Essendo incappato in un film con una banda di nani cannibali, mi sono sentito in dovere di aprire un topic dedicato alla filmografia nanesca, tema molto dibattuto negli anni sul forum, ma che non ha mai goduto di un database organico e ben organizzato.
Fiction, documentari, animazione, hardcore… Vale tutto!
Peccato davvero che il maggior esegeta di cinema nanesco, @Giorgio_Brass , in questo momento non stia più frequentando attivamente il forum, il suo contributo sarebbe davvero essenziale!!!
Propongo di strutturare il tutto così come segue: per ogni film citato indicare autore, anno e provenienza, e poi scrivere giusto due righe di presentazione per illustrarne il contenuto nanesco. Quando abbiamo già un topic dedicato al film, inserire il link alla discussione.
Poi ci penserò io a fare il copia incolla dei vostri interventi qui nel primo post, in modo da avere una lista organica facilmente consultabile.
Comincio io coi primi titoli, aspetto poi i vostri contributi, buono spurcellamento coi nani a tutti!!!
Le nain (Louis Feuillade, Francia, 1912): ecco il primo prototipo di cinematografia nanesca! Gioie e dolori di un commediografo affetto da nanismo, osannato dal pubblico sotto l’aspetto professionale ma irriso dalla sua diva di punta sotto quello personale.
Freaks (Tod Browning, USA, 1932): turbolenta storia d’amore nanesca ambientata tra i carrozzoni di un circo pieno di fenomeni da baraccone. Un grande classico.
Biancaneve e i sette nani (Disney, USA, 1937): che ve lo dico a fare…
The terror of Tiny Town (Sam Newfield, 1938): western USA interamente interpretato da nani!!! La portata ierofanica del film L’ostaggio viene molto ridimensionata alla luce della scoperta di questa bizzarra pellicola!
The Wizard of Oz (Victor Fleming, George Cukor, Mervyn LeRoy, USA, 1939): 350 nani, enough said.
I sette nani alla riscossa (Paolo William Tamburella, Italia, 1951): sorta di fantasioso sequel tutto italiano della celebre favola, che ci offre la possibilità di godere della gradevole presenza di uno stuolo di arzilli nanetti d’annata.
Rumpelstilzchen (Herbert B. Fredersdorf, Germania Ovest, 1955): versione cinematografica della fiaba di Tremotino con il “monumentale” Werner Krüger nel ruolo del protagonista.
Kekceve ukane (Joze Gale, Yugoslavia, 1968): nella foresta vive il barbuto nanetto Brincelj, che libera gli animali dalle trappole dei cacciatori e si diletta a suonare il flauto dondolandosi su un’altalena.
The Silent Stranger - Lo straniero di Silenzio (Luigi Vanzi, Italia, 1968): è il terzo capitolo delle avventure dello Straniero, il pistolero interpretato da Tony Anthony. Il nostro questa volta deve recarsi in Giappone per incassare il premio legato alla restituzione di una pergamena ma giunto a destinazione viene coinvolto in una faida tra due clan. In quello che fa capo a Koeta, si distingue un velenoso minisamurai che fino all’ultimo darà filo da torcere allo Straniero ed i suoi alleati.*
Anche i nani hanno cominciato da piccoli (Werner Herzog, Germania Ovest, 1970): un gruppo di nani si ribella all’ordine costituito gettando nell’anarchia la struttura/riformatorio che li ospita/rinchiude. Underground.
Balsamus l’uomo di Satana (Pupi Avati, Italia, 1970): Le ambientazioni rurali dell’appennino emiliano la fanno da padrone, suggestivo palcoscenico per una vicenda in cui la credulità popolare si mischia a rituali impropri e a veri e propri eventi inspiegabili per dare forma alla figura di un nano-guru improbabile ma affascinante, che riesce a riscuotere consensi sia negli strati più umili della popolazione, sia nelle famiglie borghesi maggiormente acculturate. Bob Tonelli del tutto nella parte, sornione e pretenzioso, grottesco e lirico
Così nano, così perverso (Eddy Matalon, Francia, 1970): un nano sviluppa un piano per vendicarsi della società ed estrorcere soldi ad una banca. Con Jane Birkin.
El Topo (Alejandro Jodorowsky, Messico, 1970): no, non è il biopic di un forumista di gdr, è quel che resta del western dopo essere inciampati dentro una pozza di lsd. sintetizzarne la trama è più difficile dell’imparare la tabellina del 17. diremo solo che al centro della seconda parte ha una grande importanza una ragazza nana che aiuta il protagonista a salvare una congrega di storpi che lo ha accudito mentre era in coma.
La meravigliosa favola di Biancaneve (Ertem Göreç, Turchia, 1971): improponibile rivisitazione turca della favola dei fratelli Grimm, in cui i sette nani sono interpretati da alcuni bimbi truccati e da alcuni nani deformi che turberanno per anni i sogni di tutti i piccoli spettatori.
5 supermen contro i nani venuti dallo spazio (Federico Curiel, Messico, 1971): questa volta i valorosi luchadores devono confrontarsi con dei temibili nanetti venuti dallo spazio che intendono rapire le ragazze che partecipano al concorso di Miss Messico!!!
Willie Wonka e la fabbrica di cioccolato (Mel Stuart, USA, 1971): gli inquietanti Oompa Loompa, sinistri aiutanti di Mr. Wonka nella suddetta fabbrica.
La gang dei bassotti (Chris Christenberry, USA, 1973): l’avvenente ex amante di un boss della criminalità fà team-up con una banda di nani che derubano banche e casinò. Prodotto da Charles Band ed ispirato al film dell’anno precedente La gang dei doberman (coi nani al posto dei cani!!!11 )
La montagna sacra (Alejandro Jodorowsky, Messico/Usa, 1973): un gesù ladrone, un alchimista mezzo santo mezzo cialtrone, una pellicola candeggiata nella psilocibina che fa volare su alpha centauri di minuto in minuto. la figura di un nano senza braccia ricorre in più visioni (riduttivo parlare di scene): in una piccia una canna a gesù, e abbiamo detto tutto. in un’altra ancora urla come un maiale scannato schiacciando in un vicolo un calco in gesso di gesù. successivamente verrà da quest’ultimo buttato in acqua. forse la più memorabile di tutte è quella della cerchia di nani eunuchi che intonano dei cori attorno a teche di testicoli.
The sinful dwarf (Eduardo Fuller, Danimarca, 1973): un nano pervertito e la madre alcolizzata gestiscono un traffico di eroina e tengono incatenate in soffitta delle ragazze, che vengono brutalmente stuprate dai clienti dei loro traffici. Laido.
A Venezia… un dicembre rosso shocking (Nicolas Roeg, UK/Italia, 1973): pensavo fosse mia figlia e invece era un nano.
Andrò come un cavallo pazzo (Fernando Arrabal, Francia, 1973): in mezzo al deserto vive un nano asceta, un po’ profeta un po’ santone, in grado di trasformare la materia, di far calar e levare il sole a piacimento e tanto tanto altro. Tra metafore scatologiche e dissacranti visioni sessuali, violente e blasfeme, un’irresistibile allegoria che mette alla berlina la società dei consumi e i suoi valori portanti.
Agente 007 - L’Uomo dalla Pistola D’Oro (Guy Hamilton, UK, 1974): è il nono film della saga ufficiale dell’agente segreto inglese. Il villain Christopher Lee ha come aiutante il malefico maggiordomo nano Nick Nack interpretato da Hervé Villechaize, il Tatoo di Fantasilandia.
Il nano e la strega aka Zizì pan pan (Gibba, Italia, 1975): probabilmente un unicum nella cinematografia italiana, lungometraggio zozzo a cartoni animati, parla delle avventure del superdotato nano Pipolo che cerca di sfuggire dalle grinfie della maga Merlina, che deve avere 69 orgasmi per spezzare un incantesimo e ritornare una bella ragazza.
Bloodsucking Freaks! (Joel M. Reed, USA, 1976)
In un moderno Grand Guignol Sardu e il suo piccolo assistente RALPHUS mettono in scena uno spettacolo di torture e nefandezze… senza effetti speciali, il piccolo Luis De Jesus ha avuto una carriera molto variegata, dal porno nei primi anni '70 fino a fare l’ewok ne Il Ritorno dello Jedi, ma il culmine della carriera che lo ha reso “famoso” è questa pellicola.
Gulliver (Alfonso Ungría, Spagna, 1977): Un evaso, dopo una fuga rocambolesca, si ritrova in un villaggio in abbandono nel mezzo della campagna, che è stato colonizzato da una comunità di nani che vive laggiù in totale autarchia, completamente isolata dal mondo. L’arrivo dello straniero innesca tutta una serie di dinamiche che stravolgono gli equilibri interni di questa bizzarra società, mettendo in discussione la leadership del loro capo (l’occhialuto energumeno che viene ritratto nel manifesto) e corrompendola col miraggio del capitalismo (ricchezze, guadagni, vizi, sfizi, sesso)…
Fantasilandia (AA VV, USA, 1977-1998) serie tv statunitense durata 8 stagioni tra il 1977 e il 1998. la fantasilandia del titolo è l’isola che non c’è, che invece c’è eccome: chiunque approda può cantare i sogni son desideri di felicità grazie a congegnerie magiche o estrose messe in scena dei due tenutari che realizzano i sogni di tutti, uno dei quali è il nano tatoo. la serie ha vantato fior di guest star, tra cui malcolm mc dowell, leslie nielsen, michelle pfeiffer e la dorothy stratten il cui triste destino verrà romanzato in star 80 ! nel 2020 la blumhouse ha escogitato un prequel, nientemeno.
Il mio amico Arnold (vari, sitcom, 1978-1986): dai bassifondi di Harlem all’aristocrazia di Manhattan: il travaglio giudiziario dell’adozione di Arnold e Willis Jackson, quindi una varietà di avvicendamenti tragicomici legati all’inserimento nella nuova famiglia e nel nuovo status sociale. La serie si è intersecata con L’albero delle mele, Il mio amico ricky, I Jeffersons e Willy il principe di Bel Air, dove Gary Coleman è stato ospite d’onore in alcuni episodi. Va tuttavia puntualizzato che il nostro non è affetto da microsomia: venne colpito nei primi anni di vita da una disfunzione renale contrastata a suon di cortisone, che ne arrestò irreversibilmente la crescita. Per cui in teoria siamo al fuorigioco
Historias que nossas babas não contavam (Oswaldo de Oliveira, Brasile, 1979): una rivisitazione di Biancaneve con, ovviamente, i 7 nani - tra cui segnalo Brontolo gay e Cucciolo superdotato. E sarà proprio per restare con quest’ultimo che Biancaneve deciderà di mollare il principe (che andrà via a cavallo con Brontolo).
Non è un porno, è una commedia erotica non troppo spinta.
Le notti del terrore - Zombi Horror (Andrea Bianchi, Italia, 1981): celebre trashone horror nostrano, noto per i deliranti dialoghi e soprattutto per la scena del morso affibbiato alla zinna di Mariangela Giordano da Peter Bark.
For your height only (Eddie Nicart, Filippine, 1981): Weng Weng (al secolo: Ernesto dela Cruz) interpreta l’agente segreto 00. La sua missione è sventare il malefico piano di Mr.Giant che ha rapito uno scienziato allo scopo di mettere le mani sulla sua nuova invenzione: una bomba potentissima. Con l’aiuto delle straordinarie invenzioni tecnologiche fornite e le proprie doti nel campo delle arti marziali il protagonista riuscirà, dopo una scazzottata in cucina, a sconfiggere il cattivo (anche lui diversamente alto, nonostante il nome) ed assicurare che una pericolosa arma non cada nelle mani sbagliate.
I banditi del tempo (Terry Gilliam, Regno Unito, 1981): grande la storia, piccolo chi ne attraversa crono-latitudini e longitudini: un bambino e sei nani più alti del mondo che non temono l’avventura.
A ball shot by a midget (Won-se Lee, Sud Corea, 1981): Un nano cerca faticosamente di mantenere una famiglia felice e amorevole, nonostante la discriminazione sociale e la povertà. Dovranno abbandonare la loro casa a causa dell’inquinamento e saranno successivamente truffati da un agente immobiliare. Il film subì la censura di regime, che vedeva di cattivo occhio questo tipo di realismo sociale; infatti pur avendo ricevuto una marea di candidature al Dae Jong Film Awards (il David di Donatello locale) - candidato in tutte le categorie, un vero record - poche ore prima della manifestazione tutte le candidature furono ritirate senza spiegazioni. È considerato uno dei più bei film sudcoreani di tutti i tempi (anche non naneschi).
Baby Sitter - Il nano erotico (Alberto Cavallone, Italia, 1982): hardcore girato da Cavallone sotto lo pseudonimo di Baron Corvo, narra le vicende di un nano libidinoso e perverso che tortura e sevizia una ragazza (ingaggiata come babysitter) per il diletto di una coppia di amanti voyeurs.
Pat, una donna particolare (Alberto Cavallone, Italia, 1982): ancora Baron Corvo alla regia, qui il malefico nanetto è implicato in un giro di snuff movies, che realizza con la collaborazione dei fratellastri, un energumeno e un transessuale.
Malamore (Eriprando Visconti, Italia, 1982): Marcello è un nano tenuto nascosto dalla sua famiglia e si innamora di una prostituta del bordello locale. L’amante della prostituta complotta per uccidere il nano, ma lei lo aiuta a scappare, anche se a costo del suo stesso benessere.
The impossible kid (Eddie Nicart, Filippine, 1982): questa volta Weng Weng lavora per la sezione di Manila dell’interpol e deve sgominare i piani di Mister X, un criminale che sta mettendo in ginocchio le Filippine.
2019 dopo la caduta di new york (Sergio Martino, Italia-Francia, 1983): postatomico all’amatriciana che le ibrida un po’ tutte: 1997, blade runner, la saga del pianeta delle scimmie, i guerrieri della notte, mad max ma che anche precorre terminator e i figli degli uomini (che ne è un sostanziale cripto-plagio). tra le varie bande che popolano la pellicola ce n’è una ctonia di nani, il cui capo, kirk (luigi d’ecclesia), sarà determinante ai fini della missione di parsifal.
Fuk Fuk à Brasileira (Jean Garret, Brasile, 1986): Siri è un nano muto che lavora come domestico; qui assiste agli amplessi, va a prendere bibite fresche, prepara la doccia. Una sera rischia di essere sodomizzato dal padrone di casa (dopo una scena in cui si cita “Ultimo Tango a Parigi”) e scappa infilandosi in un water e tirando lo sciacquone.
Decide quindi di fare i bagagli (uno scatolone pieno di falli di plastica) e andare via.
Il film a un certo punto prende una piega surreale con cavalli parlanti e una specie di astronave a forma di pene.
Alucinações Sexuais de um Macaco (Custódio Gomes, Brasile, 1986): un porno con un nano che scopa infilato dentro ad un pacchianissimo costume da macaco. Non dico altro…
As taras de um minivampiro (José Adalto Cardoso, Brasile, 1987): pornochanchada hardcore nella quale il sindaco di un piccola cittadina assolda un cacciatore di vampiri per catturare un nano vampiro che funesta il paese ed utilizzarlo poi come attrazione turistica.
Cannibal Curse (Yeung Kong, Hong Kong, 1988): per ottenere l’amore della nuova reincarnazione dell’uomo che amava nella vita precedente, una donna chiede l’aiuto di uno stregone che ha ai suoi ordini una banda di nani cannibali.
Quella villa in fondo al parco (Giuliano Carnimeo, Italia, 1988): Come dimenticare il buon Nelson de la Rosa nei panni dell’orripilante uomo ratto mentre spia Eva Grimaldi che si fa la doccia? Una vera perla trash!
La guerrera vengadora (Raúl Fernández, Messico, 1988): una vigilante motociclista sconfigge, con l’aiuto di un nano, una gang di hell’s angels assassini.
Adisaya piravi (S.P. Muthuraman, India, 1990): il film contiene uno dei più celebri ed esilaranti balletti della cinematografia indiana, eseguito da un nanetto che si dimena in stile breakdance
Twin Peaks (David Lynch, USA, 1990-91, serietv); Fuoco cammina con me (D. Lynch, USA, 1992); Twin Peaks (David Lynch, USA, 2017, serietv): da piazza oniria, lo psico-nano-demone-archimandrita jazzdancer enigmista della loggia nera dalla parlata in autoreverse e alla ricerca della garmonbozia (in originale lo chiamano the man from another place ) sarà una guida nelle indagini di Cooper per scoprire chi nella neo-peyton place lynchana ha ucciso Laura Palmer e perché.
L’interprete Micheal J. Anderson è apparso anche in Mulholland drive e vanta un cv filmico di 18 film.
Selvaggio Est (Rashid Nugmanov, Kazakistan, 1993): Dopo lo scioglimento del circo nel quale militava (avvenuto a causa del conflitto bellico nucleare), una numerosa comunità di nani, i Solar Childern, cerca un posto dove stabilirsi; un posto selvaggio e desertico che intendono di rendere rigoglioso ed ospitale col loro lavoro, costruendo case e seminando campi.Ma un gruppo di banditi motorizzati alla Mad Max vessa l’indifesa comunità, portando morte e distruzione. I nani allora assoldano degli spiantati mercenari per difendere la loro terra…
Intrigante post-apocalittico sovietico a base di bizzarrie, condito con un po’ di salsa yankee ed abbondanti spruzzate surreali.
Leprechaun (Mark Jones, USA, 1993): folletti irlandesi vallespluga? Buongustai! Il nano del male secondo la mitopoiesi celtica. A sottrargli involontariamente o meno l’oro si incazza assai. Così assai che la saga conta 6 seguiti – uno dei quali nello spazio! - un prequel e un remake a opera del folle Kostanski che ci ha fatto fare un salto nel vuoto.
Biancaneve e i sette nani aka Biancaneve sotto i nani (Luca Damiano [Franco Lo Cascio], Italia/Ungheria, 1995): Versione erotico-hard della celebre fiaba.
Frankie delle stelle (Michael Lindsay-Hogg, UK / Irlanda / USA / Francia, 1995):
Frankie, figlio di una giovane francese violentata durante la seconda guerra mondiale, è affetto da nanismo. Diventerà uno scrittore di successo narrando la sua storia.
Il nano rosso (Yvan Le Moine, Belgio, 1998): nanetto impiegato in uno studio legale viene bistrattato sul lavoro e non ha soddisfazioni nella vita. Inizia poi a portarsi a letto Anita Ekberg da vecchia e, dopo averla uccisa, molla tutto e va a lavorare in un circo, dove farà amicizia con una bambina.
Biancaneve 10 anni dopo (Luca Damiano [Franco Lo Cascio], Italia/Ungheria, 1999): ancora spurcellamento coi nani!!!
Austin Powers - La spia che ci provava (Jay Roach, USA, 1999): Nel 1999 il Dr. Male, aiutato dal Mini-Me (un suo clone nano) e dallo spione scozzese Cicciobastardo, ritorna nel 1969 per rubare il mojo , la forza vitale e sessuale di Austin che lo segue a bordo di un maggiolino Volkswagen psichedelico. Gli dà una mano la bionda Felicity Shagwell, agente della CIA.
Jackass (AA VV, USA, 2000 - 2022): serie televisiva prima e franchise cinematografico poi di circa 14 tra seguiti e spin off, compendi-passarelle degli stunt più spericolati, bizzarri, malati e scatologici della storia. tra gli stuntman a tutto sadomasochismo, stevie lee, psycho-nano noto anche come leggenda del wrestling, purtroppo scomparso nella miseria più nera nel 2022.
Non ho sonno (Dario Argento, Italia, 2001): A Torino nel 2000 entra in azione un assassino periodico che uccide donne, sulla traccia di una filastrocca infantile, lasciando sul luogo del crimine una figurina di carta in forma di animale. Le circostanze sono le stesse di un’altra serie di delitti, commessi nel 1983 e attribuiti a un nano, scrittore di gialli, poi trovato cadavere. Un vecchio detective in pensione che ha perduto il sonno e un po’ anche la memoria si rimette al lavoro.
Austin Powers in Goldmember (Jay Roach, USA; 2002): 3° episodio dell’agente più stupido e imbranato del mondo: questa volta il complotto del Dr. Male e del suo alleato nano Mini-Me si basa su un viaggio indietro nel tempo (1975) per conquistare il mondo. Deve intervenire Austin Powers, ma con cautela, perché gli hanno anche rapito il padre.
L’imbalsamatore (Matteo Garrone, Italia, 2002)
Criptobiopic di Domenico Semeraro, il nano di Termini, che romanza anche un paio di servizi visti nei mondos di Massi e Crisanti. L’imbalsamatore del titolo è un nano che fa gola e comodo alla camorra come ideale corriere di droga. Ruolo principale affidato all’attore di bassa statura Ernesto Mahieux (circa 145 cm di altezza), che NON è affetto da nanismo.
Babbo bastardo (di Terry Zwigoff, USA/Germania, 2003)
in questo mondo di ladri si canta anche a natale babbovestiti, perculando i pargoli, maltrattando le madri, escogitando fallimentari furti con scasso, andando in direzione ostinata e contraria allo spirito buonista natalizio. ai cori un alcolizzato stomacato dalla vita e un inacidito nano di colore.
Blind Beast Vs. Killer Dwarf (Teruo Ishii, Giappone, 2005)
L’ultimo capolavoro del Maestro Ishii, bellissimo giallo moderno girato straight to video, dove un misterioso nano assassino commette delitti.
Quel nano infame (Keenen Ivory Wayans, USA, 2006): Ingaggiati per rubare un preziosissimo diamante, il nano e ladro di gioielli Calvin Sims e il suo socio tonto Percy nascondono la pietra nella borsa di Vanessa Edwards , quando il loro piano di fuga salta clamorosamente. Dopo aver scoperto che il marito di Vanessa, Darryl , vuole disperatamente diventare padre, Calvin, abbandonati i vestiti e indossati i pannolini, si finge un bambino abbandonato. Vittima di una serie di umiliazioni e vergognose gite familiari, Calvin cerca disperatamente di recuperare la gemma prima che salti la sua copertura e Darryl e Vanessa scoprano l’inganno.
Midget vs Mascots (Ron Carlson, USA, 2009): Big Red, celebre nano ed ex mascotte diventato magnate del porno, alla sua morte mette in palio la sua grande fortuna attraverso il proprio testamento. Per assicurarsi l’eredità, ognuno dei membri della sua famiglia deve allenare una squadra di 10 membri composta da due tipologie di persone molto careBig Red: cinque nani e cinque mascotte. Per vincere un milione di dollari, le squadre devono sfidarsi in 30 eventi assurdi e ridicoli.
Gnomeo e Giulietta (di Kelly Asbury, UK/USA, 2011)
meta-parodia animata in cgi del bardo (la cui statua compare dando dritte al protagonista), popolata da nani da giardino viventi.
Les kaïra (Franck Gambastide, Francia, 2012): un nano ed isuoi due amici scoppiati, dei nullafacenti patentati provenienti dalla banlieue multietnica, decidono di presentarsi ad un casting per entrare nel mondo del porno. Ovviamente solo uno dei tre ha il fisique du rôle per entrare nello star system, indvinate quale
Il grande e potente Oz (Sam Raimi, USA, 2013)
Raimi injacksonito e burtonesco ma comunque ancora cupo e peso il giusto, prequelizza vita morte miracoli del mago di Oz . Il nano Knuck sarà una piccola chiave di volta narrativa.
La migliore offerta (Giuseppe Tornatore, Italia, 2013): Un antiquario battitore d’aste è incaricato di valutare e vendere le opere d’arte contenute nella villa di un’aristocratica ragazza agorafobica. L’uomo se ne invaghisce per poi scoprire che si tratta di una figurante ingaggiata per porre in essere una colossale truffa ai suoi danni. La vera proprietaria della villa è infatti una nana affetta da sindrome da idiot savant (interpretata dall’attrice australiana affetta da nanismo Kiruna Stamell) che, ignara di quanto ordito nei confronti dell’antiquario ed esperto d’arte, affitta la sua proprietà a coloro che credeva produttori, attori e membri di una troupe cinematografica come lei stessa racconta in un bar verso il finale del film.
Baskin (Can Evrenol, Turchia, 2015): anatolico horror para-barkeriano con una coppia di poliziotti che finiscono nella buca del bianconiglio mannaro. il “pinhead” di turno è un nano quintessenza del male. il titolo in italiano vuol dire sia illusione che coercizione. lovecraft ci cova. mamma li turchi!
Babbo bastardo 2 (di Mark Waters, USA/Canada/UK, 2016)
Tornano i santa più ladri del mondo e ci dispiace per gli altri che sono allegri. Ad affiancare l’ubriacone e il nano, una kathy bathes che fa di stronzaggine virtù.
Poesia senza fine (Alejandro Jodorowsky, Cile/Francia, 2016): seconda tranche a tutta lisergia che ogni ratio porta via dell’autobiografia romanzata di jodo, adattata dal libro la danza della realtà. tra i centrali personaggi indimenticabili, una carinissima nana con cui il giovane jodo amoreggia mentre ha le sue cose e che salverà dal suicidio, ma che per amore finirà al manicomio, dove si sottoporrà volontariamente a ripetuti elettrochoc pur di dimenticare i dispiaceri.