Kekceve ukane (J. Gale, 1968)

Il cacciatore Badanec è cattivo, uccide gli animali per pellicce, spara e semina trappole ovunque, poi c’è il piccolo Brincelj, una sorta di parzio alpino che libera i poveri animaletti dalle trappole.
Questo non piace al nerboruto barbuto, allora rapisce il folletto, gli incendia la casa e lo ingabbia, questo non piacerà a Kekceve il pastorello, che insieme ai suoi giovani amici deciderà di liberarlo…

FILM COMPLETO:
https://youtu.be/JtjtnGOa0Fk

Ci sono certi giorni che si ha voglia di osare e ci si ritrova a guardare un film per bambini della ex-yugoslavia del 1968 rigorosamente senza sottotitoli.
Il primo brainstormiing e che appena approfondisco un attimo, è tratto da una novella per bambini dei primi del '900 e soprattutto che è il terzo episodio di una trilogia che copre una finestra temporale di 20 anni, il primo è del '51 “Kecek” e il secondo del '63 “Srecno Kecek”, peccato avrei dovuto vederli in ordine.
Il film si guarda bene, è allegro, colorato, ben girato e le location sono bellissime e fiabesche, andando a intuito nella parte iniziale siamo nelle grotte di Postumia per poi spostarci nelle alpi Giulie, vi piacerà, ma poi alla fine sono quei film che guardiamo solo io, @bastardnasum e @Frank_n_Furter

Ma veniamo al dunque, perché questo film? Ieri notte il mio amico @_Gabar mi manda un video, allertandomi dell’alto rischio di assuefazione e così è stato, me lo sono guardato 7/8 volte di fila rubandomi ore di sonno (tranquilli c’è anche la versione di 10 ore), altro non è che un ottimo pezzo DnB mashuppato col flauto di Brincelj, per questo che ho prontamente divulgato il simpatico folletto a notte fonda sui social.
E fu così che oggi ho deciso di vedere la sorgente di tale capolavoro.
Ah il video? Eccolo, attenti che da assuefazione:

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Ottimo, messo subito in download, ora guardo se si trovano pure gli altri!


Ok, potete dormire sonni tranquilli, si trovano tutti quanti! :+1:t3:

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Confesso che questo film e gli altri della serie non li ho mai visti, però sembra carino anche se il folletto li mi sembra un pò inquietante (è un nano? un bambino? uno scherzo della natura?)

Comunque di queste favoline ne ho viste moltissime, tutte ovviamente dall’Europa dell’est, cominciando da quelle tedesche a quelle russe e ceche.
Girando tra negozi e mercatini mi sono accorto che per decenni è stato un genere veramente prolifico e fortunato, in tutta l’Europa dell’Est (un pò meno, pare, in Polonia e Bulgaria dove non ne son stati fatti così tanti come negli altri paesi e non sembra che abbiano lasciato impronte così indelebili) e probabilmente una forma di educazione e pedagogica per i bimbi comunisti (o forse è meglio dire “di cultura slava”) molto, molto importante.
Tanto che se ne producono molti ancora oggi benchè i sistemi cinematografici ed educativi siano profondamente cambiati negli ultimi 30 anni.
Ma andando in giro per Russia, Bulgaria, Macedonia e parlando un pò qui e un pò la, si vede che moltissime persone se ne ricordano ancora, di tutte queste simpatiche favoline e ne parlano con ricordi e cognizione. Che poi comunque, al di la del paese di produzione, si trovano molto facilmente in tutti i paesi dell’ex socialismo, sono stati distribuiti in maniera massiccia in tutta l’Europa orientale, con prevalenza dei film di produzione russa, tedesco orientale e cecoslovacca.
Si, probabilmente hanno svolto una importante funzione pedagogica, molto probabilmente più legata ai sistemi educativi di stampo slavo piuttosto che al regime socialista in se e per se.
E sono generalmente molto ben fatti, con grossi budget, colori ricchissimi e anche se spesso le scenografie, i costumi o le ambientazioni son palesemente “falsi” (cartapesta, costumi improbabilissimi, effetti speciali a volte molto caserecci), è proprio grazie a queste “artificiosità” o “falsità” che si crea proprio lo spirito di una vera favola, di un racconto fantastico innanzitutto moraleggiante prima ancora che puramente cinematografico.

Ce ne sono veramente una infinità pazzesca di queste pellicole. Peccato che pochissimo sia arrivato in Italia… ai tempi di quando ero bambino, con Bim Bum Bam o questi programmi pomeridiani per ragazzini, qualcosa veniva proposto, appositamente doppiato. Ma poi è scomparso tutto. Probabilmente non è un genere che ha mai funzionato in Italia (e, per esteso, in gran parte dell’Europa occidentale mentre nei paesi nordici invece, è un genere che è stato preso sempre molto seriamente anche li), a parte il caso isolato di Fantaghirò.

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Tra l’altro anche registi importanti come Juraj Jakubisko o Juraj Herz si sono cimentati col genere con ottimi risultati.

Ricordo che intorno alla metà degli anni novanta vidi su Tele+3 il bellissimo Long live ghosts! di Oldrich Lipsky e da allora mi innamorai di questi fiabeschi e fantastici film favolistici esteuropei.
Davvero peccato che in Italia si trovi così poca roba!

Comunque Kekceve Ukane è decisamente ben fatto, altro che cartapesta, scenari stupendi e anche cinematograficamente ben fatto, vogliamo parlare dell’inquadratura dell’altalena?

Poi il finale:

Dove Brincelj si gusta la libertà mimando i suoni degli animali e poi si stende beato sul prato con la luna che gli strizza l’occhio.

Stupendo.

Non posso intervenire sul merito dei contenuti perché non l’ho ancora visto, vorrei provare a vederli tutti e tre in fila quando ho tempo.

L’inquadratura dell’altalena è contenuta anche nel mashup e devo dire che che è decisamente originale e anche abbastanza straniante e inquietante, così come anche il volto senza età del folletto…

Il folletto è interpretato da tale Milorad Radovic, la rete è gelosissima al riguardo:

si si, non dico che le sceneggiature di tutti questi film erano fatte con cartapesta o con effetti tirati via. Anzi, la cura c’era… però c’era sempre un qualcosa di inquietante nelle ambientazioni e nei costumi o look dei personaggi che mi turbavano non poco da ragazzino… poi, ovvio, ce ne son stati così tanti che qualcuno era fatto con capitali ingenti ed altri un pò meno, ma erao chiaramente produzioni fatte con notevole investimento di soldi. E’ che molti film che ho visto - purtroppo molti, molti, molti anni più tardi - a volte presentano scenografie strane, un pò assurde… ma d’altra parte se pensiamo anche al Gatto e la Volpe dello sceneggiato di Comencini, c’era molta concettualizzazione nelle favole per ragazzi. Mi garbavano proprio per questi effetti stranianti.
Questo film yugoslavo a parte il nano inquietante, sembra proprio bello naturalistico, lontano dagli eccessi “cartoonistici” di altre favole, penso in particolare a quelle russe dove veramente si spingeva il pedale su scenografie veramente “psichedeliche” se non addirittura un pò inquietanti

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