Un nano lavora come avvocato per una grande società che si occupa di cause legali, venedo continuamente bistrattato e schernito da chiunque, dai colleghi alla donna delle pulizie. La sua vita è triste, solitaria e disperata. Non ha nessuna soddisfazione, nè sul piano professionale, nè tantomeno su quello dei rapporti sociali e sopratutto su quello del sesso degli affetti.
Un giorno, per cause fortunose, incontra una vecchia stella del cinema, ormai anziana e col fisico decadente, ma al contempo ancora capricciosa, viziosa, ricchissima e superba (interpretata da una GRANDISSIMA Anita Ekberg). La donna inizia ad andare a letto col nano, che non rendendosi conto di essere usato come un semplice divertissement nella vita di vizi e fasti della cinica vecchia inizia ad innamorarsi. Un giorno però si rende conto della realtà, e dopo aver provato un dolore estremo riesce a raggiungere la catarsi uccidendola. Da allora la sua vita cambia totalmente, decide che non si farà mai più mettere i piedi in testa da nessuno, dà le dimissioni e riesce a realizzarsi e a trovare la serenità lavorando in un circo dove si esibisce una bambina che aveva conosciuto tempo prima e con la quale instaura un profondo rapporto di amicizia e affetto.
Se non sbaglio mi pare di ricordare che il regista Le Moine, al suo debutto in questo ruolo, in passato lavorò realmente in un circo, e da questa sua opera prima traspare tutto l’amore per questo mondo magico e affascinante.
Un film molto poetico, che assume un punto di vista insolito per raccontare una storia che in sè non è poi eccezionale, ma che grazie alla bella fotografia in b/n e a alcune inquadrature davvero perfette riesce ad evocare immagini e sentimenti davvero forti e coinvolgenti.
Film di nazionalità belga, che consiglio al caro Almayer perchè forse è l’unico che riuscirà a reperirlo facilmente (da noi non è mai uscito in home video, mi risultano solo alcuni passaggi su stream - pare però che ci sia un dvd canadese) e soprattutto a Giorgio Brass, come tutti sappiamo nanofilo incallito, che troverà qui materiale per le sue ipsazioni quotidiane.
Infine voglio chiudere linkandovi il vergognoso commento al film del’inetto Farinotti, che qui dimostra tutta la sua competenza in materia di critica cinematografica: http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=29202