Interessante spunto di discussione su uscite al cinema e politiche di marketing......

Dal 3D su Borat è nato un interessante spunto di discussione sulle uscite al cinema e sulle (spesso, e do ragione a Zardoz,squallide e bassissime) politiche di marketing dei cinema (specie le multisala), collegate, ovviamente, agli incassi.

Il fatto è che per il cinema il film è buono finchè incassa, e troppe galline dalle uova d’oro rischiano di spennarsi a vicenda e il fattore (il cinema, in questo caso) può non essere contento.

Analizzando la situazione attuale, abbiamo già in compresenza in molte multisale:

Apocalypto
Casino Royale
Manuale d’amore 2 capitoli successivi
La ricerca della felicità
Rocky balboa

titoli (che , attenzione, non sono stati inseriti contemporaneamente) che hanno fatto e stanno facendo bene. E Che se vogliamo vedere hanno un “Bacino di utenza” molto vasto. Non penso che un affluenza del genere si avrebbe per “GrindHouse” o per “Ghost DoG” pur essendo 2 tra i film per i quali sbavo…

In mezzo a questi (In orari minori o nelle sale più piccole) molti cinema hanno optato per : Giù per il tubo , The Guardian, e per spremere fino in fondo Natale a New York. Titoli nella norma ma che non fanno pienone, e se lo fanno (Giù per il tubo-Bambini…)è molto, molto circoscritto…:

Il periodo d’inizio anno è quello più cruciale per i cinema perchè c’è la maggior compresenza di “galline dalle uova d’oro” ma, come detto prima, per evitare che si spennino, non vengono lanciate tutte insieme, e tutte negli stessi orari, almeno all’inizio…

Poi come periodi cruciali c’è Pasqua, Ferragosto, Natale, ed in misura molto minore , S.Valentino e Carnevale…

Logico che parecchi filmoni se li tengono come “Teste di serie” per i periodi successivi, anche se sarei pronto a giurare che parecchie pellicole sono già nei magazzini…

Quale è la conclusione del discorso che non capisco?! Che i produttori e i multisala si tutelino scegliendo al meglio film e periodo?! Non capisco davvero bm!

no, è che dovremmo adeguarci alle uscite cinematografiche come in tutto il mondo, la gente dovrebbe abituarsi ad andare a vedere film importanti anche in agosto e vedere in contemporanea agli usa piuttosto che inghilterra o francia o germania i film.
ma poi le case, posticipando i film, si tutelano davvero? mandando a puttane la programmazione giusta e regolare dei film?

E’ che ai distributori del cinema conviene farti vedere determinati film perchè incassano ancora e perchè inoltre hanno la possibilità di utilizzare i “vecchi” film come paracadute nell’attesa che possano proiettare i nuovi. Guadagnandoci sopra, perchè non dimentichiamoci che oggi come oggi i cinema guadagnano il 10% coi biglietti del film e il 90% vendendo spazi pubblicitari, popcorn e coca, caramelle, caffè e pizze.
Non ci giurerei ma secondo me nei cinema, in sede di decisioni accade qualcosa del tipo “se li proiettiamo con 2 settimane o 1 mese di ritardo, dobbiamo pagare molti meno diritti” e così fanno.
Poi ci saranno gli intrallazzi coi videonoleggiatori per l’uscita a noleggio.
In definitiva: ci sono dietro interessi legati ai soldi.
Inoltre ricordiamoci che noi siamo l’Italia, e tutto ciò che arriva dall’estero da noi arriva dopo, così come (presumo) Manuale d’Amore 2 arriverà a New York un pochettino dopo di quando è arrivato da noi…
Quindi non possiamo nemmeno pretendere che avvenga tutto in contemporanea con gli altri paesi (USA in primis, ma anche stati dell’ Asia) che producono centinaia di film all’anno…noi se va bene ne produciamo qualche decina.
E poi torna ancora a galla la questione denaro: bisogna vedere come è andato all’estero, vedere i risultati, pubblicizzarlo se merita (Se fa incassare le sale) e poi, soo poi, metterlo in programmazione (Se tenerlo conviene alla sala)…

Soldi soldi fortissimamente soldi ok…sposto il tiro e domando, con che budget si potrebbe aprire una sala modello cineclub, quindi senza troppi ammennicoli e con una programmazione “di qualità”, in una città con un vasto bacino di utenza, e che tipo di incassi dovrebbe fare per mantenersi e non fallire ?
Chiedo questo perchè sinceramente al giorno d’oggi mi sembra utopico sperare che i gestori di sale e multisale non si attacchino con le unghie al profitto e quindi non badano alla qualità. Vorrei provare così a mettermi nei panni di chi è costretto a fare una scelta. Spero di non essere andato ot.

Senza rancore, ma non sono del parere.

Il cinema come “dovere” è lontano, molto lontano, dalla “mia” idea di cinema.

Capisco che se un terzo del pubblico avesse la competenza, la passione e le aperture tue e degli altri “di rispetto” probabilmente il CINEMA sarebbe migliore.

Questo sì.

Ma da sempre son contrario alle “medicine” e alle forzature.
Soprattutto quando dietro queste ultime ci sono comunque gusti e visioni di altri.

Il cinema “dosato”, l’arte “dosata” etc. mi tengono lontano dalle loro manifestazioni.

Ma è solo il mio parere… :wink:

Vai tranquillo che non sei OT. C’entra.
Il fatto è che una sala del genere lavorerebbe in perdita e fallirebbe in partenza.
Se ci fai caso i cineclub sono gestiti tutti da fondazioni (bassa se non nulla imposizione fiscale e grossi finanziatori, spesso occulti, in cima a tutto, che sganciano soldoni perchè a loro fa comodo…)
La proiezione “di qualità” ci sarebbe, e il pubblico anche.
Ma…le multisala starebbero a guardare? Ovviamente NO. Via di promozioni, via di sconti, via di servizi maggiori.
Così lo spettatore “di qualità” e tanti come lui sarebbero combattuti nello scegliere: di andare a vedere GrindHouse al cineclub che non conosce nessuno a 4 euro o di andare alla megamultisala che fa parte di una multinazionale, dove entri e c’è la hall megagigante, i dinosauri, i megaschermi, la musica, i manifesti, le fighette al bar, i popcorn nei secchielloni, la coca da 1 Litro (E non importa se pago 17 euro per sgranocchiare qualcosa durante i 30 min di pubblicità precedenti i trailer).
E ti assicuro…purtroppo sceglierebbero tutti la multisala…
Per non parlare degli altissimi costi da sostenere per i diritti, l’elettricità, il personale, gli impianti, le ispezioni varie, il “mettere a norma, in sicurezza e con standard di qualità” il tutto, ah…ovviamente, le tasse.

Comunque, se avessimo 2-3 milioncini di euro che non sappiamo proprio dove mettere, per sperimentare qualcosa in piccolo, potremmo anche provarci…
Magari ci sbagliamo…

la gente dovrebbe abituarsi ad andare a vedere film importanti anche in agosto

D’Agosto se non sbaglio le località di villeggiatura passano in anteprima le uscite che sono programmate per i mesi successivi,poco senso avrebbe passarle nelle città semideserte o no?

però io noto che quando in estate mi capita di andare in vacanza all’estero vedo i titoli che da noi vengono pubblicizzati da giugno, ne leggiamo sui giornali, ma non escono…
e dico “cazzo figata! qua è già uscito!”
mentre da noi non è che la stagione è morta del tutto ma mandano dei film nuovi che non sono per nulla di richiamo. quindi ci credo che le sale rimangono vuote!
se programmavano in agosto i pirati dei caraibi oppure Cars, avrebbero fatto incasso pari a zero? bisognerebbe provare.

poi non è vero che in italia danno le anteprime in estate nelle località di villeggiatura. noi che stiamo a rimini, località di vacanza per eccellenza, abbiamo una scarsità di titoli che fa paura.
con 2 multisala nell’arco di 15 km, più altri cinema in città e nelle città limitrofe, ci perdiamo ugualmente numerosi film.
l’anno scorso volevo vedere Rent, ma è stato su solo una settimana a Ravenna. come si fa per vederlo? ci si attacca!

poi io non sono contro le multisala in sè. ti offrono una visione e una comodità nettamente superiore ai più romantici vecchi cinema.
se poi impari a non andare alle visioni per i cazzoni (weekend seconda proiezione) e arrivi a 5 minuti dall’inizio del film allora è tutto OK.
vista la quantità di sale però potrebbero dedicarne almeno una a film più ricercati. questo sì. per fortuna lo fa ancora qualche sala, anche se dovrebbe osare di più e magari avere qualche sovvenzione.

ma nella saletta non dovresti proiettare i film che proietta anche il multisale,dovresti proiettare Milano Odia,I senza nome,…

La gente al cinema ci va anche in Agosto, come dimostra l’affluenza nelle arene per le anteprime nazionali. E non si tratta di film “importanti” (quali?), ma di quelli che ha voglia di visionare, com’è giusto che sia. Che poi gli esercenti italiani non lo vogliano capire e le arene estive funzionino solo nelle località turistiche è un esempio di quanto poco sappiano gestire gli affari i cinematografari tricolore (e non solo quelli, mi sa).

Sicuramente, e sarebbe anche un signor progetto, che avallerei. Il Fatto è che se lo vedi come “Serata nostalgica” tra qualche decina di appassionati nella taverna della casa grande di uno di loro è un conto, se invece vuoi rendere pubblica la cosa, vendendo biglietti, ecc…la faccenda è molto più complicata…e costosa. Diritti SIAE in primis.
Comunque, cercando, qualche sala cinematografica “alternativa” in giro c’è, bisogna cercare

la frase che hai commentato non è mia l’ho riportata da un commento sopra
io sono d’accordo con te:)

Giusto per restare in tema di distribuzione e marketing, il governo ha presentato una legge che annullerebbe l’obbligo di non aprire una sala cinematografica a distanza ravvicinata da un’altra (prima c’era un’imposizione di non ricordo quanti km). Voi come la vedete? A me sembra una cosa potenzialmente valida: significherebbe più sale, più concorrenza e magari diversificazione nella programmazione dei film…

Se Tutto va bene , Tuchulcha…
Ma se tutto va male?
Significherebbe anche più tasse da incassare, più esercenti con rischio di indebitamento, più richieste di fidi,più fallimenti, più cinema mezzi vuoti…

In primis,ringrazio l’ottimo BMW per avermi citato(inoltre,è un “bondiano della madonna”,il che non guasta!),in secondo,sto assolutamente con Johnny:il pubblico italiano deve abituarsi (non dico per legge o con la pistola puntata alla schiena,eh!),come il resto del mondo civile,ad andare regolarmente nelle sale nel corso di TUTTO l’anno,estate compresa.Aria condizionata?Diobono,in estate si sta meglio in una sala che per strada o su un’affolata spiaggia!Vacanze?Mastracazzo,mica tutti tutti tutti(ripetuto 3 volte) vanno in ferie nello STESSO periodo,vaccaboiavacca!In generale il clima italiano?Bè,confrontandosi con Francia,parte della Germania,e soprattuto Spagna,non mi si dirà che ci sono clamorose differenze di temperatura!Concludendo,pubblico italico,datti ‘na svegliata,e magari pure i distributori(a volte maledetti,a volte benedetti…)ti asseconderanno…E’ una questione di “buona educazione civil-cinefila”,insomma.

La stagionalità è un’anomalia del tutto italiana. D’altronde è anni che vari distributori, produttori e ANEC propongono di abolirla, ma poi si sà che nel nostro paese le abitudini sono difficili da far cambiare, quindi si finisce solo per ristringere il periodo estivo come massimo risultato. Non dimentichiamoci che alcuni anni fa i monosala chiudevano a giugno e riaprivano dopo ferragosto inoltrato. Gà che da pochi anni comincianoad uscire film importanti durante il periodo estico in contemporanea con il resto d’europa è un risultato importante. Non a caso se avete notato durante il periodo estivo escono molti film di genere, che durante la stagione vengono soppiantati dai blockbuster US o dai film d’autore.

Vabbè, cazzo, mica devi vedere tutto negativo! Come dire “se l’intervento va bene ok, sennò il paziente muore”!! Intanto vediamo i potenziali vantaggi, mi sembra assurdo paventare il possibile indebitamento dei gestori che è un discorso assolutamente fuori luogo.

Scusa ma una componente di realismo ci vuole quando si studia un opportunità di riuscita di un progetto.
E Bisogna stare in guardia soprattutto sulle conseguenze negative, perchè quelle positive non possono che essere bene accette e più ce n’è meglio è.Ecco perchè non mi ci soffermo mai.
E siccome al momento non ci sono dati alla mano che facciano pensare alle cose belle, è meglio prima cautelarsi.
Ovviamente esemplificando e imho

Esemplificando cosa?!? A sentir te uno che si accinge ad aprire un negozio dovrebbe rinunciarci partendo dal presupposto che se gli va male dovrà pagare un sacco di debiti. E finora non t’ho sentito fare un discorso costruttivo che fosse uno su questa proposta di legge. Dove starebbe la logica del “e se tutto va male”? Qualsiasi cosa può andare male, pure gli esami universitari. Però la laurea te la sei presa, ergo non scivoliamo nella banalità. Perdona la brutalità e la franchezza, ma quanno ce vo’ ce vo’…