Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (E. Petri, 1970)

Il film mi è piaciuto molto anche se non è un genere che prediligo. Solo non ho ben capito il finalissimo:

quando Volontè spiega ai colleghi di essere colpevole e questi in tutti i modi lo escludono è un sogno dello stesso Volontè???
nella sequenza successiva, dove i colleghi arrivano a casa sua e poi il film finisce , cosa si vuole far intendere in maniera non esplicita? Che Volontè si confessa e che sarà giustamente incolpato dai colleghi? Quindi al contrario di come accade nel sogno (se era un sogno!!)

I cosiddetti finali aperti sono belli proprio perché ognuno li può leggere liberamente…

Si, sono d’accordo pienamente, solo, non mi sembrerebbe questo il genere di film da finale aperto, dove tutto è altamente razionale. Lo capisco ben di più, per dire, in Paura di Fulci, dove lì tutto il film è all’insegna del soprannaturale.

Per me…

I colleghi non lo condanneranno perche’ ha raggiunto i vertici del potere, quindi e’ diventato un intoccabile e non puo’ essere punito…

Anche secondo me. Questo me lo ha fatto pensare la scena del sogno precedente al finale che mostrava, secondo me, in maniera un po’ grottesca (visto che non era realtà ma sogno) quello che sarebbe poi accaduto in realtà dopo.
Però il finale non è molto esplicito… ognuno la vede a modo suo.

La discussione sulla colonna sonora prosegue qui: http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?t=14625

Anche secondo me alla fine non lo condanneranno , e comunque permettetemi di dire che , non è possibile che uno spenda 20 euro in videoteca per un titolo e dopo un pò di tempo se lo trovi in edicola identico ed a prezzo dimezzato !!! Io per fortuna ho aspettato come al solito , in quanto anche se il film è un capolavoro , non mi andava " di farmi pelare " , e , dopo , quando lo presi in edicola e mi accorsi che , oltre ad aver risparmiato , l’edizione era uguale … non vi dico la gioia , anche perchè in passato , purtroppo anch’io come tanti di voi , mi sono trovato ad acquistare subito un titolo , che dopo un paio di mesi , aveva dimezzato il suo prezzo !!! Ciao a tutti !!!:slight_smile:

Grande il pezzo tra “Panunzio” e Volontè, col primo che fa

  • “Abbiamo trovato un indizio…sotto le unghie della vittima ci sono dei fili di tessuto blu strappati da una cravatta”
  • “Ma l’assassino non ha operato nudo?”
  • “Sì”
  • “E allora secondo voi era nudo…con la cravatta!”

Mercoledi 27 Agosto 3:00 su Raiuno

Si tratta di un celeberrimo classico: sottolineo che e’ caratterizzato da una fotografia molto nitida e da una sceneggiatura accuratissima;)

Mercoledi 27 Agosto 3:00 su Raiuno

Si tratta di un celeberrimo classico: sottolineo che e’ caratterizzato da una fotografia molto nitida e da una sceneggiatura accuratissima;)

Tra i film più belli di tutti i tempi e Gian Maria, come al solito, ai massimi livelli. Non aggiungo altro…sarebbe superfluo…mi alzo dalla sedia ed applaudo!!!

Il vero scandalo è proporre queste autentiche lezioni di cinema in orari da galera…

Capolavoro

Il finale è assai più che esplicito: la vicenda si concluderà a “tarallucci e vino”, alimenti simbolici presenti sul tavolo e in bella mostra nel buffet. Insomma, tutto si risolverà come sempre all’italiana, meravigliosa landa in cui i potenti proteggono sempre e comunque i loro pari-casta.

Il viraggio verde della pellicola (ho una vecchissima edizione in VHS e questo viraggio è presente) sottolinea il sogno di Volontè che in qualche modo anticipa ciò che realmente avverrà di lì a poco…
:cool:

il crollo di uno di loro avrebbe significato il crollo di un intero sistema. da quì infatti il significato conclusivo.

Ma non solo: il bello è che, nel film, il protagonista aveva pianificato tutto! Persino il finale (il sogno che si avvera ne è una dimostrazione)! In questo caso, si può sposare l’idea del personaggio come il vero sovversivo della storia al contrario degli starnazzanti ragazzini borghesi imbevuti di ideologie sinistrorse.

Così, riesce a dimostrarci (noi, il pubblico in sala) la sua tesi per cui in una società come la nostra (società italiana nella fattispecie ma il discorso è applicabile un po’ ovunque)un cittadino del suo livello deve rimanere (quel deve è il nodo) al di sopra di ogni sospetto sempre e comunque, pena, appunto, il crollo dell’intero sistema di giustizia e la fede del popolo in esso.

si, è sicuramente una delle chiavi di lettura del film. il protagonista si espone molto proprio per convincere se stesso dell’alibi che gli conferisce il prestigio e l’importanza del ruolo che ricopre: colui che rappresenta, per le persone, la legge e quindi lo Stato.

ieri sera sul tardi in onda su rai3. Ogni volta che lo rivedo mi convinco sempre più dell’assoluta grandezza di Volontè. Le sue espressioni sono perfette, quell’uomo ha troppa consapevolezza del potere che ha appena acquisito ed le risatine a denti stretti sono inquietanti.

Spendo due parole, dato che mi sono reso conto di non averlo mai fatto, per questo bellissimo film con un immenso Volontè di cui posseggo il dvd Lucky Red preso in edicola a 5€.
Il film è chiaramente un film contro il potere, impersonato dal “dottore” Volontè che gioca a suo piacimento e non senza pentimento col fatto che nessuno lo potrà mai incastrare e che tutto (v. bellissima scena finale) finirà al massimo a tarallucci e vino e con una sculacciata internos.Mi è piaciuto tantissimo l’attore che interpreta il superiore di Volontè (Gianni Santuccio) così com i grandi Florinda Bolkan e Salvo Randone.
Immortale la colonna sonora di Morricone.
Scene da ricordare :
“Tu non sei un cavallo” e “Lei mi guardava”