Il sangue dei vinti

Leggo dal forum di Nocturno (e non trattasi di controspionaggio forumistico) che Dardano Sacchetti e Michele Soavi sono in fase di pre-produzione per la trasposizione (credo televisiva ma non ne ho la certezza) dell’ultimo dibattutissimo romanzo di Pansa dal titolo apunto “Il sangue dei vinti”.
Ora,oltre agli auguri per il lavoro,che,visti i nomi mi lascia pochissimi dubbi,mi domando con che approccio verrà raccontata la vicenda,senza scadere in falsi moralismi o,peggio,in anacronistici atti d’accusa.

Veramente ricordavo che non fosse un romanzo ma un saggio su alcuni lati oscuri legati all’attività del PCI nel secondo dopoguerra…

Trattasi di saggio sotto forma di romanzo. I protagonisti sono immaginari ma quello che raccontano è vero.

E’ sempre un romanzo che, come gli ultimi di Gianpaolo Pansa, segue un assunto: al tempo della guerra bastava poco (un maestro, un libro, un giornale e simili) ed i giovani italiani (indifferentemente) si potevano trovare da un a parte o dall’altra (Salò o Partigiani)…
…indi (soggiunge) di non dimenticarsi dei morti, anche se vinti, perchè credevano anch’essi tutti in un ideale ed i massacri si potevano benissimo evitare (con tali premesse, se trasfuse nel serial, non credo vi saranno fraintendimenti…ma non si sa mai). :wave:

Il fatto che sia diretto da Michele Soavi fa ben sperare. Il padre del regista, infatti, è lo scrittore Giorgio Soavi, autore di un bel romanzo di carattere autobiografico (“Un banco di nebbia”, 1955) che “racconta la storia di chi, in modo incolpevole e felice può trovarsi da una parte sbagliata o colpevole” (G. Soavi, Nota dell’Autore in “Un banco di nebbia”, Biblioteca Universale Rizzoli, 1974, p.6). La storia di chi, giovanissimo, ha combattuto nelle forze armate della Repubblica Sociale Italiana.

…E poi mi sento tranquillo, Dardano Sacchetti non sbaglia mai. :wink:

E’ lecito attendersi grandi cose dallo sceneggiatore di “Pierino il fichissimo”, “La cameriera seduce i villeggianti”, dei film di Fulci, eccetera, eccetera.

Ironico?

Assolutamente no: Sacchetti è uno sceneggiatore dalla filmografia variegata, ho solo citato i primi film che mi sono venuti in mente.

Ah, ecco. Diamo a Cesare quel che è di Cesare.

Avrei potuto e dovuto citare, per completezza, anche lo script di una puntata della serie televisiva “Le stagioni del cuore”, la cui replica ha allietato molte mie domeniche pomeriggio la scorsa estate.

Ziusto: cancelliamo dalla lista La Cameriera seduce i villeggianti, che Dardano mi confidava basato su un copione non scritto da lui sebbene gliel’abbiano accreditato.

Allora presumo che Sacchetti rinunci anche ai diritti che gli spettano come sceneggiatore di “La cameriera seduce i villeggianti”…

Domanda intrigante, piuttosto e anzichenò.

…e di tanti polizieschi e, in particolare, di Stelvio Massi: è un fior di professionista, non essere sempre distruttivo e dissacratore non ti si addice. :wave:

vedi sopra. :wink: :rolleyes: :-p

Nessuna dissacrazione, ho scritto - ripeto - i primi titoli che mi sono venuti in mente.
Figurati che sono un accanito lettore dell’Accademia di Dardano Sacchetti su an other forum…

Perchè tante faccine? Neanche io, nella mia spenzierata gioventù mulesca, vi ricorrevo con siffatta frequenza. E poi chi nega che Sacchetti sia un professionista? Però dargli la patente dell’infallibilità mi pare eccessivo, via… :slight_smile:

…Speriamo di non far morire, come Di Leo, Dardano Sacchetti per rivalutarlo è (per me) un grande sceneggiatore unico (e peculiare) del cinema italiano: era ovvio che dire non sbaglia mai era un modo di dire per comunicare che (in una fiction televisiva) il suo nome mi offre ampie garanzie di riuscita (unito a quello di Pansa, l’autore del libro, che adoro)…
…le faccine mi aiutano a non prendere tutto ed a non prendermi (del tutto) sul serio comunicando (per immagini) un poco di ciò che provvo…
…e poi, pur essendo più anziano di te, non me ne vergogno e le adopero come (quasi) tutti (nel sito e nei siti) fanno. :yes: :wave:

Straziaci e di faccine saziaci!

Sul libro, in senso opposto:

http://www.resistenze.org/sito/te/cu/li/culi5a15.htm

http://www.ragionpolitica.it/testo.1672.html

Il libro affronta argomenti risaputi, alcuni buoni per la cronaca nera ma meno efficaci sul piano storico.

La fiction cercherà di replicare il successo editoriale (solo a scopo commerciale, eviterei i proclami ideologici).
Chissa se ci sarà Bova, il prediletto di Soavi