Il nascondiglio: The Hideout (nuovo horror di Avati)

in effetti comincio a pensare che doppino i film senza guardare le immagini.

visto in ritardo (noleggio dvd) con la mia girlfriend, che non è avvezza al thriller, ma che, come giustamente ha sottolineato: è riuscito a tenerla sveglia.
In effetti la storia è interessante, anche se nulla di innovativo nè sul piano stilistico nè su quello narrativo, e ben diretta, ma gli interpreti a volte non mi hanno convinto, a parte Yvonne Sciò, perfetta nella sua (piccola) parte. Doppiaggio, come giustamente sottolineato da BMW, davvero deplorevole. Penso che la Morante si sia doppiata da sola in fretta e furia, senza badare troppo alle espressioni facciali (anche qui si vede che non è proprio un’attrice sempre in parte). Cmq decente interpretazione. Quello che mi ha poco convinto è il ruolo del prete, troppo smaccatamente simile ad Amityville Horror (quello del 79). Belle le musiche del maestro Ortolani con i suoi inconfondibili violini dissonanti. In definitiva: non ai livelli de LA CASA, nè di ZEDER, ma sui livelli accettabili de L’Arcano incantatore. E comunque una spanna sopra l’ultimo Argento (a parte gli splendidi episodi di masters of horror) e L. Bava.

Visto oggi in vendita a un prezzo esorbitante. Tra gli extra, a parte il commento audio di Pupi Avati, una featurette da brivido! Quindi, due ottime ragioni per lasciare il DVD dove si trovava.

A quanto lo vendono? Alla Fnac di Torino si beccava intorno ai 18 euro o giù di lì…

Il prezzo da Mediaworld era simile, 19.90.

Visto oggi da sky con un ritardo a dir poco vergognoso.

Si, mi è piaciuto, e tanto, un bel thriller gotico dai risvolti psicologici neanche troppo marcati.
Ammetto che all’ inizio il prologo mi ha spaventato, ho visto il film senza saperne assolutamente nulla e temevo fosse un film in costume e invece no, forse parte un po’ lentino ma è meglio così, poi ingrana senza mai rallentare, la trama per certi versi prevedibile

Tipo quando parlano del corpo contundente svanito e l’ inquadratura si sposta sul chiavistello.
E soprattutto il titolo del film, che si autospoilera in modo imbarazzante.

e nonostante tutto la tensione rimane alta, rinforzata dall’ ottima colonna sonora non troppo prevaricante ne tantomeno onnipresente, non mancano i salti sulla poltrona.
Bravo Avati che decine di anni dopo è riuscito a sfornare un buon prodotto a differenza di qualche argenteo collega.

Pare che sul set nutrisse timori sulla propria capacità di riuscire ancora a spaventare il pubblico con un horror. Direi che è ancora capace, la scena con la vecchia megera che sfonda il vetro dell’ascensore in sala ha fatto sobbalzare un po’ di persone.

Me l’hai sempre rinfacciato :smiley:

Cmq il nascondiglio è un bel film per quanto:

-La Morante sia insopportabile
-Sydne Rome vecchia è agghiacciante (se penso quanto mi arrapava m’ha preso male assai)
-L’arma del delitto si capisce subito quale sia
-Il titolo era meglio lasciarlo per intero (il nascondiglio delle monache) poichè paradossalmente meno spoilerante
-Personaggi inutili ai fini della storia (il prete, o Burt Young per dire)

Però ottima atmosfera e tensione che non scema.

Ma come si chiama la tipa vera che interpreta la Morante nel film? Una curiosità…

Intendi la proprietaria del ristorante alla quale Avati aveva scritto una lettera per info sulla vicenda ispiratrice del film?

Yes man :smiley:

Ma la colonna sonora di Ortolani cosa aspettano a farla uscire?
E’ una delle migliori fatte in Italia negli ultimi anni.

Eh, ricordarselo… ora che mi ci fai pensare, non rammento se Avati il nome l’abbia menzionato o abbia preferito mantenere l’anonimato. Comunque nell’introduzione al romanzo su cui è basata la sceneggiatura del film (lo edita Mondadori) viene riportata la lettera che la dama scrisse in risposta alle domande del regista, pregandolo di non indagare oltre su episodi per lei dolorosi. La villa era effettivamente soprannominata “casa dei crotali” o qualcosa del genere (mi pare si chiamasse così anche nel film, no?); un’ulteriore prova della fervida fantasia gotica di Avati, che prendendo spunto da episodi di cronaca spesso marginali ci costruisce sopra favole paurosissime (vedi La Casa dalle finestre che ridono). E tuo fratello non capisce un :gizz: , L’Arcano incantatore è un bel film. :smiley:

mah…io l’ho visto su Sky con pauroso ritardo ma sono rimasto abbastanza deluso.
Non voglio fare paragoni con “la casa…”, che sarebbero fuori luogo.
Limitandomi a quello che ho visto mi è sembrato un filmetto piuttosto innocuo, niente di che.
Meritano alcune scene nel finale ma nulla più.

In fondo direi che lo pensiamo tutti: un discreto horror all’insegna del già visto. Nessuno vuole salutarlo come capolavoro del genere; diciamo che a un nostalgico come me fa piacere che Avati riesca ancora a spaventare. E lo trovo comunque più riuscito di tante insulsaggini d’importazione promosse forzatamente a titoli di culto.

Ho recuperato la lettera scritta dalla dama che ha ispirato il personaggio principale del film ad Avati. Effettivamente il nome non lo riporta, limitandosi alle iniziali (M.F.); per il resto la trama direi che fosse abbastanza fedele. L’esaurimento nervoso e il conseguente ricovero in clinica a causa dei sensi di colpa legati all’aver denunciato il marito per pedofilia (spingendolo al suicidio), la decisione di trasformare la vecchia casa in un ristorante, l’abbandono del progetto in seguito a strani avvenimenti… l’unica cosa che manca è la spiegazione. La tipa ha rifiutato di raccontare al regista cosa fosse accaduto nella vecchia villa (dove effettivamente era stato commesso un antico delitto), invitandolo a fantasticare quanto gli pareva per la trama del suo film, a patto di lasciarla in pace.

Visto e registrato ieri sera su RAIMOVIE.
Come prima impressione, mi sembra un film vecchia scuola - niente di speciale - ma che si lascia vedere con un certo interesse sino alla fine. Forse un più accurato lavoro sulla sceneggiatura avrebbe giovato al risultato finale nel suo complesso. Da rivedere con maggiore attenzione, però.

Laura Morante: è più “tipa” oggi che da ragazza (prima sembrava un transessuale). Trovo che abbia una notevole esperienza come attrice, gran mestiere e ottima presenza.
Sidney Rome: l’incubo di ogni bambino…li morte’! :blink:

D’accordissimo: anche a me, a tratti, ha dato una forte impressione di “cinema fulciano”!

film di una bruttezza sconcertante, incredibili tutti questi giudizi positivi
la parte horror è praticamente nulla, essendo tutto così meccanico e fuori da ogni sia pur minima logica da azzerare ogni possibile coinvolgimento
la storia è banale, così come l’ambientazione e tutto il contorno dei personaggi, uno peggio dell’altro
la Morante poi sembra un’attrice di Renè Ferretti

Visto con il modesto ritardo di tredici anni su Prime. Mi associo a quelli a cui è piaciuto. Senza sforzarsi troppo regala anche alcuni momenti di sana tensione. Una storia intrigante che forse sbraca un po’ nel finale. Certo non un capolavoro , si poteva spingere di più sul brivido ma per me è superiore al pompato Signor Diavolo.
Peccato per il titolo spoiler e l’indicazione esplicita dell’arma del delitto a metà film circa.