JFK di Oliver Stone

Sì,credo fosse proprio un parente.Purtroppo non ho sottomano il libro di Garrison per citarti l’articolo di Paese Sera dove viene menzionato,ma tant’è…non direi che siamo OT,anche questo è un altro tassello per meglio comprendere le fonti che hanno reso possibile la realizzazione del film di Stone.

No,la “nota OT” è quel che scrivevo dell’Ungheria “abbattifilo”,tutto qui…Grazie,Tuchulcha!

controllerò io

Al di là di tutto, e cinematograficamente parlando, JFK mi è sempre parso un grandissimo film, godibile dalla prima all’ultima sequenza. Forse in assoluto il film per il quale meno ho sentito l’effetto di oltre tre ore seduto in poltroncina. Montato da Dio, sceneggiato benissimo (tranne le parti con la Spacek, ma vabbè), diretto con una convinzione nei propri mezzi e nelle proprie idee che resta encomiabile, a parer mio. Recitato da quasi tutti con la medesima classe, zeppo di personaggi memorabili (Joe Pesci-Ferry da antologia, per dire) e costruito in modo esemplare.

100% con Barnum!La Spacek…vabbè,dai,la “moglie rompicoglioni che poi capisce la causa del marito” ci voleva,dai!A livello di sceneggiatura,dico…

Allora, finalmente trovata la parte sulla Permindex, Clay Shaw (o Bertrand), Nagy ecc.ecc.
Le note sono quelle che ho già citato, il capitolo è lo stesso, da pagina 105…
Mi scuso per questo “centellinare”, ma è una lettura che ho fatto diversi anni fa e non ricordavo tutto a memoria. Ora devo solo trovare il tempo di postarvi il contenuto…abbiate fede :).
Diciamo che, in effetti, da ciò che scrive Garrison, parrebbe che le considerazioni sulla Permindex siano tratti da Paese Sera e da un testo di Faenza pubblicato in Italia (sarò più preciso…). A onor di cronaca, Garrison riferisce anche che quella società, in cui figurava come socio anche Nagy, sia stata espulsa dall’Italia, in quanto sospetta.

pp.104-105: "Il nostro paziente e prolungato lavoro di setaccio ci aveva detto che Clay Bertrand era effettivamente Clay Shaw: l’illustre direttore dell’International Trade Mart di New Orleans, esponente di primo piano della vita cittadina. Tuttavia, in quel momento, non avevamo nessuna idea di quanto fosse più importante e potente a confronto del suo puro e semplice ruolo di notabile di New Orleans. Fu solo molto più tardi, dopo il processo a Shaw, che scoprimmo il complesso ruolo internazionale svolto da Shaw come esponente della C.I.A. La vita segreta di Shaw come uomo dell’agenzia a Roma, che tentava di riportare il fascismo in Italia, venne rivelata da alcuni articoli della stampa italiana, che noi ottenemmo tramite Ralph Schoenmann, segretario del filosofo Bertrand Russell, che era stato uno dei primi sostenitori della nostra indagine. Stando a quegli articoli, la CIA, che evidentemente per un certo periodo aveva portato avanti una propria politica estera, aveva cominciato a realizzare un piano per l’Italia fin dall’inizio degli anni Sessanta. La struttura organizzativa, chiamata Centro Mondiale Commerciale, inizialmente era stata costituita a Montreal e poi si era trasferita a Roma nel 1961. Venimmo a sapere che frai membri del suo consiglio di amministrazione c’era un certo Clay Shaw che veniva da New Orleans…Comunque, nel 1967,la stampa italiana aveva fatto un’analisi attenta del consiglio di amministrazione del Centro Mondiale Commerciale e aveva scoperto che questo era composto da un insieme di individui davvero curiosi. Nel consiglio, intanto, c’era un vero e proprio principe, Gutierrez di Spadaforo, un membro della Casa Savoia, alla quale apparteneva Umberto, l’ulitmo re d’Italia. Spadaforo…un tempo era stato sottosegretario all’Agricoltura nel governo di Benito Mussolini. Tramite la nuora, era imparentato col famoso ministro delle finanze nazista, Hjalmar Schacht, che era stato processato a Norimberga per crimini di guerra.
Un altro membro del consiglio di amministrazione del Centro era Carlo D’Amelio, avvocato di altri esponenti dell’ex famiglia reale. Un altro ancora era Ferenc Nagy, ex primo ministro ungherese ed ex capo del principale partito politico anticomunista. Nagy veniva indicato dai giornali italiani come il presidente della Permindex (in apparenza una fondazione per iniziative fieristiche e diramazione del Centro Mondiale Commerciale). La stampa italiana sosteneva che Nagy era stato un finanziatore dei movimenti fascisti in Europa. Un altro membro del consiglio era…Giuseppe Zigiotti, presidente di un qualcosa dal significativo nome di Associazione Nazionale Fascista della Milizia…
Prima della fine del 1962, il governo italiano, avrebbe espulso il Centro Mondiale…e la Permindex dall’Italia per attività illecite…
p.106:quotidiano canadese Le devoir: "Nagy…mantiene stretti legami con la CIA che lo tiene in collegamento con l’ambiente della colonia cubana di Miami.
Nagy in seguito era emigrato negli Stati Uniti, stabilendo la sua residenza a Dallas, nel Texas.
p.107: Paese Sera: “Fra tutte le possibili implicazioni avvalorate dalla presenza nei posti di responsabilità di uomini profondamente coinvolti in organizzazioni di estrema destra…vi è quella che il Centro fosse una creatura della CIA…ideata per mascherare i trasferimenti operati dalla CIA di fondi in Italia per attività illegali di spionaggio politico”.

Appunto:una marea di cazzate.Nagy che tenta di riportare il fascismo in Europa?Ovvero,Nagy fascista?I veri fascisti erano i sovietici,che con il loro esercito opprimevano l’Ungheria.Aggiungo anche che ho fatto delle ricerche,e della Parmindex non si trova traccia da nessuna parte.In compenso,temo che “la stampa italiana” cui attingeva Garrison fosse proprio Paese sera,coi suoi tirapiedi dell’URSS.

Si, in effetti lo ammette anche lui, come da post soprastanti. Indubbiamente un quotidiano non può essere una fonte attendibile al 100% (specialmente in situazioni come questa). Indubbiamente Garrison, su questo punto, ha peccato di leggerezza.

“I veri fascisti erano i sovietici”:grazie,Tuchulcha,finalmente qualcuno ha il fegato di dirlo…
P.S.L’U.R.S.S.(e la Cina,dal '49 a oggi…)era “comunista” quanto io son laureato in filosofia…

A livello di uso di termini è giusta la dicitura comunista per i due paesi da te citati. Poi che la visione di comunismo che è arrivata a noi abbia una sfumatura completamente diversa è un altra cosa.

PS sto facendo la tesi su Nixon, e parto tra le altre cose dall’ omicidio Kennedy. Ho quindi letto tanto, ma sono ancora lungi da farmi un’ idea precisa sull argomento, ma la tesi di Garrison è quella che più mi ha interessato, pue essendo criticabile in più punti. Ciononostante anche il più scettico deve dare atto che perlomeno ci sono almeno una decina di insabbiature sospette nella tesi della commissione warren.

La mia visione di “comunismo”?Pancia piena e piedi caldi per tutti,niente disoccupazione,emarginati,barboni,ecc. insomma il capitalismo senza i suoi(inevitabili?)“difetti”…

Quantomeno bizzarra e singolare come visione. Ma ad ognuno le sue opinioni.

Concordo su tutto. A partire dalla potenza del film di Stone, film partigiano e parziale, senza dubbio, ma ciò nulla toglie alla sua bellezza & potenza. Aggiungo, se non fosse stato così il film avrebbe perso molta della sua forza.

Il rapporto della Commissione Warren lo lessi anni fa, non siamo ai livelli dei “Protocolli dei Savi di Sion” ma quanto ad onestà ed obiettività poco ci manca. Garrison ha il difetto di non considerare tutte le ipotesi e soprattutto quella “mafia”, che Bisiach analizza meglio: i Kennedy furono eletti grazie anche all’appoggio della mafia, appoggio garantito dall’amico Sinatra, ma una volta che Bob divenne responsabile della giustizia si “dimenticò” del favore e cominciò a farsi troppi nemici.

Condivido: film partigiano ma bello.
In effetti sui rapporti con la mafia e sul boss Marcello (parmi di ricordare) amico di Sinatra Garrison non dice nulla.

Scusa,ma qual’è la tua “visione” dell’IDEALE comunista(lasciamo perdere bolscevismo,collettivizzazioni forzate,repressioni,invasioni di Ungheria e Cecoslovacchia,la guerra in Afghanistan,i gulag e i manicomi per dissidenti,la Cina maoista e la Rivoluzione Culturale,il “socialismo reale” dell’est europe in generale…insomma tutte le FREGNACCE PSEUDOcomuniste della Storia del Ventesimo Secolo)?Forse-per dirla alla Berluska-“miseria,terrore e morte”?

Nota OT richiestami da Zardoz: Diciamo che, in nuce ha/aveva (visto che ormai il Comunismo è, praticamente, defunto) la bella utopìa dell’essere tutti uguali. Peccato per i corollàri…
L’uguaglianza è un obiettivo nobile, ma non praticabile purtroppo, tantomeno con l’abolizione della proprietà privata. Il comunismo ideale, ahimé, si è perso per strada nell’applicazione reale (e dico peccato, perché il capitalismo non ha più sistemi che lo controbilancino…e gli effetti cominciano a farsi notare: il welfare state, giusto esempio di socialismo reale se applicato bene, che equilibrava il tutto sta andando a catafascio). Io porto sempre con me il senso della Fattoria degli animali di Orwell: descrive molto bene le degenerazioni del Comunismo. Il Comunismo, per come si è manifestato nel corso del secolo, non lo rimpiango di certo (per tutti i motivi che hai elencato). Fine, torniamo a parlar di cinema che è meglio…:slight_smile:

sarà anche un film di parte però, cacchio, che gran film!
3 ore e mai un momento di noia, la costruzione narrativa è sublime e studiata al millesimo di secondo per appassionare e coinvolgere sempre più. ogni singolo dialogo, flashback e rivelazione sono incastonati in maniera perfetta in un armonioso mosaico audiovisivo.
un film che qualsiasi appassionato di cinema dovrebbe vedere almeno una volta nella vita

Certo Stone non è mai stato un regista capace di usare il fioretto; la sciabola gli si addice senz’altro di più. In questo film sostanzialmente aggredisce lo spettatore fin dall’inizio e non lo molla per 3 ore, utilizzando ogni mezzo possibile, compresi quelli scorretti chiaramente.
Resto dell’idea che sia un gran bel film, al di là di ogni ideologia. Solo in due parti scade nel ridicolo: i festini gay di cui avete già scritto e l’osceno parrucchino di Joe Pesci che ad ogni cambio di inquadratura si sposta sulla sua fronte di almeno 10 centimetri, chissà perchè…

Ah grande Tomas Milian che strilla Viva Cuba libre! :smiley:

Ma il dvd italiano è introvabile?
Qualcuno sa se è prevista una nuova edizione (magari in blu ray)?