EsisteIL TASTO SPOILER!!! :mad:
Non è colpa mia x gli spoiler…confermato che le “assurdità” dell’epoca gli venivano perdonate e quelle di oggi no (vedi 4 mosche di velluto grigio, conun marito coglione che non si accorge di avere x casa una matta e che non sa nulla della storia passata col padre, che tra l’alto è identico a lui)
per 4 mosche tuttosommato ti darei ragione. meno per profondo rosso: nel caso di marta si trattava probabilmente solo di disturbi nervosi che non facevano presagire in quel momento la sua capacità di commettere un omicidio.
Infatti ci terrei a precisare che amo alla follia sia Profondo rosso che 4 mosche di velluto grigio. Il mio era solo un discorso di diversità di analisi degli spunti della trama “gialla”…ai tempi di 4 moscheerano elementi irrazionali e visionari. Oggi diventano coglionate
si chiama sospensione dell’incredulità. ma bisogna anche saperla fare.
[SPOILER]io posso accettare (nel contesto di un film) che uno non sa quasi nulla del passato della moglie: soprattutto quando i genitori di lei sono morti; il soggetto sembra guarito e i fatti precedenti sono stati coperti da riservatezza.
ma è troppo inverosimile un assassino che uccide 12 persone anche all’estero, con la stessa tecnica, senza che la polizia italiana nè sappia qualcosa.[/SPOILER]
e questo è l’1% degli aspetti maldestri di non ho sonno.
beh di questo non possiamo dare tutta la colpa a Dario. Il cinema è talmente mutato, he per un regista coerente col genere come lui, non poteva certo andare tutto a rose e fiori…
Sono sempre convinto che i film di dario degli anni '70, oggi verrebbero stroncati senza appello…immaginate un suspiria, un profondo rosso, un inferno…
il cinema è cambiato ma i film non è detto che debbano per forza venire male.
sono d’accordo che la responsabilità non è solo sua: oggi viviamo l’epoca delle majors che guardano al film non come a un intrattenimento artistico-culturale, ma come a uno strumento di produttività. un mezzo per far cassa.
perchè come per i produttori e i manager televisivi c’è l’ossessione dell’audience, per i produttori cinematografici c’è solo l’ossessione dell’incasso.
e per raggiungere questo scopo non c’è altro sistema (per loro) che fare il cinema di serie: o si devono copiare cose fatte da altri, affermatesi bene sul mercato, o autocopiare a ripetizione uno stesso tipo di storie collaudate e di facile presa.
quello che vorrei capire, una volta per tutte, è questo: dario argento non sa più raccontare come una volta o è questo nuovo modus operandi del sistema a bloccarlo?
purtroppo oggi argento non è nemmeno più il produttore in proprio dei suoi film. quando sono altri a metterci i soldi… .
votato Da l’Uccello a Suspira…poi escludo Inferno e Tenebre e metto Phenomena…ho fatto una specie di salto,insomma…
Voti secchi come a scuola si davano una volta senza troppi se e ma e senza alcuna spiegazione ( tanto avete già sviscerato tutto voi ).
Ovviamente mio personalissimo giudizio.
L’uccello dalle piume di cristallo (1970) 7/10
Il gatto a nove code (1971) 6/10
Quattro mosche di velluto grigio (1971) 6.5/10
Le cinque giornate (1973) 3/10
Profondo rosso (1975) 10/10
Suspiria (1977) 10/10
Inferno (1980) 9.5/10
Tenebre (1982) 6.5/10
Phenomena (1985) 6.5/10
Opera (1987) 6/10
Due occhi diabolici (1990) (episodio: Il gatto nero)4/10
Trauma (1993) 1/10
La sindrome di Stendhal (1996)3.5/10
Il fantasma dell’Opera (1998) 1.5/10
Non ho sonno (2001) 3/10
Il cartaio (2004) 1/10
La terza madre (2007) 1/10
Giallo (2009) 1/10
p.s. ho messo il voto 1/10 a certi film perchè 0 mi sembrava suonasse come …un’astensione.
abcde
Si, penso anche io che la comunque ampia finestra temporale “uccello/phenomena” racchiuda il meglio del regista romano, con qualche lieve oscillazione ma il livello dell’asticella rimane molto alto. C’è la capacità di stupire, ci sono gli effetti speciali, ci sono le musiche, c’è la sua mano inconfondibile, insomma, c’è Dario argento. Dopo purtroppo si perdono alcune o tutte queste caratteristiche ed il prodotto cala vistosamente, per quanto io abbia comunque gradito abbastanza film come trauma, opera e nonhosonno. Il resto francamente preferisco non commentarlo…
Inquietante filmato su un ritrovo di pazzi in quel di Torino.
Il secondo intervistato soprattutto è palesemente un individuo pericoloso, anzi approfitto per avvertire tutti i forumer dell’area torinese di stare attenti ad evitarlo ad ogni costo :tuchulcha
Perché non hai visto quello che hanno intervistato me dopo. Sembrava il portiere di Quattro mosche… in acidi.
(Però devo ammettere che è montato bene)
ps. Fra gli intervistati c’è Claudio Lattanzi, che fu aiuto regista di Argento per Opera e di Soavi per Deliria e La Chiesa.
Dici quello che parla di suspiria? In effetti trattasi di personaggio curioso.
Francamente io trovo più inquietante quest’altro:
Sembra quasi nicogatto, l’amico di :giorgiob:
Sono morto dal ridere quando ho sentito “Sono un vecchio fan…”. Dai, Tuc, non sei affatto vecchio, specie dal vivo…
Esatto, mi riferivo proprio a lui. Reggevo il microfono all’intervistatore e mi stavo schiantando, giuro.
Vecchio in senso cinefilo, sono un giovinotto all’anagrafe. :vecchio:
Meglio la maglietta di Buio Omega che quel trashissimo tatuaggio…
Complimenti per la tua nuova carriera, etrusco. Dai, un po’ di gavetta e poi ti si schiuderanno nuovi orizzonti televisivi
A ragion veduta, avendo appunto rivisto di recente nei br yankee (pregevoli…) i solitamente sputtanatissimi “Il fantasma…” e “Il cartaio”, posso ragionevolmente e seriamente affermare che Argento ha smesso di “essere” regista proprio nel lontano 2004. A partire dal film successivo (e non ho ancora recuperato “Occhiali neri”, perdonatemi signori…), il buon Dario non aveva alcuna convinzione, in ciò che mostrava e raccontava (per carità cinefila, non mi esprimo sulla direzione degli attori. Bersaglio troppo facile…). Quindi, facciamo finta di nulla. Anzi, facciamo finta che Argento sia morto 20 anni fa esatti. Il cinefilo, eviterà ulcere e mal di stomaco…