“Killer contro Killers” (comunque da rivalutare) è a mio avviso da vedere perchè (nonostante le note vicende di produzione e distribuzione che, caso più unico che raro adiirittura ne hanno compromesso l’uscita in Italia e la realizzazione del disegno complessivo del regista più che altrove costretto a troppi cambiamenti e costrizioni) ha (pur essendo un’opera minore) tratti tangibili della grandiosità di Di Leo …forse meriterebbe un tread a a parte (splendida la canzone di Dalia Di Lazzaro “Cry baby Cry”, è reperibile su cd?). :rolleyes:
Secondo me è un film sopravvalutato… e non vorrei qggiungere altro per il grandissimo rispetto che nutro per il compianto maestro
Non è mica una mancanza di rispetto, caro Minny, sostenere che Di Leo ha firmato anche dei brutti film (è il caso di questo “Killers contro Killers” ma non solo).
questo film è conosciuto anche con il titolo COMMANDO DI MORTE (VHS CINELUX).
L’ho appena rivisto sta sera… ci sono troppe cose che non vanno…
Purtroppo mettergli una stelletta e d’obbligo, nonostante l’idea era buona…
ma ci sono troppi difetti dai personaggi alle ambientazioni…
L’unico film insufficiente di Di Leo per quanto mi riguarda… anche perchè la bestia uccide a sangue freddo un po di classe in più ce l’ha…
A quanto pare Killer vs Killer e “Giungla d’asfalto” di Di Leo.
Sottoscrivo. Dopo tanti ragli sulla presunta volontà da parte dei fans di santificare a tutti i costi Bava e Fulci, non vedo perchè riservare tale trattamento a Di Leo o Argento (che mostri sacri lo sono senz’altro, ma qualche cappellata nella loro carriera l’hanno seminata). Lo stesso Fernando metteva in chiaro che nella sua filmografia c’erano sia titoli di cui andar giustamente orgogliosi che cose francamente imbarazzanti.
Pensa che io credevo non fosse mai stato editato in home video prima del DVD Raro. A che anno risale l’uscita della VHS?
La vhs della CINELUX risale probabilmente al 1987.
Io lo consiglio solo ai fan sfegatati del regista, anche se qualcosina di carino nel film c’è, solo che per afferrarlo si deve visionare il film troppe volte: a me non è costato moltissimo perchè sto ultimando la tesi di laurea sul noir di Di Leo
Io l’ho visto 3 o 4 volte…e adesso mi ci so affezionato…
che porca miseria ci sono capolavori che riesco a vedere al massimo una volta…
quando si dice i gusti…
Anche se secondo me quando fai una tesi lunga su un regista, il regista diventa come un familiare e i film come fratelli o cugini…
Ps. Henry Silva in alcuni frangenti ha qualche dialogo spassoso… per esempio quando afferma “la fortuna non mi interessa, la fortuna non può essere calcolata”…
Per me è proprio così in quanto, sia pure a sprazzi, permangono sporadici momenti di grande Cinema giacchè:
- Tormentate vicende produttive ne hanno fatto stravolgere la sceneggiatura originale che, com’è noto, doveva essere invece una sorta di rifacimento di “Giungla d’asfalto” del mitico John Huston;
- E’ stato imposto (quale coproduttore) l’attore Albert (Alberto) Colajanni (noto sosia di Dalema al Bagaglino), troppo avvezzo a ruoli comico-brillanti, con conseguentemente credibilità minata per troppe scazzottate alla Bud Spencer e battute d’avanspettacolo;:oops:
- Più lo vedi e più ti piace, anche non essendo un capolavoro e comunque di gran lunga inferiore ad altri film di Di Leo, poichè (per gli appassionati del regista, tra i quali mi annovero) dai frammenti positivi visionati (davvero rilevanti) si intravede (all’orizzonte) quale grande cult sarebbe potuto essere se non avessero condizionato (i produttori) pesantemente Di Leo sino (addirittura) a non far uscire il film nelle sale italiane accontentandosi di rifarsi dei costi di produzione dai proventi distributivi esteri (a costo di far circolare il film come sottoprodotto, nonostante gli attori straordinari del cast). :rolleyes:
Beh allora diciamo che questi attori “strordinari” non hanno proprio dato il loro meglio…ecco…
Può essere, ma credo che i problemi legati al film (così involuto come oggi lo vediamo) siano dovuti più alle imposizioni della produzione a Di Leo (in un momento crepuscolare per il noir e per il poliziesco italiani, indeterminati all’epoca per certe aperture umoristiche forse in eccesso e certamente sovente slegate rispetto ai soggetti trattati) che ad impasse recitativi.
E’ un film da vedere…per capire che anche un gran regista può fare solenni cazzate!Budget insufficiente,una certa trascuratezza tecnica a volte fin troppo evidente(la barchetta-giocattolo fatta esplodere!la mano tranciata!gli ultimi minuti…deliranti!),attori svogliati o imbarazzanti.Se non fosse per Silva(“faccia di pietra”,ok,ma almeno il killer lo fa come Cristo comanda!)e Purdom(sobrio ed elegante)che recitano,sarebbe un film davvero pessimo.Così,invece,è “solo” mediocre…e rimane il peggior Di Leo di sempre.
Non sono d’accordo: Franco Diogene (che assolda i professionisti),Vincenzo Cerulli (l’esperto in casseforti), Dalila Di Lazzaro (che recita il proprio ruolo con molto mestiere) e gli altri comprimari non mi sembrano (onestamente) attori svogliati…che poi il film sia “minore” (per le ragioni alle quali ho accennato in precedenza) è tutta un’altra cosa (la sua analisi, a mio avviso, non puà essere digiunta dalla storia e dalle vicende connesse alla sua realizzazione). :o
Diogene,Cerulli e la Di Lazzaro(per non parlare di “D’Alema” Colajanni)son tutti doppiati.E le loro prestazioni mi parevano proprio all’insegna di “sbrighiamoci,che devo andare a pagare le tasse”.Insomma,un disastro…
E cmq le copie del dvd sono quasi esaurite quindi non vedo il problema:
Calcola che adesso non è pià reato nemmeno scaricare i films…
Semmai bisognerebbe preoccuparsi per gli orzaioli che comporta vedere i B movies come Killer vs killers…
D’alema è proprio un pessimo attore… era cominciata la cosidetta sindrome dei raccomandati che non si è più fermata: d’altronde basta aprire la tv per rendersi conto del patentino di recitazione dato in mano ai più biechi individui… tivu’ spazzatura ben al di sotto di certo cinema trash nostrano…
La mia opinione è molto semplice: nella quasi totalità dei casi, tranne rare eccezioni, quando un film è brutto e scritto male, anche gli attori sono pessimi, e sembrano quasi svogliati. Nel caso dileiano poi, di attori, tranne nel caso di Henry Silva, non si può parlare.
Anche Henry Silva in questo film mette del suo(in senso negativo).
A me ha fatto quasi piangere la sua interpretazione e non perchè mi abbia commosso.E’ stato un po’ come rivedere Alvaro Vitali con la faccia di Jean Todt a “striscia la notizia” qualche anno fa
Henry Silva credo dia luogo ad una delle più mature e sentite interpretazioni della sua carriera, sicuramente nei film di Di Leo (come, peraltro, lasciava presagire il precedente “Il Boss”), passando mirabilmente in diversi stati d’animo: disorientamento esistenziale di Killer al tramonto ma al tempo stesso ancora capacissimo (quando Diogene gli fa la proposta e nel successivo incontro con gli altri autori del colpo), freddezza e professionalità nell’eseguire i compiti assegnati (prove di mira con fucile al narcotico, con la coppietta nel parco, ed esperienza ed autocontrollo durante il colpo stesso) , umanità (nel contatto con gli animali nella propria villa e nel consolare Janni per la scomparsa di Dalila Di Lazzaro) e lucidità in ogni istante (come nella vendetta finale ed in tutto ciò che la precede) abbandonando quell’espressione fissa e monocorde di tanti altri film.
Del resto regge quasi da solo da un certo punto in poi (ed in crescendo) il film: qui è un attore in piena maturità cui è affidato (da metà film) il salvabile del film medesimo, per le troppe imposizioni stolte della produzione, specie quando restano in campo lui e Janni (quest’ultimo atroce, nelle parti macchiettistiche)…
…mi piacerebbe rimontarlo (ma non ne ho mezzi e capacità) eliminando alcune gag e (forse comunque) avremmo un prodotto (decisamente) migliore come voleva il regista.
Preferivo il Silva monocorde