Indiana Jones 5 (James Mangold, 2022)

No, non è un trans. È solo una ricca signora americana settantenne rifattona. Quindi, è andata dal chirurgo molte più volte lei, di un transgender. Fattuale… :grin::grin::grin::no_mouth:

3 Mi Piace

Penso di andare nel weekend, comunque i primi pareri che ho letto sono positivi. Hai visto mai… fortunatamente non ho ancora problemi di prostata nonostante diventi vecchietto, 142 minuti non sono pochini.

Non c’entra la prostata, Tuc. È il tipico “culo del cinefilo” : che stia posato per 90,o 180 minuti, a fine proiezione emergono certe esigenze fisiologiche. Da quando avevo 15 anni, finito il film, dritto al cesso per una pisciata degna di King Kong. È il prezzo da pagare, per noialtri che amiamo (o amavamo…) il cinema in sala… :smile::ok_hand::heart:

1 Mi Piace

Visto. IMHO il peggiore della saga, con poca energia, una storia lineare e non memorabile, politically correct, scene d’azione e inseguimenti di routine. Ford ringiovanito è tecnicamente notevole, anche se ho avuto l’impressione che le scene di repertorio usate per aiutare il deepfake abbiano dettato la sceneggiatura e i dialoghi. E più che Spielberg, sembra più omaggiare debolmente Zemeckis con all’inizio un ticchettio di un orologio, un suono che ritorna quando il film entra nel 1969 e la cinepresa inquadra un orologio e gli oggetti di una stanza (come l’inizio di molti film di Zemeckis). Alla fine il film non mi ha emozionato. Il logo della Lucasfilm si dissolve in un oggetto della stessa forma, all’inizio, al posto della montagna Paramount. I critters questa volta sono delle murene e più avanti dei millepiedi. Compare Adolfo Margiotta, del duo comico Chiquito y Paquito.

2 Mi Piace

Che due coglioni! Il vero Indy non avrebbe mai ammazzato i nazisti ma avrebbe accettato di partecipare a un dibattito con Hitler moderato da Joe Rogan!

1 Mi Piace

Ma come è invecchiato male Ford. Penso a mio padre che ha 83 anni e pare il fratello minore di una decina di anni buoni. Però, almeno sta invecchiando normalmente ed è meglio così che tutto plasticato.

1 Mi Piace

Dato l’elevato numero di recensioni, mi pare che l’ultimo (speriamo in ogni senso…) film sul professor Jones, abbia davvero INFIAMMATO i forumisti. Quanto una tempesta di neve in Antartide… :blush::grin::wink::-1:

Io l’ho visto e me lo sono goduto, sarà che pur piacendomi molto non ho mai preso troppo sul serio i film di Indiana Jones, li considero praticamente dei fumetti d’avventura anni 40/50 portati sullo schermo e le tante minchiate non mi danno nessun fastidio.
Ho persino apprezzato il fatto che non sia diretto da Spielberg perché proprio per questo non ha quelle scene e inquadrature tipicamente “spielberghiane” che spesso trovo stucchevoli e zuccherose, non so bene come spiegarmi.

3 Mi Piace

Il film l’ho visto e provo a parlarne, e scrivo qualcosa e dopo un po’ mi accorgo che ho parlato di me, di voi, della mia infanzia, di cinema, di avventure, di fumetti, di Spielberg, dei Goonies, di Harrison Ford, di Indiana Jones, dei 4 episodi precedenti e non ho scritto una singola parola del film e allora mi fermo.

Cancello tutto, ricomincio.
E questa volta scrivo:
Il film l’ho visto e provo a parlarne, e scrivo qualcosa e dopo un po’ mi accorgo che…

E penso alla mia professoressa di lettere del liceo che mi rimproverava perché andavo sempre fuori tema:
(“Vai fuori tema! Scrivi bene ma vai fuori tema! Fuori tema! Devi seguire la traccia!”)
La verità è che ci sto girando intorno, Prof.
Ma ora ci proverò a seguire la traccia, prometto.

Non è un brutto film, è piuttosto un film inutile.
Non aggiunge niente alla saga, non aggiunge niente al personaggio, non aggiunge niente a me.
Stessa cosa che vale per il quarto capitolo, peraltro.
E questo “quadrante” non è molto peggio del predecessore, per certi versi anzi mi è perfino piaciuto di più.
Sicuramente lo riguarderò perché questa prima visione è stata disturbata da troppe riflessioni.

Comunque devo dire che all’inizio (dopo l’introduzione con l’Indiana Jones giovane) mi era sembrato che il film potesse offrire qualcosa di nuovo, di inedito.
Questo Indy anziano, gracile, fragile, con lo sguardo un po’ bonario, un po’ spaventato e un po’ indignato che a volte gli anziani hanno, questo Indy privo della spavalderia della sua gioventù, senza più quell’aria un po’ da briccone, un po’ beffarda. Questo Indy diverso.
Ecco – ho pensato - magari sarà un film diverso. Non più bello, non più brutto. Diverso.

Ora devo andare fuori tema, Prof, mi perdoni.
Io non ho niente contro il proliferare dei sequel, chi se ne frega?
Possono anche produrre Rocky XII con lui in carrozzina spinto dai nipotini su per una rampa per disabili parallela alla scalinata che porta al Museo mentre una banda funeraria suona il tema musicale - chi se ne frega - lo guarderò pure. Magari mi piacerà anche.
Sì, però. Però.

Per godermi appieno Indiana Jones devo essere bambino, o tornare bambino.
E non è neanche così difficile, sapete.
Amico, prendimi per mano, raccontami una storia e dimmi che non devo preoccuparmi di nulla, penserai a tutto tu, io non ho responsabilità o impegni, non dovrò fare niente che non sia seguire la storia.
E invece io qui non ci riesco, amico. Non ci riesco.

Guardare questo film è come fare a braccio di ferro col nonno; gli vuoi bene e tutto ma hai paura di rompergli l’ulna o l’omero.
E voglio bene a Indy, ma quando nel film riappare con i suoi vecchi vestiti e il suo vecchio cappello in testa dovrebbe essere un momento emozionante e invece mi sento come di fronte al nonno che ha un principio di demenza e vorrei dirgli di andare a casa, che ci vado io a recuperarti il quadrante del destino, non preoccuparti.
No, non posso vederlo correre e scapicollarsi.
Sto in ansia, mi preoccupo che possa rompersi un femore.

Ci scherzo su, più del dovuto, esagerando un po’.
Ma è la mia maniera di dire che il film fallisce proprio lì dove avrebbe la possibilità di offrire qualcosa di nuovo, e invece rincorre sé stesso, plagia sé stesso.

(“Sono citazioni…”)

No, amico, non sono citazioni. A chi vuoi darla a bere?
Stai solo riciclando perché non sai cos’altro fare, perché non hai il coraggio di fare altro e perché pensi che io abbia bisogno di rivedere Indiana Jones – anziano o meno non importa – fare ancora Indiana Jones, fare le cose di Indiana Jones, gli inseguimenti rocamboleschi alla Indiana Jones e tutto il resto.
E io non ne ho bisogno, amico. Se ne avessi bisogno riguarderei i primi 3 film.
Cosa che faccio una volta all’anno, tra parentesi.
Tra l’altro, amico, non puoi mostrarmi il nonno fare delle cose pazzesche dimenticandoti che pochi minuti prima me lo hai mostrato con l’affanno dopo aver salito due scalini.
Ma non ha importanza, dai, mi hai raccontato comunque una storia, l’ho seguita, abbiamo fatto quest’ultimo viaggio insieme.

Perché è l’ultimo, vero?
Vero che è l’ultimo?
Vero?

E comunque nel finale c’è quasi spazio per la commozione, dico quasi perché anche quel momento viene leggermente turbato da una (per me) superflua citazione.

Addio, Indy. È stato bello. Ma proprio bello.

4 Mi Piace

Ecco dopo questa recensione hai quasi azzerato anche il mio desiderio di “recuperarlo prima o poi con calma, per curiosità”.
Ma difficilmente poteva essere qualcosa di diverso.

Secondo me per perpetuare la serie avrebbero dovuto fare un po come per James Bond, sostituire Ford per un po di film con un attore più giovane e adatto.
Anche per James Bond immagino che al tempo si sia gridato allo scandalo, Bond è solo Connery!, ma poi di film carini ne sono usciti anche con gli altri.

Comunque l’avvilente effetto “vecchietto fuori posto” a me era già successo quando Ford è riapparso come Han Solo in Ep.7.
Ma come dici tu, ormai in quell’ambito cinematografico non si prendono un rischio che sia uno, pensando che la gente voglia solo la infinita reiterazione dello stesso modello, finchè possibile (dove finchè possibile non coincide più neanche con la morte dell’attore, visto ciò che è stato fatto per Carrie Fisher…).

E il brutto è che temo abbiano ragione

2 Mi Piace

Lo prenderò in br, per dovere filologico e per rispetto verso Ford e il personaggio. Purtroppo, l’impressione che ho avuto in questi mesi me l’ha confermata il buon Jerry, definendolo “inutile” “. Che, spesso, è peggio che” brutto"… :cry::cry::cry:
P.S. E ha pure perso, al botteghino, una montagna di soldi. Grazie, Disney. Grazie, Kathleen Kennedy. E sopratutto, grazie Phoebe Waller BITCH… :face_vomiting::skull_and_crossbones::no_mouth:

2 Mi Piace

La verità è che questo è un film destinato a un tipo di pubblico (noi che amiamo Indiana Jones fin da bambini) che questo film non lo vuole, non lo voleva.

Ma quando vedo un progetto che come in questo caso incontra difficoltà, turbolenze, ostacoli, gente che si avvicenda, ma viene comunque portato avanti con ostinazione, be’, mi piace pensare che abbia dietro una forte motivazione che non sia solo economica ma anche artistica, la necessità di aggiungere qualcosa al personaggio, alla saga, di chiudere un cerchio magari. Non so.
Poi puoi anche fallire nell’intento ma almeno capisco che c’hai provato.
Qui quell’intento non c’è. Almeno io non l’ho visto.

Gli dedicherò, comunque, una seconda visione.
Non subito, perché il film dura un’eternità, cazzo.

(e mi lamento proprio io che scrivo post interminabili)

Aggiungo, riguardo al film: Mads Mikkelsen sprecato, piacevole breve apparizione di Banderas, e mi è piaciuta molto Phoebe Waller-Bridge, so che anche @Zardoz ne va pazzo. :laughing: :sunglasses: :clown_face:

Mi è piaciuto il personaggio ma soprattutto lei, la trovo molto carina in una maniera non canonica. Credo comunque che non sia un’opinione molto diffusa.
Tanto vi dovevo.

4 Mi Piace

Ne vado pazzo, hai detto bene. Tipo Leatherface quando agita, urlante, la motosega… :wink::laughing:

1 Mi Piace