forse perché ho un portatile con lo stesso schermo lucido e ultrabrillante?
A parte questo mi pare che sia stato presentato come un prodotto molto diverso e più completo, più concorrente di eeepc che non del kindle, o forse a cavallo tra l’uno e l’altro.
Sarà anche comodo, però trovo delirante che si paghi per scaricare una canzone in formato lossy, e quindi inferiore, per ascoltarla su supporti parimenti inferiori rispetto a uno stereo di medio livello. Poi ognuno i suoi soldi li spende giustamente come gli pare, però che questa sia chiaramente un’involuzione sotto ogni punto di vista direi che è indubbio.
Per tornare IT, chiaro che il discorso kindle/ebook in questo caso è differente e la comodità del mezzo spesso non implica un calo di qualità (non so come si comportino questi supporti in caso di libri molto illustrati o fumetti, però). Restano comunque valide le perplessità di cui sopra.
Beh, ma alla fine è la stessa cosa che è successa passando dal vinile al CD. Comunque io son curioso, aspetto di vederlo, poi giudicherò.
Con il mio ho qualche problema con alcune riviste 8e credo con i vari quotidiani, visto il tipo di impaginazione). Bene libri e manuali vari. il formato più utilizzato non è comunque il pdf, adatto per la stampa
Per i fumetti arriveranno gli e-reader a colori
L’autonomia della batteria è molto buona, essendo strutturata per consuamare energia al cambio di pagina
Buona anche la visione all’aperto, specie alla luce diretta del sole.
Può considerarsi una scomodità l’impossibilità di sottolineare o prendere appunti, opzione concessa da un solo lettore (dal prezzo abbastanza esoso, circa 600 euro)
Il Kindle presenta il limite del vincolo DRM rispetto ai prodotti AMAZON. Per molti è un pregio considerando la comodità della connessione allo store americano
In generale l’acquisto dell’e-reader può considerarsi ancora prematuro in considerazione del prezzo e del mercato italiano degli e-book, specie consideranto che il lettore non ha altre funzionalità rispetto alla lettura degli e-book
Mi sembra ne avessi già parlato con Steed di questi audio libri, io sinceramente non ne comprerei mai uno.
E’ vero che potrebbe considerarsi una soluzione “ecologica” (niente più carta etc… ) però adoro leggere i libri, creare le linguetta per ricordarmi il capitolo (qualcuno qua potrebbe inorridire), sfogliare le pagina, apprezzarne la consistenza ed avere il classico mal di testa per aver letto un libro in una notte…
Non so voi ma per me il libro è tutta un’altra storia!
è lo stesso discorso di quelli che comprano tutt’ora cd o vinili anche per apprezzarne il pacchetto. vedi me
Qui una piccola comparazione: http://www.treehugger.com/files/2010/02/e-reader-chart-compares-ipad-kindle-nook-and-more-makes-shopping-a-little-easier.php
Gatto + iPad:
http://tv.repubblica.it/copertina/il-gatto-gioca-con-l-ipad-e-il-web-impazzisce/45550?video
Comunque ho provato l’iPad all’Apple Store di Las Vegas: è un gadget sfiziosissimo, il Kindle al confronto sembra un accrocchio autocostruito del secolo scorso. Avrà un sacco di limitazioni, ma è veramente ben fatto, ed un piacere da usare. Dopo un quarto d’ora che ci giochicchiavo non volevo più andarmene, ed è stato difficile non scucire la carta di credito per prenderselo. Aspetto la versione 3G.
Sì, le ho lette le cose che avete scritto.
Ora però prendete in mano “Tenera è la notte”. Apritelo e pucciatevi fra le righe della sua prima facciata.
C’è un po’ di giallo (il libro è di mia madre) e tutto odora tremendamente di fine 50, l’anno in cui fu editato. Dalla splendida illustrazione di copertina alla stessa impaginazone del testo. E’ un’edizione “economica”, di quelle che mia mamma - allora quindicenne - si poteva permettere. Beh, il libro tutto, in verità, odora forte proprio di mia madre. E della ragazza che fu. Così, quando la mia zucca comincia a costruirsi le prime immagini narrate, si trova già un pelo “staccata” dal presente. Come leggermente intorpidita da quei sentori di un tempo (non ancora) perduto. E’ come quando ti viene servito un ottimo primo piatto mentre ancora conservi i sapori di quel fantastico antipasto che ti sei fatto prima. C’è un continuum sensoriale che apparecchia la mente ad una più intensa fruizione del piacere. E poi, quando girate la prima pagina, quando girate la prima pagina e vi trovate quel quadrifoglio che è lì dal 1960, allora lo capite bene. Quel libro di storie ve ne sta raccontando almeno due.
Ma vedo che tutte queste ramazzate di psicofisica per principianti vi stanno stancando. Siete degli autentici devoti del poliziesco alla italiana voi, dei duri pazzeschi. Vi fate il bidet col Brut di Fabergé, pestate regolarmente le vostre donne e dei preliminari ne avete sentito parlare solo durante un documentario sulla vita sessuale dei babbuini. E per giunta quelli col culo rosa. Tiè!
Ma non c’è problema perchè ora io son qui con il mio amico Steve Jobs. E lui è pieno di soldi ed è pieno di idee. E questa qua, amici miei, questa qua è una di quelle idee destinate a cambiare, nel bene e pure nel male, un poco delle nostre abitudini. Comunque un poco della nostra vita. Che poi è quella degli altri.
Allora Steve mi fa: - Hey Marcy leggitelo un po’ qui sopra “Tenera è la notte”, cavalca il progresso e vedrai quanto ti sentirai un bel po’ più fico!
Io ascolto i cd e vado pure in giro in Smart. In tasca ho sempre il cellulare ed in più - ma questo lo dico più a Steve che a voi - sono già abbastanza fico per i cavoli miei. Sono quindi moderatamente progressista, immoderatamente bellissimo. Gia che ci sono aggiungo pure che, scrostando regolarmente cacca di colombo dai miei appartamenti, sono discretamente attivo nel sociale. Ma eccomi con la magica tavoletta (sì ma… cazzo! costa quanto mi passa l’inps al mese!).
-
Hey Marcy - mi fa quel lì dello Steve che pare avermi letto nel pensiero - va’ che la mia tecnologia è assolutamente “priceless” e che me ne fotte a me della tua cassa integrazione!
-
Bad mutha fucka! - gli fo io mentre col bacino imito Harry Reems in Bel Ami.
La prima cosa che penso è che con quella tavoletta in mano sembro un fottutissimo Mosè. La seconda che penso è che me ne scoperò il doppio di prima. Infatti tutto biotto, a pene duro e con l’ipad nel palmo, paio proprio un Giove Cazzone che ogni femmina battezza. E così chiamo la postina, le chiedo se mi può fare un prestito e finalmente mi accatto il gingillo tecnologico.
Ed io sono contento!
Steve Jobs è contento!
Almayer è contento!
Mark che spara per primo mi sembra contento!
Marì fa una manina al suo ragazzo e lui (il suo ragazzo appunto) mi pare contento!
Lollauser non c’ha niente da ridere ma sembra contento anche lui!
Negro conta i soldi che ha fatto 'sto mese ed è contento!
Corradino mette a 90 una scolaretta ed è contento!
Stubby si intrattiene con la moglie ed è contento!
Vent’uccello si intrattiene con la moglie ma lui non è per nulla contento. Allora poi va a bagasce ed è contento!
Polla esce con Steed e Steed entra con Polla: contenti loro!
Rin Tin Tin è contento!
Vanessa Del Rio è contenta!
Gino Vanelli è contento!
Scerbanenco s’è tatuato un grosso boa sull’uccello ed è contento!
Mi chiama proprio ora il vice-capo di Ugondo Vianazzi e mi confida: - Sono contento!
Costance Money è stata finalmente pagata: è contenta!
A Radio Monte Carlo sono tutti contenti!
Gianfranco confida ad Elisabetta: - Silvio ed io ci siam lasciati! - ed Elisabetta pare contenta!
Fabry viene fermato in Repubblica mentre impenna con la moto di un amico. Insulta tutti i poliziotti e pesta a sangue la poliziotta: è contento!
Castellari legge una recensione favorevole del suo ultimo capolavoro su una fanzine del Guatemala: è contento!
Jello Biafra chiama Pinocore ed i due si confrontano sulla questione mediorientale. Caltiki, sorpreso ad origliare, è contento!
(Mi scuso con tutti quelli che non sono riuscito ad infilare nell’elenco per mancanze mie. Posso però confermare: tutta gente contentissima!)
E così, circondato da tutta quest’aura di felicità cosmica, ci do dentro per capire meglio ‘sta tavoletta delle meraviglie. Il primo impatto, quello con le dimensioni e l’“importanza” dell’oggetto, non è dei più sereni. L’affare è piuttosto grosso, pesante e scivoloso. In più è delicato e costa un botto. Io personalmente non me lo porterei mai in spiaggia e nemmeno l’infilerei in una valigia di sgimbescio, tutte cose che invece fo abitualmente con un libro. Ma vi dico di più. Dovendo proprio lavorare in pubblico - ad un tavolino di un caffè come sulle poltroncine di un aeroporto - preferirei avere un normale portatile. Un aggeggio che appoggia bene su di una superficie piana e che non mi costringe ad omaggiare Cruise in Minority Report. Che ci volete fare, sono ancora un po’ troppo pudico per certe esibizioni. L’aspetto di praticità, tanto decantato da molti, è quindi alquanto favolistico. Qui si tratta sostanzialmente di un ammenicolo che fa, più o meno, le cose che potrebbe fare un personal computer del costruttore che più vi aggrada. In più c’è tanto stile e tanto design. Poco ma sicuro. Stile e design sia nella parte “hardware” che in quella “software”. Si paga l’immagine e quella “goduria sensoriale” con cui Steve descrive l’“esperienza touch”. Io non amo questo particolare tipo di “esperienza touch”. Trascinare le varie “app” per quell’immenso display, zoomare o fare interi panning di una pagina, aprire il file di un romanzo per poi “minimizzarlo” sugli scaffali di una pittoresca libreria, son tutti giochini con i quali non mi sono mai troppo divertito.
Ma torniamo alla vera e propria esperienza di lettura. Clicco sul file di “Tenera è la notte”. Ci “entro”. Guardo la pagina: bella, chiara e pulita (ma il software vi permetterà di ingiallirla, scurirla, sfumarla, creare un effetto pergamena, carta da culo, profilattico usato, scagazzata di piccione su camicetta di raso etc. etc. etc.). E’ il futuro Marcy, il futuro che è già qui e tu ce l’hai fra le mani. Vabbè mi concentro e leggo. All’inizio sono un poco perplesso, distratto dall’elettronica. Mi fo qualche pagina. Me ne fo qualche altra ancora. Ma è sempre il software - con tutte quelle diavolerie (anche utili, per carità!) a distrarmi. Il solo voltar pagina diviene un “giochino”. Un divertissement estraneo alla lettura. Un condimento di cui forse non sentivo il bisogno. E poi ci sono funzioni che possono saltar fuori ad ogni pagina, ad ogni riga, ad ogni parola. Non conosci il significato di un termine et voilà!, non c’è nemmeno bisogno che ti alzi (se eri seduto) per andare a consultare il dizionario. C’è già tutto lì. E dopo un po’ ti piglia. E’ come una sensazione di completo controllo sui dati. E’ anche una sensazione piacevole, perchè quasi tutto ciò che è pratico sembra da subito piacevole. E’ tutta una questione di movimenti sul display e si raggiunge quasi tutto. Il fatto è che leggere un libro non è mai stato un “avere controllo sui dati”, anzi. Ma mi fo ancora qualche altra pagina per cavar più succo dalle mie impressioni. Un confronto con la lettura di qualche ora prima - quella sul vecchio libro di mia madre - a questo punto lo posso anche abbozzare. Com’è facile presagire, fra le pagine dell’ipad non ho trovato fiorellini secchi, note scritte a matita da qualcuno, strappi, rimasugli “organici” di precedenti letture o precedenti lettori. E non ho trovato, ovviamente, quel profumo di donna sentito prima. Già. Un file non ha storia e non reagisce all’uso. E’ del tutto inorganico. Si però a voi hanno detto che ha meno impatto sull’ambiente. (Sì? Ne siete proprio sicuri? Provate ad immaginare la produzione di un numero di ipad solamente vicino alla quantità di libri che ci sono a spasso per il mondo, mettete in gioco tutte le variabili che incorrono nella fabbricazione di un oggetto di vetro, plastica e metallo così curato, fabbricato secondo i dettami della globalizzazione, e poi ne riparliamo di impatto sull’ambiente… ) Il “libro” che state leggendo sull’ipad sarete sempre i primi (o gli unici) ad averlo letto. Questo ha un “fascino” (o non ne ha per nulla) tutto suo. Comunque, dopo una discreta esperienza con il mezzo, è assolutamente possibile abituarsi alla lettura avvicinandosi ai consueti e noti piaceri anche se - questo mi preme dirlo - le sensazioni provate sono sì leggermente differenti. Ho cercato anche di farmi qualche fumetto. Qui c’è stato un completo rigetto da parte mia. Non ci sono stati versi. L’esperienza s’è rivelata disastrosa ed ho desistito quasi subito (se siete scettici provate a farvi uno Zagor sull’ipad e poi mi raccontate). Per esempio, il solo fatto che le “tavole elettroniche” poggino su di una superficie assolutamente ed “impossibilmente” piana (quando leggete i fumetti su carta, invece, lo stesso ondularsi della pagina conferisce ad ogni tavola una storia a sé), allontana l’esperienza elettronica dalla “cosa reale”.
La tecnologia, comunque, ci sta mettendo tutta sé stessa per “ammorbidire” il passaggio esperienziale fra i due media (la carta ed i cristalli liquidi). Certo, all’inizio è un po’ come farsi un buon surgelato dopo il pesce fresco. Intendiamoci, a buoni surgelati ci si può campare benissimo. Ed è pure più pratico perchè ci si sporca meno le mani. Sporcandosi meno le mani ce le si lava tutti di meno e si finisce così per produrre meno sapone. Con i soliti guadagni sull’“impatto ambientale” che oggidì son di gran moda. (Proprio l’altra sera una tizia mi chiedeva ragguagli sulle eventuali mie performance sessuali: - Ma se te la do, poi con quanto impatto ambientale intendi scoparmi, eh?)
Non credo, comunque, che i vostri figli vedranno mai la morte del libro o, più in generale, quella della stampa. Certamente però vedranno meno posti di lavoro in parecchi settori. Perchè l’“elettronica” se ne è da sempre portati via a palate (dal settore della pornografia su carta a quello dei viaggi, passando per la distribuzione cinematografica al mondo dell’alta fedeltà, la rete con le sue logiche da “mille ed un file” continuerà a mietere vittime finchè, probabilmente, un bel giorno mieterà pure sé stessa).
Io personalmente vado avanti con i libri di carta e con i fumetti di carta. In più, nel mio piccolo, continuerò a pensare che una vera e gratificante “esperienza touch” la si ottiene ispezionando gli interni coscia di Pamela. Pamela Rota, una bergamasca che a volte lavora in tv, me l’ha presentata BMW!
Siete contenti?
Non ho parole. Chapeau :prayer:
Si fottano quei trabiccoli elettronici : meglio la sana e vecchia carta!
P.S. : sopratutto se puzza di cantina…
Esticatzi : ma leggi i miei pensieri?
Completamente d’accordo. Anni fa si teorizzava il paperless office. In realtà l’avvento dell’email ha aumentato il consumo di carta in ufficio del 40%:
L’iPad non potrà mai restituire le sensazioni di un libro. È un bellissimo gadget, figo, che può anche essere utile. Per il momento per le mie esigenze di viaggio mi sono accattato un Dell Mini, con una sana tastiera e Kubuntu va che è un piacere e costa una frazione dell’iPad. Ciò non toglie che appena uscirà la versione con la telecamre…hmmm
Gino Roncaglia: «Bene il modello Severgnini, male Ken Follett»
L’editore sparirà in una generazione
Ebook, il convegno in Cattolica. Ferrari: svolta epocale. Timori per lo sbarco di Amazon e Google
Il libro è sempre il libro ma dopo avere un Ipad che gironzola tra le mani di un familiare e avendone provato le infinite potenzialità ho votato Ipad.
E Non sarei così catastrofico per la casta degli editori che giustamente si sentirà pure minacciata dall’incedere del progresso ma penso che semplicemente trasformerà /ridimensionerà il proprio business.
Proprio come (passatemi l’esempio) quando si temeva che non ci sarebbero stati più impiegati e carta negli uffici con l’avvento del pc, e come quando si temeva che sarebbero spariti gli operai con l’avvento dei robot.
Preso il Kindle 3 con wi-fi qualche settimana fa (176 euro con la custodia, accessorio comunque indispensabile)
Sotto il sole si legge molto bene, grazie al particolare schermo che lo contraddistingue dai normali LCD\LED.
I PDF è meglio convertirli in uno dei formati supportati dal Kindle (il mobi ad esempio)
19/05/2011
Amazon: venduti più ebook che libri di carta
http://ehibook.corriere.it/2011/05/amazon_venduti_piu_ebook_che_l.html
Certo alla lunga l’e-reader può risultare eccessivamente impersonale rispetto alla lettura di un libro cartaneceo, ma magari è solo questione d’abitudine.
Concordo, ho provato un kindle qui in spiaggia, si leggere benissimo, al contrario di Galaxy & iPad, praticamente inutilizzabili.
Io ho acquistato da un mesetto un Asus Dr900 da 9 pollici, per me che sono sempre in viaggio per lavoro è semplicemente priceless girare con decine di libri sempre a portata di mano.
Sono sempre stato un amante del cartaceo, non per feticiscmo ma solo perchè leggere un libro su un pc o su uno schermo lcd l’ho sempre ritenuto fastidiosissimo, ma ora con questi schermi e-ink leggere su un ebook reader o sulla carta stampata è pressochè lo stesso.
Uno degli acquisti di cui vado più fiero
Al Kindle ho recentemente affiancato un Leggo IBS 912 da 9.7 pollici
I 9\10 pollici sono ormai poco sviluppati, sul mercato sono rimasti pochi produttori.
Acquistato il mio secondo Kindle, un paperwhite… very good!
Solo per oggi Kindle a 59€ !