Johnny Got His Gun - E Johnny Prese Il Fucile (D. Trumbo, 1971)

Film terribile ma molto bello, un grande film antimilitarista anche se sarebbe riduttivo limitarsi a quest’etichetta.
È un film che racconta dell’inferno in cui precipita il giovane Joe, un ragazzo che parte per la guerra (la prima guerra mondiale) e si ritrova in un letto d’ospedale completamente mutilato. Non ha più le gambe, le braccia, gli occhi, le orecchie, il naso, la bocca. Non può comunicare ma percepisce il contatto su quello che resta del suo corpo, riesce a percepire il calore e qualche movimento nella sua stanza d’ospedale.
Il film mostra numerosi flashback della sua vita passata e altrettanti sogni/deliri (a quanto pare realizzati anche con la collaborazione di Luis Buñuel) dove parla con Cristo (interpretato da Donald Sutherland) e dove incontra la ragazza che amava prima di partire per la guerra. Sentiamo continuamente la voce off del protagonista che parla parla parla e pensa per non impazzire. Il film è ovviamente dolorosissimo (provate ad immaginare la condizione di questo poveretto che non può fare NULLA e non ha modo di comunicare il suo tormento) e ha un finale molto bello (anche se straziante).

C’è una scena che mi ha sempre commosso da matti e anche ieri in effetti ha fatto il suo dovere.

Verso la fine l’infermiera riesce a scrivere “Merry Christmas” passando le dita sul suo petto e scrivendolo lettera per lettera. Johnny riesce a capire e ovviamente è pazzo di gioia, si sente la sua voce interiore che esulta per essere finalmente riuscito a comunicare dopo un sacco di tempo (lui non sa quanto tempo sia passato, non sa nemmeno quanti anni abbia). La cosa che mi ha commosso la prima volta che l’ho visto (e anche ieri) è che poi lui dice una cosa tipo: “È bellissimo! Adesso che so che oggi è Natale potrò contare meglio i giorni e capire quando cambiano le stagioni e arriva la primavera!”

Ecco, questa cosa mi ha sempre distrutto.

Ma anche il finale non scherza, con la sua richiesta di morire che non viene ascoltata e il film che si chiude con la macchina da presa che si allontana sempre più da lui mentre ripete come un mantra che vuole morire. Terribile.

Dalton Trumbo (personaggio interessantissimo, ho visto anche un bel documentario su di lui qualche tempo fa) scrisse il romanzo, lo adattò per il cienma e poi lo diresse. La regia è rozza ma con momenti di grazia davvero strepitosi. L’alternanza di bianco e nero (per le scene in ospedale dopo l’incidente) e a colori (per tutte le altre) funziona abbastanza. Va però detto che la fotografia a colori non è nulla di particolare mentre quella in bianco e nero è bellissima.

Ho rivisto il film dal dvd Dolmen. Il master è buono anche se ha il gravissimo difetto di avere i sottotitoli non rimovibili dalla versione in inglese e, come se non bastasse, sono pure i sottotitoli per i non udenti. Questo è un problema sgradevolissimo perché dato che gran parte del film si basa sulla voce off del protagonista - e quindi dato che si tratta di voce off non ci sono problemi di synch - il doppiaggio è stato abbastanza libero per quello che riguarda i tempi. Quindi capita spessissimo che appaiano dei sottotitoli in italiano che trascrivono i dialoghi del doppiaggio italiano ma che appaiono in tempi completamente diversi rispetto alla versione originale. Faccio un esempio. Il film inizia e appaiono subito un po’ di sottotitoli anche se nel film non si sente nulla e quelle battute in inglese verranno pronunciate 10 secondi dopo. Molto sgradevole, un pessimo modo di lavorare.

Ci sono anche degli extra con due interviste (abbastanza estenuanti) ad Enrico Ghezzi. Una fatta prima che rivedesse il film e una fatta dopo. Che poi non sono interviste, sono i suoi soliti soliloqui. Spesso comunque è interessante e arguto (e condivido in pieno il suo discorso sui film di guerra antimilitaristi) anche se a volte è inutilmente prolisso. Ma questo è Ghezzi, prendere o lasciare.

Insomma, se non avete ai visto questo film procuratevelo e fatelo vedere ai vostri figli.

Orpo, non ho mai visto questo film nonostante la curiosità che provo da quando uscì il video di One dei Metallica.
Della versione di cui parli sembra davvero aspra la questione dei sottotitoli, ma leggo su dvdcompare che le versioni UK della Arrow e USA della Shout! (che pare la più completa) non li hanno proprio…
Bah, mentre scrivevo mi sono preso il dvd Dolmen su Ebay, e mentre aspetto di vedere il film:

//youtu.be/WM8bTdBs-cw

l’ho sempre visto ai negozi di dvd ma non ho mai avuto il coraggio di comprarlo o vederlo. Ho visto qualche screen e sinceramente una storia del genere non mi farebbe dormire per un po’, o forse ho paura che mi deprimerebbe troppo

L’ho vista una sola volta, tanto troppo tempo fa, intorno ai 14-15 anni. Film “terribile”, sì, ma che almeno UNA volta nella vita DEVE essere visionato. Un pò come “Salò”, diciamo…
P.S. Il dvd Dolmen l’ho visto qualche volta a prezzi irrisori, usato. Ma sinceramente non ho ancora il coraggio di rivedermelo…

Questo film capolavoro (stupendo, immenso, quadi commovente e riflessivo) sarà disponibile in dvd A&R dal 17 febbraio. Dalle anteprime della fascetta il formato video sarà in 1.66:1. e con ogni probabilità sarà stato utilizzato il master dell’edizione blu-ray.

L’ho visto per la prima volta ieri notte, dopo settimane e mesi che meditavo di vederlo e finalmente ho trovato il coraggio di guardarlo…e che dire? MAGNIFICO, sempre attuale, mai banale, una pellicola pro-eutanasia e pacifista, con i suoi momenti migliori verso il finale. Onestamente (e per fortuna!!!) non mi sono commosso, in compenso ho trovato bellissimi i dialoghi tra Johnny ed il padre nelle sue continue reminiscenze.
Il finale, per quanto possa essere quasi prevedibile, lascia alibiti e con un senso di desolazione.

…e chissà se quella bella e dolce infermiera torni dal povero Johnny…per me sì!!

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