Il nuovo Milan

Fixed

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Prestazione incommentabile, una squadra senza mordente e idee. Senza mercato non si va da nessuna parte e la situazione attuale lo sta confermando

Sconfitta meritata, Tata migliore in campo, Leaho impalpabile, Theo non pervenuto. Ma non credo serva scucire il portafogli, non siamo una squadra di figurine. C’è da mettersi sotto con umiltà e fame.

Non abbiamo sostituiti di qualità. Theo se non gira, come sta accadendo, non ha un sostituto così come per Maignan, Tonali e Bennacer, Leao e Giroud. Per non parlare della fascia destra dell’attacco dove non abbiamo nessun giocatore di particolare valore escludendo, forse, Rebic

Secondo me l’assenza di Maignan non è da sottovalutare
E’ veramente forte, l’anno scorso vi ha fruttato diversi punti
Sento diversi commentatori dire che la difesa con Tatarusanu sembra sentirsi molto meno sicura

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Ieri sera senza lui si faceva 5-0

allora vendete Maignan e prendete un vice per Tatarusanu, che te devo dì

Tatarusanu non dà alcuna sicurezza alla difesa, è chiaro. L’attuale situazione non è solo colpa sua ed è vero, ma non avere un portiere che infonda sicurezza è un handicap

Anche stasera, purtroppo… :weary:

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Altra prestazione incommentabile. Squadra senza mentalità, il nulla

Pioli via, via , via, via, via, via… :rage:

Dal Blog del Casciavait:

L’EDITORIALE di Simone

Tosto scrivere oggi e provare a farlo in una maniera sensata, provando a ponderare le cose.
Tosto ma ci proviamo, almeno fossimo una testata giornalistica potrei dire che siamo pagati per questo.
Quì nemmeno, è tutto aggratis quindi vogliamo proprio farci del male pesante, nel provare a unire i puntini.
È un tantino lungo, se avete poco tempo passate oltre ma altrimenti non si riesce a spiegare per bene.

Quella di oggi è una situazione da bianco o nero e con la scelta del colore di fondo si può polarizzare la propria posizione in maniera schiacciante.
Il bianco potrebbe dire che comunque finiamo l’andata al secondo posto in classifica ma personalmente mi suonerebbe come l’antica solfa gallianiana del ‘‘siamo primi nel ranking europeo’’, panacea parziale (a suo credere) di tutti i mali quando per tanti anni non abbiamo più vinto un cazzo.
Il nero direbbe che siamo nel punto più basso dopo Bergamo, Dicembre 2019, sia per profondità del passivo che per l’atteggiamento disarmante.

Io proverò a leggere i grigi, in maniera onesta e dando la mia posizione.
Non troverete mai da me quel tipo di scrittura sensazionalistica, per intenderci quella fatta ieri sera da due ‘‘giornalisti’’ tra i più accreditati sul Milan (uno con cognome che inizia per M e uno con cognome che comincia per V) che hanno sparato a zero su proprietà e Maldini per recuperare like, salvo poi banchettare a Milanello ogni fottuto giorno (mentre noi, di questa pagina, si va a lavorare sul serio per arrivare a fine mese) e non avere le palle in conferenza stampa di fare mezza domanda scomoda perchè altrimenti finirebbero per inimicarsi i giocatori che frequentano e a cui non danno mai meno di sei nemmeno se giocano di merda.
Finchè avrò la voglia di scrivere (e nell’ultimo periodo, ci sono stati giorni in cui ne ho avuta molto meno), da me troverete sempre un approccio coerente e dignitoso.
C’è chi, tra le altre pagine, lo fa secondo me in maniera sontuosa : Comunque Milan è l’unica pagina sul Milan che leggo sempre con molto piacere, data la loro stilosità nelle loro analisi e la loro coerente onestà editoriale (lo dico prima che qualcuno mi accusi di essere bravo solo a fare dissing).

Penso, partendo dalle basi, come detto nell’editoriale post Supercoppa, che ci sia di fondo un tema mentale.
Per diversi motivi già trattati nei giorni passati : il fatto che ripetersi è mille volte più difficile che vincere, l’avere addosso un livello di pressione ‘‘da favorita’’ totalmente diverso dall’essere quell’ underdog sottostimato da tutti, il carico ulteriore di pressione che si aggiunge ad ogni passo falso, ogni sconfitta, ogni eliminazione, ogni trofeo non vinto.
Questo, parzialmente, sfocia in una perdità di identità che parte dal campo dove i reparti sembrano spesso scollati e dove difficilmente si vincono i duelli singoli, con quell’atteggiamento totalmente lontano dello scorso anno, molle, svogliato, passivo.
E’ un tema che vi ho scritto negli ultimi editoriali e che ieri sera è stato ampiamente ripreso da Maldini, non potendo che trovarmi d’accordo.

Poi, sì, c’è anche un tema tecnico-tattico.
Che però pensare di risolvere cacciando l’allenatore (e mi sforzo di giudicare Pioli per quello che può dare non per la gratitudine della stagione scorsa) equivale a voler svuotare il Titanic che ha appena preso in pieno l’iceberg, con un cucchiaino da gelato. Magari pure compostabile, che si scioglie dopo due svuotate.
Pioli ha sicuramente qualche responsabilità, nell’insistere con un modulo e degli interpreti che nelle ultime tre partite sono confluite in uno 0-2 parziale a fine primo tempo, sempre peggiore della partita precedente come modalità e genesi del risultato.
L’anno scorso in qualche partita ostica, contro squadre più forti (Inter) o palleggiatrici (Lazio), era ricorso al trequartista muscolare (Kessie o Krunic) che equilibrava i reparti, aiutava in marcatura e giocava sul loro play. Chiaro che col senno di poi siamo tutti bravi ma è stata evidente la scelta di provare a giocare prima che adattarsi all’avversario, con l’aggravante che oggi, come condizione psico-fisica, non riusciamo a sostenere quattro giocatori offensivi, mettendoci in
balia di un avversario che non sfodera prestazioni pazzesche ma, grazie al loro equilibrio, ci invade come Rocco ai bei tempi in Polonia.

Altra cosa che non capisco, personalmente, è il ricorrere sempre agli stessi uomini.
De Katelaere sarà sotto media rispetto alle aspettative ma nelle 23 partite fatte, è stato utilizzato da titolare solo otto volte.
Difficile poter incidere se si giocano (quasi) sempre scampoli di partita.
Ed è stato il più utilizzato tra i vari Origi, Dest, Pobega, Vranckx, Thiaw fino ad arrivare al curioso caso di Yacine Adli, straripante in precampionato e poi lasciato ai margini della rosa manco fosse Pandev con Lotito quando erano quasi arrivati alle mani.
E’ vero che il Mister li vede tutti i giorni in allenamento ma è anche vero che si faticano a capire le motivazioni di questo integralismo.
Non è una scelta polemica alla Mourinho che mette Bove per far vedere che gli mancano i giocatori, semmai è il caso contrario.
Vedere che TUTTI i giocatori acquistati non vengono utilizzati, oltre a spremere ancora di più quei titolari già sulle gambe, espone quanto meno a delle domande più ampie dal momento che un giocatore può rivelarsi diverso da quello che si pensava potesse essere, sette no.
Ma sgombro subito ogni tipo di dubbio, per me il #pioliout non è nemmeno da considerare in questo momento.
Ovunque oggi si legge quello che Daniele Silvestri, ne ‘‘Il mio nemico’’ riassumerebbe con: ‘‘Serve una testa che cada e poi chissenefrega, la prima testa di cazzo trovata per strada’’.
Non può essere la soluzione ma vanno compresi adeguatamente i motivi di questa debacle, per trovarne quanto prima le giuste soluzioni.

Ultimo tema, la società.
A me piacerebbe avere una società che ogni anno acquista giocatori a prezzi folli, magari manco cruciali vedi Grealish a 120 milioni o Cucurella a 80.
Logico. Ma io sono anche quello che andava allo stadio quando stazionavamo al decimo posto o a Milan-Benevento 0-1 nel 2018.
Ci sono andato pure la sera che è nata mia figlia, venti giorni fa, senza aver dormito un minuto da 36 ore.
Quello che mi aspetto è avere una strada chiara e quello che voglio e vorrei evitare è l’incoerenza, le parole, l’aria.
Quel qualcosa che può farti saltare in aria, vedi Tanzi o Cragnotti o ricorrere a meccanismi di plusvalenze che, più poi che prima, arrivano a chiedere il conto.
Nessuno può avanzare a Maldini o a Massara obiezioni in questo senso.
Il discorso di equilibri salariali e di giusto valore dei cartellini al netto di due partite buone o di procuratori abili, è attivo dal giorno zero in cui si è insediata questa proprietà, nulla è cambiato e nulla cambierà.
Kessie ha fatto richieste che fenomeni nel ruolo (tra l’altro futuribili) come Bellingham o Pedri non sognano nemmeno, Romagnoli guadagnava quasi tre volte Leao e voleva un adeguamento. Continuare ad ‘‘ascoltare’’ certe logiche avrebbe inguaiato pesantemente il conto economico di un’Azienda già inguaiata e gravata negli anni dai Flamini a 6 milioni netti, creando poi quell’effetto moltiplicatorio per cui gran parte della rosa si sarebbe poi sentita in dovere di chiedere un ritocco verso l’alto.

Si può dire che ci si aspetta di più per le entrate dello scudetto, per il blasone del Milan, perchè si vuole cagare in testa ai cugini ogni singolo anno.
Per mille motivi. Tutti leciti e tutti legittimi.
Ma non si può accusare questa società di non essere onesta e coerente nelle valutazioni e nella strada intrapresa.
In Paolo che non ha problemi a presentarsi ai microfoni ieri sera a dire che abbiamo fallito due obiettivi stagionali, senza girarci troppo intorno.
E nella condotta, che è sempre quella del primo giorno.

Io, i dubbi sul perchè quegli acquisti, che avrebbero dovuto allungare le rotazioni, siano ai margini, li ho.
Così come il desiderio di capire, per esempio, perchè dopo gli scricchiolii dello scorso anno, non si sia deciso di prendere un secondo portiere di livello.
Ma non accuso la Società di non capirci un cazzo invocando dimissioni a nastro, se a Giugno siamo arrivati dove siamo arrivati c’è tanto del loro e io non dimentico. Non vivo di ricordi ma non dimentico.

Che questi schiaffoni possano insegnare, perchè per dirla alla Zeman è meglio perderne una 4-0 che quattro per 1-0.
Già alla prossima, senza il cruciale Bennacer, occorreranno aria nuova, moduli nuovi e idee nuove.
Perchè non vincere col Sassuolo, prima del trittico Inter-Toro-Tottenham, porterebbe la pressione sui giocatori a livelli folli.

Ci vediamo domenica allo stadio.
Sempre e per sempre, dalla stessa parte, mi troverai.

Sempre viva il Milan.
-Simone-

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Ostinazione misteriosa del Mister, perdonami il gioco di parole, incomprensibile: se DK e Adli non si gioca rapidi e verticali sono inutili, a passaggi orizzontali al rallenti non servono, se poi aggiungiamo che i compagni non li cercano…
…Pioli, purtroppo, vede soltanto Krunic (per fortuna fuori) e Gabbia (meglio Thiaw, purtroppo fuori)…
…senza filtri a centrocampo persino gli ottimi Tomori e Kalulu hanno problemi dovendo parare i lisci di un portiere insicuro e che da insicurezza…
…senza un centrocampista vero come Pobega (che Pioli non capisce e lo guarda in cagnesco pure quando segna) abbiamo, come rilevato da tanti, un uomo in meno eppoi Diaz con Messias sbilancia la squadra… :roll_eyes:

Pioli mi pare abbia tante qualità come allenatore, e lo scudetto lo dimostra, però secondo me ha il difetto di non essere capace di raddrizzare velocemente le cose quando iniziano ad andare male.
Cmq anche voi come noi avete avuto un mare di infortuni, io aspetterei prima di parlare di crisi.

@gu61 è saldamente nel campo #pioliout da prima che vincesse lo scudetto, comunque

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GU61 è fissato col Pioliout, ma Pioli comunque c’ha fatto vincere lo scudo, miraggio inarrivabile fino a poco tempo fa. Più che altro non si capisce che lo scudo sia arrivato troppo presto rispetto ai programmi, che sono di crescita organica e quindi di lunga scadenza. Una buona squadra, che l’anno scorso ha giocato al di sopra delle proprie possibilità, vincendo lo scudetto, adesso è spompa. Servirà ripartire dalla testa, dal fisico, e soprattutto dalla “garra”, che per il momento è sparita: non c’è seconda palla che sia nostra, mentre l’anno scorso era il contrario. Ma in ogni caso, come direbbe il nostro ex allenatore, halma!

Questo è un aspetto che non tutti comprendono, purtroppo. La crisi c’è, ma potrebbe essere meno nera di quella che sembra

Ecco: le seconde palle. Nemmeno per sbaglio ci appropriamo del pallone in determinate situazioni, complice anche un centrocampo stanco e con soli due uomini. Lo scorso campionato avevamo un Kessiè in più e oltretutto ci girava bene. Del pressing poi meglio non parlarne, è un qualcosa di inesistente

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Sì ma adesso coi i BOTTI di mercato dell’ultimo giorno mettiamo tutto a posto. Fattore Z: arriveranno Zaniolo, Zyech e forse pure panterone Zalayeta.

De Zerbi è pronto, da un pezzo, almeno vedremo gioco e rabbia…
…Pioli quando inizia a perdere, come con Inter e Fiorentina, non si ferma più… :face_with_peeking_eye: