornalista davvero molto esperto sul caso del Mostro, e il film nel suo complesso ricordo che contiene una buona carica di suspance per tutta la pellicola. Certo non è assolutamente un capolavoro ma se si è interessati alle teorie di Spezi sul caso e comunque interessante.
Il suo film gemello di Camillo Teti, che uscì nello stesso periodo e anzi pare che proprio L’assassino è ancora tra noi uscì un po prima perchè il film di Ferrario era “impegnato” alla censura, è nettamente inferiore.
Siamo un tantino off-topic ma cmq…
Per il fatto della Nicolodi mi pare che lessi tempo fà che il progetto si era bloccato perchè la Nicolodi stessa aveva ricevuto telefonate minatorie non si sà da chi che era a conoscenza della cosa e quindi fu praticamente minacciata.Argento invece riteneva interessante girarne un film e sarebbe davvero fantastico un film argentiano sul tema del mostro.Tom Cruise pare sia rimasto letteralmente affascinato dalla storia del Mostro tanto da acquistare i diritti del libro di Spezi per proporli a una famosa casa americana, e nell’eventuale film vorrebbe ritagliarsi una parte da poliziotto.Per la serie su Fox Crime pare che il protagonista della storia che quindi vestirà i panni di Pacciani sarà il toscanaccio Monni
sui 2 film principali le cose più o meno andarono così: il primo ad annunciare un film sul “mostro di firenze” fu cesare ferrario. non appena la notizia fu divulgata, una società di produzione di Roma si precipitò subito a confezionare in fretta e furia un film analogo, per fare concorrenza e battere ferrario sul tempo.
l’assassino è ancora tra noi fu girato infatti nell’ottobre 1985 (e uscì il 7 febbraio '86); il mostro di firenze a novembre dello stesso anno (e uscì il 9 aprile '86).
il film di camillo teti incontrò meno problemi del film di ferrario: fu girato senza intralci e ostacoli durante la produzione e, benchè ci fu una proiezione obbligatoria anticipata con i familiari di alcune delle vittime (con proteste in sala e reazioni forti), il regista e il magistrato riuscirono a trovare un immediato accordo. teti alleggeriva fortemente un paio di scene di delitti, e eliminava alcune date in sovraimpressione, in cambio della distribuzione senza ritardi.
il film di ferrario invece incontrò più difficoltà: in toscana, la troupe potè girare solamente alcune inquadrature di firenze e due scene alla piazzola degli scopeti. il comune di scandicci non li volle ospitare, e benchè a san casciano la produzione si era organizzata in regola con il comune, le autorità locali inviarono lì i vigili urbani a multare i camper della produzione in sosta. seguirono proteste di molti curiosi che iniziavano ogni giorno ad invadere il set.
i restanti esterni ferrario li dovè girare nella campagna romana vicino fiumicino, in zone che vagamente assomigliavano al paesaggio toscano. anche l’interno di una villa (inizialmente sita in toscana) fu ricostruita per necessità vicino fiumicino.
ci fu poi la proiezione con i familiari di alcune delle vittime, e si ripeterono proteste, accuse e reazioni forti. ferrario fu costretto ad eliminare quasi una intera scena e ad alleggerire il film di complessivi venti minuti.
per entrambi i film, pare che i titolari dei cinema fiorentini si mostrarono contrari a farli proiettare nelle loro sale.
Volevo solo aggiungere che le famigerate scene tagliate del film di Ferrario (che visionai grazie alla sua squisita disponibilità) potrebbero tranquillamente passare in un film tv di prima serata, tanto erano innocue. E’ quella stessa Italia di oggi (vedi il caso della povera Eluana), in preda a frequenti crisi di isteria collettiva, che all’epoca fece talmente tanto clamore intorno allo “scandalo” del film da costringere i censori ad intervenire, benché non ce ne fosse assolutamente bisogno. Qualcuno affermò di aver riconosciuto le scarpe rosse della figlia, vittima del mostro, indossate da un’attrice assassinata nel film, quando agli atti processuali figuravano di altro colore…
Il film di Ferrario è certamente più accademico, ma quello di Teti sguazza nell’exploitation più bieca, il che lo rende assai più divertente.
Pitt
hai citato un particolare esatto: infatti ferrario aveva mostrato delle scarpe rosse (ai piedi della vittima, nella finzione del film), mentre risultava dai verbali e dagli atti processuali che le scarpe del vero delitto erano di colore bianco.
il delitto in questione era quello del 1984. alla fine, nonostante l’evidenza del fatto, ferrario si ritrovò lo stesso (sembra incredibile) dalla parte del torto: e fu costretto a rimaneggiare tecnicamente la scena.
a me è piaciuto molto il film di ferrario: anzi lo trovo (in linea di massima) abbastanza vicino, o quantomeno molto verosimile, alla probabile spiegazione del caso. a mio parere va rivalutato, riscoperto e riseguito con più attenzione.
sei riuscito a visionare le scene tagliate perchè hai fatto parte di una società produttiva o distributiva che ha finanziato qualche progetto recente di ferrario?
mi spiegheresti più o meno cosa comprendevano i venti minuti eliminati dalla versione definitiva?