Intouchables - Quasi amici (Olivier Nakache, 2011)

Ispirato ad una storia vera, “Quasi amici” è una divertente commedia che scherza sul tema della paralisi, difatti narra dell’amicizia\rapporto di lavoro tra un ragazzo di colore proveniente dal Senegal e tuttaltro che in buone condizioni economiche ed un ricco milionario quadriplegico.La drammaticità per la situazione fisica dello sventurato milionario viene resa esilarante e si ride davvero a crepapelle per le divertenti situazioni che il coloread riesce a ricreare.L’attore che interpreta il milionario, tale François Cluzet è la copia europea di Dustin Hoffman, notevole la somiglianza.Un film della durata di 112 minuti che fila via liscio, ed è un peccato che finisca perchè è davvero piacevole.
Stupenda l’attrice rosso fuego Audrey Fleurot che interpreta la segretaria personale del riccone.

Davvero un modo intelligente di fare cinema senza cadere nel volgare.

Visto anch’io la settimana scorsa, molto bello, inizio splendido e divertentissimo, grande cast con uno dei mostri sacri del cinema francese, Omar Sy divertentissimo, ma il film andrebbe visto in originale, ne ho visto 30 secondi in Italiano e il doppiaggio è orribile.

Ma a che ti riferisci? :confused:

tale François Cluzet

Ha fatto più di 90 film, in Francia è famosissimo.

Stupenda l’attrice rosso fuego Audrey Fleurot che interpreta la segretaria personale del riccone.

Concordo, da sturbo. Quando gli fa la proposta alla fine ho avuto un colpo apoplettico.

Per coloread intendevo il ragazzo di colore :smiley: , si immaginavo che Cluzet fosse famoso, avevo visto la sua scheda su imdb, ma non sono affatto ferrato sul cinema francese a parte qualche polar anni 70 o horror recenti, comunque somiglia a mio avviso terribilmente a Hoffman.Io l’ho visto in italiano e mi è piaciuto, comunque capisco molto bene anche il francese per cui magari una visione in lingua magari me la faccio anche perchè è davvero un film piacevole.

Azz, già che c’eri potevi chiamarlo sporco negro e facevi prima. :shock:

Io l’ho visto in italiano e mi è piaciuto, comunque capisco molto bene anche il francese per cui magari una visione in lingua magari me la faccio anche perchè è davvero un film piacevole.

Visto che lo parli (e nel dvd italiano ci sono i subs) te lo consiglio in francese, nella versione doppiata si perde tutto l’accento della banlieu, e il contrasto col francese “nobile” parlato dagli altri abitanti della casa è ancora più evidente.

hahah… ma no è perchè non rammentavo il nome, Idriss così va bene?

Orrendo. L’ho trovato orrendo e l’ho detestato con tutto me stesso.
Un filmetto stupidissimo, con una storiella di una banalità sconvolgente e con un buonismo di fondo che mi ha annichilito.
Non pensavo davvero di trovarmi di fronte alla classica storiellina idiota del buzzurro che si trova in un ambiente ricco e si comporta come un bifolco (tipo la scena a teatro) e che insegna a vivere al povero tetraplegico (povero un cazzo, poi, è ovviamente miliardario).
Ovviamente il bovero negro di turno ha il ritmo nel sangue (e infatti balla gli Earth, Wind and Fire con disinvoltura), è erotomane (vuole scoparsi chiunque), si fuma le canne (che ovviamente portano sollievo nella vita del paralitico), è volgare e rozzo, sa essere violento e minaccioso (ma solo con chi parcheggia sul passo carrabile) e ha pure una famiglia disastrata.
No, ma davvero? Ma che è?
Poi ovviamente non poteva mancare la storia d’amore (di merda) con il paralitico che trova una figona ovviamente grazie all’intercessione del bovero negro che a sua volta scopre di essere un grande artista che fa quadri che possono avere buone quotazioni. Oh ma che è?
Poi non poteva mancare il classico momento in cui il bovero negro lascia il tetraplegico che quindi entra in depressione perché nessuno sarà mai come il suo amico e si lascia andare lasciandosi addirittura crescere la barba per enfatizzare il degrado a cui si sta abbandonando.
Se poi si aggiungono le musiche da elefantiasi scrotale di Ludovico Einaudi abbiamo un bel quadretto che non lascia spazio a molto altro.
I due attori sono molto bravi ma questo non basta a salvare una storia così cretina, prevedibile, banale e stereotipata.
Che poi non è che siccome ci sono un paio di battute “cattive” sull’handicap il film diventa automaticamente un gran film coraggioso e irreverente (come ho letto). Che roba, per me è davvero una schifezza maxima.

Peccato perché l’inizio mi aveva fatto ben sperare (tra l’altro la scena della corsa in macchina è girata benissimo) ma poi tutto affoga nel nulla e nel buonismo più becero.
Tremendo, davvero tremendo.

L’ho visto in francese dal dvd Medusa (che peraltro ha un master italiano) e devo dire che dal punto di vista audio/video siamo su livelli altissimi, la qualità è stellare (quindi inversamente proporzionale a quella del film).
Sono stato costretto a mettere i sottotitoli in italiano e ovviamente erano quelli per non udenti (tradurre il francese sarebbe stato chiedere troppo). Ho notato alcune cose inquietanti nell’adattamento in italiano. Ne cito solo una ma ce ne sono diverse.
Quando il bovero negro taglia la barba al paralitico gli fa dei baffoni d’altri tempi e in francese dice che assomiglia a José Bové che credo sia parecchio conosciuto anche in Italia, no? Ecco, nei sottotitoli diceva “sembri Pancho Villa” come se gli italiani fossero troppo ignoranti per sapere chi è José Bové (che poi è un personaggio famoso in tutta Europa ed è francese in un film francese). Mah…

Altra cosa che però riguarda la sciatteria dei sottotitolatori italiani. Nel film viene nominato il castello di Vaux-le-Vicomte, che è famosissimo in tutto il mondo. Nei sottotitoli c’è scritto “il castello di VALVICANT”. Cialtroni…

Quindi se lo avessi ascoltato in italiano probabilmente avresti sentito proprio dire “Valvicant”… vabbé ma ancora ti meravigli? Speriamo che col passaggio alla Warner i sottotitoli delle prossime uscite Medusa siano fatti un po’ meglio… anche se rischiamo il “vuoto” in caso di commento del regista :smiley:

Cmq grazie per la recensione così risparmio i soldini del dvd. :-p

Sul tema dell’amicizia consiglio a tutti coloro che volessero fare un raffronto il film di Leconte [i]Il mio migliore amico[/i] (con Daniel Auteuil e Dany Boon) molto meno stereotipato e anche più divertente di questo, sebbene ai tempi dell’uscita italiana sia passato del tutto inosservato

Per dovere di cronaca, però, segnalo che il blu ray conteneva parecchi extra (che mi sono rifiutato di guardare) e anche un libretto con quello che penso fosse una specie di saggio sul film (non ne sono sicuro perché mi sono sbarazzato del blu ray non appena il film è finito regalandolo a chi era con me).

Il film non l’ho ancora visto, ma mi incuriosisce. Il bovero negro da come viene descritto mi pare un misto di: Michael Jackson (ritmo nel sangue), James Brown (erotomane), Bob Marley (canne), per la volgarita’ e rozzezza ma col cuore buono, vedasi la classica immagine dei boveri negri nei fumetti anni 30, per il pittore non saprei. Insomma anche qui tutta la sarabanda dei luoghi comuni sui boveri negri. Me lo voglio guardare proprio per questo.

Me lo sto riguardando in questo momento su canale 5, niente da fare tutte le volte che passa in tv non riesco a non guardarlo, un film meraviglioso ed intelligente che riesce a toccare le corde giuste facendo anche ridere e parecchio.Mi manca ancora la visione en français…devo porre rimedio.

Boh, io l’ho trovato guardabile e basta. Concordo, nonostante non sia così lapidario, con brass. Stereotipi come se piovesse, scene che sai già come andranno. Non mi hanno infastidito troppo la visione, diciamo, alla fine non è che mi sono annoiato, ma non capisco tutto questo successo che ha avuto e tutto il parlare che se n’è fatto. Ripeto, non è un brutto film ma… boh. Risibile la scena

del parapendio con loro che si vede che reggono l’asta della telecamera! Non so se è stata una cosa voluta (tipo i personaggi nel film hanno voluto filmarsi mentre volavano e quindi va bene che si veda, ma mi sembra di ricordare che quando decollano non ce l’hanno l’asta) o un errore. In ogni caso m’ha fatto ridere, ma non nel senso buono. M’ha trasmesso un senso di pochezza, di trascuratezza, quasi di sfigato, di “Ma che è?!”

Finale telefonatissimo, per ricollegarsi col fatto che sa tutto di già visto. Non so, mi sono apprestato a guardarlo sapendo quanto fosse piaciuto e a fine film ero lì che mi grattavo la testa. Mah.

Comunque una cosa l’ho gradita: la rossona! Da sturbo!:ipso:

Poi ieri sera mi è venuto in mente che non lo avevo mai visto… bello, divertente e positivo.
Bellissima materializzazione di una storia già bella di suo, impossibile rimanere refrattari.
Poco da aggiungere a quanto già detto sopra.
Attualmente disponibile su netflix.

Film tratto da una storia vera tra l’altro, se vuoi un po romanzato ma ormai davvero un classico imperdibile per chi ama un certo tipo di cinema. Quando passa in TV lo riguardo sempre volentieri.

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Rivisto oggi in DVD e dopo tanti anni non si sposta di una virgola il giudizio positivo che ho sempre avuto su questo film. Stereotipi? A bizzeffe ma chi ha detto che questo necessariamente significa bruttezza? A volte la ricerca dell’originalità a tutti i costi è essa stessa uno stereotipo. Grande recitazione, grande regia, grande lirismo. Uno dei miei film preferiti.

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