Il nuovo attesissimo (da me, quantomeno) film Pixar, dopo quasi due anni di pausa.
La trama da wikipedia:
Riley è sradicata dalla sua vita nel Midwest quando suo padre inizia un nuovo lavoro a San Francisco. Riley è guidata dalle sue emozioni: Gioia, Rabbia, Disgusto, Tristezza e Paura. Le emozioni vivono nel Quartier Generale, la centrale di controllo dentro la mente di Riley, dove la aiutano attraverso la vita di ogni giorno.
Sembra notevole. Ottimi i doppiatori americani che leggo su Imdb, già pavento gli italiani che dovranno sostituirli da noi…
Come sempre la Pixar prepara diverse versioni del film per mercati diversi. Nel trailer americano, il papà sta immaginando una partita di hockey sul ghiaccio; in quello doppiato in italiano una di calcio.
Dio santo quanto lo aspetto questo! Negli ultimi anni, purtroppo, con vari sequel e prequel, la pixar se n’era calata. La loro stella è stata messa in ombra dalle orecchie di topolino! Questo sembra veramente bello, finalmente. Originale e fuori di testa come la bella pixar di una volta. È uno dei film che aspetto di più quest’anno, li aspetto al varco! Ci spero troppo! Dio quanto ci spero!
Da domani, finalmente anche nelle sale italiane. Distribuirlo un pò prima non sarebbe stato sgradito, anzi. Comunque, dalle rece lette in questi mesi, una certezza: la Pixar è tornata GRANDE! Meglio per tutti…
Sì, sta cosa che in italia la roba deve arrivà sempre tardi rispetto agli altri mi fa impazzì! Chi se lo voleva vedè se lo scarica, no? E quando esce al cinema mesi dopo, se non gli è piaciuto (ma anche se gli è piaciuto) non ci va, no? È tanto difficile? Poi dice uno scarica!
Vabbè, comunque che fosse bello si sapeva, perché appena uscì, le recensioni le ho lette e viste tutte ed erano unanimi. Ma si vedeva già dal provino che era originale! Poi su imdb è entrato pure nella top 250, che co la pixar succedeva sempre fisso, ma da quando è arrivata la disney non era successo più! Quindi è stata la conferma, che non mi serviva, comunque.
Il fatto è che questa estate abbiamo avuto lo “scontro” fra “Minions” e “Inside out”. Orbene, il film della Universal è uscito il 27 agosto, e ovviamente è un successone. Ma se anziché PARLARE di “estate al cinema”, e poi FARE ben poco, avessero anticipato le uscite di entrambi i film di un mese circa, gli incassi ci sarebbero stati comunque, e l’Italia non avrebbe fatto la solita figura pezzentona che manco un paesucolo da terzo mondo. Ma quando qualcuno lo capirà e cercherà di rimediare , sarà inevitabilmente troppo tardi. .
Visto un paio di giorni fa, sala ovviamente afffollatissima. C’erano anche parecchi bimbetti di non più di 5 anni, e pur senza aver fatto confusione o frignato, mi chiedo sinceramente quanto abbiano “afferrato” il film. L’idea in sè (“entrare” nella mente di una persona e concretizzare le sue emozioni base) è assolutamente “adulta”, e personalmente la ritengo diciamo “comprensibile” dai 10 anni in su. Comunque, sul film in sè, le recensioni ultrapositive e gli entusiasmi finora raccolti sono pienamente giustificati: la suddetta idea (“semplice e straordinaria”, come ha sottolineato Mereghetti sul Corriere), le situazioni, l’impianto visivo. Inutile perdere tempo nel tentare di descrivere situazioni e personaggi: va visto e basta. E a precedere il film, l’ennesimo cortometraggio-squisitezza, stavolta intitolato “Lava”. Sì, la Pixar è tornata alla grande. Che continui così.
P.S. Nota di merito al doppiaggio: niente vip o pseudotali, cantanti da strapazzo, personaggini televisivi più o meno ignobili, ma professionisti coi fiocchi. Per i genitori, abbiamo Claudia Catani e Mauro Gravina (in originale, c’erano Diane Lane e Kyle Mac Lachlan!). Mentre per le due emozioni principali, Gioia e Tristezza, rispettivamente Stella Musy (figlia di Gianni) e la veterana (ha 74 anni!) Melina Martello. Un’ultima cosa: Disgusto mi pare fortemente ispirata a…Sasha Grey! Fateci caso: mento stretto, occhioni, e sulle labbra una perenne smorfia di…disgusto, appunto! Ma lorsignori della Pixar dubito lo ammetteranno mai…
Visto ieri sera, in double feature con lo spettacolo della pettinata presa dall’inter in coppa Italia.
Sarò breve (e circonciso): capolavoro. Alcune sequenze mi hanno commosso non poco, su tutte chiaramente l’estremo sacrificio di Bing Bong, ormai consapevole di essere stato dimenticato.
Trattare con questa delicatezza e insieme profondità il tema del passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza è davvero notevole. Oltretutto qua e là si ride, e di gusto.
Con questo film ho stabilito un record personale: in sala l’ho visto OTTO volte. E Bing Bong è riuscito ogni volta a farmi uscire qualche lacrima. Starò invecchiando, o rincoglionendo, o entrambe le cose. .
No, e non fa neanche il verso del delfino per cui credo sia difettoso, ma lo tengo
Quel momento lì è una cosa indescrivibile, e uso questo preciso termine perchè secondo me Inside Out comunica roba che a parole non si può rendere. Uno che mi viene da associare in questo senso è Eternal Sunshine of the Spotless Mind, ma qua si va oltre.
Il finale anche è da pianto duro, ovviamente da smaltire abbracciati al pupazzo di Bing Bong.
