Keoma (Enzo G. Castellari, 1976)

CHE GRAN FILM! Questa è stata la frase esclamata a gran voce, sebbene reduce da una visione “solitaria”, alla fine della pellicola. Certamente uno dei migliori western italici, livello e passione altissimi. Montefiori scrive una favola nera la quale più che barocca la catalogherei come “decadentista”, giacchè siamo al termine dell’avventura western in Italia. Un pezzo di storia del nostro cinema che volge al tramonto…un requiem silenzioso e dignitoso (per un gringo, perchè no?) che ha il sapore di cinema lavorato con passione e tante idee che ormai stava per salutarci per sempre…siamo dalle parti di “California” di Michele Lupo o forse siamo più vicini a “I Quattro dell’apocalisse” di Lucio Fulci o al “Mannaja” di Sergio Martino…ma stavolta il simbolismo religioso e non, è l’assoluto protagonista insieme con una fotografia strepitosa, a tratti semplice, ma che probabilmente, con i suoi continui stacchi dall’alto, vuole proprio “elevare” spiritualmente un genere che, come il buon vecchio Keoma, era finito davvero sulla croce…, con i chiodi e le lance che negli anni i critici avevano saputo gratuitamente rifilare nei confronti di questo filone di opere filmiche…L’anziana donna, simbolismo e presagio di morte, è invece la chiave di volta dell’intera vicenda, ed i suoi dialoghi con Keoma, al limite del surreale, mi richiamano immediatamente alla memoria certe mie letture fumettistiche, citando in particolar modo il noto personaggio di Tiziano Sclavi, Dylan Dog…che, a partire dal numero 10 della collana “Attraverso lo specchio”, inaugurò un particolare quanto mai intimistico rapporto con “Madonna Morte” che si è poi protratto negli anni in modo molto melanconico, ma certamente poetico. Ecco. Il punto è questo. Keoma è il canto del gigno dell’intero genere che viene elevato a poesia nell’insieme del suo simbolismo e dei suoi rimandi…d’altra parte, così come fece anche Sergio Leone in “C’era una volta il west”, Castellari volle nella pellicola anche Woody Strode e William Berger proprio per ricoprire quel ruolo e simbolismo carnale del “MITO WESTERN”, qui inteso come “cinema” e non come epoca storicamente accertata. Franco Nero, perfetto, è caratterizzato con enorme cura e dovizia di particolari, quasi un fumetto animato, ma certamente “spiazza” con il suo stile molto “settantino”…ma d’altra parte, possiamo spezzare una lancia anche verso questa scelta…una scelta di coerenza, senza dubbio. Un periodo era morto. Tutto il mondo intorno, invece, continuava…era in trasformazione, tumulto…e “Keoma” è il tassello mancante di questo puzzle ormai completo. La regia di Castellari è solida, lenta, cadenzata, nella prima parte nel creare l’aura di mistero e religiosa solennità intorno la figura di Keoma e veloce nella seconda parte della pellicola…ben corredata di risvolti psicologici e intrecci familiari quanto mai ricchi di rimandi bibilici (Caino e Abele in chiave allargata e moderna, aggiungerei…)…Orso Maria Guerrini, mi convince…Olga Karlatos è stupenda. Le musiche dei De Angelis, invece, alla lunga mi hanno fatto storcere un pò il naso, giacchè “stonate” rispetto ad alcune sequenze…Una visione da 10. Per me che amo questo genere, un film memorabile come pochi (o come tanti, a seconda della passione :wink: )… Spero possiate condividere con me questa ennesima “visione di rispetto”…aspettando i vostri riscontri in merito, abbraccio tutti affettuosamente, ringraziando come sempre, per lo spazio concesso. Alla prossima. Il Saggiatore

Visto ieri notte, non male, anche considerata la mia idiosincrasia per gli spaghetti-western…

La storia non mi ha esaltato in modo particolare, ma la tecnica con cui il film è stato girato lo rende godibile in ogni caso. Alcune scene sono davvero spettacolari, tipo quella del passato e del presente che si fondono davanti agli occhi di Franco Nero.

Ho visionato ieri sera per la prima volta questo film; che dire:a mio avviso,a parte i film di Leone che non fanno testo(troppo perfetti rispetto agli altri film di questo splendido genere…),questo è il miglior spaghetti western che io abbia mai avuto il piacere di visionare!!!
Franco Nero immenso in questa pellicola,così come il modo di girare di Castellari(certe scene sono da brividi).
Credo che il film sia pieno zeppo di messaggi subliminali e possa essere interpretao in vari modi(vedi la figura della vecchia per esempio).
Unica nota stonata le musiche dei fratelli De Angelis:non capisco proprio come qualcuno le defininsca fantastiche…a me semplicemente dopo 5minuti di film avevano già rotto…:smiley:

dvd in uscita il 13 Luglio per la Cecchi Gori

Il film che mette la parola fine alla meravigliosa storia del western italiano. Tocchi epici e poetici nella consapevolezza della fine, di un genere, di un certo tipo di cinema, e di un decennio. C’è il nichilismo presente nell’altro capolavoro castellariano dello stesso anno, ma qui c’è anche spazio per la speranza. Franco Nero memorabile, alcune trovate di regia da antologia. Incredibile che la storia sia stata costruita giorno per giorno durante le riprese, come racconta Castellari, è un film di una compattezza ed unità straordinaria. Insieme ai ‘‘tre Sergi’’, alla fine arrivò Enzo. 10 cum laude.

Doppiaggio:
Franco Nero e Orso Maria Guerrini si doppiano da soli
Woody Stroode:Glauco Onorato
William Berger:Giuseppe Rinaldi
Olga Karlatos:Vittoria Febbi
Antonio Marsina: Angelo Nicotra
John Loffredo:Manlio De Angelis
Donal O’Brien:Renato Mori
Alfio Caltabiano: Antonio Guidi
Wolfango Soldati: Michele Gammino
Leonardo Scavino: Giorgio Piazza
Massimo Vanni(non accreditato): Vittorio Stagni
Riccardo Pizzuti(non accreditato): Luciano De Ambrosis

Salve amici! L’ultimo arrivato vorrebbe porre una domanda a voi informatissimi. Sapete chi canta i brani dei titoli di testa e di coda? Non mi pare di averne letto i nomi… Grazie!

Ciao Benvenuto.
I brani sono cantati da Susan Duncan Smith e Cesare De Natale, sotto pseudonimo Sybil & Guy.

Com’è il dvd Cinekult ?? integralità ?

non ti so’ rispondere, ma trovo, che le interviste,di questa versione sono molto belle ed esaudienti!!!:o

ORSO MARIA GUERRINI , ne parla molto negli extra della cinecult

Grande Orso Maria Guerrini…in questo film è un ottimo cattivo, tutto riccioluto :smiley:

Lo stanno passando ora su RAImovie, come “Keoma - il vendicatore” mi mancava sto subtitle…

Luigi Montefiori, autore del soggetto, non è stato molto contento dei rimaneggiamenti al film apportati dalla coppia Castellari-Nero… in un extra ne parli con toni piuttosto piccati…

Ma che goduria sto film. Uno dei miei western preferiti. Cazzuto, teso e e magistralmente orchestrato da Enzo G e Francuzzo Nero. Unico neo la canzone del film, la tizia che canta è insopportabile

del resto non ricordo una intervista in cui non sputtani più o meno velatamente una pellicola tratta da un suo soggetto.

Io sì. Va molto orgoglioso di Deliria, ad esempio. Nel western in questione ebbe grossi scazzi col produttore, tant’è vero che nel copione si era anche ritagliato un piccolo ruolo che gli fu bocciato a causa della lite. Suppongo che l’astio derivi da lì, fermo restando che Nero era noto per gli eccessi da divo e la pretesa di impostarli lui i film che interpretava (vedi scontri con Fulci sul set di Zanna Bianca).

Si, di Deliria ne parla bene. Chissà invece che cosa pensa di DNA formula letale…

L’ho rivisto nei giorni scorsi in dvd con tutti gli extra… e, mi è molto piaciuto, anche se non amo particolarmente Franco Nero, trovo che qui sia perfetto… l’unica cosa che non m’è piaciuta, sono le musiche del film troppo ripetitive e stancanti, almeno secondo me potevano esser ridotte di piu’, però rimane un grande western con il trio di “villain” Guerrini, Loffredo e Marsina!!! :slight_smile:

//youtu.be/RySfKXcV9PM

fino ad oggi non ero a conoscenza di due diverse versioni di keoma…grazie al dvd fabbri(credo che sfrutto lo stesso master italiano usato per la cinekult,almeno credo,non sono riuscito a trovare riscontri nè qui,nè su altri forum…) ho scoperto che il master italiano è cut di ben 4 minuti…sto cercando di realizzare un mux con il bluray americano di keoma(quello con il grande duello in combo) però a un primo momento credo che questo blòuray usi un master ancora più lungo sia del master italiano,sia del dvd blue underground(che ho)…mmm quanto odio constatare che ci sono moltissimi film con due o più versioni :mad::rolleyes: …comunque il bluray americano al momento risulta incopiabile protezioni che neanche l’ultimo marvell ha…non riesco a capire se è il disco rovinato o altro…al momento soldi buttati purtroppo (essendo un regione A non posso neanche vederlo in inglese sulla ps3 :mad: )…so che è uscito anche un bluray spagnolo di keoma,nessuno ha notizie al riguardo su che master sfrutti l’edizione spagnola???

ho appena muxato un mkv 720p derivato dal bluray americano.
Non ha sostanziali differenze con il dvd anchorbay/bluunderground.
La versione fabbri è strana, pare un divx gonfiato a dvd con chissà che valori di framerate (e quindi con i tempi sballati) e l’audio è metallico.
Per l’audio del mux ho usato una registrazione da duel tv, che ha la scena introduttiva prima dei titoli di testa spostata a 10 minuti dell’inizio.
Vedere Keoma in HD è una gioia! Castellari gira da Dio!